Il 2014 inizia come è finito il 2013: col Bibendagate. Nuovo episodio: l’autocommissariamento

di Antonio Tomacelli

Neanche il tempo di metabolizzare il cotechino e il 2014 inizia con una nuova puntata del Bibendagate*. È comparso appena ieri sul sito Bibenda un testo dal titolo perentorio “Adesso Basta” con cui Il Consiglio Direttivo di Associazione Italiana Sommelier Roma e Lazio (Ais Roma e Lazio come formula suona nuova solo a me?) informa i propri associati sullo stato dell’unione.

Copiaincolliamo qui alcuni lacerti avvertendo i preziosi lettori che, ohinoi, la parola vino compare una sola volta:

Con riferimento al comunicato apparso sul sito dell’Ais in data 17 Dicembre scorso e relativo ad un presunto commissariamento della nostra Associazione di Roma e del Lazio, precisiamo che tale atto è in realtà un autocommissariamento della stessa associazione nazionale a livello locale, dato che l’Associazione Italiana Sommelier Roma e Lazio è regolarmente operativa, presieduta dal proprio Presidente Ricci e formalmente non più aderente allo Statuto dell’Ais nazionale a decorrere dal 2 Dicembre 2013.

Ora cerchiamo di fare chiarezza con le informazioni in nostro possesso perché la situazione non sembra essere esattamente come descritto: l’Associazione Italiana Sommelier Lazio (e Roma) non è più operativa dal momento in cui Ricci ha presentato le sue dimissioni. Si è dunque reso necessario il commissariamento degli organi direttivi da parte del consiglio nazionale ma l’associazione c’è ed ha dei tesserati da tutelare.
Gli associati, infatti, hanno pagato per aderire all’Associazione Italiana Sommelier e Franco Ricci non può arbitrariamente trasferire quelle tessere alla Fondazione Italiana Sommelier. Il problema parrebbe essere ancora più pesante in quanto Ricci ha incassato in nome e per conto dell’Associazione nazionale anche 350 quote di iscrizione ai corsi. Dette quote Ricci le avrebbe girate alla Fondazione senza avvisare nessuno:

A seguito dell’autocommissariamento, l’Ais nazionale dovrà procedere alla costituzione nel territorio regionale di una realtà nuova, che vedrà forse la luce nel 2014, in libera concorrenza con tutte le altre preesistenti associazioni della sommellerie attive nel Lazio, quali Fisar, Onav, Aspi, Ars eccetera.

Facciamo luce anche questo punto: il commissariamento è un atto dovuto viste le dimissioni degli organi direttivi e ora l’Ais deve serrare le fila, comunicare lo stato dell’arte in data 9 gennaio come da riunione fissata per gli associati romani.

A tal proposito, così commenta il presidente dell’Ais Antonello Maietta:

Io ho maturato la convinzione che quest’ultimo comunicato sia un goffo e maldestro tentativo di creare ulteriore confusione e sconforto per vanificare la riunione che l’Ais nazionale farà il giorno 9 a Roma. (…) Un gruppo di persone ha deciso sulla testa di qualche migliaia di soci che “per il loro bene”era giunto il momento di creare una cosa altrnativa. Questo è proprio agli antipodi della filosofia che regola i rapporti associativi (…) Non sarebbe più opportuno chiedere ai soci quello che desiderano fare? Questo è ciò che mi piacerebbe fare nella riunione del giorno 9 gennaio.

Nota conclusiva: il Bibendagate non è solo una bega associativa. Racconta qualcosa di noi, del vino italiano, forse dell’italianità in genere. Con questa ottica è nel nostro pieno interesse documentarne con precisione gli sviluppi.

