Di classifiche dei vini, nebbioli con tappo metallico e naturale grandezza

Di classifiche dei vini, nebbioli con tappo metallico e naturale grandezza

di Fiorenzo Sartore

I maledetti punteggi: non li sopporti e non puoi stare senza. Come un piatto indigesto, si ripropongono. Io li uso, mi piace ritrovarli e dico a volte “questo è un ottantacinque centesimi” per tagliare corto. E nello stesso momento mi pare evidente che non va bene, non serve a descrivere decentemente un vino, siccome è vero che la storia che ci sta dietro è fatta di infinite sfumature e stratificazioni e eccetera. Boh, che fare, non so. Un po’ li uso un po’ no.

Le classifiche poi sono la quintessenza della contraddizione: come fai a dire “questo è il miglior vino che ho assaggiato” riferito all’ultimo anno, o mese, senza fare ingiustizie? È sempre un modo sommario per tagliare fuori le infinite variabili che c’erano e che ricordi comunque bene. E nello stesso tempo poche cose eccitano le folle come una classifica secca, quasi cattiva: questo è il primo classificato, quello il secondo. Amen.

Così ultimamente uso la formula “uno dei cinque”. Felice Na 2012 (Sisto) di Carussin è uno dei cinque migliori vini che ho assaggiato quest’anno. Ha la compiuta maestosità del nebbiolo e lo stile spettinato del vino naturale, cioè quella facilità di beva che dovrebbe essere sempre irrinunciabile in un vino che aspiri alla grandezza. Quell’annata ha realizzato il miracolo.

Ci sarebbe, poi, la questione della forma e della sostanza, per cui il vino è in una bottiglia down to earth chiusa col tappo metallico tipo birra, come a dire: sì, sono un nebbiolone, ma non devi intimorirti. E infatti mantiene la premessa (o promessa).

Postfazione: nel nostro microcosmo vale la regola per la quale se scrivi qualcosa di interessante su un vino, Fabio Rizzari l’ha già scritto prima di te. Infatti Felice Nà 2011 era “uno dei vini più buoni e originali bevuti” nel 2013. Per dire, con questo, che nemmeno la mia formula “uno dei cinque” è poi così originale.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

3 Commenti

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franco cavalleri

circa 8 anni fa - Link

La questione dei voti ci accompagna per tutta la vita, dal primo momento che mettiamo piede in una scuola. E ci rende ogni cosa, ancye la più bella come assaporare un buon vino, antipatica. Come si fa a dare un voto al sapore, ai profumi, agli aromi di un vino? Al pavoro, pa fatoca, pa passione, le storie di uomini e famiglie e comunità che stanno dentro una bottiglia? Purtroppo ci sono komenti in cui va fatto... Originalità...qualche milione di storia dell'umanità, difficile essere originali, accontentiamoci di trocate una formupa che piaccia. E la sua piace.

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Rizzo Fabiari

circa 8 anni fa - Link

Grazie Fiorenzo, per una curiosa coincidenza anch'io trovo interessanti i testi di quell'autore.

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Giovanni

circa 8 anni fa - Link

Felice e Sisto sono 2 vini differenti, il primo da Nebbiolo di Barbaresco il secondo da Nebbiolo della zona La Morra (Barolo). Quello della foto è il Sisto 2012 in questo periodo in forma fantastica.

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