Donatella Cinelli Colombini: “Ma cosa dici Soldera?”

di Alessandro Morichetti

Di questo passo per capire qualcosa di una zona viticola ci vorranno master a Scotland Yard e tesi di dottorato sul tema “La signora in giallo”. A Montalcino, l’ultimo atto di una questione che non sembra ancora chiarita del tutto è l’intervista a Gianfranco Soldera di Luciano Ferraro, pubblicata oggi sul Corriere della Sera: “Soldera: perché lascio il consorzio del Brunello”. A stretto giro di posta arriva la risposta di Donatella Cinelli Colombini, pubblicata sul suo blog. La pubblichiamo per intero.

MA COSA DICI SOLDERA? di Donatella Cinelli Colombini

Le accuse di Soldera al Consorzio e ai produttori di Brunello pubblicate dal “Corriere della Sera” sono fantasie che fanno un danno enorme.

La cosa più cattiva è l’accusa al Consorzio di avergli “proposto una truffa, offrendo vino altrui da imbottigliare come suo”. Ma come, i produttori gli regalano una parte della loro produzione per aiutarlo in un momento difficile, facendo un “Brunello della solidarietà” e lui li risponde così? Ma non si vergogna?
Lancia sospetti, parla di misteri quando l’unico mistero è come siano miracolosamente ricomparse botti e botti del suo prezioso Brunello. Almeno 350 Hl a quanto pare, mica una damigiana …. almeno 5 botti da 50 Hl visto che il Corriere della Sera parla di 7.000 bottiglie all’anno. Ma l’atto vandalico non aveva distrutto tutto il suo vino? Siamo forse alle Nozze di Cana?
Soldera accusa il Consorzio di non impegnarsi nello studio dei sistemi di controllo sulla purezza del sangiovede per il Brunello, ma non è vero! Il Consorzio ha investito circa 150.000 € in questi studi affidandosi al maggior centro di ricerca enologica presente in Italia, quello di San Michele all’Adige. Gli studiosi guidati dal Prof Mattivi hanno scoperto il metodo di indagine e il Consorzio lo presenterà presto in un convegno.
Il sistema di indagine tramite DNA, su cui Soldera insiste tanto, non permette un controllo sicuro e esteso su tutta la produzione perché costosissimo (si parla di 500€ a analisi) e incapace di dare risultati quantitativi cioè di distinguere l’effetto del legno o l’aggiunta fortuita di un bicchiere da quello doloso di una damigiana. Soldera lo chieda ai docenti dell’Università di Bordeaux o di Montpellier, come ho fatto io, invece di parlare solo con la facoltà di biologia di Siena.

Tutti abbiamo sentito, in Italia e all’estero, le voci che girano sull’atto vandalico. Credo che siano giunte anche agli orecchi di Soldera e posso immaginare che lo feriscano e lo preoccupino. Quelle voci, tuttavia non lo autorizzano a dire che a Montalcino si fa la “moltiplicazione dei pani e dei pesci” oppure a diffondere il dubbio che i produttori di Brunello siano i mandanti dell’atto vandalico che ha distrutto il suo vino. E’ semplicemente ridicolo oltre che impossibile visto la velocità e la profondità con cui sono state fatte le indagini dei Carabinieri e della Magistratura. Visto che Montalcino è una delle zone a più bassa criminalità in Italia. Visto che nessuno, ma proprio nessuno, a Montalcino lo ha mai minacciato, accusato o attaccato fino ad ora.
Fino ad ora perché adesso basta, lui non può diffamare gli altri produttori senza motivo e se lo fa deve subirne le conseguenze perché nessuno di noi accetterà di farsi danneggiare o infamare senza ragione e senza reagire.

Donatella Cinelli Colombini

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

34 Commenti

avatar

Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

Che peccato, nella 'tragedia' sembrava si potesse quantomeno uscirne riappacificati. E invece volano stracci. Che peccato davvero...

Rispondi
avatar

ale

circa 11 anni fa - Link

"Almeno 350 Hl a quanto pare, mica una damigiana …. almeno 5 botti da 50 Hl " lui che dice, se dice qualcosa, a proposito?

