7 buoni motivi per non amare il vino di Massimo D’Alema, vignaiolo in Umbria
di Antonio TomacelliDi quando in quando mi piace concedermi il lusso di un’antipatia a pelle, solo per il gusto di avere qualcuno su quei parallelepipedi in cartone di cui ora mi sfugge il nome (su consiglio del mio avvocato). Prendi Massimo D’Alema, per esempio. L’uomo fa di tutto per non apparire simpatico e, devo ammetterlo, ci riesce benissimo. Io, per dire, è dai tempi della Bicamerale che fatico a capire in che squadra gioca e la mancata legge sul conflitto di interesse non mi ha chiarito le idee. Peggio mi sento ad aprire il capitolo “privatizzazioni”, orribile neologismo che tradotto in italiano corrente suona più o meno “svendere ai privati per quattro soldi i beni pubblici” ma, tant’è, nessuno ha spiegato a Baffino che il termine giusto era “liberalizzazioni”. Ok, termino questa lunga premessa e vengo al dunque: oggi ha visto la luce il primo vino prodotto dalla cantina umbra di Massimo D’Alema e, c’è da ammetterlo, l’uomo non si smentisce mai.
Eccovi, allora, 7 buoni motivi per non amare il vino di Massimo D’Alema, vignaiolo in Umbria
1) Il vino si chiama “Sfide”. Alla nostra pazienza?
2) È fatto con vitigni alloctoni, cabernet franc per questa volta. Rive gauche, ça va sans dire….
3) L’enologo della cantina si chiama Riccardo Cotarella. What else?
4) La cantina aderisce al progetto Wine Research Team dell’enologo di cui sopra, per la produzione di vino senza solfiti. Chiamatelo “vino naturale” e metto mano alla pistola (cit.).
5) La presentazione del vino è avvenuta presso l’Ais-Bibenda di Roma di Franco (Maria) Ricci. Bruno Vespa, in compagnia del plastico della cantina, ha voluto complimentarsi con l’ex Presidente del Consiglio per la qualità del vino. Chi l’avrebbe detto, eh?
6) Il prossimo vino prodotto dalla cantina La Madeleine, sarà il top aziendale e si chiamerà “NarnOt”, il cui nome è una crasi tra Narni e Otricoli, le località tra le quali si trova la cantina dalemiana. Taglio bordolese, chettelodicoaffà.
7) La cantina ha ricevuto un finanziamento europeo di 57.000 euro. Lo stesso finanziamento negato ai precedenti proprietari. Ma và?
L’orgia del mainstream applicato al vino termina qui. Non male per un leader della sinistra. O del centro-sinistra. O del centro destra. Insomma, fate voi, tanto lui non si offende mica, eh!
P.s.: se Slowine visita la cantina, giuro, brucio il poster di Carlin Petrini che ho in cameretta.
58 Commenti
Eleutherius Grootjans
circa 11 anni fa - LinkOddìo devo prendermi un Maalox®
RispondiAlessandro Bocchetti
circa 11 anni fa - LinkÈ siamo solo all'inizio... Poi non dire che nonveloavevodetto! :D Ciao A
RispondiMario
circa 11 anni fa - LinkPuoi spiegare gentilmente perchè i punti 2, 3 e 4 sono dei motivi per non berlo?
Rispondimarina
circa 11 anni fa - LinkDisgustata? e' troppo poco. Mattei sei un grande! e noi lasciamo che questo vino se lo beva Vespa....sono in perfetta sintonia lui e il nuovo "winemaker" no?
Rispondinico aka tenente Drogo
circa 11 anni fa - Linksono anch'io un ammiratore di Mauro Mattei, ma diamo a Tomacelli quello che è di Tomacelli
RispondiSilvana
circa 11 anni fa - LinkDi venerdì diciassette.
RispondiGiovanni
circa 11 anni fa - LinkCome si fa a commentare senza essere volgari! Come si fa a mantenere un certo stile dopo aver letto cose del genere! Come si fa ad accettare che un personaggio del genere entri nel mondo del vino, auguro una vita di disgrazia a chiunque si metta in bocca quel liquido.
