Il cliente (non) ha sempre ragione

di Alessandro Morichetti

maitre

E’ un ritornello che conosciamo bene. Il cliente ha sempre ragione. Perché paga e perché altrimenti non torna. Quando è maleducato, arrogante, molesto, io non credo che il cliente abbia sempre ragione. D’accordo, ha pagato. Va bene, parlerà male del ristorante. Okay, non metterà più piede nella nostra enoteca. Ce ne faremo una ragione. La relazione che ci lega non è solo commerciale. Intendiamoci, io per un mio cliente sono disposto a tutto, però dovrebbe comportarsi da ospite, mica da utilizzatore finale. Che si lamenti pure se il vino è imperfetto o costa troppo, e anche per un altro milione di motivi. Ma io sto lavorando per lui e chiederei di essere rispettato.

“Ho ragione perché pago” lasciamolo dire a qualcun altro. Ho ragione o no?

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

5 Commenti

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Kapakkio

circa 14 anni fa - Link

E quando invece è l'enotecario ad essere maleducato, incompetente e disonesto? C'è una piccola enoteca proprio di fronte casa mia, allora perchè andare da un'altra parte? Una volta chiesi al tale che la gestisce cosa indicava la dicitura "vivace" sull'etichetta e li mi rispose che si trattava di un vino da uve autoctone. Gli concessi una seconda chance ma notai che i prezzi medi erano ritoccati un pò troppo verso l'alto: un vino che nelle altre enoteche della città pago 10-11 euri lui lo proponeva a 16.50 solo il 50% in più, gentilmente glielo feci notare elui mi rispose che potevo andare da un'altra parte se lo ritenevo opportuno. Inutile dire che non ci ho rimesso piede. L'enotecario non può essere un commerciante come un altro ma qualcuno guidato dalla passione per quello che vende.

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alfredo

circa 14 anni fa - Link

Perchè? Allora il vino che vendono al supermarket, dov'è la passione? Il vino è un prodotto alimentare come un'altro. L'enotecario è semplicemente uno che vende vino, come il tabacchino vende tabacco, la passione non è obbligatoria, come del resto anche l'onesta dei prezzi. La differenza sta a noi trovarla e premiarla.

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Kapakkio

circa 14 anni fa - Link

E' proprio questo il punto: se voglio un vino posso andare anche al supermercato quindi l'enoteca deve essere qualcosa di diverso, deve esserci una selezione delle etichette, un'attenzione diversa col cliente altrimenti meglio che chiudano. Il tabacco è un monopolio di stato quindi per comprarlo non ho scelta devo andar per forza dal tabaccaio :-)

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alfredo

circa 14 anni fa - Link

Stiamo dicendo la stessa cosa:-) Comunque il tabaccaio può scegliere che cosa vendere e come vendertelo, se vuoi dei sigari come si deve, non tutti ce li hanno. Se fumi la pipa non trovi dappertutto il tuo tabacco preferito anche se fanno parte del monopolio di stato. La differenza sta a noi trovarla e premiarla.

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