Ernst Loosen, ovvero, il Dottor Riesling

di Elena Di Luigi

Ernst Loosen è l’uomo che ha fatto scoprire al mondo l’eleganza del Riesling. Nato in Germania nella regione del fiume Mosella, in una famiglia produttrice di vino da oltre 200 anni, il giovane Ernst cerca di sottrarsi al proprio destino mettendosi a studiare archeologia. Ma alla fine degli anni ’80 le circostanze familiari lo portano a prendere in mano le redini della cantina Dr. Loosen e, senza troppa convinzione, si rimette a studiare e impara come fare il vino dai grandi winemakers di quegli anni. Il suo successo lo deve in gran parte a chi lo ha preceduto e ignorando quell’ondata di modernizzazione che negli anni ’60 e ’70 ha cambiato il volto di tante aziende tedesche. Partendo da vigneti ultracentenari e da una cantina tradizionale, Ernst Loosen ha scelto uno stile produttivo minimalista, fatto di pochi interventi e di una fermentazioni lunghe e lente, scoprendo  così che questa è l’unica e vera ricetta per un grande Riesling.

Il primo ricordo che hai di te in cantina?
Sono cresciuto in una cantina che era anche la nostra casa!

Cosa non ami del tuo lavoro?
Rispondere alle domande.

Quale vino non tuo porteresti a una cena romantica?
Un rosso della Borgogna.

Chi inviteresti a una cena ideale con i tuoi vini?
Federico il Grande, John Cleese e Neil Young.

Quale produttore/winemaker vivente ammiri di più e perchè?
Elio Altare, perchè è un grande uomo, molto umile e con un sacco di idee fantastiche su come fare i vini.

Se tu potessi partecipare alla produzione di un vino del passato, quale annata sceglieresti e in quale paese andresti a farlo?
Mi sarebbe piaciuto vedere come producevano il grande Riesling in Germania a cavallo del secolo, diciamo l’annata del 1893 oppure quella del 1911.

Cosa temi di più per il futuro del mondo del vino?
Che perdiamo di vista le tradizioni e ci mettiamo a seguire le mode. Poi anche che le principali varietà vengano piantate ovunque e quindi che i consumatori non sappiano più quale sia il loro luogo d’origine e come dovrebbero presentarsi al palato.

Quale consideri il tuo traguardo più importante come produttore di vino?
L’aver iniziato un’attività produttiva quando in Germania l’industria vinicola era morta e poi l’aver creduto in una varietà che era anche più morta. Oggi, dopo 25 anni, è di grandissima soddisfazione vedere che il Riesling ha riconquistato la reputazione che merita, e sapere di aver avuto un ruolo in tutto questo.

Quale atipico abbinamento cibo-vino hai scoperto di recente?
Vedere l’alba al mattino con una bottiglia di Auslese. Mi è stato consigliato da mio nipote che è all’università. È uno stile di vita che noi chiamiamo ‘wine pairing’.

Quali uve consideri tra le più sottovalutate?
Il Riesling e lo Chenin Blanc.

Se tu avessi un super potere per il tuo lavoro quale sarebbe?
Trasformare l’acqua in vino.

Chi ti interpreterebbe in un film sulla tua vita?
Hugh Grant.

Qual è il profumo che preferisci in un vino?
Quello che esprime il tipico aroma della varietà che sto bevendo.

Come ti rilassi?
Con tanti amici, buon cibo e bottiglie di grande vino.

Raccontaci una barzelletta sul vino.
Il dottore dice al Sig. Meier “Se continui a bere così non vedrai la vecchiaia.” A questa notizia il Sig. Meier replica “Fantastico! L’ho sempre detto che il vino mantiene giovani!”.

3 Commenti

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Bante

circa 11 anni fa - Link

La barzelletta è glaciale, ma il timore è quello giusto: '...che le principali varietà vengano piantate ovunque e quindi che i consumatori non sappiano più quale sia il loro luogo d’origine e come dovrebbero presentarsi al palato...'.

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francesco.emmolo

circa 11 anni fa - Link

Ho appena scoperto la prossima azienda che voglio visitare!!

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