Il falso Primitivo di Manduria? L’azienda incriminata ha qualcosa da dire. E un dissequestro da annunciare

di Antonio Tomacelli

Ma tu guarda se con tanti giornali e giornalisti diplomati tocca a un blog fare chiarezza sulla notizia più fasulla dell’anno: “Vino contraffatto: sequestrato falso ‘Primitivo di Manduria’ di note etichette”.  Vale la pena di rileggerla integralmente e poi, magari, leggere la replica di uno dei diretti interessati, Valentino Sciotti, socio della Cantina Farnese ovvero, “l’importante azienda abruzzese” che avrebbe commesso il “reato”:

(AGI) Taranto, 19 dic. – I militari della Guardia di finanza hanno eseguito un sequestro di vino ‘Primitivo di Manduria’ commercializzato da un’importante azienda abruzzese operante in campo nazionale e internazionale. I finanzieri, coordinati dalla Procura di Taranto, hanno accertato la commercializzazione di ‘Primitivo di Manduria’ ‘doc’ e ‘Igt’ attraverso marchi ingannevoli, di esclusiva pertinenza di una importante cantina sociale con sede a San Marzano di San Giuseppe (Ta). Scoperte irregolarita’ anche nell’etichettatura delle bottiglie di vino, caratterizzate da un illecito riferimento, quale soggetto responsabile dell’imbottigliamento, a una ‘societa’-ombra’ con sede in Manduria che, in realta’, non ha mai acquistato, ne’ venduto vino. In particolare sono state utilizzate denominazioni e marchi (‘Terre del Sud’,’Follia’, ‘Oversessanta’, ‘Oversettanta’, ecc.) nonche’ e’ stata costituita la societa’ ‘Vigneti del Sud’ che, connotati da “evidente forza evocativa” dei marchi legittimamente registrati dalla cantina sociale, sono stati ritenuti idonei a trarre in inganno l’acquirente sull’origine, la qualita’ o provenienza del prodotto da un determinato produttore. I fatti accertati, infatti, hanno evidenziato l’aggiramento della normativa in materia di tutela dei marchi commerciali e lo sviamento delle informazioni destinate al consumatore, attraverso condotte finalizzate ad indurre in errore l’acquirente finale sulle caratteristiche del prodotto vinicolo. Il sequestro dei prodotti, nonche’ delle etichette, del materiale di confezionamento e pubblicitario (per un totale di circa 500 mila pezzi), e’ avvenuto presso stabilimenti, depositi ed esercizi commerciali dislocati sull’intero territorio nazionale. L’attenzione dei finanzieri si e’ focalizzata, altresi’, sulle pagine internet che pubblicizzavano gli stessi prodotti, accertando la falsita’ delle informazioni promozionali fornite sull’origine del vino.
Conseguentemente sono state attivate le procedure connesse all’oscuramento delle stesse. I responsabili dell’impresa abruzzese sono stati denunciati, a vario titolo, con le accuse di contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.

Fin qui l’agenzia fotocopiata da un po’ da tutti i giornali, nessuno dei quali si è sentito in obbligo di sentire “l’altra campana”. Riportiamo qui la dichiarazione di Valentino Sciotti sui fatti accaduti:

Per esaudire la curiosità legittima sua o dei lettori del suo blog, è bene che lei sappia che a fine anno 2003, la Farnese che era già leader in tutto il Sud Italia nella esportazione di vini in tutti i continenti, ha deciso di avviare una cooperazione che ha portato alla nascita della Feudi di San Marzano con quote paritetiche, unitamente alla Cantina Sociale di San Marzano. In solo otto anni, la Feudi di San Marzano, è diventata Azienda leader in regione ed i suoi vini sono stati esportati in oltre 50 paesi, portando accresciuta redditività ai contadini del territorio e grande notorietà internazionale alle tipologie vinicole regionali. Nella forma di cooperazione la Farnese metteva a disposizione know-how in campo enologico, commerciale, di marketing e manageriale e la Cantina di San Marzano, che fino ad allora vendeva localmente solo qualche decina di migliaia di bottiglie, metteva a disposizione la struttura operativa ed i vigneti dei propri soci, ricevendo in cambio anche l’assegnazione della carica di Presidente in capo al Presidente della Cantina stessa ed in secondo tempo, l’incarico di gestire la distribuzione nazionale. A fine 2012, senza che, a mio avviso, ve ne fosse alcuna ragione plausibile, Il presidente della Feudi di San Marzano, che era anche presidente della Cantina Sociale di San Marzano, poneva in essere azioni di contenzioso, fino a mettere IN LIQUIDAZIONE la società e forte della sua doppia carica, ne restava di fatto l’unico a gestirla ed a prendere ogni decisione, fino alla nomina del liquidatore avvenuta lo scorso luglio. Di fatto noi che avevamo dato il contributo determinante alla nascita ed al successo dell’Azienda pugliese ne venivamo esclusi da ogni fase operativa, gestionale e di controllo e, per far fronte a richieste dei nostri clienti, con i quali eravamo anche moralmente obbligati, abbiamo costituito la Vigneti del Salento con sede in Manduria. Da questo punto in poi la conflittualità si è esasperata passando ad azioni legali da ambo le parti che hanno avuto l’apice nel momentaneo sequestro legato a marchi oggetti di contenzioso e ad a quella che noi riteniamo con assoluta certezza, una errata interpretazione della norma sulla etichettatura vigente in materia.