* Altri post sul tema:
– Nasce la Fondazione Italiana Sommelier di Franco Ricci. Antonello Maietta: “Così è fuori dall’Ais”
– Fine di un incubo. Il risveglio dell’Associazione Italiana Sommelier (scritta proprio così, senza altre accezioni di luogo)
– Caro amico ti scrivo. Questa è la lettera di addio all’AIS di Franco Ricci
– L’Associazione Italiana Sommelier commissaria la delegazione laziale di Franco Ricci
– Discussioni furiose all’AIS Roma (o come si chiama). “L’AIS nazionale da qui ad un anno e mezzo è finita perché ci saremo noi”
Un thriller con lettera in esclusiva: gli auguri di Natale alla Delegazione AIS dei Castelli Romani

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

38 Commenti

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Giustino

circa 10 anni fa - Link

l'orrore, l'orrore...

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bruno

circa 10 anni fa - Link

I relatori di Roma sul sito dell'Ais risultano ancora tutti regolarmente abilitati mentre nell'ultima lettere della nuova associazione risultano facenti parte di quest'ultima. Contemporaneamente nella mappa dell'Ais cliccando sul Lazio appare l'informazione del commissariamento della regione........bò???......avremmo gradito un modus operandi diverso da parte dell'Ais....

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jago

circa 10 anni fa - Link

Tutti i relatori presenti, tranne la Scrobogna. Eppure fino qualche settimana fa c'era, anche dopo lo scisma...il mistero s'infittisce!

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carmela

circa 10 anni fa - Link

La Scrobogna è stata cancellata perchè presidente AIS Roma, siccome è stata commissariata è fuori dalla lista.

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carmela

circa 10 anni fa - Link

La Scrobogna è stata cancellata perchè presidente AIS Roma, siccome è stata commissariata è fuori dalla lista. [img]inserisci qui il link tra i due tag[/img][img]inserisci qui il link tra i due tag[/img][img]inserisci qui il link tra i due tag[/img]

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Ozziaccio

circa 10 anni fa - Link

Il logo dell' A.I.S. ancora presente sul sito di Bibenda la dice lunga sulla [beep] di Ricci & Co. http://i39.tinypic.com/1zt1ud.jpg al post del bip, lèggasi "leggera distrazione" [f.]

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Angelo D.

circa 10 anni fa - Link

Secondo me è stato il maggiordomo.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Direi di guardare alle 'Signore' della didattica che stanno dietro a Maietta e Ricci. Ho assistito ad un saluto ad una vecchia cena per i 5 grappoli a Roma tra Rossella Romani e Daniela Scrobogna e mi sono dovuto scansare per non beccare l'acidità corrosiva tra le due. Se Milano ha preferito inventarsi un altro Master dopo che quello di Roma ha visto i migliori sommelier (oggi relatori) frequentarlo con grande soddisfazione, questo la dice lunga. Perché non hanno condiviso la didattica già allora? Altro che le storie che adesso accampano sul fatto che la Duemilavini (o come si chiama) non riporta tutte le caratteristiche organolettiche. (sulla questione, inviterei a guardare oltre il proprio orticello fatto di tanti "abbastanza" nelle schede, del tutto insignificanti sul piano della comunicazione)

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A3C

circa 10 anni fa - Link

qualcuno l'ha già fatto ma io l'ho già querelato e quindi il logo è mio. Comunico a tutti che ho fondato la GIS Galactics Independents Sommeliers e che ho intimato all'AIS di aderire altrimenti li disintegro..Sommelier indipendente accorri numeroso anche tu alla nuova sede di Plutone, il giorno quarto del mese di Solaris...ti attendo fiducioso

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Francesco

circa 10 anni fa - Link

è pur vero che Maietta e C° (sul sito AIS) utilizzano ancora il logo della WSA (sempre di FMR) sul sito AIS. Sarà per maggiore comodità e visibilità o solo una svista? Per coerenza e vista la battaglia che c'è tra i 2.... Tanto oramai lo hanno capito tutti che è una battaglia tra 2 politicanti del vino e non tra 2 difensori/diffusori del vino in Italia e all'estero!

