Dom Perignon non teme le annate difficili. La 2005, per esempio
di Andrea GoriStanchi di essere continuamente invitati a quegli eventi dove si beve e si crapula a gratis come fa ogni blogger, abbiamo comprato di tasca nostra una bottiglia di Dom Perignon 2005 direttamente alla fonte, ovvero in Francia, e ce la siamo fatti servire all’Assiette Champenoise, fresco tristellato carico di onori in quel di Reims. La curiosità dell’assaggio era notevole visto che il 2005 in Champagne è stata un’annata tutt’altro che memorabile: una fioritura nei tempi canonici a giugno ma poi tanta pioggia e muffa per la prima parte dell’estate. Un po’ meglio agosto ma piuttosto fresco e non così perfetto da far dimenticare il brutto inizio di stagione. Solo settembre si è rivelato buono e ha garantito una maturazione decente delle uve, dove per decente intendiamo una discreta quantità, e 9,8% di zucchero in media con una prevalenza qualitativa netta dello chardonnay.
Dai vari Champagne 2005 assaggiati finora abbiamo ricevuto più delusioni che gioie quindi l’attesa per l’uscita di questo Dom Perignon era notevole ma dominata dallo scetticismo, come lo fu la terribile annata 2003, rivelatasi poi magnifica alla prova del bicchiere.
Dom Perignon 2005 è un vino ricco e suadente con un mix avvertito altre volte (magari anche con qualche anno sulle spalle), ovvero ostrica e mandorle. È un vino al calor bianco, pulsante ed energico con sale marino e iodio, pompelmo e una nota spiccata di arancio misto a menta e talco. La bocca è cremosa e leggera, dalla freschezza misurata, elegante e con note di pasticceria e vaniglia, sambuco, tiglio, lunghissima e accattivante di una bevibilità assassina e compulsiva. 94+
Non ci ha sconvolto come il 2004 e non ci ha spiazzato come il 2003 ma ha una sua grandezza e un’eleganza davvero mirabili. Se si pensa che ne producono milioni di bottiglie allora forse dovremo cominciare a valutare la 2005 in Champagne in tutt’altra ottica…
11 Commenti
Montosoli
circa 9 anni fa - LinkBasta bere la 2002 per accorgersene... E in Franciacorta vale lo stesso discorso ....annate ?
RispondiAG
circa 9 anni fa - LinkLa 2002 di Dom è degna di essere prima bevuta, poi adorata a mo' di esempio di perfezione . Come il Clos des Goisses 2002. i due più grandi vini che ho bevuto (non degustato) nel 2015.
RispondiMontosoli
circa 9 anni fa - LinkComunque tutta questa publicita a Dom Perignon onestamente io non la capisco.....voi oggi con l'annata 2005......Galloni da Lunedi con retro di Dom Rose' 1964-2004......
RispondiSergio
circa 9 anni fa - LinkOddio, con tutto il rispetto temo che Dom P. non abbia bisogno di questo genere di pubblicità. Andrea, posso approfittare della tua conoscenza della Champagne? con quante bottiglie sono usciti col Vintage 2005? e che mi dici del P2? io non ne so nulla!
RispondiAndrea Gori
circa 9 anni fa - Linkdel 2005 ne avranno fatte le "solite" 4-5milioni di bottiglie ma come sai non esistono dati ufficiali (forse nemmeno l'agenzia delle entrate francese lo sa...) Del P2 siamo fuori adesso con la 1998, davvero notevole, e prossimamente la 2000 e la 2001 ma non prima di un paio di anni.
RispondiAndrea Gori
circa 9 anni fa - Linkforse 4 milioni di bottiglie addirittura...per la P2 per ora siamo alla 1998, si attende la 2000 tra un paio di anni... Ma ci sarebbe la P3 1970 da bere!
Rispondimassimo
circa 9 anni fa - Link2001? Io non creto.
RispondiPaolo A.
circa 9 anni fa - LinkAnche a me la 2004 ha sconvolto, ma per il pessimo rapporto qp. La 2002 sta lontana anni luce.
RispondiLuca
circa 9 anni fa - LinkDom 2005 bevuto una settimana fa, magnifico e di gran lunga superiore alla 2004 ed ancor di più alla 2003(bevuta 3 volte con notevole incaxxatura, uno sciampo decisamente troppo cotto). Per me, dopo 96 e 02 il 2005 è il migliore, chiaramente lasciando stare le annate precedenti alla 96.
Rispondiale
circa 8 anni fa - LinkIl miglior champagne di sempre 2005 annata difficile ma il risultato per il don perignon sublime!!
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