Il vino degli altri | Andrea Scanzi uno di noi

di Alessandro Morichetti

Andrea Scanzi è uno dei migliori giornalisti della sua generazione, che è poi la mia. Ha una moglie e due labrador di bellezza esemplare, nelle rispettive categorie. Brillante, eclettico – spazia dal tennis al vino passando per politica, Beppe Grillo, Ivano Fossati e Marco Van Basten – ha uno stile incalzante che non annoia mai. Quale che sia il tema, acchiappa il lettore e “Il vino degli altri“, edito da Mondadori, bissa il successo del precedente “Elogio dell’invecchiamento“. Vista la drammaticità di certi numeri due è stata una piacevole sorpresa.

Pur giovave, Scanzi ha una maturità invidiabile nel mixare con equilibrio ironia,  già-sentito e momenti toccanti. Se Elogio era una sorta di “manuale del sommelier” frizzante e personale, arricchito dal racconto di 10 vini italiani d’eccellenza, Il vino degli altri è un piacevole viaggio nell’enografia, un Bignami romanzato, ironico, volutamente parziale eppur documentato di denominazioni, terroir e regioni vitivinicole del mondo. Intendiamoci, Scanzi non vuole inventare nulla, racconta zone più o meno note attingendo a piene mani da molteplici fonti: Porthos come la manualistica Ais, le guide ai vini come i consigli di preziosi compagni di viaggio (tra questi, anche i nostri Giulia Graglia per l’Argentina e Andrea Gori per la Spagna). E questo è un merito, sia chiaro. Nell’epoca del “ti cito ma mi fulminassero se lo ammetto”, Andrea Scanzi ricorda con trasporto le sue fonti, le menziona, ne prende spunto e le celebra. La lettura fila dritta come un passante di Ivan Lendl e non disdegna colpi di genio e sregolatezza alla Boris Becker. Personalmente, ho trovato più coinvolgenti i capitoli sul vino italiano e più asettici quelli esterofili. Questioni di sfumature, chiaro.

Tanti i passaggi che meriterebbero la citazione: gli approcci allo Champagne – a. leghista, “quella roba lì se la bevano i francesi”, e a. Abramovich, “sono ricco quindi lo bevo” – il Vangelo secondo Jacques Beaufort (“L’Apocalisse è aprire gli occhi, comprendere che la chimica era il linguaggio del demonio. Io l’ho compreso”), i retroscena della storica puntata di Report, il clamoroso e simpatico autogol che l’autore commette visitando Von Schubert, in Mosella – “Ci ha detto se volevamo sentire qualcosa. Certo, ma non sapevo come dirlo. Così ho detto che volevo sentire tutto tranne i Trocken. Credevo fossero i vini più scadenti. Che coglione”). Il testo letteralmente s’infiamma nei lunghi stralci d’intervista – quasi porthosiani – ad Angiolino Maule, Giampiero Bea, Francesco Valentini. Preziosi.

A cercare il pelo, un pò noioso “Il Bignami del Consumatore Iconoclasta”, evitabile qualche barocchismo da Baricco della barrique (cit.) e qualche scivolone editoriale (conoscete un affermato sommelier di nome Luca Cardini?), ma sono dettagli. Ce ne fosse di gente che parla di vino così, filtrando tutto e aprendo l’obiettivo. Ho letto “Elogio” un paio di volte e ripasserò anche qui per il bis. 18,50 euro ben spesi, altro che pizza e birra. A margine, ineccepibile il marketing 2.0. Anche stavolta un blog accompagna l’uscita del libro, con tanto di strascichi polemici. Forte, carta che rimanda al web e viceversa. Niente da dire, Andrea Scanzi è uno di noi.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