RispondiSilvana
circa 11 anni fa - Linkl'amaro calice della politica.
RispondiAG
circa 11 anni fa - Link'Sto mondo è pieno di personaggi simili, se per quello....
RispondiRossano Ferrazzano
circa 11 anni fa - LinkMa non stiamo un po' esagerando?
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - Linkun pò d'ironia - anche cattiva - non guasta.. da parte di cittadini che non hanno la scorta, non hanno subito lo stage per i figli a New York da Della Valle, non frequentano l'Aspen Institute, non hanno scarpe su misura..
RispondiRossano Ferrazzano
circa 11 anni fa - LinkA me delle varie indignazioni quella più fuori luogo pare quella riguardante l'ingresso nel mondo del vino. Capisco (ma non condivido) la retorica contro la kasta, ma qui contemporaneamente (e questo mi interessa di più) mi pare che si pretenda di dare al vino una serietà che non gli compete. A mio avviso chiunque, anche i peggiori mafiosi, sono (moralmente) liberi di piantare vigna e fare vino, senza che questo possa essere ragione di scandalo per chicchessia. E penso di non dover raccontare quanto seriamente io prenda il vino, anche in chiave morale. Poi ovviamente ognuno potrà valutare se prenderà mai in considerazione l'ipotesi di comprare o assaggiare quel vino, e anche se si vuole prendere la libertà di non considerarlo a priori buono. Il vino diventa il luogo in cui vivono i valori morali e umani che è capace di accogliere quando qualcuno di degno coltiva le vigne e lavora i mosti, e quando qualcuno di sensibile se lo versa nel bicchiere. Diversamente, è solo succo di frutta fermentato, e non c'è niente di sacro che possa essere violato, in esso. E' solo un'occasione sprecata, ma ad un'uomo come D'Alema c'è ben altro da rinfacciare.
RispondiRossano Ferrazzano
circa 11 anni fa - Linke.c. dove è scritto "sono (moralmente) liberi" leggi invece "è (moralmente) libero" augh :-P
Rispondigiacomo verzotti
circa 11 anni fa - Linke a quanto è venduto questo nettare?
RispondiAlessandro Bandini
circa 11 anni fa - LinkIo mi auguro invece che si dedichi anima e corpo al vino, vino che siamo sempre liberi, per ora, di non bere: le conseguenze delle attività precedenti ricadono invece inevitabilmente su di noi e sulle generazioni a venire.
RispondiPatrizia
circa 11 anni fa - LinkCaspio! Non pensavo di doverlo mai ammettere! Ma comincio a comprendere l'astemio...
Rispondicarlo tabarrini
circa 11 anni fa - LinkIntanto però è finito quì. certo non provo invidia per il post ;-) Giovanni e Jacopo, è arrivato il momento di una bella verticale di un vero vitigno Umbro, il Grechetto !
RispondiJacopo Cossater
circa 11 anni fa - Linkpresente!
RispondiEmanuele
circa 11 anni fa - Linkvenganchìo.
Rispondigabriele succi
circa 11 anni fa - LinkPer non parlare della Baraldini...e delle vittime del disastro della funivia del Cermis, del capitano Ashby... :twisted: :twisted: Che pena...
Rispondigiuseppebarretta
circa 11 anni fa - LinkCaro Tomacelli la tua è una antipatia largamente condivisa, e giustificata dal dato di fatto che quanto più a sinistra vai, più baffetto è antipatico, mentre tanto più a destra ti sposti, tanto diventa un simpatico amicone. Ma voglio sperare che un paio di un prossimo vino lo chiami "arcobaleno" ed un altro paio le offra a Ciccio Cavallari.
RispondiAndrea Fontana
circa 11 anni fa - LinkRincaro la dose: se Slowine la visita, smetto di collaborarci.
RispondiAlberto G. Tricolore
circa 11 anni fa - LinkGrazie per l'informazione, staro' molto attento a non acquistarlo,non berlo, non degustarlo e finanche ad impedire con ogni mezzo lecito ed illecito, che a qualcuno possa venir l'idea di farmi questo regalo. Che faccia di cu.. ooops, dicevo che faccia di bronzo, lui e Vespa il lecchino di tutti i cu.. parlamentari.
