Festival del Franciacorta, luci e ombre. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

di Fiorenzo Sartore

Tiziano Sarto è un hotel manager sul Garda, ha un passato da ristoratore con annesso winebar. Nella duplice veste di appassionato e addetto ai lavori ha trascorso una giornata all’ultimo Festival del Franciacorta, ma ha riportato impressioni non proprio esaltanti. Abbiamo ricevuto le sue valutazioni critiche, e le pubblichiamo. A voi, come sempre, le conclusioni.

Sabato in compagnia di amici ci siamo recati al recente Festival del Franciacorta. Da appassionati consumatori di bollicine e ristoratori in gita con le mogli abbiamo colto l’occasione per incontrare i produttori sul posto, e quindi abbiamo organizzato un tour di quattro cantine nell’arco della giornata.

Fin dal momento della prenotazione mi era stato detto che le degustazioni (con annessa visita della cantina) sarebbero state a pagamento anche per me, cliente e ristoratore; nonostante la perplessità iniziale, quindi, non mi sono meravigliato quando all’arrivo presso le aziende ci hanno chiesto dai 10 ai 15 euro per l’ingresso. Solo in una cantina abbiamo pagato il pranzo e ci sono stati offerti i Franciacorta. Piuttosto, abbiamo trovato sorprendente che in degustazione venissero proposte solo due referenze aziendali, e in alcuni casi senza poter nemmeno scegliere cosa assaggiare. Comunque, mai i top di gamma.

Alla nostra richiesta di poter poi consultare un listino prezzi la risposta era quasi sempre che non erano disponibili. Ma come: siete lì per vendere o per cosa? Essendo stata la nostra prima volta al Festival ho tratto alcune conclusioni. Innanzitutto, non mi meraviglio dello scarso afflusso che ho notato nelle quattro cantine (hanno quasi tutte un 3 bicchieri in catalogo) visti i prezzi di ingresso e il trattamento riservato. Inoltre, avendo già visitato in altre occasioni quelle ed altre cantine in Franciacorta, non avevo mai ricevuto un trattamento cosi scadente nel servizio, costoso sul piano economico e poco vario dal punto di vista degli assaggi. Infine, non ho visto nessuno che uscisse dalle cantine avendo fatto acquisti.

Dopo una tale esperienza, mi piacerebbe che questi signori facessero un giro in Champagne, per verificare, da quelle parti, non solo il prodotto finale che si vende, ma anche la gestione dell’accoglienza degli ospiti in cantina, o addirittura in casa, come accade con i piccoli produttori.

Tiziano Sarto

[Immagine: Itinerari Brescia]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

21 Commenti

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giacomo badiani

circa 10 anni fa - Link

cantine vip con servizi flop

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Clau

circa 10 anni fa - Link

Questo è il secondo anno che vado (per l'intero week-end) al Franciacorta Festival e come l'anno scorso sono rimasta entusiasta della manifestazione, il programma era ricco e il ricevimento da parte delle cantine mi è sembrato sempre all'altezza. Su tutti cito Berlucchi (proprio perchè è il più grande)....che quest'anno nel programma prevedeva la visita di palazzo Lana con annessa degustazione: bellissima visita, bellissimo palazzo e degustazione eccellente. E il secondo nome che faccio è Monterossa, per il secondo anno una delle iniziative più belle... quest'anno ospitava 19 cantine del Franciacorta, ognuna con un millesimato. Davvero una bella iniziativa. Sono stata anche in Champagne e al di là della dimensione e della storia delle cantine, che quindi possono permettersi di organizzare accoglienze più curate, ho pagato ovunque anche lì. Proviamo ad incoraggiare le manifestazioni che meritano invece di lamentarci sempre all'italiana maniera....il Franciacorta è un territorio bellissimo e ci sono varie cantine che propongono delle signore bollicine.

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Nicola

circa 10 anni fa - Link

Alcune considerazioni. Innanzitutto sul sito dedicato era chiaramente indicato che le degustazioni presso le cantine erano a pagamento. Anzi in molti casi era richiesta la prenotazione obbligatoria ed era evidenziato il prezzo della stessa. Forse è buona cosa documentarsi prima di presentarsi in cantina. E poi, che cantine? Perchè non fare i nomi? Personalmente sono stato ad una manifestazione collaterale (Cantine in Villa a Villa Lechi presso Erbusco) e mi sono trovato molto bene. Prezzo di ingresso euro 18 (diciotto). 28 le aziende presenti ognuna con il suo banco d'assaggio gestito, oltre che dal produttore, da assaggiatori ONAV.

