Il nuovo collaboratore di Robert Parker è un cane o sono finito sul tweet sbagliato?

di Antonio Tomacelli

Regola numero uno del galateo social: se il tuo fegato ha un tasso alcolico a due cifre, spegni immediatamente lo smartphone o potresti pentirtene. La rete in un attimo copia, rimbalza e cancellare da sobrio ciò che hai scritto quando eri alticcio non servirà a nulla. L’ultimo a cui è partito il colpo in canna è il Profeta Robert Parker che, poche ore fa, ne ha twittata una delle sue: foto di un cane boxer bulldog col faccione depresso e 140 caratteri pesantemente spiritosi nei riguardi di Alice Feiring. Noi, che siamo gente di mondo e sappiamo come finiscono queste cose, abbiamo prontamente grabbato l’immagine:

Il tweet suona più o meno così: “Ecco cosa succede quando assaggio i vini “naturali” della signora Feiring” che, per quei due o tre che non lo sapessero, è la blogger che diffonde il verbo dei vini naturali in America. I due non si piacciono un granché e lo sfottò ci starebbe tutto ma poi, come al solito, something happens.

Al tweet di Parker, infatti, rispondono due follower scatenati e il botta e risposta che segue è un tantino greve:

Chris Kissack: “Non sono sicuro che sia uno scherzo. Ti stai prendendo gioco dei vini naturali, di Alice o c’è qualcos’altro?”

Gilles MacDonogh: “L’ultimissimo del team? Si assaggia vini naturali. Facile.”

C. K.: “Come assegna i punteggi? Una scoreggia buono, due scoregge meglio? (Lo sapevo che prima o poi mi sarebbe servito guardare Mondovino)

G. MD.: “Tre scoregge equivalgono a un vino da 100 punti”

Insomma, il tweet partito male è finito peggio. Inevitabile, a questo punto, l’autocensura di Parker con conseguente rimozione ma, come dicevamo all’inizio, la rete ricopia e rimbalza. Alice Feiring ha ripostato tutto su Facebook e noi, che abbiamo lo screenshot facile, ci siamo divertiti a modo nostro. Morale: don’t drink and type!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

5 Commenti

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Vignadelmar

circa 10 anni fa - Link

A guardar le foto dei due cani devo dire che a me sembrano dei bullog inglesi; chiunque capisca moltissimo di vino ne ha uno in casa. Il mio è il mitico Verdicchio. ;-) Ciao

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Laura Sbalchiero

circa 10 anni fa - Link

Esatto, sono bulldog. Io li adoro e prima o poi me ne arriverà uno in casa. Significa che ne capisco moltissimo di vino? Ne son contenta ;)

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Tommaso Farina

circa 10 anni fa - Link

AHahahah SSPETTACOLARE

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mauro marabini

circa 10 anni fa - Link

Il cane, si tratta di bulldog e molti cinofili dicono che i bulldog non sono cani ma creature del tutto speciali perché hanno una faccia, non un muso . Il faccione del bulldog non é depresso, ma é del tutto naturale . Il fascino di questa creatura canina sta nella sua imperturbabilità. Le sue emozioni sono difficili da notare, occorre amore ed esperienza. Scusate l'inciso, ma forzo sono più pratico di bulldog che di vini. Parker non mi é simpatico, in quel di Bologna si dice di tipi come lui: troppo bravo.

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gianpaolo

circa 10 anni fa - Link

nel "giro" e' abbastanza noto, perche' scritto piu' volte in libri e articoli, che il suddetto cane di R.Parker soffre di, come dire, flautolenza pervicace. Ecco il perche' del riferimento.

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