4 cose molto sbagliate dell’Expo 2015. #2: Nutrire il pianeta, dissetarlo con la Coca Cola

di Antonio Tomacelli

L’Expo 2015 si sta velocemente avviando verso il baratro o è destinato a un luminoso successo? Forse è ancora presto per dirlo ma i segnali che giungono da Milano non sono incoraggianti. Ne abbiamo raccolti quattro che la dicono lunga sul modus operandi dei responsabili. Il secondo che affrontiamo è:

2. Nutrire il pianeta, alzare la glicemia

Quando leggi sul sito dell’Expo 2015 che “Il brand Coca Cola è stato scelto in virtù del suo impegno sul fronte dell’innovazione e della crescita sostenibile, capace di generare ricchezza per le comunità, tutelando le risorse utilizzate e incoraggiando consumi stili di vita equilibrati”, qualche domanda te la fai.

La prima, la più banale, è: era proprio necessario un “Official Soft Drink Partner” in una manifestazione incentrata sui temi dello sviluppo sostenibile e degli stili di vita sani? Pare proprio di si, visto che la Coca Cola ha vinto un bando di concorso indetto dall’Expo che non poteva fare a meno di bibite gassate e zuccherate.

Non voglio fare il terzomondista d’accatto ma assegnare un intero padiglione ad una delle multinazionale più chiacchierate — spesso a ragione — in cambio di pochi (?) sghei, non mi sembra granché opportuno per una manifestazione di livello mondiale, anche se mischia allegramente Slow Food e Nestlè, Coca Cola e Fair Trade.

L’azienda americana dovrà, per contratto, costruire a sue spese il padiglione e versare 3 milioni di euro (più il 12% sulle vendite) all’ente organizzatore. È obbligato, inoltre, a spendere non meno di 4 milioni di euro in pubblicità che dovrà recare il logo dell’Expo 2015.

Giuseppe Sala, il Commissario Unico di Expo Milano 2015 ha così commentato questa nuova partnership: “Con Coca-Cola l’esperienza dei nostri visitatori sarà arricchita attraverso la valorizzazione di tematiche quali l‘equilibrio alimentare, l’importanza di una vita sana, di stili di vita attivi, nel rispetto di un ambiente sostenibile”.

Equilibrio alimentare? Vita sana? Stili di vita attivi? Ma di che stiamo parlando?

Qui i casi sono due:
1. L’Expo sull’alimentazione è stato affidato a degli incompetenti che nulla sanno di alimentazione sana ed equilibrata.
2. L’Expo sull’alimentazione è stato affidato a dei piazzisti di scope e spazzole disposti a tutto pur di raccogliere un milione di euro in più.

Sul punto numero uno mi taccio per carità di patria ma sul due mi sentirei di dare un consiglio a lorsignori: a quando un bel bando per la concessione degli Apericena?

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

17 Commenti

avatar

Tonmaso

circa 9 anni fa - Link

Magari ce ne fosse uno per gli apericena, magari.

Rispondi
avatar

Matteo

circa 9 anni fa - Link

E' chiaro che stanno raschiando il barile, ed ovviamente degli squali come la Coca-Cola non vedevano l'ora di potersi buttare a capofitto e venirne fuori rinforzati. Speriamo solo (ma ne dubito) che i danni si limitano ad errori grossolani come questo. (perchè infondo ammettiamolo...per tanta gente sarà solo un'occasione per sbafare tutto quello che viene offerto manco fosse predetta la guerra per il giorno dopo; e questi mica capiscono il tema dell'Expo).

Rispondi
avatar

Stefano Cinelli Colombini

circa 9 anni fa - Link

Non vedo nulla di male nel farsi sponsorizzare dalla Coca Cola, monea non olet e per fare un grande evento i soldi servono. Il problema lo vedo in altre cose. Per esempio il criterio di selezione del vino, che è stato molto semplice; se paghi ci sei, e se non paghi sei fuori. Al Brunello sono stati chiesti € 200.000 e, a meno che il Ministero non ce li regali, non credo che parteciperemo. Ma un Expo che vuole essere la vetrina dell'eccellenza d'Italia può fare a meno del Brunello, del Barolo e di simili vini che fanno (e hanno fatto) grande il nostro Paese nel mondo? Da chi saremo rappresentati, da chi "è" il vino Italiano o da chi caccia il soldo? Questo è il vero dilemma, la Coca Cola lascia il tempo che trova.

