Ciao, mi chiamo Luca Maroni e faccio consulenza per produrre vini. Poi li giudico in una guida
di Alessandro MorichettiNon basta mettere qualcosa su Internet per far sì che esista. E non basta neanche dire che tutti sanno come va il mondo, fin dai tempi di Report*. In questi giorni, nei vari socialcosi e stamani anche su Winesurf, è tutto un fiorire di commenti e commentini sulla mail più diffusa del momento. Suona più o meno così – anzi, esattamente così, visto che la copio – e solo leggendo riga per riga è possibile apprezzarla fino in fondo:
PRODUCI VINI AD ALTO INDICE DI PIACEVOLEZZA!
I TUOI VINI POSSONO RAGGIUNGERE UNA QUALITA’ ECCELLENTE!Il servizio di consulenza organolettica, svolto dal Dottor Luca Maroni, consiste in sedute di analisi sensoriale nel laboratorio di Roma, alla presenza dei titolari dell’Azienda e degli addetti al processo di vinificazione, durante le quali si individuano le modulazioni necessarie per migliorare, prima di imbottigliare il prodotto, la qualità analitico – organolettica del vino.
Riassumiamo qui di seguito i contenuti e le modalità operative del Contatto di Consulenza Organolettica.
IN CHE COSA CONSISTE IL SERVIZIO DI CONSULENZA ORGANOLETTICA
Riassumiamo qui di seguito i contenuti e le modalità operative del Contatto di Consulenza Organolettica.
1) Assaggio di ognuno dei vini da Voi prodotti non ancora definitivamente imbottigliati;
2) valutazione della piacevolezza complessiva e del tenore dei tre parametri (consistenza, equilibrio, integrità) di questi vini; 3) indicazione dettagliata degli input enologici per migliorare la piacevolezza di ognuno dei vini inviati; 4) indicazione della piacevolezza potenzialmente conseguibile da ogni vino mediante l’applicazione degli input trasmessi; 5) indicazione precisa delle quantità di ciascun vino-base per ottimizzare la composizione e la piacevolezza del blending di vini da assemblaggio non ancora imbottigliati.
VALUTAZIONI ED INPUT MIGLIORATIVI VERRANNO TRASMESSI VIA FAX IN TEMPO REALE
TARIFFE
Tariffa Piccole Aziende
(fino a 500.000 bottiglie prodotte)
€ 754,00 + IVA per 1 vino;€ 1.280,00 + IVA per 2 vini;
€ 1.810,00 + IVA per 3 vini;
€ 2.250,00 + IVA per 4 vini;
€ 2.580,00 + IVA per 5 vini;
Per un numero di vini superiore a 5 l’importo per ciascun vino è di € 470,00 + IVA.
Tariffa Grandi Aziende
(oltre 500.000 bottiglie prodotte)
€ 940,00 + IVA per 1 vino;
€ 1.600,00 + IVA per 2 vini;
€ 2.256,00 + IVA per 3 vini;
€ 2.820,00 + IVA per 4 vini;
€ 3.290,00 + IVA per 5 vini;
Per un numero di vini superiore a 5 l’importo per ciascun vino è di € 611,00 + IVA.
SE INTERESSATI AL SERVIZIO RISPONDERE AL PRESENTE MESSAGGIO SCRIVENDO SOLTANTO: SONO INTERESSATO.
In questo modo sarà nostra cura contattare direttamente il produttore per accordi.
Fino a qui la mail. Ma Luca Maroni è lo stesso Luca Maroni autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani (“Le più importanti aziende vinicole italiane analizzate vino per vino da Luca Maroni. Il lettore trova in questo libro un valido strumento di informazione, oltre ad una ricca descrizione delle sensazioni promanate dall’analisi. In apertura il metodo di degustazione adottato: la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore. Il contenuto è arricchito da una grafica estremamente curata ed elegante con la riproduzione delle etichette e dei marchi aziendali”).
Cercando di capire come si possano distinguere aziende e “aziende”, il nostro Jacopo Cossater si è informato e la conversazione con una redattrice di LM è stata illuminante.
Domanda: “Come si fa però a distinguere sull’Annuario quali sono queste aziende paganti e quali no? È una cosa che non ho mai capito”.
