Champagne Day CIVC 2013, gli assaggi a Milano

di Andrea Gori

L’edizione che forse farà da spartiacque per un nuovo modo di intendere la giornata CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne) a Milano ha visto il grande forfait delle Maison più in vista: Louis Roederer, Bruno Paillard, Mumm, Bollinger, Ayala e altri big. Assenti pure tanti piccoli récoltant rappresentati da valenti distributori italiani, per un totale di 39 maison presenti contro le 60 dello scorso anno. Soffre un po’ il modello dell’evento, che essendo l’unica occasione di assaggio per tanti appassionati dovrebbe cominciare a pensare ad integrare i banchi d’assaggio con qualcosa di più corposo e approfondito, come seminari a tema, o degustazioni su territori specifici.

Nonostante questo, o forse proprio per questo, c’è stato modo di approfondire assaggi e case in genere più trascurate, spaziando oltre i soliti nomi. Non sono comunque mancate grandi anteprime come la Cuvée Louise 2002 di Pommery, finalmente uscita, o la nuova Essentiel di Piper Heidsieck con l’etichetta più completa mai vista. Mentre i big come Salon, Charles Heidsieck e Moët o Clicquot non hanno presentato millesimi nuovi rispetto a quelli già assaggiati a Roma lo scorso anno. Ma almeno è stato possibile valutare la tenuta nel tempo di un millesimo caldo come il 2004, e assaggiare una buona rassegna di 2005 e i primi vagiti della 2006 e 2007.

Tra le tendenze, l’Extra Brut e il Pas Dosé continuano la loro ascesa quantitativa e qualitativa, ma ci sta che sia un bias dovuto al mercato italiano, molto ricettivo per questa tipologia altrove di nicchia. Ecco i nostri appunti di assaggio. Piccola legenda: come d’uso, le abbreviazioni nelle percentuali di uvaggio sono pn (pinot nero), ch (chardonnay) e pm (pinot meunier).

CHASSENAY D’ARCE (RM Cotes de bar)
Cuvée Extra Brut Pinot Blanc 2005-2006 è un rarissimo pinot bianco in purezza, dosato pochissimo, extra-brut; sensazione di dolcezza e canfora, biancospino e menta, in bocca si apre come una nuvola dolce ma con sapidità che dona equilibrio. 88
Cuvée Premiere Brut. Cru da chardonnay e pinot nero, molto giocato su frutta rossa e carnoso, la bocca è gourmande e penetrante anche se risulta molto duro. 84
Rosé Brut 65% pn 35% ch, sa di lampone e resina, secco e dinamico, un peso medio. 82

COLLET
Una cooperativa da 14 milioni di bottiglie conto terzi, ma che imbottiglia anche in proprio.
Brut Rosé è 40% ch 50% pn 10% pm, leggero e arioso, grande immediatezza e allegria, finale corto. 82
Brut 25% ch 25% pn 50% pm, brioso e immediato, bolla non finissima ma belle note di frutta e sapidità. 84
2004 Vintage 50% ch 50% pn: opulento e sapido, intenso e corposo, bella energia e suadenza, grande rapporto q/p. 88

BONNAIRE
Blanc de Blancs Grand Cru. Fiori d’arancio, gelsomino e biancospino, bocca lieve e delicata. 85
Cuvée Prestige Grand Cru 2005. Canditi agrumi e zenzero, corpo e intensità, forse un tocco d’amaro di troppo in chiusura. 86

BRUNO PAILLARD (non presente con il banco ma nella sala eventi riservata).
Assemblage 2002 47% pinot nero 42% chardonnay 11% meunier, degorgiato nel giugno 2011. Iodato e nocciolato, fiori di zagara e pompelmo rosa, lamponi e cipria, bocca soffice all’inizio ma che si ricorda subito d’essere un millesime con eoni di evoluzione davanti, e quindi comincia a frustarti di acidità e incalza ancora tra agrumi, macchia mediterranea, fragole e ribes bianco; finale in crescendo e succulento, finisce in un attimo, in cui ti soffermi  a pensare che avresti dovuto aspettare una decina d’anni. 94

