E’ svedese il servizio sugli ingredienti nel vino che sta facendo discutere in tutto il mondo

di Alessandro Morichetti

Ma vuoi vedere che il sorpasso a destra sugli ingredienti in etichetta nelle bottiglie di vino arriva col vento freddo del Nord – UK, Norvegia, Svezia – che, quatto quatto, da ormai parecchi anni sta fornendo al mercato indicazioni forti e chiare?

Avviso per i naviganti: il video è in svedese, sottotilato in inglese e dura 20 minuti. In termini tecnici rischiate il posto di lavoro a vederlo in orario d’ufficio ma, ben peggio, vi verrà l’orticaria cercando di riportare il resoconto giornalistico alla realtà italiana. Io l’ho visto 2 volte e devo ancora riprendermi. Basti la frase iniziale della giornalista: “Cosa c’è davvero nel vino che beviamo?”. Occhio, troverete alcune approssimazioni. Ma anche alcune verità, temo.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

19 Commenti

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Nelle Nuvole

circa 10 anni fa - Link

Gosh, I was absolutely fascinated! I waited for more then 20 minutes to finally know what is the poison in the bloody wine? But nobody, actually, answered. Oh, yes, of course, we learned about diabolical pesticides that maybe the cause of your headache. And additives... about 60 legally permitted! We heard the pathetic attempt of the French PR lady to justify the addiction of artificial flavours into their bag in box Sauvignon Blanc. Now, about that: do you really think that who buys a 5 lt BiB for a few bucks is deeply concerned about original flavours? All the extra stuff put into a wine maybe the cause of cancer. Oh, yes, like 99% of whatever we eat, smoke, confront everyday, giving us stress and distress. Is that "maybe" that is confusing. I am not defending the point, I am just trying to put the issue in the right frame. All this fuss about ingredients to be written on the backlabels. I am not against. I just think that the REAL danger in wine is to exceed with it. To drink too much of it, natural, demi-natural, fully manipulated. Is the alchol that makes it dangerous. That is the poison. In Sweden they should be aware of that, considering the amount of death related to alchol addiction, including suicides. But Miss Kalla Fakta (which in ancient greek should mean "beautiful facts") prefers to create a sensational scoop about a collateral aspect in wine. Create the panic among consumers, about the wrong reason. Who likes wine will continue to drink, who can afford just the expense of a BiB will continue to buy it. Maybe the big producers will become more conscious about the stuff to put in their grape-iuice. That will be a success. Lets console ourselves. L'ho scritto in inglese perché più in sintonia con il video. I sottotitoli metteteli voi.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

La signorina Bei Fatti mi ha ispirato un pensiero aristotelico, in tema con il suo nickname; il vino è pieno di veleni ed anche ogni altro cibo lo è, ergo non mangiamo nulla così eviteremo di avvelenarci. Moriremo, però sanissimi.

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Enodreams

circa 10 anni fa - Link

Sanissimi e presto !!

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Tobia

circa 10 anni fa - Link

ammetto che sarebbe divertente avere l'obbligo di mettere in retro etichetta quei 60 componenti( se usati).

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ale

circa 10 anni fa - Link

da consumatore è abbastanza ovvio che si vorrebbero in etichetta tutti gli ingredienti ma talvolta i produttori si fanno ritirare il vino perchè scrivono troppo grande il comune dove stanno le vigne (magari comune DOC) senza avere la DOC quindi figuriamoci se gli si dicesse che devono scrivere tutti gli ingredienti...

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marziano

circa 10 anni fa - Link

concordo con cinelli e anche con il fatto che è l'educazione di chi beve e compra più che di chi lo fa a contare. a proposito, bravo per i vini ne bevo poco del tuo ma solo perché costa tanto, per me si intende (e viva esselunga altrimenti stavo fresco a trovarlo). faccio presente al riguardo che nelle filippine (ad esempio) ci sono 90 milioni di abitanti a cui vengono propinati vini di quart'ordine dotati di italian sounding e che il vino n.1 in italy viene propinato il tavernello...!

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Alka

circa 10 anni fa - Link

Il primo commento mi vede perfettamente d'accordo. A far male, nel vino, è l'alcol e quindi il suo abuso( e ve lo dice un'enologa che ne beve tutti i giorni ed ha una salute di ferro). Vorrei che si chiarisse un po' la confusione riguardo i famigerati "ingredienti". Dei 60 additivi permessi la maggior parte NON si ritrova nel vino in bottiglia. Cari miei, esiste un procedimento fisico che si chiama filtrazione! Alcuni poi non necessitano neanche di ciò per essere eliminati. Per citarne uno, la bentonite (che quel personaggio assurdo inglese definisce la "lettiera per gatti") viene sì aggiunta al vino bianco, ma grazie alle sue proprietà chimico fisiche, per cui del resto viene usata, precipita e viene completamente rimossa già con un semplice travaso (non è mica solubile in alcol!). E ne avrei altre da dire, ma poi rischio di diventare noiosa.

