Anche Intravino ad App.etite il 20-21 settembre a Bologna. Che andiamo a dire

di Alessandro Morichetti

Stefano Bonilli avrebbe voluto esserci da protagonista. Il modo migliore per onorarlo sarà contribuire alla sua ultima creatura: il 20 e 21 settembre a Bologna si terrà App.etite, “Uno scatto fotografico sulla comunicazione enogastronomica, uno sguardo diffuso sul comunicare il cibo e il bere, un’analisi del presente, il racconto del passato, una proiezione di quello che sarà il futuro della comunicazione food & wine” come racconta la Gazzetta Gastronomica.

Il programma è ricco e merita di essere copincollato per intero, ma non prendetelo per oro colato perché alcune partecipazioni sono ancora in via di definizione. Scorretelo con un minimo di attenzione.

App.etite
enogastronomia e  crossmedialità

Sabato 20 e Domenica 21 Settembre 2014
Bologna Business School, Aula Magna

Sabato 20 Settembre
9:00  Accredito e Welcome Coffee
9:45  Saluto di BenvenutoMassimo Bergami (Bologna Business School)
10:00   Editoria Gastronomica in transizione
Coordinatore: Roberto Grandi (Università di Bologna)
10:10 Evoluzione dei modelli di business nell’editoria, Paola Dubini (Università Bocconi)
10:30 Da Slow Food a Giunti, cambiamenti dell’editoria di settore negli anni della crisi, Marco Bolasco (Giunti e Slow Food Editore)
10:50 Massimo Russo (Wired Italia)
11:10 Blogging ed Editoria Digitale, Giuseppe Granieri (Saggista)
11:30 Dal Food all’editoria digitale, Antonio Tombolini (Simplicissimus)
11:50 Social Food, Elisia Menduni (Gazzetta Gastronomica)
12:10 Il caso Agrodolce, Lorenza Fumelli (Agrodolce)
12:30  Antonio Scuteri (Repubblica) intervista Massimo Bernardi (Dissapore)
12:50 Discussione
13:30 Standing Lunch
14:30 Case Histories di cross medialità
Coordinatore: Elisia Menduni (Gazzetta Gastronomica)
14:40 Hungry for Wine: Developing a Narrative Voice, Cathy Huyghe (Forbes)
15:00 Perché è così faticoso parlare di vino sul web, Andrea Gori (Intravino)
15:20 Brand Communities, Patrizia Cianetti (Ducati)
15:40 Strategie di comunicazione, Erica Nonni (Food and Wine Communication Consultant)
16:00  Discussione
16:30 Territori, enogastronomia e turismo
Coordinatore: Edoardo Colombo (consulente)
16:40 Massimo Bergami (Bologna Business School)
17:00  Vinitaly tours: promuovere il territorio attraverso il vino, Stevie Kim (Vinitaly International Academy)
17:20 Ryan King (Fine Dining Lovers)
17:40 Untitled 2014, Andrea Petrini (GELINAZ! Road Restaurant)
18:00 Le ambiguità del turismo e le certezze dell’industria dell’ospitalità, Antonio Preiti (Economista)
18:20 Discussione

Domenica 21 Settembre

9:00 Welcome Coffee
9:30    Dalla televisione culinaria alla mitizzazione dello chef
Coordinatore: Ludovica Leone (Università Bocconi e Università di Bologna)
9:40  Il cibo come televisione e la televisione come cibo, Enrico Menduni (Università Roma Tre)
10:00 La “cultura” di Discovery,  Sergio del Prete (Discovery Italia)
10:20 Cooking/talent show: Bake off vs. Masterchef, Fabrizio Ievolella (Magnolia) – tbc
10:40  Tv tematica e cibo: una rivoluzione in 10 anni, Francesca Barberini (Conduttrice)
10:40 Tavola rotonda oltre le Guide
Coordinatore :  Marco Bolasco (Giunti e Slow Food Editore)
Enzo Vizzari ( L’Espresso)
Paolo Marchi (Identità Golose)
Alberto Cauzzi (Passione Gourmet)
Marco Bolasco (Giunti e Slow Food Editore)
Luciano Pignataro (Il Mattino) 

11:20 Discussione
12:20 Chiusura dei lavori

Tanta carne al fuoco, vero? Io ho già mandato la mia mail di iscrizione a daniela.pirani@almaweb.unibo.it e per Intravino sul palco ci sarà Andrea Gori a parlare di “Perché è così faticoso parlare di vino sul web”. Non sappiamo se il titolo resterà esattamente questo, ma al netto della respingenza, ci possiamo stare dentro.