121 Commenti

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Jacopo Cossater

circa 14 anni fa - Link

Sai cosa? Andrea scrive bene ed è un piacere da leggere. Però trovo che in questo "il vino degli altri" si sia un po' persa quella sobria eleganza presente in "elogio dell'invecchiamento". E poi, un peccato, nel libro sono presenti diversi refusi che stonano con l'importanza della pubblicazione. Luca Cardini? Il flute? Il Gruppo Longarotti? E' pur sempre Mondadori, no? Detto questo continua a piacermi (parecchio), e se ce ne sarà un altro andrò ancora in libreria appena disponibile.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Saranno anche preziosi gli interventi di Bea e di Maule, però Francesco Valentini mi ha telefonato imbufalito perché. mi ha riferito, il senso delle cose che ha detto è stato completamente travisato. La stessa cosa che afferma Massimo D'Alessandro. Credo che ci saranno strascichi legali.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

prendo atto che il dottor Cernilli sembra quasi compiaciuto nell'affermare che "ci saranno strascichi legali" relativi a quanto Andrea Scanzi ha scritto nel suo libro ed in particolare nell'ormai celebre pagina 131... Conoscendo Scanzi come un cronista scrupoloso, mi sembra molto strano che abbia "completamente travisato" ciò che diversi produttori gli avrebbero detto...

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Ho testimonianze dirette di quanto affermo e se questo appare "strano" a qualcuno peggio per lui. Non sono affatto compiaciuto, noto solo che, se fosse vero, non sarebbe una bella pagina dal punto di vista della deontologia professionale nè per chi ha scritto nè per chi ha riportato, prendendosi quindi le proprie responsabilità. Come è peraltro giusto che sia, ci mancherebbe.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

devo dare ragione a Cernilli (e quanto mi costa farlo...). Se per assurda e a mio avviso improbabile ipotesi quanto riportato da Andrea Scanzi nel suo libro non corrispondesse al vero, ovvero se le dichiarazioni "scottanti" attribuite da Scanzi ad alcuni produttori risultassero invece, alla prova dei fatti, essere esclusivamente farina del suo sacco (ma perché sarebbe stato tanto stupido da attribuire a X e Y affermazioni tanto impegnative?) allora, come scrive il direttore del Gambero rosso "non sarebbe una bella pagina dal punto di vista della deontologia professionale". Ma stiamo parlando di ipotesi remote, tutte da dimostrare. Io credo nella professionalità di Scanzi e sono persuaso che se si é deciso a pubblicare determinate cose non se le sia inventate di sana pianta e disponga ad esempio di registrazioni che attestino che effettivamente il produttore X o il produttore Y gli hanno riferito quelle cose... Registro ancora, per inciso, l'impressione, mia personale, che il dottor Cernilli non abbia gradito quello che Scanzi ha scritto e che consideri improbabili le circostanze riferite ad esempio a pagina 131 - vedere qui http://www.andreascanzi.it/ilvinodeglialtri/?p=232 - de Il Vino degli altri. Del resto anche ad un'altra esponente della "scuderia" gamberiana il libro di Andrea Scanzi sembra non piacere affatto: http://blog.gamberorosso.it/ladywine/2010/04/vino_taroccato_certo_pure_il_giornalismo.html

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

A me era piaciuto molto "Elogio dell'invecchiamento", il primo libro di Scanzi, che trovo un ottimo scrittore ed una persona sicuramente competente. Mi è capitato di ricevere due telefonate da parte di due produttori che sono persone di indubbia onestà intellettuale, come Francesco Valentini e Massimo D'Alessandro, che prendevano le distanze da quanto era loro stato messo in bocca dallo Scanzi nel suo ultimo libro, e questo ho raccontato. Punto e basta. Quello che gradisco o che non gradisco non fa parte del discorso. E comunque a me interessa che si faccia luce sulla verità, come cittadino e come giornalista. In tutti i sensi ed a prescindere da opinioni personali.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Non sapevo che Eleonora Guerini avrebbe dedicato alla questione un intervento sul suo blog. Da noi vige un regime di libertà di espressione e di giudizio, cosa che a qualcuno non è chiara. Sottoscrivo peraltro ogni singola parola di quanto ha scritto Eleonora, visto che c'è il diritto di dissentire, ma anche quello di essere d'accordo. E non si tratta di personalizzare, ripeto, non ho nulla contro Scanzi. Ho molto contro le strumentalizzazioni, anche quelle fatte da chi non nomino, ma i lettori capiranno.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

il tipo che lei "non nomina" Cernilli - ma sia coerente suvvia!, visto che si rifiuta di nominarmi, why?, non mi risponda nemmeno, come sta puntualmente facendo qui - "strumentalizzazioni" non ne fa di certo, stia tranquillo. I lettori, qui e altrove, lo sanno benissimo...