Rispondi
avatar

ale

circa 11 anni fa - Link

che poi a 50hl l'una sarebbero 7 e non 5

Rispondi
avatar

gabriele succi

circa 11 anni fa - Link

In effetti, 7000 bottiglie sono poco meno di metà della sua produzione annua... :roll:

Rispondi
avatar

Paolo

circa 11 anni fa - Link

L'articolo di Donatella contiene diverse inesattezze e riflessioni quantomeno imbarazzanti. Soldera non ha certo bisogno di essere difeso da me, ma dato conosco Gianfranco bene come pochi altri mi permetto di esprimere qui alcuni approfondimenti: 1.proporre a Soldera di accettare del vino in 'omaggio solidale' da vendere come Case Basse, per limitare il danno economico, è certamente una proposta di buon cuore. Il problema è che se uno o più produttori di Montalcino pensano che Soldera possa accettare una proposta simile, significa che in tutti questi anni non hanno capito NULLA di lui, dei suoi vini (se mai li hanno assaggiati) e della sua azienda, che è un esempio per tutta le zona. E questo la dice lunga sulla situazione culturale dei produttori di Montalcino. Solo a pensarci fa rabbrividire... 2. Soldera non ha mai parlato di 7000 bottiglie all'anno, ma 7000 bottiglie in totale delle annate oggetto dell'atto vandalico. Quindi nessun mistero, basta leggere meglio. 3. Parlare di analisi e indagini scientifiche in questa sede espone a rischi di inesattezze, e l'argomento andrebbe approfondito dagli studiosi dati alla mano. Quello che conta è che il Consorzio solo adesso ha iniziato questo percorso, tra l'altro investendo poco più di quello che Soldera investiva in un solo anno, da solo. 4 A Montalcino la “moltiplicazione dei pani e dei pesci” è stata spesso la norma fino a poco tempo fa, leggasi Brunellopoli, è stato sotto gli occhi di tutti 5. Soldera ha affermato che il mandante dell'atto vandalico sia stato un produttore ilcinese? Interessante ma ammetto che non ho riscontro di questo, quando avrebbe alluso a questa eventualità?

Rispondi
avatar

ale

circa 11 anni fa - Link

d'accordo con i punti 1 3 4 5 ma col 2 non so. dal corriere: "«Tra il vino che era nelle vasche inox e quello già in bottiglia riuscirò a vendere una media di 7.000 bottiglie nei prossimi 5 anni. Negli ultimi 30 anni ho venduto una media di 15 mila bottiglie l’anno." a me sinceramente parrebbe 7000/anno... una MEDIA di 7000 cosa vuol dire? perchè avrebbe detto MEDIA di 7000 e non circa 7000 e basta?

Rispondi
avatar

ale

circa 11 anni fa - Link

e aggiungo una considerazione: se il suo mercato è di 15000/anno perchè ne venderebbe solo 7000/anno finendole in 5 anni e non il doppio finendole in 2 e mezzo? prevede di alzare i prezzi di conseguenza e ha una così buona visione del mercato per azzeccare quel prezzo che te ne fa vendere metà del solito?

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 11 anni fa - Link

No caro signor Paolo, noi abbiamo capito tutto di Soldera, dei suoi vini, della sua azienda e conosciamo anche le cattive parole che spesso ha per i suoi colleghi, ma quando l'abbiamo visto colpito da un danno economico enorme abbiamo reagito da buoni vicini e da persone civili, offrendogli il meglio che avevamo. Avremmo dovuto limitarci a ipocrite pacche sulle spalle? Invece, in un momento di crisi come questo, abbiamo TUTTI offerto i vini di maggior valore che avevamo. Ne avrebbe potuto fare quello che voleva, nessuno ha posto condizioni, poteva fare un'asta specificando la provenienza e incassando il ricavato. Nessuna truffa e nessun inganno dei suoi clienti. Privarsi di un bene di valore per darlo ad un collega che ha subito un danno si chiama solidarietà, e se lei rabbrividisce di fronte alla solidarietà sono molto triste per la sua situazione culturale. Non per la nostra.

Rispondi
avatar

Francesco

circa 11 anni fa - Link

concordo

Rispondi
avatar

PAolo

circa 11 anni fa - Link

Grazie per le Sue parole, Stefano. Sono "l'altro" Paolo, e uso la grafica PA per non essere associato a quanto scritto sopra da un omonimo :) Grazie per avere ricondotto il gesto di solidarieta' ad un collega a quel significato che ho imparato da piccolo: essa e' discrezione, silenzio (se possibile), conforto nella tragedia. Il non averlo compreso, da parte di Soldera, e averlo sbandierato addirittura come "truffa", e' quello, davvero, un elemento di tristezza.