Risposta: “Si fa così. Alla fine di ogni regione trovi l’elenco delle Aziende che non sostengono costo alcuno, se non il già menzionato costo di spedizione (dei campioni da assaggiare, ndr). Sono pubblicate con l’elenco dei vini che ci inviano e che Luca degusta, a meno che non appartengano allo stesso lotto di produzione già inviato e/o con annate già degustate. Di quelle aziende, si pubblicano dati societari, indirizzo, numero telefonico. etc..e l’elenco dei vini da quello con punteggio più elevato a quello con punteggio meno elevato. Le Aziende che invece acquistano la pagina hanno una grafica differente e contenuti altrettanto differenti, nonché logo, storia dell’azienda, scheda del miglior vino, etc. (…) Se poi interessa il dato, le aziende che decidono per l’elenco regionale, sono in numero superiore rispetto alle aziende “paginate”. A queste si aggiunge poi “un buon numero di aziende a cui Luca tiene per rapporti pregressi di amicizia e che ha piacere a vedere “paginate”, al di là della loro scelta effettiva”. Mumble mumble.
Sono l’unico qui in mezzo a pensare che non sia cosa buona e giusta comportarsi così? Che l’uomo abbia talento dialettico e degustativo è fuori discussione, ma questo metodo non mi convince neanche un po’, sinceramente.
*AUTORE: Però poi li giudica e gli fa vincere anche i premi?
LUCA MARONI – analista sensoriale: Questo è logico è come se lei va da un medico che le dispone una cura: se dopo dieci giorni il dottore la visita e la trova curata, voglio dire, è l’utilità della consulenza.
[Foto: Vsyasol]
29 Commenti
Paolo De Cristofaro
circa 11 anni fa - LinkPenso che qui siamo tutti convinti, nessuno escluso, che non sia cosa buona e giusta comportarsi così. E il fatto che sia cosa risaputa nel settore, ancor prima della famosa puntata di Report, non migliora certo le cose, perché io neofita lettore che sento parlare di questa guida e la compro non sono certo tenuto a preconoscere i meccanismi. Ma credo che l'errore più grande sia stato fatto dagli altri mezzi di informazione e di divulgazione, che hanno in qualche modo contribuito ad accreditare la pubblicazione di Luca Maroni come "Guida" e non come catalogo?, strumento misto?, boh, non so trovarci un nome appropriato. Tant'è che in passato (non so se oggi sia ancora così) era una delle 5 pubblicazioni che venivano prese in considerazione nella "Guida delle Guide", roba che a noi fa sorridere ma che aveva un peso specifico importante sul pubblico "generalista", dato che veniva ripresa con larga diffusione sui quotidiani nazionali, Vespa Porta a Porta e compagnia..
Rispondigp
circa 11 anni fa - LinkCerto, la "Guida delle guide" allegata ogni anno a Class. La classifica dei primi 100 rossi italiani è anticipata a dicembre dal semisconosciuto mensile Gentleman (allegato a Milano Finanza). La "giuria" virtuale scelta dalla "Guida delle guide" è formata da tutte le principali guide italiane che esprimono valutazioni puntuali o in fasce sul complesso della produzione vinicola italiana (Gambero Rosso, L’Espresso, AIS, Veronelli, Maroni). Riguardo all'edizione 2013, qualche mese fa sul forum del Gambero Rosso ho mostrato che escludendo l'inattendibile Maroni i risultati per i primi 20 rossi cambiano molto. In particolare, il recupero di vini arbitrariamente esclusi dalla sua guida fa sì che i Baroli presenti tra i primi 20 salgano da 1 a 5, un numero pari a tutti quelli presenti tra i primi 100 della classifica con Maroni. L'Es 2010 di Fino scende dal 1° al 4° posto, sostituito dal Sassicaia 2009; il Vigna Monticchio ris. 2007 e il Kurni 2010 presenti tra i primi 10 scivolano oltre il 20°; in direzione opposta, il Brunello 2007 Poggio di Sotto passa dal 25° al 12° posto. Insomma, un vero terremoto, dovuto soprattutto all'avversione del sacerdote del "vino-frutto" (una sorta di Scientology enologica) nei confronti dei vini da invecchiamento che sono la nave ammiraglia della nostra enologia.
RispondiRobertoBardelli
circa 11 anni fa - LinkLa risposta e' ovvia ed e' che se tutti facessero cosi' addio credibilita' di tutta la baracca. Certo che la descrizione delle "modalita' operative del contatto di consulenza organolettica (!)" insinuano qualche dubbio: "Assaggio di ognuno dei vini da Voi prodotti non ancora definitivamente imbottigliati..." e quindi "indicazione dettagliata degli input enologici per migliorare la piacevolezza di ognuno dei vini inviati " cosa vuol dire,che una volta vendemmiato e vinificato e che madre natura e terroir hanno determinato un certo prodotto,ci sono degli "input" per migliorarne la piacevolezza? Di che tipo? Sofistici,esoterici o peggio..chimici? Mah! ..che poi e' l'unica espressione che mi viene in mente quando leggo una qualsiasi frase li L.M.