CHARLES HEIDSIECK
Réserve, lo stesso “millesimo” di base dello scorso anno, si mostra dopo un anno e mezzo in bottiglia con un carattere sempre più roccioso e minerale come non mai, grandioso davvero. 91
Rosé Réserve lieve e delicato, melograno e cannella, zabaione, un dosaggio a 11 che si avverte appena, un classico rosé d’apertura serata ma sempre elegante. 87
Blanc des Millénaires 1995 pare quasi immortale, con lo stesso stile del brut ma amplificato, è sempre vivo e vitale, sa di pasticceria e spezia con una bocca che sembra una esplosione di sapori al rallentatore, sempre più sbalorditivo. 95

DAMPIERRE
Brut 50% ch 50% pn con uve da Bouzy e Ambonnay per il pinot nero, da Cramant per lo chardonnay; ha note fruttate rosse in evidenza più un bel floreale di peonia e rosa, bocca ben dosata ma integra e fresca. 86
Brut Rosé 90% ch 10% pn (rosso), sa di melograno e cannella, con in più chiodo di garofano e menta, la bocca è più grossolana ma ben adatta alla tavola. 86
Millésimé 2005 ch 100%: zafferano e curry, nota di mango, limette e pesca bianca. Finale ben sapido ed equilibrato. 88

DELAMOTTE
No Vintage 55% ch 35% pn 10% pm. Floreale e croccante, agrumato, bocca semplice ma saporita, fresca mineralità moderna. 84
Blanc de Blancs non millesimato – ma si sa che la base di questa versione è 2004, anno in cui Salon, appartenente alla stessa casa, non è stato prodotto; quindi le uve dovrebbero essere confluite qui dentro. Ha bel frutto giallo e bianco e incarna un buon compromesso tra la taglienza e sapidità di Les Mesnil e una bevibilità più rotonda. 88
Blanc de Blancs 2002 ha grande classe, finezza ed eleganza già al naso ricco di rimandi al pompelmo e ad erbe aromatiche, con bocca sottile ma potente, degno figlio del millesimo da Mesnil, Oger e Cramant. 92

DE SOUSA & FILS
Cuvée Caudalies Grand Cru Rosè 90% ch 10% pn (rosso) sa di glicine e rosa canina e svela a poco a poco una bocca soffice con acqua di rose, mirtillo e gesso. Think pink in Avize, grandissimo. 93

DE SAINT GALL
Orpale 1998 Grand Cru dimostra che l’anno in più in bottiglia gli ha giovato, oggi ha pompelmo candito e miele, ginestra e albicocca, pepe nero e zafferano; bocca molto ardita quasi aggressiva, finale citrino e lungo, tanto Le Mesnil e agrumi, gessoso e sapido. 91
Millesime 2002 Blanc de Blancs 100% ch. Arancio e ananas, mango e sale, bocca ricca corposa e fresca, finale che rilancia e stupisce per solidità. 90

DE VENOGE
Cordon Blue Brut Select. Da Epernay ma con le tre varietà, 36 mesi sui lieviti, 20% vin reserve, ha una forte impronta di pinot noir ma eleganza da vendere, bocca sapida e molto “rossa”. 87
Cordon Blue Extra Brut 50% pn 25% ch 25%pm, 60 mesi sui lieviti, nocciole, caseico e zafferano come impatto, poi incalzante con floreale e tostatura, bocca dal perlage finissimo, delicato ma profondo, ideale per un aperitivo di alto livello, e oltre. 90
Blanc de Blancs 2004: ben 8 anni sui lieviti, quasi tutto grand cru, sa di albicocca e pomodoro, senape e arancio, ha bocca giovane e potente, gran finale di gesso e lime. 93