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Fiorenzo Sartore

circa 10 anni fa - Link

Faccio sommessamente notare che l'estensore della missiva scrive: "Fin dal momento della prenotazione mi era stato detto che le degustazioni sarebbero state a pagamento anche per me, cliente e ristoratore; nonostante la perplessità iniziale, quindi, non mi sono meravigliato..." Sul fatto che "Forse è buona cosa documentarsi" non posso che essere d'accordo. Appunto.

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Il chiaro

circa 10 anni fa - Link

Qualcuno può dire se ha preferito la (quasi) nuova versione del festival in cantina o la rassegna a Villa Lechi con banco d'assaggio di circa 30 aziende? Andavo sempre al festival quando c'erano tutti o quasi i produttori uno di fianco all'altro e potevo confrontare in tempo reale i vari vini, mentre adesso me ne resto a casa a riposare.

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andrea

circa 10 anni fa - Link

La questione è: perché infliggersi tutti questi Franciacorta in un colpo solo???

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Il chiaro

circa 10 anni fa - Link

:-):-):-):-):-) Perchè sono un inguaribile ottimista. Ma finchè non si tornerà alla vecchia formula mi faccio bastare gli assaggi dai clienti.

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Luca

circa 10 anni fa - Link

Genio!!!

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Giordano

circa 10 anni fa - Link

Io son stato a Villa Lechi domenica sera. 18 euro e ad accompagnare i comunque ottimi franciacorta,solo dei taralli e pochissimi assaggi di salumi (delle unghie) e di formaggi (anche qui delle unghie dalle dimensioni dei quali era difficile percepire il gusto e il giusto abbinamento). Altrove,in rassegne come questa, lo spazio dato all'abbinamento e alla promozione dei produttori della zona é gestito diversamente. Il fatto che tutta la documentazione fosse reperibile sui siti internet relativi non salva una gestione non certo al top. P.S. Io il prezzo di ingresso a Villa Lechi l'ho saputo solo in loco,non avendo ricevuto risposta all'email mandata.

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michele

circa 10 anni fa - Link

Sinceramente ho apprezzato il ritorno a villa Lechi, con questa formula si ha immediatamente un confronto tra i vini! vero che di cibo ce n'era poco, ma è anche vero che è una degustazione non un banchetto!

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GiovanniP

circa 10 anni fa - Link

Certo sarebbe interessante che il sig.Sarto rendesse noto qui i nomi delle cantine visitate anche per poter dar modo a loro di motivare le ragioni di tale atteggiamento nei confronti di un cliente, almeno cosi' lui si definisce, e magari per confrontare le opinioni da lui espresse con quelle di altri appassionati che hanno visitato le stesse cantine.

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Giovanni Arcari

circa 10 anni fa - Link

Sarto, in quali cantine sei stato (dai che altrimenti non sta in piedi)?

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Tiziano

circa 10 anni fa - Link

Ringrazio chi, come Fiorenzo Sartore, ha prima letto l'articolo e poi lo ha commentato. Penso che la formula di Villa Lechi, di cui non ero a conoscenza, sia ancora la migliore. E comunque la mia era una critica generica verso il sistema adottato dalle Cantine (mi sono documentato e tutte quelle interpellate adottavano lo stesso sistema) e non "un lamentarsi all'italian maniera".

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GiovanniP

circa 10 anni fa - Link

Tiziano, ho letto attentamente e più volte quanto da lei scritto e le dirò che il contenuto mi ha lasciato un poco perplesso, per questo anch’io mi sono documentato e ho potuto prendere visione delle cantine da lei visitate : la perplessità a questo punto è ancor di più cresciuta, visto che una di queste è proprio quella indicata, nei commenti al suo articolo, come esempio di evento ben riuscito. Ho come l’impressione che qualcosa l’abbia disturbata , forse il fatto che non le abbiano tributato un trattamento di favore in qualità di “cliente e ristoratore”? Proprio sicuro che le cantine visitate l’abbiano riconosciuta come “cliente e ristoratore” ? nel senso che in qualità di ristoratore acquista abitualmente i prodotti di queste cantine, e non l’abbiano scambiata, sbagliando, per un semplice millantatore ? Comunque invito tutti a dare un’occhiata al sito di Giovanni Arcari dove , in poche righe, riassume quanto accaduto al Festival, certo è una sua opinione , un suo punto di vista , magari interessato, ma chi conosce l’uomo non può aver dubbi sulla veridicità. http://terrauomocielo.net/2013/10/02/festival-franciacorta-2013-senza-precedenti/