Rispondi
avatar

Paolo

circa 11 anni fa - Link

Donatella, il suo approfondimento non fa altro che palesare il fatto che ho ragione. Se legge ho detto che il gesto è di buon cuore, ma come potete anche solo lontanamente pensare di offrire del vino a Soldera, e che lui avrebbe accettato di imbottigliarlo e venderlo come suo??? Non avete capito assolutamente niente. Soldera è sempre stato deriso e ma digerito da molti produttori a Montalcino, da chi invece avrebbero dovuto prenderlo da esempio come produttore, al di là delle simpatie personali e ruvidezze caratteriali. Al contrario quelli stessi produttori (che ripeto dubitano abbiano mai assaggiato i vini di Gianfranco) da anni continuano a produrre vini lontani anni luce per qualità dai vini prodotti a Case Basse negli ultimi 35 anni. E il bello che non sono neppure in grado di accorgersene. Se volevate fare un gesto solidale, potevate fare un'asta benefica con i Vostri vini nelle Vostre bottiglie con le Vostre etichette.

Rispondi
avatar

renato

circa 11 anni fa - Link

Il Consorzio in una nota scrive : "Proposta del Presidente del Consorzio di donare a Case Basse il “vino della solidarietà” con bottiglia ed etichetta diversa da quella nomale oggi considerata “irricevibile e offensiva, una truffa al consumatore”, ma che ieri meritava “il nostro sentito ringraziamento”. Il Consorzio sottolinea come volesse essere un gesto simbolico e di solidarietà dal momento che allora, sulla base delle sue stesse dichiarazioni, si pensava che tutta la sua produzione fosse scomparsa con l’atto vandalico e con il ricavato poteva fare beneficenza all’asilo o alla casa di riposo degli anziani. Oggi sappiamo che non è così (Soldera ha dichiarato che ci sono 7000 bottiglie ad annata), ma il significato di quel gesto di solidarietà rimane e riteniamo offensivo che ciò venga considerato alla stregua di una truffa " Quindi Soldera non avrebbe dovuto imbottigliarlo e venderlo come suo, tutt'altro. Comunque legga l'intero comunicato del consorzio al link : http://divini.corriere.it/2013/03/26/il-consorzio-del-brunello-perche-soldera-sbaglia/ e si accorgerà come il Soldera abbia " scazzato " di brutto ancora una volta. Le posso dire in tutta onestà che a me questo Soldera non sta tanto simpatico ? ma pensa di averlo inventato lui il Brunello ? vada a scuola di educazione e di buon vivere civile da quel Grande Signore e maestro che è Franco Biondi Santi e si faccia un bagno di umiltà al suo cospetto....perbacco !

Rispondi
avatar

Andre

circa 7 anni fa - Link

Nella lettera del Maggio 2017, indirizzata a tutti I distributori internazionali, Soldera scrive che dell´annata 2010 ci sono solo 450 lt.
Verranno imbottigliati vari formati per delle aste che si terranno a fine 2017 e 2018.
4 super serie da 50 lt per le aste di Londra, New York, Honk Kong e Toronto.
Con il resto del vino verranno prodotte 40 bottiglie da 3 lt e 10 da 5 lt.
Anche queste bottiglie verranno battute ad astťe organizzate dai distributori internazionali.
Il ricavato verrá interamente devoluto in beneficienza

Saluti a tutti I chiaccheroni........

Rispondi
avatar

salva

circa 11 anni fa - Link

Il punto 2, ove fosse corretto quello scritto dal Corriere, è inoppugnabile e parla di 7mila all'anno. Lei, caro Paolo, essendo suo amico forse ha elementi informativi diversi ed allora, anche nel bene di Soldera, farebbe bene a snocciolarli ufficialmente. Per il momento, a mio avviso, è emersa la sua prima attività: quella di "broker" :)

Rispondi
avatar

daniele

circa 11 anni fa - Link

sarà fariseo...ma da oggi sono un pò meno orgoglioso di avere Soldera in cantina

Rispondi
avatar

Niccolò

circa 11 anni fa - Link

Da Toscano preferirei avere più produttori Toscani in Toscana....forse a volte un pò più semplici dei "professionisti" o appassionati che vengon da fuori ma pronti a cercare di aiutarsi pur sbagliando a volte...