DEVAUX
Collection D La Cuvée D 65% pn, 35% ch. Soffice e vellutato, suadente e ruffiano, ma è una bella interpretazione del sud Champagne. 86
Millésimé “D” de Devaux 2005 50% pn 50% ch, potente e boscoso, aggiustato di lime e tamarindo con note fruttate di bosco ben percepibili, si rivela fine e leggero in bocca. 88

FRANÇOISE BEDEL
Brut Origin’elle Extra Brut 57% pn 32% ch 11% pm. Millesimato ma non dichiarato 2004, dopo sei anni sui lieviti è sanguigno e sapido, ampio e diretto con una complessità affascinante da analizzare. 88
Robert Winer 1996 88% pm 6% ch 6% pn: torna sui banchi questo millesimo immortale anche per il pinot meunier ed è sempre uno spettacolo di terziari e speziatura orientale, la bocca ha la freschezza importante del millesimo ma anche gesso e ancora tanta ciccia. 94
Extra Brut Comme Autrefois pm 100%. Dopo ben 11 anni sui lieviti, ha note originali e cangianti di fichi e mandorle, rum e fieno, peperone e albicocca ma conserva bocca dritta fresca e profonda: quasi un mondo a parte ma bellissimo. 92

DRAPPIER
Sans Souffre 100% pn. Tanta frutta secca, 36 mesi sui lieviti, solo acciaio, sale e salsedine, ribes e ciliegia, bocca con nota di mela e rafano, bella esplosione di gusto rabbioso e originale; non per tutti. 84
Millésimé Exception 2006. Un poco di legno, 65% pn 35% ch; ha un naso bellissimo di agrumi e nocciole, vaniglia e tanto floreale bianco tra biancospino gelsomino e magnolia ma anche viola e frutta rossa tra mela, fragola e lamponi. In bocca rivela sostanza e sapidità grazie anche ad una bollicina finissima, grande vino. 92
Grande Sandrée 2005 55% pn e 45% ch. Frutta secca grillée da manuale, tropicale appena, poi mirabelle e lampone, in bocca è vinoso profondo e ricco, più da tavola rispetto ad altri millesimi ma pur sempre un fuoriclasse. 90+

HENRI GOUTORBE (RM, Ay)
Cuvée Prestige. Tanto miele di castagno e mela golden mentre in bocca ha un carattere tipico di Ay, poi grande forza e personalità, maschile, ferroso, con finale di ciliegia, notevole. 88
Brut Rosé 30% ch 70% pn: naso e bocca di fragola e yogurt, bocca che coinvolge e rinfresca anche se non finissima. 84
Special Club 2004. Rosso e fiorito, con tanta frutta fresca, mora di gelso e marasca, poi liquirizia e sandalo, un pinot nero fantastico; bocca entusiasmante e festosa, lunghissima. 93

HENRIOT
Brut Soverein 50% pn 50% ch, 3 anni lieviti; dimostra la solita classe e una bella tostatura, con nocciola e pompelmo sugli scudi, bocca tosta e minerale, un grande Brut Maison. 88
Blanc de Blancs 4 anni sui lieviti, fresco e minerale, sontuoso ma elegante in bocca, ficcante ricco e suadente. 90
Cuvée des Enchanteleurs 1998. La dolcezza degli scorsi anni ha lasciato il passo ad un vino più maturo e sbarazzino ma non meno affascinante che si avvicina allo struggente ’96, intenso floreale e ricco di spezia rimanendo al contempo vinoso sapido e leggiadro con una mineralità proverbiale. 94

HERBERT BEAUFORT a Bouzy
Blanc de Blancs Comte du Melomane. Canfora e Spezia, fine e distinto, lieve nota ossidata, bocca ariosa ma scarica. 80
Carte Or Grand Cru 90% pn 10% ch. Lamponi e mirtilli, cuoio e tabacco, bocca di sostanza ma un po’ scontroso. 84
Rosé Grand Cru 100% pn de saignée. Salmonato e con nota carnosa molto presente, bocca di amarena e caramello, finale un poco pesante. 78