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Giovanni Arcari

circa 10 anni fa - Link

Premetto che anche io prima di pulirmi il [bip] mi accerto di [bip]. "una critica generica verso il sistema adottato dalle Cantine" è proprio "un lamentarsi all’italian maniera". Fai i nomi che magari puoi essere d'aiuto alle cantine per migliorarsi nelle prossime edizioni. Qual'è il problema con i nomi, se si è convinti a tal punto da rendere pubblico il proprio sentire? Una cosa scritta in questo modo pare "il patto con gli italiani" stipulato da Silvio in una serata di scazzo da Vespa. E sono certo che Sartore non assomigli a Vespa. per intanto mi tocca debuggare il tuo commento, che faticaccia. [f]

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Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Giovanni ammetterai che la tua critica al post è abbastanza di parte...visto che stai portando avanti una battagli contro il Consorzio a tuo modo di dire"cieco e immobile" Cito: "Un sentito grazie a quanti si sono sbattutti nell’organizzazione di “Cantine in Villa” e grazie per essere stati, sono certo, precursori nella resurrezione di qualcosa di necessario. Grazie al Consorzio per non essere stato cieco e immobile" Ci sta che le cantine che conosci (e altre che conosco) abbiano avuto un bel successo ma forse non è stato così generalizzato come pensi

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Giovanni Arcari

circa 10 anni fa - Link

Andrea, non porto avanti nessuna "battaglia". Ho scritto quello che penso, quello che ho visto e sentito e vissuto. "Di parte" nei confronti di chi? Del consorzio, delle cantine, della manifestazione? Perché altrimenti metto i link delle volte in cui ho scritto anche quando le cose non sono andate così bene e ne ho denunciate altre sconvenienti per tutta la denominazione (ma sono certo tu li possa trovare da solo). "Io metto la testa dove voi non mettereste neanche i piedi." Jeane-Pierre Rives In merito alla "generalizzazione" ti chiedo se abbia senso prendere in considerazione -tanto da farci un post- il parere di una sola persona che è stata in quattro cantine delle quali non si fa neppure il nome e titolarlo "Delusione: Festival del Franciacorta, luci e ombre." o se pare più attendibile il mio che comunque sono stato a contatto con 30 cantine venerdì da Fusari, 30 il sabato a Villa Lechi e altre 19 da Monterossa? Ah, se vuoi faccio i nomi! ;-)

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Tiziano Sarto

circa 10 anni fa - Link

Forse non mi sono spiegato bene, ma la mia non era una critica al trattamento riservatomi dalle Cantine bensi' al sistema adottato! Due soli calici e in rigorosa dose degustazione a partire da euro 10 fino a euro 15 e in alcuni casi senza possibilita' di scelta dei vini, ditemi voi se e' il modo di accogliere la gente a un Festival! Il mio articolo riprende l'idea di tutti e sei i partecipanti facenti parte del nostro gruppo che erano venuti per comprare del Franciacorta e sono tornati a casa a mani vuote! Mi meraviglia il sig. GiovanniP, che non conosco, come faccia a sapere dove abbiamo fatta tappa. Evviva la privacy... Comunque stia tranquillo che mi conoscevano bene e personalmente tutti quanti i Produttori!

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GiovanniP

circa 10 anni fa - Link

Sarto, ma di cosa sta parlando , Privacy .......... Beh si faccia un'esame di coscienza, anzi si faccia un giro sul suo profilo facebook e poi ne riparliamo. Cordialita'.

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Tiziano Sarto

circa 10 anni fa - Link

In effetti ha ragione Lei GiovanniP!

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Consorzio Franciacorta

circa 10 anni fa - Link

Buongiorno Tiziano, siamo dispiaciuti che le sue aspettative non siano state soddisfatte. L’obiettivo del Festival Franciacorta in cantina è quello di promuovere il vino Franciacorta e il territorio della Franciacorta cercando di avvicinare e coinvolgere un pubblico il più variegato possibile. Riservato invece a un consumatore più attento e professionale le segnaliamo che il Consorzio Franciacorta organizza nel corso dell’anno i Festival Franciacorta itineranti nelle principali città italiane. Si tengono sempre di lunedì, proprio per favorire la presenza degli addetti ai lavori a cui sono rivolti principalmente. Durante questi appuntamenti vengono organizzati sia banchi d’assaggio con etichette selezionate sia speciali corsi e seminari tenuti dai migliori sommelier, oltre a inedite verticali dedicate a esperti del settore. Le prossime tappe saranno: il 14 ottobre a Torino, il 18 novembre a Roma. La invitiamo a visitare il sito www.franciacorta.net o la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/franciacorta per scoprire i prossimi eventi. Cordiali saluti Il Consorzio Franciacorta

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