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Salvo

circa 10 anni fa - Link

nella WSA Ricci è presidente e Maietta vice presidente, quindi affinchè AIS possa tirarsi fuori per questioni di incompatibilità è necessario convocare il consiglio nazionale, e quindi non può essere una decisione presa dalla sera alla mattina. Certo all'AIS converrebbe tirarsi fuori per confluire nell'Association de la Sommellerie Internationale, che ha sicuramente maggiore autorevolezza (basti guardare le nazioni partecipanti al primo e quelle al secondo raggruppamento).

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Alberto

circa 10 anni fa - Link

L'AIS non può più tornare nell'ASI, se ne è andata tempo fa (quando fu costituita la WSA). Il suo posto (c'è posto, per statuto, per una sola rappresentanza per nazione) adesso è preso dall'ASPI di Vaccarini.

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Antonello Maietta

circa 10 anni fa - Link

Alberto, l'AIS non se n'è andata dall'ASI, è stata espulsa. Per questo non può rientrare. Dopo quella pagina vergognosa è stata decisa la creazione di un nuovo organismo internazionale.

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Alberto

circa 10 anni fa - Link

Permettimi di sottolineare un dettaglio: espulsa o uscita di sua volontà l'AIS non può rientrare in ASI perché l'Italia è già rappresentata dall'ASPI. Sicuramente è andata come dici tu, ma mi par di ricordare che ci fu rottura proprio per la creazione della WSA (o, più correttamente per gli "attriti" tra Vaccarini- che infatti poi se ne andò dall'AIS per fondare l'ASPI- e l'allora presidente Medri). Si tratta di decidere se è nato prima l'uovo o la gallina...

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Diciamola meglio, permettetemi. Se vado a cercare in cantina trovo ancora qualche numero della proto-rivista (quasi illegibile nonostante un mucchio di pubblicità a Berlucchi, Zonin e altri) dell'AIS in cui venivano pubblicate le determinazioni del collegio dei "probi viri" (si chiama così da statuto) che butta fuori Vaccarini perché accusato di cose indecenti, al limite del truffaldino. Lungi da me giudicare, ma l'AIS non è un paradiso terrestre e, quando l'ho conosciuta bene, mi sono tenuto stretto il fatto di poter raggiungere Roma con poco e avvicinarmi a Bibenda. Spero che il 9 Maietta non venga a dirci che vuole aprire le acque del mar rosso con un gesto.

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Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Il vero 'mappazzone' (per usare una simpatica immagine di Masterchef) è che non credo proprio che i relatori ancora presenti sul portale AIS e nominati poco sopra possano essere iscritti all'AIS (rimanendone relatori quindi) e poi fargli concorrenza insegnando in FIS. Bellini è scomparso da Bibenda7 dove scriveva ed è ancora relatore AIS. Scrobogna l'esatto contrario. Per loro due grande coerenza quindi. Toccherà adesso agli altri dire da che parte stanno. Quando AIS dovrà creare i corsi a Roma certamente non potrà utilizzare chi sta in FIS e dovrà mandare a Roma altri relatori che vengono da fuori.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

Nella lettera inviata oggi da Ricci i suddetti relatori sono tutti nominati come appartenenti alla nuova organizzazione si deduce quindi che abbiano già effettuato la loro scelta. Non credo che Ricci li abbia menzionati a loro insaputa.

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Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Credo anch'io siano stati interpellati ed abbiano aderito a FIS. A questo punto AIS li dovrebbe rimuovere dalla lista dei loro relatori presente online, quantomeno per fare chiarezza.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

Ma anche per dimostrare di avere polso. Fino ad ora non ha fatto una gran figura con gli iscritti di Roma. Inoltre non si capisce perchè abbiano eliminato dalla lista solamente la Scrabogna.

