Il royal baby di Kate Middleton è nato in una clinica con la wine list. Seguono acute osservazioni dei lettori
di Antonio TomacelliOk, si brinda. L’erede al trono è finalmente arrivato e ora è venuto il momento di bere alla sua salute con qualcosa di speciale, tipo i TRE milioni di bottiglie di Champagne e bollicine assortite (Prosecco?) che si calcola verranno stappati nella sola Gran Bretagna.
I grandi magazzini Marks & Spencer si erano portati avanti col lavoro e nel dubbio avevano fatto stampare due collarini augurali, uno in caso di erede maschio e l’altro per la femmina. Sappiamo tutti com’è andata a finire per cui non resta che sbronzarsi.
Quello che invece non conosceremo mai, e che in questi giorni ha tenuto col fiato sospeso le redazioni enoiche di mezzo mondo, è la wine list della clinica reale che ha ospitato Kate Middleton. È bastato, infatti, che qualcuno leggesse sul sito dell’ospedale la frase “We offer a comprehensive wine list should you wish to enjoy a glass of Champagne and toast your baby’s arrival” per scatenare l’inferno. Una clinica con la carta dei vini? E dove si è visto mai? Beh, se la clinica è la Lindo Wing e paghi 10,000 sterline al giorno, puoi pretendere questo e altro, tipo una cucina all’altezza dei migliori ristoranti stellati e dei servizi cinque stelle lusso.
Insomma, la comprehensive wine list è diventata, suo malgrado, virale e non c’è sito al mondo che non l’abbia citata. Peccato solo non poterla leggere: amanti del gossip quali siamo, avremmo scoperto i gusti della Upper Class inglese.
Di una cosa però siamo sicuri: manca la lista dei sigari e questo, in un reparto maternità che si rispetti, ci sembra francamente intollerabile.
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