JACQUART
Mosaïque. Molto scuro e fruttato con zolfo e mirtillo, bocca ben dosata. 82
Mosaïque Rosé. Talco e lampone, bocca semplice e piatta. 78
Mosaïque Blanc de Blancs 2005. Struttura solida e con note appena iodate e di ginestra, limone candito e sottobosco, non finissimo ma di sostanza. 85

JOSEPH PERRIER (Chalon en Champagne, GM)
Cuvée Royale. 30% vin de reserve di 3-4 anni su base 2008, floreale e intenso, elegante e prezioso, arancio giallo e pesca, anice e confetto ma anche frutta di bosco e gesso. 86
Cuvée Royale Millésimé 2002. Caramello e toffee, tanto chardonnay ben utilizzato, ancora nettamente in piedi e caratteriale, finale carnoso e fruttato con una spezia mirabile e sontuosa, in formissima. 92

LENOBLE (Choully)
Cuvée Intense. Extra brut o quasi (4gr/l) ma con malolattica svolta e un tocco di legno, ha mela e incenso, bocca arcigna e di spessore. Notevole 88
Grand Cru Blanc de Blancs. Zagara e lime, papaya e mandarino, sapido e marino, dolce e in stile quasi cremant quanto a bollicina. 90
Grand Cru Blanc de Blancs 2006. Non molta intensità, floreale e erbaceo, bocca gustosa con non troppo corpo. 84

LANSON
Black Label. Maschio e deciso, senza malolattica 50% pn 25% di vin de reserve, ha impronta classicamente sapida e distinta, base 2008, bocca snella ed elegante. 87
Millésimé 2004. Ricco e opulento, maturità e frutto, ma ancora tanta freschezza; solo da Grand Cru, sostanza e classe da gran tavola. 88
Extra Age (2000-2002-2004). Note iniziali particolari tra caseico e torrefatto, poi varie pulsioni fruttate tra litchi, pera, zest e note più mature a dare un insieme tumultuoso e sfaccettato, ancora fresco e vitale. 90

LAURENT-PERRIER
Ultra Brut LP spinge e tira su lime e mandarino, presenta una bocca arcigna che incarna bene la tipologia. 87
Cuvée Rosé (saignée) sempre un classico e quasi unico per gusto, ha naso di Habanos e arancio, bocca gourmande burrosa ma anche incalzante. 87
Millésimé 2004 50% ch 50% pn: zolfino e pepe, confettura di pesca saturnina, bocca ricca e d’annata, corpo e sostanza ma anche un bel futuro. 91

LOUIS BARTHELEMY
Améthyste 50% pn 25% pm 25% ch. Fresco giovane e modaiolo, con nocciola e ribes bianco, lieve ed elegante, bevuta moderna ma territoriale. 88
Rosé Rubis rosa e fragola ma non molto intenso, floreale e gessoso, bocca succulenta ma con pochi appigli. 83
Saphir Millésimé 2006 boscoso e con note tra miele e spezie, balsamico e candito con finale leggiadro. 89

LEGRAS & HAAS (Choully)
Rosé 50% ch 25% pn 25% pm. Resine e castagna bollita, in bocca è lieve e soffice. 83
Blanc de Blancs Grand Cru 2005. Mandorle e tostatura, resine e tropicale, bocca piaciona ma anche briosa e piacevole. 86
Exigence 50% ch 50% pn da Ay, grand cru anche nei fatti con un naso dove domina il pinot nero; bocca in equilibrio, elegante e piacevole, finale di arancio tarocco e liquirizia. 88