RispondiAlessandro
circa 11 anni fa - LinkPiccoli accorgimenti per evitare difetti enologici nella trasformazione, o per individuare le vasche più virtuose... Un semplice confronto con l'enologo, nulla di più. Credo tu sia consapevole che madre natura e terroir giochino un ruolo fondamentale, così come quello della mano enologica. Non credi? Basta pensare che molti vini sono ancora oggi contaminati dal sulfureo, e i produttori non se ne accorgono nemmeno.
Rispondialessandro
circa 11 anni fa - Link"talento dialettico"? Chi? L. Maroni? Oddio, se fossi in grado di capire cio' che scrive, forse potrei anche concordare con te...;-))
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 11 anni fa - LinkMa come fate a prendervela con uno così splendidamente sfacciato? È stupendo, è un guru della presa per il sedere e usa una logica degna di Aristotele. Correggetemi se sbaglio, ma lui ragiona così; 1) io sono un bravissimo consulente vinicolo 2) per cui sono in grado di dare suggerimenti che migliorano il vino 3) se il vino è migliorato a seguito dei miei consigli, ne consegue che merita di essere premiato 4) per cui è giusto che io gli dia un posto di prestigio nella mia guida Logica stupenda, degna del miglior pensiero greco classico. E come negare al sommo maestro una giusta mercede per il suo operato? Sarebbe contro ogni normativa sul lavoro pretendere che presti la sua prestigiosa opera aggratis. È sublime, è meglio di Madoff, non gli farei mettere mai la mano su un mio vino né gli darò manco il becco di un soldino, ma è un grande! Ha capito che il vino è un liquido più una considerevole percentuale di fuffa (se non è vero qualcuno mi spieghi perché praticamente tutti i vini da migliaia di Eurini sono acquistati da gente estremamente improbabile come cinesi, russi, miliardari new wave e simili che con ogni evidenza non ne capiscono un tubo) e sfrutta spietatamente questa grande verità; bravo, il re è nudo e Maroni ne è il profeta!
RispondiGiacomo
circa 11 anni fa - LinkLe fruttosità fan fruttare fior di fatturato.
RispondiTommaso Farina
circa 11 anni fa - LinkMa infatti, Stefano.
Rispondivincenz
circa 11 anni fa - LinkChe dire ,quando leggo questi articoli provo diverse sensazioni. . .spiacevoli. Mi dispiace che,si dice,sia stato un allievo del grande L.Veronelli. Bellissimo il commento di Stefano Cinelli Colombini.
RispondiMontosoli
circa 11 anni fa - LinkIl discorso e dritto e semplice, Lui la proposta di business la fa......poi sta al produttore partecipare o no......Poi una volta che un vino e entrato nella graduatoria del Annuario Migliori di Italia.....il baraccone propaganda parte alla grande con tante quantita di campioni e degustazioni a Vinitaly, Roma o dove altro.... Poi non ci scandalizziamo di sapere che quasi ogni guida ha i suoi Enologi favoriti che incidono molto sul risultato o punteggio finale del prodotto.....
RispondiRoberto Giuliani
circa 11 anni fa - LinkHa ragione Cinelli Colombini, io però me la prenderei con quei produttori pirla che si sono fatti abbindolare da lui, o che in lui hanno visto il miraggio per fare business, alla faccia dell'importanza del vino, del terroir, della storia e di tutte quelle che per alcuni, evidentemente, sono solo balle raccontate sempre per fare business...
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 11 anni fa - LinkQuello del viticoltore è un mestiere antico, ma si è inflazionato di brutto. E ora per tanti che si sono buttati a far vino senza fare troppi calcoli è dura. Spesso troppo. Non si può colpevolizzarli troppo se si fanno incantare dal canto delle sirene, sembrava tutto così facile e poetico e invece .......
RispondiSuslov
circa 11 anni fa - Linke' un grande !!! su dai diciamocelo. si e' inventato un' industria dal nulla sul nulla, il maronismo teoretico-enologico. massimo rispetto, al livello di quelli che si sono inventati i processi di total quality, iso-9001, certificazioni varie, etc
Rispondifrancesco
circa 11 anni fa - LinkQualcuno coniò " Il vino frutto che frutta ", il Maroni tiene famiglia numerosa con ben 5 figli, comunque negli ultimi due Vinitaly lo stand " Trendi oggi , famosi domani " non era strapieno come gli anni scorsi, anche e soprattutto perchè quei poveri produttori, in buona fede, che gli hanno creduto NON hanno venduto una sola bottiglia in piu'. Se non è conflitto di interessi questo, ditemelo voi cos'è ??