Fin qui i fatti, tutto il resto è oggetto di disputa con richieste di sequestri e denunce di violazioni di registrazione marchi, da ambo le parti e, per le quali la parola è stata demandata agli organi competenti che dovranno esprimersi sul reale accertamento dei fatti.

Non vado oltre perché non è questo il luogo adatto per gli approfondimenti ma, le confermo che non si tratta di NESSUN VINO FALSO.

Qualche ora dopo l’intervento di Sciotti su Facebook, la Magistratura ha disposto il DISSEQUESTRO delle bottiglie.

A questo punto sono chiare alcune cose:

1. Non c’è nessun primitivo di Manduria contraffatto o, peggio, falso: i vini commercializzati da Vigneti del Salento sono tutti regolarissimi e provenienti da vigneti registrati a doc Manduria.

2. La società che avrebbe subito il danno derivante da etichette prodotte con nomi simili ai suoi, non esiste più, è in liquidazione per volontà di uno dei soci.

3. L’azienda Farnese non ha costituito nessuna società “ombra” ma ha aperto una regolarissima partita iva, la Vigneti del Salento che acquistava Primitivo di Manduria DOC e lo rivendeva con altrettante regolarissime diciture del tipo “Imbottigliato da/Per conto di”.

4. Nessun sito internet atto a pubblicizzare i prodotti incriminati è stato oscurato, per il semplice motivo che la Vigneti del Salento non ha ancora un sito internet.

Concedetemi ora una considerazione finale: titolare un articolo che riguarda una vertenza sui marchei tra aziende, peraltro tutta da dimostrare, con “Vino contraffatto: sequestrato falso ‘Primitivo di Manduria’ di note etichette” è, questa sì, la vera contraffazione.

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

9 Commenti

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Pasquale Porcelli

circa 10 anni fa - Link

Quando ero pischello la prima che cosa che mi hanno insegnato è stata quella di controllare le fonti. Se per qualcuno è un optional, per un giornalista che si rispetti è un obbligo. Questo episodio mostra ancora una volta che si può essere bravi blogger e cattivi giornalisti e viceversa. Se manca l'etica professionale non c'è blog o tesserino che tenga.

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bettino

circa 10 anni fa - Link

purtroppo in questo Paese il giornalismo è quasi sempre stato asservito al potente di turno, od al finanziatore del momento; non ci si stupisce quindi che, in questo piccolo ma significativo episodio, nessuno abbia verificato la veridicità della notizia, approfondito l'indagine, intervistato le parti...

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Francesco

circa 10 anni fa - Link

Ennesimo caso di danno creato ad un'azienda da parte dei soliti solerti pm e/o pseudo organismi di controllo. dico solo che quando finalmente berlusconi sarà fuori da tutto bisognerà mettere mano alla "giustizia" più inefficente, lenta, assurda e sconclusionata del mondo occidentale. E stabilire una gerarchia dei controlli, perchè qui controllano tutti, da valore italia ai nas alla forestale alle provinci e fanno più spesso che no solo dei grandi casini

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valentino

circa 10 anni fa - Link

Quando si butta merda in alto, il puzzo colpisce tutti e chi ha scatenato questo pandemonio, non ha capito che avrebbe creato danno a se stesso ed a tutta una regione. Ma forse dei contadini che si spaccano la schiena a lavorare nei campi, non interessava nulla.

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moris

circa 10 anni fa - Link

In queste circostanze bisogna fare un lungo respiro e scaricare tutto ciò che dal nostro sistema nervoso ci perviene. Io da anni sostengo che i bravi giornalisti stanno scomparendo, quelli attuali vedono una realtà fasulla capace solo di fare clamore scrivendo una notizia senza avere "la notizia". Inoltre professionalmente parlando chi conosce il lavoro e la storia di Valentino Sciotti non può che farsi una bella risata, perchè mi sembra molto evidente che si sta scrivendo un copione per un fiolm di fantascienza.

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Luigi

circa 10 anni fa - Link

io mi chiedo e chiedo a tutti gli esperiti di vino solo una cosa: come può una società costituita 4-5 mesi prima possa commercializzare un vino DOC del 2010... sinceramente non riesco proprio a capire come si possa fare...perdonate la mia ignoranza ma c'è qualcosa che non torna

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Montosoli

circa 10 anni fa - Link

Un giornalista puo scrivere quello che vuole.........ma ci deve sempre essere un redattore che da OK per la stampa........vero ? E poi la nazione vive di questa caciara........che problema e ? Adesso Manduria dovra ringraziare il giornalista......vedi Montalcino

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Sassella

circa 10 anni fa - Link

Vicenda assurda Conosco bene i vini di feudi. Personalmente auguro le migliori fortine alla nuova realtà di manduria.

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Maurizio

circa 10 anni fa - Link

Purtroppo non mi stupisce. Pare che per far leggere i giornali si debbano sganciare bombe atomiche, poco importa se sono balle. Quello che mi stupisce di più è che una grande azienda come Farnese non abbia affrontato con più decisione la gestione della comunicazione di crisi, tanto da permettere a intravino questo meritevole SCUBB. Ciò è molto "italiano": la comunicazione di impresa è un optional.

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