LECLERC BRIANT (biodinamico, Cumières)
Cuvée Extra Brut 70% pn 30% pm da vigne bio da ormai 20 anni; naso etereo di caramella agli agrumi e frutta di bosco, rafano e gelso, bocca con nota ossidativa e lieve volatile acetica ma curiosa. 83 (per gli amanti del genere mettete un paio di punti in più)
Les Chèvres Pierreuses da millesimi 2009 e 2008, 40% pn 40% ch 20% pm; un tocco di legno per questo vino forse eccessivamente personale, ma umorale e vinoso con note di ribes multicolori, gelsomino e accordo di acqua, con bocca di spessore e un finale che riscatta il naso un po’ contrastato. 89 (vedi sopra per i punti in più in caso)

MAILLY GRAND CRU
Grand Cru Réserve 75% pn 25% ch; scattante e preciso, note rosse ma anche un bell’agrumeto mediterraneo che sorprende. 85
Grand Cru Rosé sa di ginestra e melone giallo, ha bocca carnosa e speziata e anche il lato gessoso è ben rappresentato. 86
L’Intemporelle 2007 60% pn 40% ch; tocco di oro nel colore che riflette note appena evolute di zafferano e miele, ma anche note fresche di rafano e ribes; ha bocca rocciosa e lunghissima, ritmata e solida. 89

MOËT & CHANDON
Grand Vintage 2004 col solito stile limpido e caldo, tante tostature tra caffè e pane briosciato, ha frutta elegante e raffinata, sempre un bel bere per un millesimato che sa sorprendere. 90
Grand Vintage 2004 Rosé quasi troppo intenso al naso con una nota di charms ai frutti di bosco che spiazza, ma anche marasca e arancio giallo, si rivela esotico e sfumato con rimandi di tabacco Kentucky e confettura di prugna, originale, ricco ma elegante come non mai, sorprendente e godurioso. 91

PANNIER
Sélection Brut 40% ch 30% pn 30% pm 42 mesi sui lieviti: fieno e ananas, bocca succosa e di corpo, finale di agrumi. 79
Extra Brut 42 mesi e niente o quasi dosaggio, bocca accesa e squillante, forse semplice ma perfetta per la categoria; il corpo non manca. 85
Vintage 2006 Blanc de Noirs, solo pinot nero e meunier; appena uscito, bosco e menta, bocca ricca e fruttata, bel finale allegro ma elegante. 86

PAUL BARA
Réserve Grand Cru 100% da Bouzy molto pinot nero: naso di frutta bosco e fieno, bocca non elegantissima, tirata e piaciona. 79
Grand Rosé de Bouzy Grand Cru. Lampone e melassa, vin brûlé e cannella, bocca ispida con liqueur molto presente, che evoca le morositas. 77
Grand Cru 2004 Special Club 90% pn 10% ch; salvia e menta ma anche tanto ribes, bocca notevole ed elegante, in affinamento. 86

PAUL LOUIS MARTIN a Bouzy
Cuvée Brut 60% pn 40% ch; mela golden e tostatura, bocca ricca e un poco grossolana ma simpatica e caratteriale. 85
Grand Cru Blanc de Noirs resine e menta, salvia e talco, bocca rossa e balsamica, incisiva e di senape. Originale. 87
Grand Cru Blanc de Noirs Millésimé 2005 coltivato a Bouzy, eppure ha carattere da chardonnay: alchechengi e mandarino tardivo, bocca ricca e ampia, in debito di bottiglia ma ben ritmato. 88

PERRIER JOUËT
Grand Brut. Forse una sboccatura non recentissima dimostra come questa cuvée possa rivelarsi sostanziosa e complessa alla distanza, con note minerali e balsamiche di menta insieme ad un fruttato pimpante e solare. 85
Blason Rosé. Viola, cassis e opulenza, lamponi e zenzero, bocca più piatta ma seria e coerente. 85
Belle Epoque 2004. L’anno di bottiglia lo ritrova sempre più grandioso e fruttato, distintivo per il grande chardonnay che lo anima e che lo rende scintillante di melone e pera, ma che sa chiudere su un bellissimo e lungo finale di frutta di bosco, sandalo, pepe e menta. 92+