RispondiGianni Ruggiero
circa 11 anni fa - LinkScusa Alessandro ma è lo stesso della macro regione deconsulenzasizzata h24! MA NA?
RispondiIl chiaro
circa 11 anni fa - LinkMa quale conflitto di interessi? Lui lo dice chiaramente che se si seguono le sue indicazioni si arriva al top. Di conseguenza lui il top lo premia in guida. È tutto palese e alla luce del sole. Sarebbe bello sapere che non ci siano conflitti di interesse nascosti dietro a qualche guida. Ps: sia ben chiaro, il metodo di deg. di Maroni a e fa abbastanza ridere
RispondiAndrea Pagliantini
circa 11 anni fa - LinkVende sogni a buon mercato, quindi un poeta. Più che ermetista, della corrente antanista.
RispondiAndrea Barbaccia
circa 11 anni fa - Linke a noi gli antani non piacciono proprio vero Andrea?
RispondiDavide Gallia
circa 11 anni fa - Linkscusate ma dove vivete? tutte le guide offrono consulenze per aumentare la qualità dei vini .
RispondiMassimo Cesca
circa 11 anni fa - LinkMa tutte le guide chi????????????
RispondiArmando Castagno
circa 11 anni fa - LinkMa cosa dice?
RispondiFabrizio pagliardi
circa 11 anni fa - LinkChe c'è un complotto Guida-ico massonico volto a far spiantare alcune vigne a serralunga per farne la pista di atterraggio per i nostri padri di Vega che arriveranno il 2-2-2222 nascosti dalle scie chimiche, è cosa più che acclarata da anni.
Rispondimusigny69
circa 11 anni fa - LinkMesser Gallia, se si fanno certe affermazioni è bene aver verificato molto bene la cosa! Ci illumini meglio...
RispondiAlessandro Morichetti
circa 11 anni fa - LinkAlle osservazioni prive di senso non si da spago, è una buona regola e funziona. Il sig. Gallia ha detto una cavolata e non è tenuto a precisarla poiché sappiamo bene che di cavolata si tratta. Quello che sappiamo per certo è che Luca Maroni offre consulenze e poi compila un suo Annuario. Il resto sono solo congetture non dimostrabili.
Rispondivincenz
circa 11 anni fa - LinkForse è più corretto dire che tutte le guide hanno dei limiti e non sono attendibilissime.In quella di Maroni il fenomeno è più evidente rispetta alle altre.
RispondiDavide Gallia
circa 11 anni fa - Linkavete ragione voi. io ho detto una cavolata e il sassicaia e' il miglior vino italiano.
RispondiGian Piero Staffa
circa 11 anni fa - LinkA chi ama le Guide e chi le odia, a chi piace Luca Maroni e chi no, a tutti i Blogger che frequentano questo Blog, un commento/consiglio al di la dei giudizi di merito: Chi commenta in positivo o in negativo dovrebbe metterci nome e cognome. Per il bene del confronto e della crescita della discussione. Poi ci sta che qualcuno spara cazzate, certe volte lo fanno anche certe Guide.. Un saluto a tutti
RispondiAndrea Moretti
circa 11 anni fa - Link..perfetto esempio di markeTTing! ;)
RispondiFranco
circa 8 anni fa - LinkOra peró dovreste farvi una regolata, visto che l'ipocrisia di questo articolo è davvero imbarazzante. Perché non parliamo di un noto valutatore del Gambero Rosso, amico di Morichetti, nonché fondatore di un gruppo abruzzese di produttori vinicoli per i quali effettua spesso, a titolo oneroso, degustazioni guidate? Non è sbagliato essere pagato dalle aziende che lui stesso valuta in finale al Gambero? Non è sbagliato essere promotore di un gruppo, diventato poi un brand, composto dalle stesse aziende da lui selezionate e che, guarda caso, iniziano ad aver preso miracolosamente i Tre Bicchieri o ad essere comunque inseriti in guida con giudizi di rilievo? Se è sbagliato per Luca Maroni, sono sicuro che sarà sbagliato anche per lui, o no? Attendo fiducioso una vostra sincera risposta.
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