Drinking in L.A.(vinio) | 15 vini bevuti alla cieca pensando a Charles Bukowski

di Alice in Wonderland

Inaspettata e imprevedibile come ogni anno, anche quest’anno è arrivata l’estate, passerà un altro inverno e cadranno mille petali di rose e il buio farà quello che deve fare con tutte le cose, però adesso è indubbiamente estate e anche quest’anno si è verificato il fenomeno paramorfotropicale della trasmigrazione: Vite in Diretta, Posti al Sole e Pomeriggi Cinque si sono, grazie alle offerte di generosi abbonati in prima fila, riallocati nella “splendida cornice balneare”.

Avrebbe, dunque, mai potuto il Disgustatore disgustarsi in una cornice che fosse meno che splendida? Drinking in L.A.(vinio) ha inizio e la squadra si dà da fare, instancabile, nel backstage.
Perfetta la cooperazione, un su-e-giù di gomiti da inserire come disciplina olimpica. Stagnola bottiglie- apri ostriche-cambia pannolino-stappa-raffredda-apparecchia-assaggia-assaggia-basta assaggiare-versa.
A guidarci dall’alto, un Charles Bukowski in ottima forma.

1. PIERLUIGI ZAMPAGLIONE – FIANO DON CHISCIOTTE 2006
Splendore assoluto. Segue ineccepibile prima, dopo e durante. Sbalzato a temperature eskimo-nigeriane, non batte ciglio e regala sorrisi insieme a sassate, ceste di frutta al limite della spremitura e ciottoli bianchi. Ascolta, tace, non acconsente ma accompagna, anche le attese, senza però prestarsi al gioco delle aspettative.

“ non so quanto vino e whisky (…) ho bevuto dopo aver rotto con le donne – aspettando lo squillo del telefono, aspettando il rumore dei passi, e il telefono non squilla mai, se non più tardi, e i passi non arrivano mai, se non molto più tardi” (C. Bukowski- BIRRA)

2. FERRARI 2005
Giochiamo. Busta marrone da pane, proprio a mo’ di vecchio Buk.

Voglio dire, mettiamola così: voi immaginate che niente abbia un senso e questa vostra consapevolezza gli dà quasi un senso. Avete capito quello che intendo? Un pessimismo ottimistico.” (C. Bukowski – PULP)

Il senso è  che è una roba che senza dubbio fa schiuma, ” uno champagne un po’ strano”, viene detto, “SICURAMENTE agé”, bolla fine, in bocca focaccia e condimenti a base d’erbe (plurale), ed è mordicchiabile, orecchiabile ma non così tanto da beccarsi la riduttiva definizione di “motivetto”.

3. NICOLAS JOLY – LE VIEUX CLOS 2002
Hai presente un cancello che si chiude e demoniache presenze e la coscienza di non poter sapere cosa ti troverai davanti? Sarà un giardino oppure un cortile carcerario? E’ gentile (residuo gné-gné), è fermo nella sua durezza di vecchio marinaio inamovibile e dalla pelle dura. Fumo di camino e frutta fresca estiva (che ci fa la frutta fresca estiva quando è acceso il camino?). Zucchero a velo e aceto balsamico, bucce di pesca e pescanoce. Posseduto, all’assaggio, da mille evoluzioni deliziose nella loro salina sensualità.

…a volte pensavo al fegato, ma lui non parlava mai, non diceva mai: “smettila, tu stai ammazzando me e io ammazzerò te! Se avessimo il fegato parlante, non avremmo bisogno degli Alcolisti Anonimi”. C.B.

4. MARINA CVETIC – Trebbiano 2006
Tea for two. Nel senso di salotto british con biscotti danish e nulla di fetish. Grazia, conversazione, oli aromatici, radici, fiori gialli maturi.
Qui Bukowski non può entrare.

5. FAZI BATTAGLIA – SAN SISTO 2004
Limoni, foglie di limone, limoneto. Svettante, fresco, invitante, da limonata, senza spremiagrumi. Bukowski può rientrare. La bocca morde acida, soffocata dal bacio della donna ragno, aka solforosa, pincess of the night.

Ai miei tre gatti sono state tagliate le palle. Adesso se ne stanno accucciati e mi guardano con gli occhi svuotati di tutto tranne che della voglia di uccidere”. (C.B. – Sotto un sole di sigarette e cetrioli)

6. PACALET – Puligny Montrachet 2011
Foglie d’alberi da frutta come donne in sottoveste: se ne sente il fruscìo, lo si intravede, oltre non si concede, come non ci fosse un altrove. Frenata connivenza, lascivo biancore.