PENET-CHARDONNET (Verzy-Verzenay)
Grand Cru Extra Brut 2007 70% ch 30% pn; eucalipto e lychees, menta e vaniglia, bocca intensa e ficcante, ancora in evoluzione, maschile con tocco di agrumi. 82
Rosé Grand Cru 70% pn saignée. Mela rossa e candita, vinoso e aggressivo, gourmande per forza, finale tra sapido e tartarico. 79
Grand Cuvée Reserve. Evoluzione e ossidazione, molto dritto e intenso con bocca che sorprende per secchezza e finale. 88
Grand Cru Millésimé 2002. Evoluto e distinto, opulento ma ancora in fieri, tocco di zagara, finale succoso. 85

PERTOIS MORISET
Grand Réserve Grand Cru. 4 annate diverse, argilla e calcare, minerale, corpo e sostanza, polpa e lime, bocca esplosiva e gioiosa. 88
Rosé Grand Cru saignée per il 20%, più agrumato rosso, ciliegia e fragola, bocca gourmande. 82
Brut Millésimé 2004. 4 anni sui lieviti, uve solo da Mesnil, sa inizialmente un poco di sapone alle erbe, poi bosco, miele, cassis e ginger; la bocca è semplice ma carnosa. 85

PIPER HEIDSIECK
Brut. Classico, con pepe bianco e salvia, mandarino, bocca polposa non ancora finissima. 82
Brut Essentielle. Dosato a 7gr/l, 36 mesi sui lieviti, da aprile 2009 degorgiato nell’ottobre 2012. Ha bocca intensa e incalzante, grande frutta gialla e spezia, che forse necessita di affinamento e sviluppo, bocca da pinot nero, mela rossa e liebkuchen. 87
Rare 2002 è sempre un vino immenso, con inizio su incenso e arancio giallo, albicocca e mandarino candito più conturbanti e fini note di peonia, zagara, tabacco biondo; in bocca è sapido di una dolcezza infinita, persistente e caramellato, fantastico e in costante miglioramento ad ogni riassaggio. 95

POMMERY
Apanage Prestige è una delle novità del giorno con ben 7 anni sui lieviti a dare una nota intensa fruttata di pesca con zenzero e pepe, la maturazione regala inoltre una profondità incredibile, realizzando un bellissimo connubio tra maturità e giovinezza, di grande eleganza. 88
Rosé Apanage. Velo di cipolla, lamponi e ribes e floreale di rosa, bocca anche troppo lieve. 83
Cuvée Louise 2002. In anteprima il grande millesimo che si annuncia opulento e ricchissimo, bocca indietro di bottiglia ma è un condensato di sanguinella, ginger e ribes rosso, bocca tra sandalo e liquirizia, finale di bosco in affinamento; sarà grande. 92+

RUINART
Blanc de Blancs. Agrumi, salsedine, lime, finale giusto e piacione, sempre se stesso ma non è necessariamente un bene… 82
Ruinart Rosé è arancio allo stato puro, poi pompelmo rosa e ciliegia. Qualche refolo di peperone e menta a chiudere in bel finale ruffiano ormai iconico. 86

VEUVE CLICQUOT
Yellow Label sempre riconoscibile e giallo nell’animo, tra pesca e ginestra ma anche note di gelsomino e rosa, mostra la solita grande bevibilità con una rotondità sempre meno avvertibile rispetto al passato. 85
Rosé. Mora e fragola, cassis e tanto gesso, bocca di cipria e menta. 87

VIEILLE FRANCE
Brut. Il solito omaggio al passato ben fatto, con note boisée e speziate a dominare, cui gioverebbe un filo di corpo in più in bocca. 81
Rosé concettuoso e con note di mandorla molto evidenti, vinoso sia al naso che in bocca, non finissimo. 82
Millesime 2004. L’anno in più lo affina e toglie alcune note caseiche; resta un bel floreale e una bocca che affianca all’amarena note di frutta secca e gessose. 86

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

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