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Antonello Maietta

circa 10 anni fa - Link

Bruno, non è un problema di polso o di dimenticanza ma tutto segue un percorso logico e ha una sua motivazione che, nel rispetto della privacy, non ha possibilità di essere reso pubblico. Anche quelle che possono apparire brutte figure nei confronti dei soci sono determinate dal rispetto di alcune norme. Per questo motivo faremo una riunione a Roma il giorno 9 e per lo stesso motivo la riunione non sarà pubblica ma riservata ai soci AIS

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Concordo sulla mancanza di polso e mi dispiace non poter essere d'accordo con il Maietta nel suo post sottostante. Conosco moltissime persone a Roma regolarmente iscritte (2013 ovviamente), ma non hanno ricevuto alcuna comunicazione da Milano per il 9. Io sono tra questi e non potrò esserci e me ne dispiace. Ho provato diverse volte a parlare con Milano nei giorni dopo Capodanno senza alcun esito. Gli 80 euro di quota associativa annua a cosa servono se si dimenticano anche il tuo indirizzo per contattarti? la qualità dei CONTENUTI (non della carta patinata) di Bibenda, al momento, e mi dispiace molto per Maietta perché sono convinto lo sappia, è difficile da superare. Il pubblico di Roma non credo sarà possibile convincerlo con lo Charme didattico della simpatica Romani o di F.M. Marzi. Li abbiamo visti in azione e...abbiamo rimpianto di non avere scelto Scrobogna, Lauciani, etc.

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Davide G.

circa 10 anni fa - Link

quindi pure la WSA finirà...ne sentiro' la mancanza...

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gabriele succi

circa 10 anni fa - Link

perché non possono scrivere "cazzo" sui loro aerei? (cit)

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Beh, magari si possono scegliere parole più efficaci di quella...

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circotogni

circa 10 anni fa - Link

che gran pagliacciata.....!

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bruno

circa 10 anni fa - Link

E vero la qualità dei contenuti è alta ma il clima che si respira è per me irrespirabile. Mi auguro che l'AIS sappia mettere in campo a Roma una docenza preparata che almeno sappia sostituire le eccellenze con la passione e il coinvolgimento di tutti gli associati, mettendo al centro dell'attività la crescita del movimento in generale, non gli interessi di pochi mascherati da incensata autoreferenzialità. Il modello Bibenda per molti può apparire come esclusiva qualità ma per molti,visti certi personaggi e comportamenti, possono apparire ridicoli e arroganti.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Il punto da non sottovalutare è che l'AIS di Milano ha sempre considerato molto poco le realtà lontane dalla sede centrale. Vi sembrerà banale, ma i primi ad organizzare degustazioni importanti APERTE a chi volesse iscriversi sono stati quelli di Ricci&Co. Prima di loro, le degustazioni di gaja erano solo per gli eletti che facevano parte del 'cerchio magico' della sede centrale. Nulla di buono, vi assicuro. Altro che crescita professionale. Per anni e fino all'arrivo di Bibenda, la quota di 80 euro è solo stata un obolo obbligatorio da pagare se volevi frequentare il corso. E' vero che oggi la comunicazione è cambiata, mi credo che culturalmente l'AIS sia molto più simile ad un carrozzone statale che si occupa di pochi che di una vera associazione libera. Sembra paradossale, ma non ricordo affatto bene gli anni prima di Bibenda. Ed il fatto che i relatori migliori restino a FIS (come sembra), la dice lunga.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