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 11 anni fa - Link

No, per favore non diciamo queste cose. Quando mi si è rotta la diraspatrice il primo giorno di vendemmia me ne ha prestata una Paola Gloder di Poggio Antico, che è di Milano e non ha voluto né un soldo e neppure un invito a cena. E un'altra volta ho avuto bisogno di vasche e me le ha prestate Val di Suga, che è degli Angelini. Anch'essi non toscani.

Rispondi
avatar

Tommaso Farina

circa 11 anni fa - Link

Donatella, Stefano, siete persone di grande cuore, almeno quanto Soldera.

Rispondi
avatar

Bernardo Losappio

circa 11 anni fa - Link

Sono un componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e posso assicurare che vi fu una grande partecipazione nei confronti del broker trevigiano per il danno subito a case basse. Fu indetto un Consiglio straordinario con la presenza del Sindaco, fu offerto il vino come atto di solidarietà e unione tra i soci ... lungi da noi il pensare di truffare i consumatori. Non ho ricordanza di un solo gesto da parte del broker trevigiano a favore della terra e della comunità che lo ha ospitato e che tanto gli ha dato, senza mai ricevere niente in cambio. A questo punto la misura è colma, parlo a titolo personale, ma poichè non sono un truffatore, amo la mia terra e soprattutto rispetto i produttori che non hanno nulla da imparare da un broker trevigiano, per quel che mi riguarda questa questione va risolta in Tribunale .... per capire se qualcuno ha truffato, se a Montalcino c'è la mafia e per capire come una produzione distrutta, miracolosamente dopo mesi torni in vita e chissà .. forse a prezzi lievitati .... Buon divertimento Bernardo Losappio

Rispondi
avatar

Tommaso Farina

circa 11 anni fa - Link

STIMA+STIMA+STIMA

Rispondi
avatar

Riccardo Campinoti

circa 11 anni fa - Link

Beh direi che il suo lo ha fatto. Non dimentichiamoci che alcuni dei piu' grandi brunelli mai prodotti vengono dalla sua cantina

Rispondi
avatar

Bernardo Losappio

circa 11 anni fa - Link

E vero molti anni fa ha fatto dei vini grandissimi .... ma si parla di anni ....e comunque questo non autorizza nessuno a diffamare come truffatori i Consiglieri del Consorzio .... questo non è consentito a nessuno !!! Se poi si parla di territorio, di volontà di apportare qualcosa alla comunità dove si vive e si opera, ripeto il broker non mi pare che possa essere segnalato per spirito di generosità. Bernardo Losappio

Rispondi
avatar

vsr

circa 11 anni fa - Link

in questo post si è dimenticato di ricordarci che è "trevigiano"......

Rispondi
avatar

renatoo

circa 11 anni fa - Link

Credo che ogni appassionato dopo tutto questo le lascerebbe marcire nella cantina del Soldera quelle bottiglie, ma chi pensa di essere il nuovo Biondi Santi ? Anni luce tra i due, anni luce. Chapeau Avv. Losappio, anche se non la conosco personalmente ho assaggiato il Suo Brunello ed è veramente magico, checchè ne dica il broker trevigiano. Risulta sia anche una persona poco affidabile e poco sincera, da quanto si legge sul web. Le voci corrono veloci egregio broker trevigiano, nonostante l'età avanzata non ha ancora imparato a vivere e stare in mezzo alla comunità.

Rispondi
avatar

Carlo

circa 11 anni fa - Link

Hai ragione Bernardo, un tempo Soldera faceva vini molto buoni, un tempo...