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Troppo comodo.

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Francesco Annibali

circa 14 anni fa - Link

Dato uno sguardo al blog della Guerini, sono perfettamente d'accordo con lei. Ho letto Elogio - un buon riassuntone ben scritto - e non comprerò questo. Un libro sui vini degli altri di uno che non sa cosa sia un trocken? Benvenuti nell'Italia di inizio millennio.

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Niki Marsél

circa 14 anni fa - Link

Scanzi avrebbe potuto benissimo evitare di scrivere nel suo libro di non sapere cosa fosse un trocken, ma ha usato questa freccia per giocare di autoironia (merce rara oggi). Ma senza leggere il libro come lo puoi giudicare? Eh già, ma come si permette questo di diventare famoso senza sapere cos'è un trocken? Brutta roba l'invidia

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Andrea Scanzi

circa 14 anni fa - Link

Ringrazio Intravino per la recensione. Come ho scritto nel libro, e poi nel mio blog, non ho fatto che riportare fedelmente le parole ascoltate da Francesco Valentini e Massimo D'Alessandro. Fedelmente. E in entrambi i casi sono stati loro a calcare la mano su certi aspetti "forti", non io. Ho parlato anch'io con Valentini dopo l'uscita del libro. Si è lamentato di come non abbia riportato integralmente l'ora e più di dialogo (cioè di non avergli dedicato ottanta pagine :), in particolare i passaggi su Barilla, grano radioattivo e olio Carapelli. E' stata comunque una chiacchierata piacevole (quella fatta dopo il libro, intendo), anche se ho trovato deludente - da un punto di vista umano - il comportamento di Valentini, che peraltro dal libro esce benissimo. Il suo incontro era stato uno dei più belli. Riguardo a D'Alessandro, ho riportato le parole esatte da lui usate, all'interno di un capitolo intero. Ho parlato con lui adesso (3 maggio, ore 20) al telefono e smentisco categoricamente, nella maniera più assoluta, le parole di Cernilli. D'Alessandro non ha mai, e dico MAI, detto a Cernilli che ho inventato o travisato tutto. Al telefono mi ha bensì detto - con risentimento, questo sì - che tutte quelle cose le ha effettivamente dette ma che è stato "ingenuo" e "pollo" nel dirle, e che sperava - pur non avendomelo chiesto - che non avrei scritto tutto. Oltretutto, lette in un libro, assumono una forza superiore rispetto al parlato (è il suo parere). In questo senso D'Alessandro, che come Valentini non ha alcuna intenzione di adire vie legali (di cosa?), ha mandato lettere di scuse ai diretti interessati, sostenendo di essere stato "ingenuo". MAI però ha scritto che io "mi sono inventato tutto"). Questa è una calunnia totale e diffido Cernilli dall'insistere su tale china, questa sì passibile di vie legali. Non parliamo di deontologia o invenzioni: io ho riportato fedelmente le parole che mi sono state dette. Se poi alcuni intervistati, del tutto legittimamente (ma A MIO avviso poco coerentemente), si sono pentiti di ciò che hanno affermato una volta trovate le loro parole su pagina (e su pagina la parola appare più forte), è altro discorso. Un giornalista fa interviste e riporta quello che un intervistato dice. E ogni tanto "prova a far tana". Cercando di svelare la verità. Un'ultima cosa: non vorrei che l'astio, e la difesa dello status quo, del signor Cernilli derivassero dal fatto che nel libro venga dato spazio a molti vignerons scomodi. E che alcuni di questi, come Angiolino Maule, raccontino di Cernilli aneddoti e comportamenti non proprio edificanti (eufemismo). Oppure Maule e Scanzi hanno inventato anche questo? :) andrea scanzi P.S. Sui refusi avete ragione. Sono una condanna e me ne scuso. Ma quando fai tanti nomi è inevitabile. Li correggeremo.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