Rispondi
avatar

Amber

circa 9 anni fa - Link

Avremmo fatto più bella figura se l'expo si fosse tenuto a Roma nel 42 Quando fu costruito l'EUR ci furono i migliori architetti del mondo, le costruzioni più innovative e meravigliose e sicuramente non avremmo visto lo scempio immondo che stanno facendo questi incompetenti. (e con questo non voglio lodare il fascismo, anzi, ma che il nostra panorama politico debba crescere culturalmente e moralmente è fuor di dubbio) Ditemi che c'entra la COCA COLA con la vita sana. Questi so pazzi. mi fanno vergognare di essere italiana.

Rispondi
avatar

indie

circa 9 anni fa - Link

io farei comprare il brunello dalla coca cola, così siamo a posto.

Rispondi
avatar

Romualdo

circa 9 anni fa - Link

Vabbè che siamo su un sito di vino, ma non facciamo sempre i soliti talebani ! La Coca Cola se presa a piccole dosi ed in occasioni particolari è un tocca sana, infatti era nata come sciroppo curativo e non come soft drink. Del resto la Coca Cola è di Sinitra o è di Destra ? Come avrebbe detto un grande cantautore .... Una cosa è certa fare l'EXPO in un paese con le pezze al c...o la Coca Cola è il meno peggio ! L'osservazione che mi vede in linea con Tomacelli è che questi politici gli hanno fatto proprio un bello sconto. Considerando che siamo circa 60 milioni di cittadini e che "in media" almeno 1-2 coca cola all'anno la beviamo tutti. Potevano tranquillamente chiedergli di ridarci indietro quell'euro.

Rispondi
avatar

Sergio

circa 9 anni fa - Link

ma hanno scelto anche un vino sponsor?

Rispondi
avatar

stefania

circa 9 anni fa - Link

han scelto lo sponsor vini spumanti, credo sia un Franciacorta, ma non se ne parla, forse sono in trattativa

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

La gara d'appalto per i "brindisi" se l'è aggiudicata il Consorzio Franciacorta

Rispondi
avatar

Sergio

circa 9 anni fa - Link

e che vuol dire? non riesco a capire bene concretamente cosa significhi. Non ho mai sentito nulla in proposito, ne avete scritto voi?

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/14_ottobre_06/expo-ha-scelto-bollicine-franciacorta-a582a040-4d28-11e4-a2e1-2c9bacd0f304.shtml

Rispondi
avatar

Sergio

circa 9 anni fa - Link

Ah, grazie mille, non lo sapevo! forse seguo i blog sul vino da troppo poco tempo. Chissà come faranno: ogni produttore fornirà un po' di bottiglie senza etichetta?

Rispondi
avatar

Rondinella

circa 9 anni fa - Link

Guardate qui cosa mi hanno indicato delle mie amiche di Verona giusto stamattina sapendo che sono fan del Vinitaly: http://www.larena.it/stories/Home/989845_assunzioni_e_truffa_15_gli_indagati/ Manon è , o mi sbaglio la fiera di verona, a gestire il padiglione del vino? Sia ben chiaro che io sono una tipa garantista ma però........povero Expo :-(

Rispondi
avatar

ardolui

circa 9 anni fa - Link

...e tanta, tanta, tantissima FELICITA' per tutti !!!!

Rispondi
avatar

Stefania

circa 9 anni fa - Link

No, è che nonostante i toni roboanti dell'articolo (sempre così, la Franciacorta!) non se li è proprio filati nessuno

Rispondi
avatar

Giorgio Giorgi

circa 9 anni fa - Link

perchè "roboanti" ? caspita, se è vero, è una gran notizia: soprattutto in base alla considerazione che il giornalista fa sui prezzi del padiglione vino, improponibili. Quel che non capisco è come mai non se ne è parlato per nulla

Rispondi
avatar

elisabetta

circa 9 anni fa - Link

piazzisti mi pare...

Rispondi

Commenta

Rispondi a Antonio Tomacelli or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.