Rispondi
avatar

Vignadelmar

circa 11 anni fa - Link

Brunellopoli non è mai finita. Le cisterne di veleni e rancori ad essa collegate continuano a disperdere il proprio mefitico carico fra i vigneti e le cantine ilcinesi. Se c'è qualcuno che possa pensare che queste schermaglie siano "altre" rispetto a quelle vicende si sbaglia. Il brodo di coltura è esattamente lo stesso. Purtroppo sulla pelle di Montalcino e del suo brunello si sono giocati i destini di tanti singoli e di tante realtà produttive diversissime fra loro. Diversissime per impostazione teorica, grandezza, capacità economica e di superare eventuali momenti di crisi. Molti continuano ad azzannare lo stesso osso, alla disperata ricerca dei pochi residui di ciccia ancora eventualmente presenti. Montalcino rischia di divorare se stessa, in un vortice di polemiche e reciproche delegittimazioni. Se questa è la situazione non posso far altro che dire quanto molto brutto il comunicato emesso da Soldera. Brutto perchè ha creato ulteriore confusione attorno alla quantificazione del danno subito: ancora non si è ben capito quante bottiglie di ciascuna annata siano sopravvissute alla devastazione della cantina. E' anche brutto, più brutto, perchè accusa con parole di inaudita gravità, chi gli ha volontariamente offerto pubblicamente aiuto. Un aiuto concreto, trasparente, tangibile, imbottigliabile, rivendibile, frutto del proprio lavoro e della propria fatica. Per questo trovo correttissime le parole espresse in maniera autonoma da Donatella e Stefano Cinelli Colombini. Bernardo Losappio propone o anticipa un ricorso alle vie legali come unico mezzo per risolvere definitivamente la questione. Anche non considerando i tempi biblici della giustizia italiana trovo sia una via sbagliata. Anzichè contribuire ad affievolire i problemi causati dal comunicato di Soldera, sicuramente li amplificherà. . Ciao

Rispondi
avatar

Armando Castagno

circa 11 anni fa - Link

Il broker trevigiano detto di Gianfranco Soldera non è male. Eugenio Montale era un correttore di bozze genovese, quindi. E Soldera non fa grandissimi vini da tanti anni. Siamo sul pezzo, vedo. Forse sarebbe meglio limitarsi a discutere di ciò che si è in grado di discernere, magari una parte di ragione la si vede riconosciuta, perché magari la si ha. Invece così sembra tutto mosso dal livore, dalla spocchia, dalla voglia di ostentare disprezzo; e non si appare migliori proprio di nessuno.

Rispondi
avatar

renato

circa 11 anni fa - Link

Egr. Armando, la figura dell'uomo non può essere scissa da quella del vignaiolo. Se questo broker trevigiano producesse il vino piu' buono del mondo, ma come persona si dimostra per quelle affermazioni, sputando ingiustamente ed inopportunamente veleno sui suoi colleghi, personalmente non ne berrò nemmeno una stilla del suo vino, nemmeno fosse regalato ! Poi dal momento che vuol sempre dare l'impressione di essere il primo della classe, se ne faccia una ragione, prima di lui viene la Famiglia storica dei Biondi e Santi che produce Brunello da secoli, inoltre sa accompagnare la grandezza dei suoi vini alla grandezza e signorilità dei propri uomini, Franco in testa ! Chi nasce broker a Treviso non potrà morire Signore a Montalcino, potrà cambiare mestiere e farlo anche bene, ma non il suo Dna

Rispondi
avatar

vsr

circa 11 anni fa - Link

"Chi nasce broker a Treviso non potrà morire Signore a Montalcino, potrà cambiare mestiere e farlo anche bene, ma non il suo Dna" E quale sarebbe il suo DNA? Dai, sentiamo.

Rispondi
avatar

Zakk

circa 11 anni fa - Link

Tocca quotare il bravo Armando Castagno. I vini di Soldera non possono essere messi in discussione? Il carattere, la capacità comunicativa e l'opportunità di certe affermazioni invece direi che sono proprio in discussione. Ma è un altro argomento ed è proprio quello di cui si parla. Zakk, ti avevamo pregato in altra occasione di moderare i toni inutilmente sferzanti. Ultimo avviso (lo staff)

Rispondi
avatar

Zakk

circa 11 anni fa - Link

Ops "!" non " ?". Altrimenti non si capisce niente.

Rispondi
avatar

Naguzzi Guido

circa 11 anni fa - Link

Personalmente ritengo la proposta del Consorzio del Brunello, l'atto di solidarietà più schiettamente "contadino" possibile; se poi il sig. Soldera lo abbia (in buona o cattiva fede) frainteso, questo non posso saperlo, posso però esser sicuro che, certe affermazioni, avrebbe potuto (e dovuto) risparmiarsele! Piccola nota, riguardo, sia Donatella che Stefano, Cinelli Colombini, prima di cianciare su di loro e/o sulle loro aziende, vi inviterei ad andarle a visitare ed a vedere come lavorano, penso che loro ne possano esser più che contenti, godendo della sicurezza di chi sa di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi!

Rispondi
avatar

Gabriella

circa 11 anni fa - Link

la mia sensazione è che si scriva per scrivere, per dire ho scritto ... il silenzio sarebbe stato più trasparente

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.