Il suicidio social mediatico di Martino Manetti tra razzismo, boicottaggio e confine pubblico/privato

Il suicidio social mediatico di Martino Manetti tra razzismo, boicottaggio e confine pubblico/privato

di Antonio Tomacelli

Rimbalzano da alcune ora e con insistenza le parole del produttore toscano Martino Manetti (Montevertine) su Facebook all’indirizzo di varia umanità: concorrenti di Master Chef (“Fori da’ coglioni marocchina di merda”), ladri extra-comunitari (“Tutta la mia solidarietà al ragazzo bresciano che ha ammazzato il ladro che gli è entrato in casa”) e giornalisti vari (“In una mia personale classifica della feccia umana che popola questo mondo, i telecronisti Rai occupano uno dei primi posti, diciamo fra i cinesi e gli zingari”). Affermazioni vergognose e indifendibili che è difficile derubricare a parole in libertà e goliardia spaccona.

Di Martino Manetti – e ancor prima del padre Sergio – sono unanimemente stimati i vini (tra cui il rinomato Le Pergole Torte) e il ruolo storico nel Chianti Classico, nonché la battuta sempre pronta. Leggere certe amenità degli ultimi giorni ha fatto storcere il naso a molti mentre gli amici dell’interessato sottostimano la gravità di certe parole: Facebook non è il bar dello sport e forse non lo è mai stato.

Proprio oggi Dissapore si chiede: è giusto boicottare i vini di Martino Manetti? Argomentando: “Nulla ormai è più totalmente privato, specie le opinioni di un produttore sulla razza. Ed è giusto interrogarsi sulla questione. Soprattutto rilanciare il più annoso dei quesiti: qual è il confine tra etica personale e scelta commerciale?

Quello che rimane, al di là della sensibilità di ciascuno, sono alcune frasi fuori dalla grazia di Dio, e sebbene certo puntare il dito abbia il retrogusto dell’ipocrisia, asettica e auto-assolutoria, compiaciuta e sorda quanto un razzismo, mai come ora certe parole vanno condannate con fermezza.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

22 Commenti

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maurizio

circa 10 anni fa - Link

fuori due

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Canto

circa 10 anni fa - Link

Guardando la foto, e leggendo le sue dichiarazioni, mi viene da dire che forse la teoria di Lombroso non è così campata in aria, purtroppo per lui non si vive di rendita e il bonus ereditato dai vini del padre è già esaurito. Non c'è bisogno di boicottare i vini, sono già lontani anni luce dalle grandi bottiglie del passato, piuttosto boicottiamo lui! Niente personalismi di questo genere, sono fuori luogo. Grazie. [a]

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ale

circa 10 anni fa - Link

beh è talmente furbo sto tizio che si piglia pure le multe perchè sbaglia le etichette (e non ci arriva che scrivere Radda in Chianti grosso come una casa su un vino IGT sia un problema)....cosa ci si poteva aspettare?

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Tommaso Farina

circa 10 anni fa - Link

Visto che non avete neppure cambiato il titolo rispetto all'altra volta, vi risparmio di copincollare le mie dichiarazioni, che sono in tutto e per tutto identiche o quasi. Spero me ne sarete grati.

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ivo salvini

circa 10 anni fa - Link

Cerchiamo di fare uno sforzo. Martino non desiderava fare il produttore di vino. Ha ereditato questa "sfortuna". La prima cosa che ha fatto è stata nascondere la foto del papà dall'ufficio. E' ovvio che i vino col passare delle vendemmie ne hanno risentito nel contenuto. E' venuta a mancare la sensibilità del papà. Cosa dire, non è che se uno è titolare di un'azienda famosa può venire meno ad una certa educazione, in particolare sul web. Può pensarla come vuole ma i social sono i luoghi meno adatti per certi sfoghi poiché qualche utente sensibile potrebbe decidere di boicottarlo. Non c'è niente di male, il mercato è cosi, uno sceglie anche per simpatie.

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ale

circa 10 anni fa - Link

Commento modificato su richiesta del suo autore. [F.]

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damiano

circa 10 anni fa - Link

Non si cita il fu Bartolo. Ben distante per cifra... sotto tutti i punti di vista.

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ale

circa 10 anni fa - Link

si, hai ragione....ho fatto male

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ale

circa 10 anni fa - Link

chiedo ai moderatori di cancellare, se possono, questo commento e la citazione [...] Fatto come richiesto. [F.]

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Borgogna Mon Amour

circa 10 anni fa - Link

Questi vigneron italici dovrebbero dotarsi di un addetto stampa, cui delegare esternazioni pubbliche e private, anche sui social.

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Andrea

circa 10 anni fa - Link

Ha perfettamente ragione Manetti!! Grande stima per lui!!

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Riccardo Campinoti

circa 10 anni fa - Link

Scandalismo della peggiore risma. Pero' chissa' in quanti vi leggono oggi...

