Chiara Boschis ha un grande amore: il Barolo

di Elena Di Luigi
Chiara Boschis è una produttrice di Barolo delle Langhe a capo della cantina E. Pira dal 1990. Dopo una laurea in Economia conseguita all’Unversità di Torino, Chiara inizia la sua carriera di winemaker imparando il mestiere dal padre e sposando le idee innovative per un moderno Barolo seguite anche da altri giovani produttori dell’area. Essere una donna con delle idee rivoluzionarie in una realtà vinicola prevalentemente maschile e tradizionalista non è stato facile, ma Chiara ha saputo dimostrare che con una buona dose di coraggio e tanta passione tutto è possibile.
Il primissimo ricordo che hai di te in cantina? 
Come tutti i figli di produttori fin da bambina sono stata coinvolta in piccoli lavori manuali, sia in vigna che in cantina, soprattutto durante la vendemmia. Sono ricordi gioiosi perchè per me non era un lavoro ma un gioco.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Il rapporto con la natura da cui vengono i nostri prodotti. La soddisfazione di creare con le mani come un artigiano. Il rapporto con la gente appassionata che ti ripaga di tante fatiche.
Cosa non ti piace del tuo lavoro?
La burocrazia e tutte le carte che accompagnano inevitabilmente tutti i lavori.
Quale vino non tuo porteresti a una cena romantica?
Un Barolo ma di qualche altro produttore che amo e stimo.
Quale winemaker o produttore ammiri di più?
Sono un membro di Langa In e ammiro quelli con i quali condivido la stessa filosofia di qualità e passione. Poi ci sono i mostri sacri che sono sulla bocca di tutti.
La  cosa più costosa che tu abbia mai acquistato per il tuo lavoro?
I fermentini che mi hanno aiutato tanto a controllare le temperature durante la vinificazione.
Se tu avessi un super potere quale sarebbe?
Quello di fare vini sempre migliori con le soluzioni più giuste sempre davanti agli occhi, senza fatica o dubbi!
Quale attrice ti impersonerebbe in un film su di te?
Maryl Streep, una donna combattuta ma combattente.
Quale profumo ti attrae di più in un vino? 
La menta che è il profumo del mio Barolo Cannubi; ma anche il  fico che è il profumo del Barolo Via Nuova e la prugna che è quello del Barolo Mosconi.
Cosa temi di più in cantina? 
Che si spacchi qualcosa durante il lavoro. Per il resto nulla mi fa paura.
Hai mai detto “grande” di un vino senza pensarlo veramente? 
No, non potrei dire una bugia . Comunque non mi piace criticare i vini di altri produttori perchè conosco la fatica che c’è dietro. A meno che non siano prodotti di puro mercato e non vini di veri contadini.
Se tu potessi fare il vino di un’annata storica quale sceglieresti e in che parte del mondo andresti a farla?
Resto nelle Langhe perchè amo il Barolo. Di sicuro avrei voluto fare il Barolo delle annate 1931 e 1947 perchè furono straordinarie.
Quale consideri il tuo traguardo più grande ad oggi?
Quello di aver prodotto dei grandi vini anno dopo anno e con costanza.
Quale varietà d’uva secondo te è immeritatamente ignorata?
Anche le varietà di uve subiscono il flusso delle mode ma avvolte il gioco sta nello scoprire e lanciare vini minori come è successo per Grignolino, Freisa e Timorasso.
 
Che canzone si dovrebbe ascoltare mentre si beve uno dei tuoi vini?
Reggae con il Dolcetto, Rock con il Barbera, Bach e Verdi con il Nebbiolo e il Barolo.
Come ti rilassi?
Facendo l’orto d’estate e sciando in inverno.
Hai una barzelletta sul vino da raccontare?
No e tu?

 

4 Commenti

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Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

Bella realtà, bellissime in particolare certe bottiglie prima del 2000...

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Rossano Ferrazzano

circa 11 anni fa - Link

beh, ma mi dicono che stia convertendo i suoi vini alla botte grande, il che per una delle cantine portabandiera della rivoluzione langainista è una notiziona: vogliamo sapere! e sapere tutto, soprattutto i dettagli!

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Luca Ferraro

circa 11 anni fa - Link

Brava Chiara

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dva45

circa 11 anni fa - Link

...minchia, qualcuno dovrebbe dirle che un po di sense of humour non e' vietato, anzi! Fara anche vino buono - non lo conosco - ma che personaggio noioso e autoreferenziale col suo sorriso alla Carla Bruni...

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