Io andrò con le orecchie ben aperte per capire i modelli di business presenti sul tavolo. La presenza del vino nell’assise è alquanto limitata: ci saranno Stevie Kim (Vinitaly International) e Cathy Huyghe (Forbes), che purtroppo non conosco, ma poco altro.

Interverranno poi tanti amici: Massimo Bernardi che racconterà la storia di Dissapore ad Antonio Scuteri (Repubblica), Antonio Tombolini (Simplicissimus), Lorenza Fumelli (“Il caso Agrodolce”), Marco Bolasco (Giunti, Slow Food) and much more.

Prima dei saluti, però, rispondiamo alla domanda di partenza: che andiamo a dire noi di Intravino?

Ecco un po’ di appunti: diremo che parlare di vino non è faticoso. Serve essere divertenti e coinvolgenti, e che il vino bevuto è sacro e profano come il suo racconto. Che i sacerdoti hanno rotto i maroni perché sono inutili mentre inutile non è la loro conoscenza: solo che è utilizzata male, respinge più che coinvolgere. Di Intravino diremo che il nostro plus è anche il vero limite del modello di business: siamo scapigliati, irrituali, privi di una linea definita perché molto polifonici, probabilmente anche chiassosi ma appunto, tutto questo serve a dire che non è faticoso parlare di vino sul web, a meno che uno non sia un vecchio arnese dell’informazione e pensi di replicare le formule cartacee in rete.

Noi parliamo di vino a questa gente qua per esempio.

Un tweet del genere fa arrabbiare i soloni, ma a noi fa ridere. E siccome il 99% dell’umanità là fuori è fatta di gente così, si tratta di parlare a loro con parole umane. Insomma gli appunti io li sto mettendo giù, ma è un work in progress. Ci vediamo a Bologna.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

8 Commenti

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Francesco Annibali

circa 10 anni fa - Link

maddai alessandro, la percentuale è parecchio inferiore al 99%, mica sono tutti idioti-prevenuti-qualunquisti quelli che non si intendono di vino e vorrebbero. E poi i pregiudizi se li hai non li levi, mai. Uno come Ty-il-nano non doventerà mai un appassionato, è già 'bruciato'

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Alessandro Morichetti

circa 10 anni fa - Link

Non penso proprio, grossa parte delle persone con cui interagisco ogni giorno ha in mente quel genere di questioni, gente che vuole bere e capire anche partendo da alcuni dubbi come quelli. Che, detto tra noi, è la stessa identica cosa che mi chiedevo agli inizi sentendo Paolo Lauciani su Gusto.

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Francesco Annibali

circa 10 anni fa - Link

Tu ti chiedevi "chissà se un giorno riuscirò anch'io a cogliere i in un bicchiere di vino". Quel tipo trippino (grillino di trippavvàisor) si chiede invece "chissà se un giorno riuscirò anch'io a cogliere i in un CAZZO DI bicchiere di vino". E' prevenuto. E sui pregiudizi non attecchisce nulla.

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Jacopo Cossater

circa 10 anni fa - Link

Mi segnalano che non potendo partecipare di persona, i posti destinati al pubblico sono già esauriti, non è previsto neanche uno streaming per poter seguire da casa. Peccato (ma magari in dieci giorni si può risolvere).

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Alessandro Morichetti

circa 10 anni fa - Link

Io spero che Max Bergami e l'organizzazione riescano a trovare una sede più consona perché un convegno con più intervistati che pubblico non suona bene. Coraggio! @Francesco Annibali Mannò, io non farei troppa analisi del contenuto su un tweet. Lì vedo una curiosità che poi può evolvere in mille modi e con cui è interessante parlare. C'è di molto peggio in giro, eccome.

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Francesco Garzon

circa 10 anni fa - Link

Effettivamente per quelli che non possono partecipare e visto che si parla di crossmedialità sarebbe carino avere dei contenuti dell'evento sul web. Mentre, per me, Ty_il_nano ha già fatto un passo avanti rispetto alla massa dei consumatori (senza offesa per nessuno), si è posto il problema. La sua idea di vino è già più avanzata lo pone di fronte a una delle prime e più comuni questioni di chi si avvicina al "liquido odoroso".

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Daniele

circa 10 anni fa - Link

No dai ragazzi non ci posso credere che un evento del genere non venga trasmesso in streaming, è una roba che grida vendetta, cercate di porre rimedio

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Giovanni Solaroli

circa 10 anni fa - Link

Il tweet è un richiamo, esattamente come per gli uccelli. Costui vuole essere notato. E chiamatelo al telefono, così si quieta!

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