Fumate cubane in vacanza. Por Larranaga Small Robusto Exclusivo Italia

di Andrea Gori

Il piacere da sigaro cubano è qualcosa che ti entra dentro poco a poco, raramente è un colpo di fulmine. Ma questa edizione regionale Italia di Por Larranaga è una delle poche fumate capaci di affascinare al primo puff. Difficile resistere alla dolcezza di miele e frutta candita mista a nocciola che invade da subito il palato, per poi evolvere in una fumata dal carattere deciso e pepato. Del resto questa casa cubana, fondata nel 1834 (è oggi tra le quattro più antiche) da Ignacio Larranaga, in passato la preferita da Kipling e poi Orson Welles, non ha un vitolario molto articolato; per cui l’arrivo di questo Small Robusto ha destato subito molta curiosità. Por Larranaga è stata la prima a meccanizzarsi nel 1925 per poi tornare al manuale, per diventare alla fine degli anni ’50 tra le marche più ambite fino a coprire il 5% del mercato, mentre oggi tocca meno dell’1%.

Dicevamo dell’inizio carnoso e dolce, che rende giustizia al “robusto” ma senza risultare troppo impegnativo. Degno di nota soprattutto l’equilibrio fine e consistente, già intuibile dalla costruzione accurata e dall’aspetto lucente della capa. Fumata regolare con solo una piccola correzione verso il secondo tercio. Il finale abbandona il miele e la dolcezza per puntare su terra e toni legnosi più sottili e amaricanti, che contribuiscono a svegliare la fumata in modo egregio. Pronto da fumare, può anche attendere un paio d’anni nell’humidor per risolvere in maniera elegante l’ultimo tercio. 91.

Oltre al classico caffè, con meno note terrose possibili, si accompagna bene ad aperitivi anche da spiaggia come il Mojito, magari in una delle sue rivisitazioni sorprendenti: quella di Masi a base di Recioto della Valpolicella.

Origine : Cuba
Formato: Robusto
Misura: 50mm X 120mm
Prezzo: 7,60 €

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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