Contrordine compagni, la vendemmia 2014 è ottima. Parola delle Grandi Famiglie dell’Amarone

di Antonio Tomacelli

A dispetto delle più fosche previsioni e delle bandiere bianche esposte dalla Cantina Bertani e da altri produttori, la vendemmia duemilaquattordici ci sarà e pure ottima.

È quanto ha dichiarato oggi Marilisa Allegrini, presidente de “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte” e proprietaria della omonima cantina. Riportiamo interamente quanto detto all’agenzia Ansa:

“A dispetto di profezie negative, le uve destinate all’appassimento per la produzione di Amarone e Recioto promettono vini di buona qualità. Dopo un’estate particolarmente complessa in Valpolicella, come in molte altre aree viticole italiane, la fase vendemmiale si è invece svolta in condizioni favorevoli, consentendo una raccolta certamente minore rispetto gli anni scorsi, ma di evidente e generale soddisfazione. Ciò è vero soprattutto per i vigneti di media e alta collina dove, se sorretto dall’intervento umano, severo e costante, il suolo calcareo fornisce un ottimo drenaggio assicurando alle viti il necessario equilibrio. La brezza costante garantisce poi uno stato sanitario migliore rispetto a quello della pianura”

Illuminante l’ultimo passaggio:

“Le Famiglie – spiega ancora Allegrini – autodisciplinatesi attraverso un codice molto rigoroso a garanzia della propria storia e della propria operatività. All’opposto dei prodotti industriali standardizzati, il vino muta e risponde alle stagioni e noi dobbiamo lavorare in armonia con la natura, non contro di essa”

Le “Famiglie” di cui si parla sono quelle undici aziende storiche dell’Amarone che si sono unite in aperto contrasto con il Consorzio. Notevole la puntualizzazione della signora Allegrini che rimarca la differenza tra gli storici produttori di collina e i “nuovi arrivati” in pianura. Le famiglie dell’Amarone, infatti, sono da sempre contrarie all’ampliamento del territorio a d.o.c. che più di un produttore vorrebbe estendere anche alle zone di pianura.

Insomma, c’è qualcun altro che #iononsaltoil2014.

 

 

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

18 Commenti

avatar

Travis

circa 9 anni fa - Link

Bertani e compagnia bella son tutti bischeri, come si dice a Firenze...Mah!?

Rispondi
avatar

Nicola

circa 9 anni fa - Link

Purtroppo il territorio comprende anche le zone di pianura, tant'è che da più di un anno è stato modificato il disciplinare di produzione dell'amarone ammettendo pure i vigneti di fondovalle. In ogni caso a me le Famiglie dell'Amarone mettono addosso una sana curiosità. Mi piacerebbe sapere, ad esempio, quale sia il "rigido regolamento" che, leggendo il loro sito, queste famiglie si sono date. Sul sito non mi pare ve ne sia traccia.

Rispondi
avatar

alice in wonderland

circa 9 anni fa - Link

Il vero affare delle famiglie è il ripasso che senza amarone prodotto non si può fare dato che il disciplinare stabilisce una rigida proporzione tra le due produzioni. e guarda caso... l'amarone si fa ed è pure buono!!!

Rispondi
avatar

nico spernza

circa 9 anni fa - Link

ma il ripasso è solo una trovata commerciale, non è mai esistito nella Valpolicella contemporanea.

Rispondi
avatar

EC

circa 9 anni fa - Link

Beh, a dire il vero ha recentemente compiuto 50 anni....giovane è giovane, ma non così tanto.

Rispondi
avatar

nico spernza

circa 9 anni fa - Link

mi riferivo a l'utilizzo delle vinacce ormai esauste dell'amarone nel valpolicella fresco tipo governo alla toscana.

Rispondi
avatar

Le Baron

circa 9 anni fa - Link

Se tolgono il Ripasso la "famiglia" si sfalda...

Rispondi
avatar

carolain cats

circa 9 anni fa - Link

vuoi vedere che solo io ho avuto sfiga? le famiglie dicono annata buona, bisol dice annata buonissima... mah... io oggi ho vendemmiato l'ultima uva- il raboso - e non è che mi lamento, ma se guardo il resto e le porte delle vasche aperte in cantina un pò mi deprimo. è vero che adesso i vini stanno cambiando... però... però io non salto la vedemmia perchè ho cose da pagare. e questa vendemmia non mi farà diventare ricca ecco.e forse non mi farà nemmeno arrivare a far patta coi debiti.

Rispondi
avatar

Montosoli

circa 9 anni fa - Link

E qual'e il problema......quando sara' il momento il consumatore giudichera' se comprare oppure no....

Rispondi
avatar

nico spernza

circa 9 anni fa - Link

"...bandiere bianche esposte dalla Cantina Bertani e da altri produttori..." solo alcune dichiarazioni in controcorrente in una compagine forte e unita, anche in un momento difficile come questo. Lo trovo comunque ammirevole!

Rispondi
avatar

ziliovino

circa 9 anni fa - Link

Beh, se teniamo conto dei comunicati stampa, finisce che il 2014 sarà un annata a 5 stelle: http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=12983

Rispondi
avatar

Alberto

circa 9 anni fa - Link

Ha ragione la signora, con la chimica si fanno miracoli. Ma per piacere!

Rispondi
avatar

Silvia Allegrini

circa 9 anni fa - Link

Se qualcuno avesse voglia di venire a vedere le uve in appassimento le nostre porte sono aperte.

Rispondi
avatar

Mao (ma non quello)

circa 9 anni fa - Link

A questo punto mi sento un po' smarrito, diciamo. Per usare un linguaggio più triviale, non c'ho capito un'H. Ma è così difficile in Italia sapere se un'annata è buona, pessima, ottima, mediocre? In Francia sono dati quasi inconfutabili. In Italia persino in zono vocatissime e di grande tradizione (Langhe, Montalcino) noi "utenti/acquirenti" non riusciamo a capire se una annata è veramente buona fino a quanto non la proviamo dopo averla acquistata. I Produttori ovviamente fanno il loro gioco, ma la stampa specializzata ed i professionisti del settore dovrebbero servire proprio a dare notizie di questo genere, dato che hanno al possibilità di degustare le annate in anticipo e farsi delle idee presumibilmente corrette in merito. Invece difficilmente si trovano giudizi, non dico netti, ma almeno condivisi in merito. A me questo pare un sintomo di una grossa aleatoriatà del settore.

Rispondi
avatar

Mao (ma non quello)

circa 9 anni fa - Link

i.e. "zone vocatissime" ; i.e. "aleatorietà" chiedo scusa per i refusi

Rispondi
avatar

Pietro

circa 9 anni fa - Link

Ma alla fine Bertani lo fa o non lo fa l'Amarone? e se non lo fa, fa il Ripasso?

Rispondi
avatar

EC

circa 9 anni fa - Link

se non lo fa, il Ripasso ripassa.... o meglio, lo faranno solo a partire dalle vinacce del Villa Arvedi, che dovrebbero produrre.

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 9 anni fa - Link

Bertani produrrà l'Amarone Valpantena quindi avrà vinacce per il ripasso tranquillamente... much ado about nothing...

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.