Io credo che molte volte i problemi nascondano delle opportunità. Questo è il momento per l'Ais di sfruttare il potenziale di una piazza come Roma dedicandole forze ed impegno. Sono molti i personaggi nel mondo della comunicazione del vino che credo sarebbero contenti di entrare o ri-entrare in un Ais più solare, concepita più per la passione del mondo enoico e per i valori che fanno parte di questa tradizione. Per lo sviluppo della comunicazione al mondo di questa eccellenza italiana e non per piccoli orticelli da coltivare. Al di la di tutto credo sia una grande occasione per l'Ais, speriamo che non la sprechino. Si è vero i docenti Bibenda sono molto bravi, ma anche molto impegnati a trasmettere quanto loro e solo loro siano in grado di poter parlare di vino, senza però nella maggior parte dei casi a mio avviso, trasmetterne la passione .Sono convinto che molte personalità siano disponibili e più che altro che molti siano disponibili a formarsi in seno all'associazione, cosa che dovrebbe essere una delle finalità principali dell'associazione stessa. La passione è quella che deve associare. Una passione che fino adesso ho stentato a respirare tra i fasti dell'hotel Cavalieri. Presidente non ci deluda la piazza di Roma ha tutte le potenzialità Per sviluppare un Ais di livello. Mi aspetto e credo molti come me, grandi cose dall'incontro del nove, notizie concrete di una pronta immediata ripartenza e non una mera comunicazione di posizioni burocratiche e beghe legali, men che meno di lunghi tempi d'attesa per organizzare un'attività associativa.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Chi conosce AIS da qualche anno in più (nel mio caso più di 10), sa che la quota 'nazionale' è sempre stata un puro obolo obbligatorio se ci si voleva iscrivere ai corsi, e chi voleva approfondire veramente si abbonava a Bibenda (la sola rivista all'inizio era un normale periodico cui ci si poteva abbonare). L'attuale giunta esecutiva è in scadenza a giugno, dunque qualunque cosa da Milano verrà promessa dovrà essere vagliata con grande realismo e tenendo conto che fino a Maietta (candidato proprio di Ricci che organizzo' un banco d'assaggio di Brunello il giorno delle votazioni e che aveva lavorato con lui) gli altri Presidenti venivano dall'area delle conoscenze milanesi. Maietta potrebbe fare molto e me lo auguro. Ma la verità è davanti agli occhi di tutti quelli che conoscono AIS da tempo e basta riflettere sul fatto che il disinteresse per chi sta lontano da Milano è sempre stato un fatto lampante, come pure il fatto di essere ingabbiati in vecchie strutture molto autoreferenziali. Certo Bibenda (cito un bel post che mi sembra appropriato) 'è gestita da qualcuno che è talvolta sociopatico', ma non crediamo alla favola di Maietta che adesso promette una maggiore attenzione di Milano verso Roma. Voi ci credete? Io ho visto nascere Bibenda e mi ricordo in che medioevo eravamo prima.

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Antonio

circa 10 anni fa - Link

Sono d'accordo con Bruno sul fatto che vi siano in giro molti personaggi con grandissima competenza che potrebbero essere stimolati nuovamente a entrare/"rientrare" in AIS Roma e mettere a disposizione le loro capacità sia per didattica che per relazioni e degustazioni (magari torno alle degustazioni del 1° o del 15 dopo oltre 10 anni...). Comunque il mondo non finisce con la (pur bella per contenuti, per quanto "troppo patinata") rivista di Bibenda né con la Guida Duemilavini. C' è un mondo fuori, persino in Italia.... Se uno legge un po' di francese e di inglese (basta appena un po') può fare indigestione.... E poi resta sempre l'indipendenza di giudizio ed il gusto (educato, si intende...) personale :-)

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Sabrina

circa 10 anni fa - Link

Hai ragione Bruno, c'è tanta arroganza nel gruppo Bibenda: chi è bravo e attento alla cultura non ostenta in continuazione la propria preparazione; non ne ha bisogno

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Fabrizio

circa 10 anni fa - Link

Temo che chi oggi vede arroganti alcuni del gruppo Bibenda possa cascare nella trappola di credere che AIS ne sia esente. Come ha già scritto qualcuno, AIS è molto concentrata sulla sede milanese e il primo vero comunicatore che ha saputo inventarsi Bibenda e la guida che oggi tutti i soci riceverebbero (e che prima era un sogno, di fronte alla pochezza della rivista associativa, nonostante farcita di pubblicità) sta a Roma. La sede milanese fa cultura nel mondo del vino? Direi assai meno di tante delegazioni che da Milano ricevono molto poco. Gli articoli monografici di Bibenda sono nati per essere un riferimento nel campo. Impeccabili ed una vetrina splendida per chi il vino lo fa, finalmente. E spero che rimangano tali per chi è veramente interessato a crescere tecnicamente e culturalmente.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