… mi guardai intorno. Non c’era nessuna donna, lì in quel caffè. Ripiegai sulla cosa che sta al secondo posto il graduatoria: sollevai il mio bicchiere e lo scolai.” (C.B. – Storie di ordinaria follia)

7. DOMAINE DE BEUDON – Fendent  2003
Carne bianca. Tacchino e altri petti vari, sensuali da sconfinare in seni. Si presta all’accompagnamento sebbene potrebbe tener scena da solo, tuttavia non ha l’ansia di mostrar lunghezze. Carnoso e gentile.

(…) io so che una notte, in una camera da letto presto le mie dita scivoleranno tra morbidi capelli puliti, canzoni che nessuna radio trasmette, tutta tristezza, sogghignando in cascata.” (C.B. – Assaporeremo le isole e il mare)

8. JOSEPH VOILLOT – LES FREMIETS 2011
Dove passa, lascia il vuoto. Sicurezza incommentabile. Partnership tra macelleria e fruttivendolo. Sangue e fiori e indefinibili linfe.

(…) anima caffettiera/mani che odiano le stecche da biliardo/occhi come graffette/preferisco il vino rosso.” (C.B. – L’amore è un cane che viene dall’inferno)

9. SAN FELICE – VIGORELLO 1994
Color ragoût, che Dio lo benedica, già a vederlo si merita l’appellativo di vino a vocazione gastronomica, che significa: a tavola si trova a suo agio e racconta barzellette. Pepe in grani, acidità vive, snellezza. Selve oscure e un bosco che non è quello di Cappuccetto Rosso, ma un lucus.

“(…) non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.” C.B. 

10. D’ANGELO – VIGNA CASELLE 1995
Sanguigno e cinereo. E sembra vendemmiato ieri. Voce bianca in un coro di tenori con la tosse.

Piccola, dissi, sono un genio. Ma nessuno lo sa al di fuori di me.” C.B.

11. COLLE PICCHIONI – VASSALLO 2006
Rosso caramello o anche rosso lentiggine. Tendente all’ospizio. Tannino da betoniera in funzione. Ferroso soldatino di piombo.

Ma… Il giorno dopo l’amore: il Vassallo ha fatto Spartacus. Tolta l’armatura, trascorsa la sua notte di passione e di meritato riposo del guerriero, mostra le sue mercanzie: ciliegie, e musciame e acqua di fiori.

“Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.” (C.B. – Compagno di sbronze)

12. DI MAJO NORANTE – DON LUIGI 2000
Complessità al naso da applauso in piedi. Orientaleggiante nel suo incenso asperso. Cacao, noci e castagne, frutta sotto spirito, fico secco. Bocca ricca e bizantina. Si porta addosso di tutto e sa distribuire il tutto con equa sobrietà.

Se non vi è rimasta mota anima, e lo sapete, vi resta ancora dell’anima.” (C.B. – Compagno di sbronze)

13. COLETTI CONTI – COSMATO 2003
Vino da tramonto, arancio, sottovoce, di nespola e tamarindo. Vino passato per un filtro rosso.

“Era come fare un lancio col paracadute. Se non si apre non ci si può mica incazzare con qualcuno”. C.B.

14. IL BORRO 2006
Gran bouquet di legni vari, dal massello al teak.  Agli astanti ha evocato una segheria. Avesse fatto capolino un tarlo, a dar segno di vita!

Andò giù bene, ci voleva proprio. Naturalmente era da codardi sforzarsi di dimenticare l’incomprensibile, però necessario.” C.B.

15. I MANDORLI  VIGNA AL MARE 2009
Fresco, sapido, marino, leggiadro, alato, angelico ma dalle belle forme evidenti.  Souplesse e acidità in un matrimonio veramente riuscito. Foglia di edera e pomodoro, felce e terra.

La poesia vale qualcosa, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto.” C.B.

Lasciamo che sia tu, vecchio Hank, a chiudere virtualmente la Disgustazione. Ti ci saresti trovato bene.
Gallina vecchia fa buon brodo, però astenersi m.i.l.f.

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Alice in Wonderland

Nascere a Jesi è nascere a un bivio: fioretto o verdicchio? Sport è salute, per questo, con sacrifici e fatica, coltiva da anni le discipline dello stappo carpiato e del sollevamento magnum. Indecisa fra Borgogna e Champagne, dovesse portare una sola bottiglia sull’isola deserta azzarderebbe un blend. Nel tempo libero colleziona multe, legge sudamericani e fa volontariato in una comunità di recupero per astemi-vegani. Infrange quotidianamente l’articolo del codice penale sulla modica quantità: di carbonara.

3 Commenti

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Emanuele

circa 9 anni fa - Link

Da ripetere. Ci metto volentieri di nuovo la location.

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Francesco Garzon

circa 9 anni fa - Link

Ehm ... post a tratti um po' caldo come l'estate... ma prendo nota.

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Chiara Bassi

circa 9 anni fa - Link

Grazie... io amo Bukowski... *_*

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