Il vino italiano più citato dagli stranieri su Twitter potrebbe spedire dallo psichiatra un bel po’ di gente

di Antonio Tomacelli

No, non è il Brunello e nemmeno il Barolo o il lanciatissimo Prosecco. Quando all’estero si parla di vino italiano la star di Twitter è una sola: sua maestà il Chianti. A scoprirlo è un algoritmo della società Almawave che ha analizzato per tutto il mese di Ottobre circa 7,8 milioni di tweet in 6 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e italiano). Tutti i cinguettii aventi per tema l’Italia hanno generato 14 categorie e 1.300 concetti su temi come la politica, lo sport e il turismo.

E il vino? L’immagine di copertina vale più di 140 caratteri: il Chianti è al centro delle attenzioni con il 18% seguito a ruota dal Montepulciano e dalla Barbera. Il Prosecco si attesta al 5 e Brunello e Barolo racimolano un misero 4 e 3%.

Dite la verità, non ve lo aspettavate. Il buon vecchio Chianti che supera in scioltezza quei due hipster di Barolo e Brunello non è proprio da utenti Twitter (età media 25 anni).
Chiantishire, lo ricordiamo, è un termine coniato dal classico pensionato inglese che, negli anni d’oro, veniva a sputtanarsi la liquidazione in Toscana, investendo in casolari e rovine fatiscenti. Non impallinatemi, non sto dicendo che sia un vino da vecchi ma, insomma, ci siamo quasi. Un analista più lucido di me potrebbe obbiettare che il successo del Chianti tra i giovani sia dovuto al suo essere cheap e ci può stare. D’altronde il secondo e terzo posto sono occupati da vini generalmente poco costosi e reperibili in qualunque discount.

Ecco, io se fossi nei panni del Consorzio non mi bullerei troppo del risultato: vendere milioni di dischi in tutto il mondo non ha mai fatto di Raffaella Carrà un’artista.

#lessismore

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

13 Commenti

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bettino

circa 10 anni fa - Link

ma dài ! chi l'avrebbe mai detto ! e pensare che solo qualche mese fa, dalle paludate colonne del Corrierone ( edizione bolognese) si diceva che... " Vanta sicuramente un primato. È il vino italiano più venduto al mondo. Gli americani scherzando lo chiamano la «coca cola italiana». I tedeschi incespicano sulle erre moscia pronunciando il suo nome: Lambrusco. Potremmo dire che il Chianti sta alla Toscana come il Lambrusco sta all’Emilia (evitiamo volutamente per ora la diatriba modenese fra Sorbara e Grasparossa) e aggiungere che entrambi hanno forgiato l’immaginario enologico italiano nel mondo. " eccetera...andando via allegramente di questo passo... Helmut Failoni 08 febbraio 2013 http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/delikatessen/2013/8-febbraio-2013/rivincita-lambrusco-2113907206341.shtml ah ! l'articolo ( o marchetta?) si intitola nientepopodimeno che : "La rivincita del Lambrusco". e vaaai !

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Il chiaro

circa 10 anni fa - Link

Sarà che io preferisco un buon Chianti ad un brunello, sarà che c'è una bella differenza di prezzo..... Sarà che a 42 anni forse son gia vecchio, ma io ritengo che un Chianti fatto bene sia il vino più consono alla tavola che abbiamo in Italia.

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Stefano

circa 10 anni fa - Link

Wow, a quando la classifica dei vini più presenti negli oroscopi?

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Paolo Cianferoni

circa 10 anni fa - Link

Oè, mi raccomando... Non confondete Chianti con Chianti Classico, perchè gli inglesi sono approdati, per fortuna aggiungo io, nel chiantishire dove di produce il Chianti Classico ma è vietato produrre Chianti. Quindi attenzione: nei tweetter: si parla di Chianti come territorio o come vino, il quale viene prodotto fuori del territorio del Chianti?

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Giovanni

circa 10 anni fa - Link

"non sto dicendo che sia un vino da vecchi ma, insomma, ci siamo quasi" Non conosco il Sig. Tomacelli ne la sua esperienza, ma certe frasi "da casa del popolo" in un articolo su un sito come intravino.com secondo me non dovrebbero comparire. A maggior ragione se poi, come suggerisce il Sig. Cianferoni, si confonde Chianti con Chianti Classico!

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Marco Bessi

circa 10 anni fa - Link

Stimo Tomacelli e Intravino, ma concordo: "certe frasi da casa del popolo" sono veramente brutte da vedere su Intravino! Mi sembra proprio la solita storia. Non ne parla nessuno: Non va bene! Ne parlano tutti: Non va bene lo stesso! Credo vada sempre rispettato il lavoro e la fatica DEGLI ALTRI. Il prossimo articolo di Tomacelli sarà sicuramente meglio...buon lavoro a lui ed Intravino.

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Giovanni

circa 10 anni fa - Link

Non è una novità!! Il chianti è il vino italiano più famoso al mondo .. l'ho sentita anni fa!!

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Davide

circa 10 anni fa - Link

Il Chianti non stupisce, basta parlare con il turista medio. La vera sorpresa tra tutti è il Montepulciano

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Enodreams

circa 10 anni fa - Link

Quando si parla di Montepulciano si intende il Montepulciano d'abruzzo o il Vino Nobile di Montepulciano, perchè la differenza è tanta!!!! La bottiglia rappresentata tra l'altro sembra di Vino Nobile di Montepulciano.

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Claudio Ferrucci

circa 5 anni fa - Link

Si tratta del Montepulciano d'Abruzzo.

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Claudio Ferrucci

circa 5 anni fa - Link

In una celebre scena del film “Il silenzio degli Innocenti”, Hannibal Lecter racconta di aver mangiato il fegato di un povero disgraziato con un piatto di fave e un buon Chianti. In realtà nel romanzo di Thomas Harris, il dottor Lecter parla di Amarone. I produttori hollywoodiani decisero di optare per un nome a loro avviso più conosciuto, anzi il più conosciuto tra tutti i vini italiani, per non rischiare che il pubblico non capisse che si stava parlando - appunto - di vino italiano.

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