RispondiAlberto G. Tricolore
circa 11 anni fa - LinkE che schifezza e mo' non prendo sonno per qualche ora, e che schifo mi viene da vomitare.
Rispondiluigi
circa 11 anni fa - LinkMassimo D'Alema come tanti altri politici ha acquistato della vigna e produce vino. Allora????? Beviamo a simpatia o a qualità? Quante Banche o Assicurazioni sono state o sono ancora proprietarie di eccellenti marchi di vini e spumanti? Per la simpatia che nutro su alcuni personaggi dovrei evitare di viaggiare con Italo, invece mi da un servizio e lo uso. Se ogni volta che mangio, bevo, lavoro devo pensare a chi faccio guadagnare sarei più vecchio di quello che sono. Il vino prodotto nelle cantine di D'Alema se merita o non merita a decretarlo come sempre sarà il pubblico che beve vino....tutto il resto è "noia".
RispondiEmanuele
circa 11 anni fa - LinkLuigi, io ogni volta che mangio, bevo, lavoro cerco di sapere chi faccio guadagnare. A volte scopro di non gradire il beneficiario e cambio scelta. E non sono più vecchio di quel che sono. Anzi: mi sento più tranquillo e, se me lo concede, più libero. Non è antipatia, è libero mercato in una delle sue condizioni essenziali: disponibilità delle informazioni e loro utilizzo.
RispondiArturo Terminiello
circa 11 anni fa - LinkMeglio il Sagrantino di Tabarrini!
RispondiSilvana
circa 11 anni fa - LinkD'alema in Umbria, Bertinotti in Maremma: un passato che ritorna.
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - LinkLe giacche "bulgare" a quadrettoni sono come le bombe irlandesi ad orologeria..
Rispondimaurizio gily
circa 11 anni fa - Linknoto che un'ondata di spontanea simpatia verso i protagonisti investe questo nuovo progetto di impresa.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 11 anni fa - LinkRoba da pazzi. Ma non per Baffino in sé, che un politico faccia vino, caffé o ponce al rum non mi fa né caldo né freddo, ma perché è un concentrato di banalità che più banalità non si può; uve alloctone (uffa), e tra quelle alloctone proprio il prezzemolino cabernet (riuffa), senza solfiti (triuffa), fatto dall'enologo ultrastar (quadriuffa), con un nome che più banale e narcistico non si può (quintiuffa) e potrei continuare. Un concentrato di banalità trite e ritrite come queste l'ho visto raramente, e dire che nel vino si vede davvero di tutto. Dai apprendista barbiere pugliese, puoi fare di meglio.
RispondiEmanuele
circa 11 anni fa - LinkSe avesse intrapreso un'attività nel campo del ponce al rum quasi quasi gliel'avrei comprato.
RispondiZakk
circa 11 anni fa - LinkPremesse: D'Alema mi sta sui cabasisi. Cotarella idem. L'alloctono ha rotto le palle. Detto questo, non ho assaggiato il vino in questione e devo dire che non credo lo cercherò in giro, se capitasse nel bicchiere lo berrò e ne darò una mia insindacabile valutazione, senza pensare a chi lo fa. Però devo ammettere che tra un cabernet e un sagrantino, in Umbria, mi incuriosisce di più il cab., Bea escluso naturalmente.
RispondiFrancesco Santini
circa 11 anni fa - LinkCome posso reperirlo? Un cliente me lo ha chiesto...E non necessariamente non quello che bevo quello che vendo (tendenzialmente si....)
RispondiElena
circa 11 anni fa - LinkUn vino ci si aspetta che sia espressione del territorio ed anche della personalità di chi lo produce.....