Andrea grazie per la tua precisazione chiarissima. Non avevo dubbi che le cose fossero andate così come le avevi raccontate nel tuo libro. Mi sa proprio che Qualcuno ha fatto proprio una gran brutta figura...

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Se le affermazioni sui comportamenti poco edificanti fatte da Maule sarebbero quelli lòegati ad una telefonata di Anselmi al sottoscritto mentre ero sul palco per una premiazione, smentisco categoricamente la cosa. Spengo sempre il telefono durante le premiazioni, anche perché sono riprese televisivamente e chi è sul palco è bene che faccia così per evitare disturbi alle telecamere. Perciò Anselmi avrà telefonato a qualcun altro, non a me, e Maule, con il quale, ripeto, mi sarò incontrato non più di due volte, dice una cosa del tutto priva di fondamento. Tra l'altro, e chi mi conosce lo sa, non amo fare commenti sull'avvenenza delle signore, almeno in pubblico.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Ho chiamato Anselmi chiedendogli se ricordava il fatto, e lui mi ha detto che non mi ha mai telefonato durante la premiazione. Ricorda di aver chiamato Gigi Piumatti, ma prima dell'inizio.

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francesca ciancio

circa 14 anni fa - Link

ogni tanto penso che sarebbe il caso riesumare il piccolo registratore da cronista, così le "prove" sarebbero inconfutabili. in tutta onestà ho letto solo stralci del libro, ma rimedierò intanto mi preme però sottolineare che forse la figuraccia qui l'hanno fatta i produttori, legittimati si a rivedere e correggere le proprie posizioni ma non a "pentirsi" e soprattutto non così presto. A uscirne male da questa polemica per me sono loro. e me ne dispiace visto i nomi e il calibro dei loro vini

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

complimentoni Francesca, sostenendo che le "brutte figure" le hanno fatte solo i produttori e non qualche "barone" smentito dalle parole di Scanzi, che scrive "Alessandro non ha mai, e dico MAI, detto a Cernilli che ho inventato o travisato tutto", hai fatto capire da che parte stai.. Bravissima davvero: una collaborazione al Gambero rosso ora non te la toglie nessuno

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Paolo

circa 14 anni fa - Link

Però puoi scegliere, Francesca. In alternativa alla collaborazione puoi sposare uno che collabora al Gambero Rosso. Il bello della democrazia!

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francesca ciancio

circa 14 anni fa - Link

mi presenti qualcuno di papabile? pondera bene perchè sono esigente

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VigneriManonPosso

circa 14 anni fa - Link

travisi come al solito franco io mi attengo a quanto detto da cernilli e quanto detto da scanzi, non ho le dichiarazioni dei produttori se non quelle pubblicate. mi pare di capire però che c'è stato un fuoco incrociato di telefonate atte a confermare e al contempo a disdire. nella vita vanno prese delle posizioni. per ora mi pare che quelle dei produttori siano poco chiare.

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Paolo

circa 14 anni fa - Link

Potrei presentarti Gianni. Oppure Fabrizio. Hai visto quanta scelta?

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

io non "traviso come al solito" un bel fico secco, cara Francesca. Di fronte al fatto che Scanzi scriva, "D’Alessandro non ha mai, e dico MAI, detto a Cernilli che ho inventato o travisato tutto", tu, tranquilla e pacifica, annoti che "forse la figuraccia qui l’hanno fatta i produttori", come se, invece, la figuraccia, l'essere clamorosamente smentito da Scanzi, non l'avesse fatta qualche noto "barone" del giornalismo del vino. Contenta te...