Nessuna trappola, credo che i soci vadano a sentire quello che ha da dire il presidente. Per sentire parlare di programmi, crescita, attività associativa e sopratutto programmi reali e immediati. E' l'occasione giusta per affrontare tutti i problemi. I soci Romani non credo accettino "fuffa" . In ultima analisi non è che uno debba stare per forza con l'uno o con l'altro, ci sono anche altre realtà a cui riferirsi o anche a nessun altro. Non è che per coltivare una passione sia "necessario" appartenere. Si appartiene a qualcosa quando ci si sente coinvolti ed è su questo che il presidente deve puntare, tutto il resto non serve a nulla. P.S.: Molti soci non hanno ricevuto la comunicazione relativa alla riunione. A me risulta che ce ne sia una alle 17.00 e una alle 20.00 qualcuno può confermare???

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bruno

circa 10 anni fa - Link

........mi autoconfermo, l'ho appena letto sul sito dell'AIS....

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Intendevo dire che Maietta 'scade' a giugno insieme alla giunta e tutti dovranno essere sostituiti con i neoeletti. Certo che mi auguro programmi da sogno, ma la realtà è che non ci sono nemmeno i candidati per Roma, dal momento che finora sono ruotati tutti attorno alla sede centrale che sta a Milano. Bisogna essere realisti davvero questa volta e francamente, visto che nemmeno sanno chi convocare perchè in AIS nemmeno hanno tutti gli indirizzi, la cosa depone molto male. Del resto è sempre stato così prima di Bibenda...purtroppo è l'amara verità che quella quota serviva a mantenere l'istituzione più che pensare a far star bene i soci offrendogli occasioni di crescita. Calcolate 80 euro per le decine di migliaia di iscritti nazionali e vedrete di che intteressi parliamo. Chiedete poi a qualche iscritto all'AIS di una decina d'anni fa e vi dirà che di questo patrimonio si faceva un uso che per nulla toccava le delegazioni lontane da Milano. Zero.

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bruno

circa 10 anni fa - Link

In genere non credo nell'indispensabilità delle persone. Forse è l'occasione per vedere all'opera persone diverse, armate più di passione che di autoreferenzialità. Sta all'Ais organizzare un nuovo corso e domani andremo a sentire quello che hanno da dire. Se così non sarà nulla vieta ai tanti appassionati di Roma di organizzarsi in maniera diversa, non necessariamente nella direzione di Ricci. Se veramente l'Ais ha a cuore la cultura del vino e la sua divulgazione è ora che deve dimostrarlo perchè se così è non si può permettere di perdere una piazza importante come Roma e deve muoversi prontamente per il mantenimento di quelli che ora sono ancora i suoi iscritti.

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

Spero qualcuno mi potrà raccontare, visto che io non sono stato avvisato e avevo preso un impegno che certo non posso disdire due giorni prima. Sarebbe l'ideale se, anzichè chiudersi in una stanza d'albergo, la cosa fosse comunicata più ampiamente e meglio. La diciamo tanto ai danni di Ricci che non ha detto nulla ed adesso scopriamo che AIS è identica in fatto di comunicazione. Tornando alla speranza che il futuro di AIS sia a Roma promettente, mi dispiace dover constatare che, proprio perchè il mandato è in scadenza a giugno, sarà difficilissimo dare credito a ciò che verranno a promettere da Milano.

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Andre

circa 10 anni fa - Link

Al nuovo corso Ais quello alla stazione Termini c’erano 5 allievi. A presentare il corso una seg..ta da bibenda che zagajava. Begli acquisti che hanno fatto a Roma. E che bella figuraccia… L’investimento fatto nel Lazio a discapito di altre regioni (ste porcherie le pagano tutti gli iscritti dell’Ais nazionale) sta dando i suoi frutti. Ha ragione chi parla di Ais come un carrozzone dove tutti pagano i protagonismi e gli interessi di pochi. Chissà com’è sta storia mi ricorda qualcosa di già visto in questo paese…

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