Rispondifrancesco
circa 11 anni fa - LinkLa migliore maniera per non apprezzare questo vino ed il suo ideatore era quella di ignorarlo, in questo modo gli si è fatta pubblicità gratuita. Non condivido questo modo di ragionare, la penso come Luigi : se ogni volta che compro qualcosa, mangio, guardo la Tv o vado al cesso, devo pensare a chi faccio guadagnare con la carta igienica, non cagherei piu' ( anche perchè in moltissimi casi di mezzo ci sono i politici e le loro famiglie ed affini ) :)
Rispondigabriele succi
circa 11 anni fa - Link@ Francesco e Luigi Quello che fa andare i maroni in giostra non è il fatto che il vino possa essere cattivo o meno solo perchè l'ha fatto il soggetto in questione, ritratto in fotografia... Fa andare su tutte le furie ad esempio che: punto 7) "La cantina ha ricevuto un finanziamento europeo di 57.000 euro. Lo stesso finanziamento negato ai precedenti proprietari." (Cit.) ...guarda caso eh... Perchè ai precedenti proprietari no e adesso si? "Fate rifletti" su questo...
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - LinkQuesto è il vero filone : i finanziamenti.. Perchè prima no ed all'ex premier si..? Solo chi conosce Foggy Bottom ha diritto ad avere aiuti..?? E chi controlla come vengono effettivamente impiegati..?? Qualche tempo fa ho avuto uno scambio, diciamo così.. "brillante" di battute con tal dr Pirrotta, capo.uff stampa del min. Agircoltura ( forse parente del craxiano Onofrio Pirrotta..? ) a loro interessa solo che la presentazione delle richieste di fianziamento sia formalmente inattaccabile.. il resto è solo Noia o Hdemia.. .. e chi lavora con passione ma non conosce nessuno.. può anche andare a cagare..!
RispondiAndrea Fontana
circa 11 anni fa - LinkLa penso esattamente come Emanuele: io ogni volta che devo acquistare qualcosa cerco di capire chi faccio arricchire e se la persona o il gruppo che c'è dietro non mi piacciono cambio scelta. Perché è inutile votare Grillo per contrastare Berlusconi (giusto per fare un esempio) e poi comprare libri mondadori, vedere al cinema film medusa, ecc. È inutile associarsi a Slow Food, promuovere la biodiversità e poi bere acqua panna, mangiare gelati motta o cioccolato perugina (tutti marchi della multinazionale Nestlé). Si chiama, oltre che libertà di scelta, coerenza.
Rispondimanilo
circa 11 anni fa - LinkDiciamo che io la penso un pò come Emanuele ed un pò come Luigi ed un pò come Rossano diciamo un 33% come un buon champagne (; Sono un pò contro la casta, anche se ne faccio parte, sono un pò talebano per il naturale, però se mi capita assaggio anche Cotarella & Company, magari il Montes nn è d'accordo. Se posso quando compro, cerco sempre di indirazzarmi su persone che conosco, poi però entra il fattore money, uno cerca di comprare in base al proprio redditto. Quanti di voi comprano da Ikea? Quanti di voi non rinunciano alla Nutella? Non finirei più di dire quanti di voi? E' normale che sullo scaffale di un enoteca, fra un vino di baffino ed un vino che mi piace euguale di Caio e Sempronio, la risposta viene da se.
RispondiGianni Ruggiero
circa 11 anni fa - LinkPerché tutto questo veleno,capisco D'Agostino che come provocatore e'un fenomeno,dimostrate che i precedenti proprietari avessero i requisiti per accedere al finanziamento in primis e piantatela con il populismo da quattro soldi.Almeno i soldi lui li ha utilizzati per un fine e non per la fine.
RispondiAdriano Anglani
circa 11 anni fa - LinkDi certo sarebbe stato meglio non parlarne affatto! Tutti questi interventi hanno DI SICURO scatenato la curiosità di metà delle persone intervenute e, forse, di tutti quelli che hanno solo letto il post. Detto questo concordo con Tomacelli per il poster di Carlin Petrini che anch'io ho in cameretta e con Andrea Fontana e le sue cosiderazioni su Slowine..... ma ho il fondatissimo timore che l'anno prossimo ci potrebbero essere almeno due collaboratori in meno a raccontare Storie di Vita, Vigne e e Vini ;-)
Rispondinikkinikki
circa 11 anni fa - LinkMi chiamo Nicola e sono un ex alcolista. Oltre alle buone motivazioni per smettere di bere che mi hanno aiutato 5 anni or sono quali il rispetto di sè, il migliorare la qualità della vita, la salute e ritrovare un rapporto armonico con gli altri ora si aggiunge una nuova, inaspettata e meravgliosa conquista. L'impossibilità per me per proseguire nella giusta strada intrapresa di poter assaggiare i vini delle cantine di Baffino & Co.