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Paolo De Cristofaro

circa 14 anni fa - Link

Cara Francesca, volevo rassicurarti sul fatto che per tua fortuna non basta "far capire da che parte stai" per meritarti una collaborazione al Gambero Rosso. Vedi, questo meccanismo di causa-effetto da noi deve essere ancora messo a punto per bene, ma credo che per gli opportuni correttivi ci si potrà ispirare velocemente ad altri personaggi e situazioni assai più avvezzi a queste logiche... Però ti sei meritata una collaborazione con me dato che sono d'accordo con la tua analisi. Mi conosci, sono un malpensante, e arrivo meschinamente a credere che per trarsi di impaccio (apparentemente) si possa dire a tizio che caio ha travisato tutto e dopo dieci minuti controsmentire con sempronio di aver detto quelle cose con tizio. Un'ultima cosa che ovviamente non c'entra niente con questa storia. Quando ero piccolo, qualche volta accadeva che io e mio fratello ci prendevamo a mazzate; mio cugino, che spesso era con noi, appena la cosa prendeva forma, correva da mia mamma con un ghigno trionfante ed eccitato esultando con la mitica frase <> e noi ovviamente avevamo il resto. Quale fosse l'opinione di mio cugino in merito alla sostanza delle questioni che avevano scatenato il wrestling, nessuno però l'ha mai saputo... Se lo chiamo retroattivamente e pubblicamente avvoltoio e sciacallo, pensi che potrebbe adire le vie legali? Sai com'è, ormai frequentando siti e blog, vedo avvocati dappertutto... * l'autore di questo inutile commento per facilitare il compito a Scanzi si autoproclama Mister Cisterna e ammette di essere un collaboratore Gambero Rosso, "assoldato" ovviamente dopo aver fatto capire "da che parte stava" in un dibattito tra contadini e industriali alla Sagra del Greco di Tufo.

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francesca ciancio

circa 14 anni fa - Link

io credo di poter affermare che io e paolo stiamo solo da una parte. dalla nostra

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francesca ciancio

circa 14 anni fa - Link

PER PAOLO: lei è volgare. volgare nella deduzione, nella mediocrità di pensiero, nel limitarsi al pensiero da troglodita, quello dell'uno + uno. sempre una donna è la moglie di , la figlia di , l'amante di .....senza riconoscere loro un'autonomia di pensiero e soprattutto una storia professionale. io non uso il linguaggio 2.0 per raccontare la mia vita privata, perchè non devo far finta di essere migliore di ciò che sono. lo ha fatto lei. complimenti e poi almeno si firmi

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lady sfuso

circa 14 anni fa - Link

lady sfuso chiama mister cisterna. non so perché ma sento che siamo fatti l'uno per l'altra. conosciamoci.

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simone e zeta

circa 14 anni fa - Link

@Francesca, passa oltre. Come si conferma, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Non ho letto quanto Maule afferma di me, lo farò e ne trarrò le dovute conseguenze. Premetto che Maule l'avrò visto un paio di volte in vita mia e forse ci ho parlato una volta. Non ho mai detto che lei si sia inventato tutto, ho però parlato direttamente con Valentini, che si è lamentato per essere stato "travisato" e indirettamente con D'Alessandro che parla di affermazioni citate che andavano al di là delle sue intenzioni. Cosa che lei nei fatti conferma. Questo dicono loro, non io. Valentini dice anche che io sarei un "bravissimo" giornalista. Forse questo dispiace a lei? Preciso che non ho mai neanche detto che loro intendano intentarle causa.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

domanda: la persona, molto conciliante, che ha postato il commento qui sopra, é la stessa che ieri interveniva scrivendo "Francesco Valentini mi ha telefonato imbufalito perché. mi ha riferito, il senso delle cose che ha detto è stato completamente travisato. La stessa cosa che afferma Massimo D’Alessandro. Credo che ci saranno strascichi legali"? Dr. Jekyll and Mr. Hyde?

