Il meglio della settimana con Alessandro Borghese e 4 Ristoranti fratricidi di pizza napoletana*
di Alessandro MorichettiI post più letti degli ultimi sette giorni.
1 – Tappo di sughero vs tappo corona, un caso ancora aperto (Sorì Ginestra 2000 Conterno Fantino edition).
2 – Dialogo tra un vinofilo e un non so.
3 – Il meglio della settimana con un commento su I Signori del Vino nelle Marche*.
4 – Il Wrestling Birrario è una cosa meravigliosa (e quelli del vino non lo capiranno mai).
5 – Il concorso enologico del Vinitaly è la prossima guida di cui non sentivamo il bisogno?
6 – La Spagna del vino ci invidia di brutto. Lo dice Juancho Asenjo in un articolo (tradotto) su El Mundo.
7 – Birraio dell’anno e un altro po’ di cose viste a Firenze.
8 – Terroir d’Excellence a Merano: Borgogna e la gallina dalle uova d’oro.
9 – Come diventare esperti di vino (e i falsi miti sul tema).
10 – Chi sale e chi scende? Tutti i potenti del vino italiano secondo Intravino, cioè la Bibbia (cit.).
* La cronaca: come tutti i martedi alle 21:10 su SkyUno è passato Alessandro Borghese coi suoi 4 Ristoranti, questa volta a Napoli in giro per pizzerie.
Televisivamente, è la puntata di cui si parlerà di più perché i 4 ristoratori se le sono date di santa ragione e nel peggiore dei modi. Il perché lo racconta un commento di Antonio Scuteri (la Repubblica), uno così appassionato di ristorazione e dintorni che ha smesso di scriverne per saltare dietro al bancone: “Un brutto spettacolo, tutti che criticavano TUTTO degli altri in maniera astiosa. Non andava mai bene niente, TUTTO faceva SEMPRE schifo. Cosa che nelle puntate sui ristoranti non succede. Se uno dovesse scegliere in base ai loro giudizi sarebbero quattro locali da evitare accuratamente. Che pena“.
Interessante anche l’analisi quasi filmica di Adriano Aiello (Dissapore): “Una cosa pietosa. Valutazioni grottesche e ovviamente scrittura televisiva di mera polarizzazione: il giovane arrogante vs il vecchio portatore della tradizione, la donna della pizza fritta, il nuovo gourmet che è ossessionato dagli ingredienti.”
Alla fine ha vinto Giuseppe Vesi di Pizza Gourmet, criticato per i 135 euro in quattro e probabilmente favorito dall’essere stato il primo esaminato. Se l’è giocata con la figlia del Presidente mentre il 22enne Ciro Oliva – Concettina ai Tre Santi – ha scontato un’irruenza a tratti fastidiosa, ambizione certamente non mitigata dall’età.
Interessante, in chiusura, il commento di Luciano Pignataro su Il Mattino di Napoli: “Il cervello e le mani dei pizzaioli, quando il successo divide“. Siamo nel pieno di un vero e proprio boom della pizza da almeno 5 anni e il successo va gestito. Scrive Pignataro: “Oggi sponsor, tv, social e pubblico consentono ai pizzastar di guadagnare ben oltre un avvocato, un ingegnere, un notaio. Questa ricchezza sta facendo perdere spontaneità e sta creando rivalità incredibilii che non hanno alcun ragione di essere dal punto di vista commerciale ed economico. Spesso si tratta infatti di ripicche infantili adolescenziali che mai si aspetterebbero da persone mature.”
Forza Napoli.
[Foto: Antenna Radio Esse]
1 Commento
ennio
circa 8 anni fa - LinkCondivido a pieno...ovviamente Alessandro non può commentare,ma mi piacerebbe sapere la sua opinione
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