RispondiTamara
circa 11 anni fa - LinkNicola, pur non conoscendoti dico: sei un uomo saggio. Sommamente saggio. Continua così e prosit!
RispondiMax
circa 11 anni fa - LinkNon ci capisco un granchè di vini ma non posso che quotare tutto !!
RispondiTeibaldo
circa 11 anni fa - LinkArticolo stupido.
RispondiAlessandro Martinelli
circa 11 anni fa - LinkSe non sbaglio, il vitigno che usa D'Alema era stato vietato dalla regione umbria: sbaglio?
RispondiAntonio Tomacelli
circa 11 anni fa - LinkChe usava. Ha dovuto estirpare maeselan e tannat, vitigni vietati dalla regione umbria :-)
Rispondigabriele succi
circa 11 anni fa - LinkTomax, chi aveva piantato tannat e marselan? Lui o i vecchi proprietari? Thanx in anticipo.
Rispondidaniela mantellassi
circa 11 anni fa - Linkma non se lo poteva fare dalle sue parti? L'Umbria è troppo vicina a noi e quindi sacra. Che Vespa se lo beva insieme al risottino fatto dal suo compare diversi anni fa. ma proprio quello lì, sarà di certo ancora buono......
RispondiRoberto Tempesti
circa 11 anni fa - LinkInteressa sapere se il vino e' buono o cattivo. Il resto sono idiozie.
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - Linkhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-brunello-di-montebaffino-il-mago-dalemix-con-i-figli-francesco-e-giulia-si-16638.htm
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - LinkSolo qualche giorno fa durante una tavola rotonda era intervenuto da esperto e conoscitore dei segreti delle bottiglie: «La qualità crescerà dappertutto -aveva esordito -, basta pensare a come sta crescendo l'America Latina con il vino.
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - LinkMassimo D'Alema arriverà a Otricoli per vedere di persona come procedono le operazioni che da qui a cinque anni metteranno in bottiglia il suo rosso doc... Roberta Catania per "Libero"
RispondiGianni Morgan Usai
circa 11 anni fa - Linkl costo totale dell'operazione è di 191.357 euro, ai quali andrebbero tolti i 3.243 euro di Bonino. Così si arriva a una spesa di 188.114euro, che sommati ai 58.400 del 2008, danno il prezzo del regalo di papà D'Alema: 246.514 euro.
RispondiSergio Picariello
circa 11 anni fa - LinkIl punto 7 è ampiamente sufficiente a bollare l'iniziativa per quello che è: una squallida operazione commerciale che sfrutta la forza mediatica dell'ultracasta, in barba ai tanti (veri) viticoltori che sudano e rischiano ogni giorno sulla propria pelle, in nome di una passione vera che raramente ammette compromessi. Da evitare con cura, fossero pure le ultime bocce rimaste sulla Terra.[img]http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=d'alema&source=images&cd=&docid=eRVQUT2wnWqInM&tbnid=DiNqMTOsjOPaXM:&ved=&url=http%3A%2F%2Fwww.wilditaly.net%2Fi-politici-al-microscopio-massimo-dalema-11782%2F&ei=oKSbUczyJ8GmO7GCgaAB&bvm=bv.46751780,d.ZWU&psig=AFQjCNGYEvNnAa_23bSje7s4fHqfuEJvNA&ust=1369241120887719[/img]
Rispondiandrea antolini
circa 11 anni fa - Linke che sarà mia tanto casino per il vino del baffino....discutete del vino di chi ci mette passione,lavoro duro,ricerca del sublime edel lancio del suo territorio....jimmy
RispondiRiccardoFVS
circa 11 anni fa - Linkvignaiolo una bella sega!
Rispondi