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carolain cats

circa 10 anni fa - Link

ehhhhhh io sospiro e mi bevo un ombra và.

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Fabio

circa 10 anni fa - Link

Il massimo sono le persone che, alla domanda "che cosa pensi ci sia nel vino?" rispondono "berries" ovvero bacche, frutti di bosco... poveri svedesi cercate di ubriacarvi meno di vodka, se davvero ci tenete alla salute

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VinNatur

circa 10 anni fa - Link

ben fatto! qui abbiamo sintetizzato qualcosa qualche mese fa, appena era uscita la notizia http://www.vinnatur.org/2013/12/04/linchiesta-della-tv-svedese-kalla-fakta/

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EnologoD'Uva

circa 10 anni fa - Link

Attenzione che non è un problema Svedese. Tutti i consumatori non informati compresi quelli italiani (quindi il 99% dei consumatori) credono che il vino sia una semplice succo d'uva fermentato. Se è vero quel che ha scritto Alka e cioè che non rimane niente nel vino, perché allora tanta reticenza nello scrivere gli ingredienti nella bottiglia? Forse perché occorrerebbe indicare: lieviti selezionati in Australia (forse OGM?!), enzimi (per l'estrazione di colore, aromi...ecc. ecc.). Forse occorrerebbe indicare l'utilizzo della gomma arabica (ampiamente utilizzata), Forse occorrerebbe indicare l'utilizzo dei tannini enologici....ecc. ecc. Non credo che tutti questi prodotti siano velenosi. Veleno è una parola grossa grossa, però se indicati in etichetta sicuramente farebbe perdere a tanti produttori di vino quell'aureola da vignaiolo rispettoso della tradizione e del terroir. Ognuno è libero di fare quel che vuole ma ognuno è obbligato all'onestà intellettuale e sopratutto concorrenziale. Vini dopati e vini non dopati come nello sport.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

L'obbligo di indicare se quei 60 componenti ci sono o meno in un vino è demenziale perché nella pratica non c'è n'é praticamente nessuno, ma la spesa di 60 (sessanta) analisi per ogni singolo vino messo in commercio per accertarlo sarebbe pazzesca. Come ogni enologo, seppure d'uva, dovrebbe sapere.

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dansan

circa 10 anni fa - Link

Gentile Stefano, argomentazione parossistica. Se non li usi non hai necessità di fare analisi (magari basterebbe dichiararlo: vale sempre la presunzione d'onestà!). Se li usi e non li dichiari allora, una volta che gli onnipresenti NAS (o chessoio chi altri...) lo dovessrero invece rilevare allora farei cambiar mestiere a chi s'è dimostrato truffaldino etc. Troppo semplice?!

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Di gran lunga troppo semplice. È ovvio a tutti che iin Italia l'autocertificazione è una presa in giro, e aggiungere altre regole e analisi alle troppe che già abbiamo sarebbe una follia. Se lei avesse a che fare come me ogni giorno con HACCP, norme igieniche, regolamenti comunali, provinciali, regionali, statali e di ogni altro ente immaginabile non sarebbe così ansioso di aggiungere altra carta alla troppa che già riempiamo. Per quale motivo poi? Può trovare una casistica medica di danni alla salute (escludendo ovviamente quelli da alcol, che fa davvero male ma c'é pure nei vini "naturali") dati da vini che abbiano tracce di questi prodotti legali e ammessi? Se mi si vuole imporre un obbligo a fronte di nessun danno, allora siamo fuori.

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Ernestotimbraforte

circa 10 anni fa - Link

Forse é difficile per molti produttori capire che bisogna avere rispetto per i consumatori. Comunque penso che questa generazione di produttori ha le vendemmie contate. Probabilmente cambieranno bandiera quando il portafogli inizierá a essere piú leggero.

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durthu

circa 10 anni fa - Link

Questo video mi da' un certo sollievo: anche in Svezia hanno pessimi giornalisti.

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Davide G.

circa 10 anni fa - Link

perche' non facciamo una indagine sulle sostanze non dichiarate che ci sono nelle sigarette ? non vi sembra strano che non si parli mai del tabacco e solo del vino?

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Esperto

circa 10 anni fa - Link

per carita' quello che c'e' anche nel miglior vino al mondo! la legge autorizza non so quanti coloranti ,mio nonno faceva un vino che nemmeno tutta la francia e tutta l'italia assaggeranno mai!

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