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Emanuele

circa 10 anni fa - Link

Per la serie "è stato tutto uno scherzo". Se, per assurdo, volessi farmi celia di un migrante e in ciò scegliessi, sempre per assurdo, di riferirmi a Mein Kampf, potrei farlo consapevolmente e con questo stabilire "per scherzo" un nesso tra il discriminato e l'ideologia che lo vuole fisicamente eliminato o ridotto in schiavitù. Per scherzo. Mi domando: che scherzo è? Me lo domando perché, trovando in un migrante caratteristiche che suscitino la mia ilarità e il mio senso dell'ironia, se proprio dovessi ridere o far ridere non farei riferimento alla sua eliminazione o messa in catene. Piuttosto ai tratti comici di alcuni personaggi de L'anima buona di Sezuan. Ma andrebbe benissimo anche il cinese interpretato da Tomas Milian nel Delitto al Ristorante Cinese. Il punto, per me, non è nell'esternazione in sé, ché la si potrebbe facilmente (maliziosamente) ridurre a battuta senza particolari ragioni, sparata, boutade, secondo un facile espediente retorico-propagandistico: prima disumanizza col sorriso, poi con lo stesso sorriso ridimensiona, mettici la pezza, buttala in caciara: così facendo, hai disumanizzato due volte. Quando avrai disumanizzato abbastanza, potrai anche fare a meno del sorriso. Il punto è prima dell'esternazione: da dove deriva la scelta di Hitler in luogo di Brecht o Tomas Milian? Potrei, invero, far ricorso a Mein Kampf inconsapevolmente, senza sapere abbastanza su chi e sul perché lo abbia scritto. Con ciò dimostrerei la mia ignoranza, che potrebbe a sua volta esser tanto inconsapevole, quanto la stessa scelta di Mein Kampf, e perciò meritevole di attenzione e supporto didattico; potrebbe piacermi il suono proprio nella sua lingua, Mein Kampf, più di quello di Der gute Mensch von Sezuan. Mi basterebbe un amico avveduto per capire l'involontaria idiozia della scelta. Oppure, la mia ignoranza potrebbe esser consapevole e volontaria, riassumibile in quel "me ne frego!" che ancora leggiamo, ancorché dilavato, su qualche vecchio muro di paese, nonostante i molti e tipicamente italici tentativi di coprirlo, cancellarlo, perché la memoria è scomoda ed è bene inumarla insieme alle ossa di chi non può raccontarla. Quando invece sarebbe stato molto meglio lasciarlo là, quel "me ne frego!", stinto pro memoria, a beneficio di chi non se ne frega. E per celia di chi se ne fregava, o credeva d'esser così superiore da potersene fregare, e ora è ridotto così, a povera incrostazione su un muro vecchio...

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Riccardo Campinoti

circa 10 anni fa - Link

Dai Emanuele, la cosa del Mein Kampf era una battuta. Ma come si fa a non capirlo?

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Emanuele

circa 10 anni fa - Link

Pardon, sembrava che la prima risposta si fosse persa nell'etere, è stata pubblicata dopo.

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Emanuele

circa 10 anni fa - Link

Non si capisce perché per me "Mein Kampf" e "battuta" sono termini antitetici.

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Alberto

circa 10 anni fa - Link

Eccoci di nuovo, un'altro che pensa di essere speciale e simpatico. Dopo Bressan arriva lui il nuovo soggetto anticonformista,di sicuro non ipocrita, il nuovo tutto d"un pezzo (si capisce bene che pezzi... sono).Mi dispiace anche leggere di nuovo alcuni commenti, in particolare quello del paladino degli anticonformisti, difensore della liberta d'espressione( anche quando si esprime in mdo cosi ignorante,volgare e stereotipata su idee

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Alberto

circa 10 anni fa - Link

su idee totalmente malsane).E siete sempre gli stessi stessi. Io pretendo ,spero , lavoro e se necessario lotto psr un mondo migliore, per un'Italia migliore, come molti di voi.Chi sbaglia deve pagare, certezza delld pene, calci nel cu... per reati abbietti ecc.E non mi sento certo ipocrita se non rutto un faccia a tutti auelli che non sono come me.

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Davide G.

circa 10 anni fa - Link

io allora boicotterei anche tutti i produttori che mettono la foto di che guevara che ha fatto 3 campi di concentramento per gay e dissidenti politici e in cui morirono almeno 30.000 persone

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Il Perculatore

circa 10 anni fa - Link

Meno male che la gente si sta svegliando, non si puo' essere ostaggi di una mentalita' ignorante ed ottusa come quella della sinistra a riguardo degli extracomunitari che la fanno da padrone in italia ... un extracomunitario in italia deve essere GRATO per l'opportunita' e UMILE verso chi lo sta ospitando. Inoltre dovremmo avere a tutela del cittadino italiano nuove leggi che aggravino la pena/condanna in caso di reato commesso da un extracomunitario. Arriviamo tardi a trollare, eh? [F.]

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