Comprereste una bottiglia di vino da Massimo D’Alema? C’è chi lo ha fatto

di Antonio Tomacelli

L’ex un po’ di tutto Massimo D’Alema ci sta provando anche col vino e lo sapevamo, ma vederlo ad un banchetto della Fiera “Vinotricolando” (complimenti al marketing per il nome, eh!) mentre promuove e vende le sue bottiglie, fa sempre una certa impressione. Per essere bravo è bravo, per carità, visto che ha venduto 74 bottiglie di spumante e 82 di rosso “Sfide”, un cabernet franc in purezza.

Sul tavolino si intravedono tarallucci e formaggio, che D’Alema ha servito in maniera impeccabile, grazie anche all’esperienza maturata nelle cucine dei Festival dell’Unità.

Scontrini e tasse? Tutto regolare: “C’erano dei bollini che si acquistavano alla Pro Loco e con quelli i visitatori potevano comprare il vino. Noi poi abbiamo versato il quaranta per cento dell’incasso alla Pro loco. Ma più che alla vendita ci siamo dedicati alla mescita, per spiegare i nostri vini. Vogliamo radicarci nel territorio, ci teniamo molto che le nostre bottiglie siano in vendita nella zona, mica siamo marziani”

Insomma, l’operazione simpatia viaggia alla grande ma la nostra speranza segreta è di vederlo al prossimo Vinitaly in uno stand tutto suo.

Così, giusto per rompergli le balle con domande del tipo “Questo vino fa la malolattica” o, peggio, “Quant’è l’acidità totale?”.

O avete altre domande da porre al vignaiolo D’Alema?

[Foto: il Messaggero]

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

16 Commenti

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Jacopo Cossater

circa 10 anni fa - Link

Solo una, in effetti. Le vigne de La Madeleine si trovano infatti in una bellissima zona della provincia di Terni, tra Ortricoli e Narni, che grazie ad un pungo di vignaioli sta attirando su di sé molte attenzioni. Un piccolo gruppo di aziende che da un po' di anni ha (ri)cominciato a puntare sul più tipico dei vitigni della zona con risultato molto più che incoraggianti. Un distretto che in prospettiva può crescere non solo in termini di ettari vitati (oggi poche decine) ma soprattutto di visibilità. Ecco, Presidente, non crede che sarebbe stato bello e che sarebbe stato un segnale importante piantare anche un po' di ciliegiolo?

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massimo

circa 10 anni fa - Link

Come San Cristoforo, ad esempio!

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valerio rosati

circa 10 anni fa - Link

Prima si è fatto vanto di fare vini de-territorializzati e adesso dice di volersi radicare nel territorio... Qualcosa non mi torna.

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Luca Miraglia

circa 10 anni fa - Link

Domande a colui che ha portato sulle spalle l'eredità' di Togliatti e Berlinguer? Ma per carità, lasciamolo spiegare i tarallucci ed il vino, che gli riesce sicuramente meglio (ma non quanto gli è riuscito distruggere la sinistra in Italia) ...

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Paolo

circa 10 anni fa - Link

Infatti, concordo. C'è un tempo per fare domande, e un per lanciare invettive. Tipo: "Ah, Massimo, dicce qualcosa! di sinistra..."

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Claudio

circa 10 anni fa - Link

Almeno ha iniziato a fare qualcosa di rosso!

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Gianpaolo Paglia

circa 10 anni fa - Link

Ma i vini? Come sono?

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Michele

circa 10 anni fa - Link

Sarebbe interessante avere anche commenti sui vini, come sono? Grazie

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Francesco Garzon

circa 10 anni fa - Link

Domanda provocatoria? Non saprei. Comunque sia farei come al solito, non lo conosco ergo lo assaggio, anche se credo sarà difficile che sarà mai in cima alla mia whislist! Non vorrei essere quello pedante con gli autoctoni, però effettivamente credo che se lo poteva permettere di rischiare un piccolo investimento in quella direzione.

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Alessio Guidi

circa 10 anni fa - Link

Si ma avendo chiamato i Cotarella Bros gli intenti erano chiari. Ciliegiolo? Ce faccio a' visciolata!!!!ahahaha

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Luca Miraglia

circa 10 anni fa - Link

Pronto a scommettere che, grazie alle consulenze di cui dispone, il Nostro, partito da Otricoli, giungerà, senza problemi, agli stand del prossimo Expo, magari in compagnia del Vespa nazionale, anch'egli scopertosi vignaiolo (sic!) grazie alle medesime, autorevoli, imprescindibili, impagabili consulenze.

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Alberto Tricolore

circa 10 anni fa - Link

Io non me lo compro neanche a ggrattis.

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carolain cats

circa 10 anni fa - Link

giuro che se va al vinitaly ci vado per fargli tutta una serie di domande che mi irritano da enologo quando me le fanno. il tutto mentre assaggio i vini, sperando di non esser ubriaca dopo nemmen mezzo bicchiere. se mi ci metto son una spaccamaroni da 100 e lode

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Stefano De Santis

circa 10 anni fa - Link

Se il vino fosse buono me lo comprerei senza problemi... ecco, magari potevate dirci di più sul vino e parlare meno di supercazzole. Comunque è tutta pubblicità per il dalemone nazionale.

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Gianni Morgan Usai

circa 10 anni fa - Link

Che vino beveva quando indossava, a Pisa, le giacche "bulgare"a quadroni...?

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Nunzio

circa 8 anni fa - Link

Mai stato ad Otricoli.

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