È morto Stefano Bellotti

È morto Stefano Bellotti

di Alessandro Morichetti

Periodo infelice per il vino italiano. Dopo una lunga malattia, è morto Stefano Bellotti, produttore piemontese di riferimento per tutto il movimento dei vini naturali. “Compagno di battaglia, cuore d’oro, filosofo, contadino illuminato, maestro, libero, sognatore, Amico e fratello, angelo con le mani di terra ci ha lasciato stanotte”, così lo ricorda la “famiglia” Triple A della distribuzione genovese Velier di cui Bellotti era una delle punte di diamante.

Cascina degli Ulivi a Novi Ligure è stata per molti anni un presidio di quella “resistenza naturale” approfondita da Jonathan Nossiter con un film nel 2014, dieci anni dopo Mondovino.

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

6 Commenti

avatar

Simone

circa 6 anni fa - Link

L’ho visto scendere dal trattore il 20 giugno, affaticato, fiero, consapevole del suo stato. Stefano hai creato un’oasi che genera belle cose e sensazioni, sono contento di averti ‘ conosciuto ‘ e goduto del frutto del tuo lavoro.

Rispondi
avatar

Guido Cerre

circa 6 anni fa - Link

Caxxo, non lo conoscevo personalmente ma dispiace molto. Ciao Semplicemente Uomo. RIP

Rispondi
avatar

Corinna Vicenzi

circa 6 anni fa - Link

Il mondo del vino, non solo del vino "naturale", perde un grande protagonista! Ciao Stefano, che la terra, quella terra che tanto hai amato e tanto ti ha dato, ti sia lieve!

Rispondi
avatar

Nic Marsél

circa 6 anni fa - Link

Un grande personaggio! Se ne va davvero troppo presto :-(

Rispondi
avatar

Daniele

circa 6 anni fa - Link

Giù il cappello e porgiamo tutti un saluto ad un Uomo dall’anima profonda e dallo sguardo sincero. Come il suo mondo e come i sui vini, semplici e genuini. Quello che lo feriva era l’incoerenza di chi avrebbe dovuto sostenere quei principi di etica agricola ma poi, per i i soliti meccanismi di interessi aziendali, erano soliti tenere il piede in due scarpe… Non esistono compromessi quando si parla "secondo Natura” come era solito fare il buon Stefano. Avrebbe voluto una legge che rendesse obbligatorio scrivere sull’etichetta della bottiglia l’elenco delle sostanze presenti nel “vino". Non aveva nulla da nascondere lui. La terra merita rispetto e comprensione diceva sempre, quella terra che aveva fin sotto le unghie e per la quale si è battuto fino all’ultimo dei suoi giorni. Addio uomo semplice anzi, SEMPLICEMENTE UOMO.

Rispondi
avatar

Giovanni Larghetti

circa 6 anni fa - Link

Quella tripla A: Agricoltore, artigiano, artista, mi emoziona! Non conoscevo questo signore dallo sguardo diretto e pulito, ma sono anch'io un agricoltore, artigiano e non so artista e naturalmente biodinamico da oltre 38 anni. Capisco molto bene tutto quello che ha vissuto, sentito, combattuto questo signore ed ha tutta la mia ammirazione e rispetto. Che la tua anima e il tuo spirito alleggi ovunque ci sia bisogno di te!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.