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Il senso del discorso è esattamente lo stesso, C'è poco da fare ironia. Viva Bernardo Losappio.

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Simone e Zeta

circa 14 anni fa - Link

Un produttore qui citato, invece di prenderseLa con Scanzi dovrebbe quantomeno interrogarsi sull'indecenza dei vini presentati negli ultimi anni. Se non fosse per la sterzata violenta, per la quale adesso si ripresenta sul mercato con buoni vini...forse tacerebbe. Pronostico una levata di scudi contro Scanzi da parte di quelli che stanno vendendo meno. Accetto scommesse!!!

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Pat Garrett

circa 14 anni fa - Link

"..E che alcuni di questi, come Angiolino Maule, raccontino di Cernilli aneddoti e comportamenti non proprio edificanti (eufemismo). Oppure Maule e Scanzi hanno inventato anche questo?.." Speriamo di NON dover aspettare il terzo di libro di Scanzi per sapere di questi aneddoti...E dopo la vicenda Porthos/Gambero Rosso sarebbe la definitiva conferma di cio' che molti pensano e, finalmente dicono, di quel signore lì (non lo nomino come fa lui nei confronti di Ziliani)..

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Qui siamo alla diffamazione. Il caso Gambero/Porthos è ancora aperto e si riferisce ad un episodio che, a detta di Sangiorgi, sarebbe avvenuto riguardo a schede della regione Veneto. Il Veneto era all'epoca una regione coordinata da Slow Food e nell'edizione della guida del 2000, alla quale Sangiorgi si riferiva, il responsabile della guida, il curatore, per Slow Food era Carlo Petrini. Io preannunciai querela nei confronti di Sangiorgi per difendere l'operato di Petrini e di Piumatti, non certo mio o del Gambero Rosso, che in quella storia ha avuto solo da perdere. Quindi cosa c'entra quello che afferma questo signore in modo inqualificabile?

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Andrea Scanzi

circa 14 anni fa - Link

Questa è la mia replica al signor Cernilli. http://www.andreascanzi.it/ilvinodeglialtri/?p=319 Questa è la mia replica alla signora Guerrini. http://www.andreascanzi.it/ilvinodeglialtri/?p=295

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Paolo

circa 14 anni fa - Link

Guerini, Scanzi, Guerini. Con una R sola. Qui di nomi ne hai fatto solo uno e l'hai sbagliato. Sicuro si tratta di refusi nel libro?

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

a me pare che a parte Scanzi e la Franci, qui, da Cernilli a Ziliani passando per Eleonora, abbiate perso tutti una grandissima occasione per stare zitti...(si forse anche io ;-)). ci stiamo dimostrando un grande circo di cui persone che respirano anche altra aria e un pò furbi come Scanzi ci possono marciare per decine di sequel de Il vino degli altri

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francesca

circa 14 anni fa - Link

Bravo Andrea, questo sterile dibattito non aggiunge niente al bel libro di Scanzi, purtroppo impoverisce tutti noi e fa un pò tristezza. Francesca

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Fabio Italiano

circa 14 anni fa - Link

Tagliamo la testa al toro. Massimo d'Alessandro e Francesco Valentini (anche altri se ce ne sono) possono dire liberamente la loro unica verità qui in questo post. Perchè così sembra che dicano una cosa a Cernilli e un'altra cosa a Scanzi. Solo così possiamo veramente capire la verità sulla vicenda raccontata da Scanzi nel suo libro. In questo modo diamo una mano anche ai produttori che si sono sentiti offesi, e possono agire immediatamente per vie legali, come annunciato da Daniele Cernilli, invece di stare qui a fare accuse a destra e a manca. Io purtroppo tempo che nessuno avrà il coraggio di dire la verità, e che l'unica sia quella raccontata da Scanzi nel suo libro... almeno per ora.

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carolina

circa 14 anni fa - Link

fortuna che passo poco... siete sempre a litigare... cheppalle.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Se vuoi ci mettiamo qui tranquilli in attesa che il prossimo scandalo vi butti tutti nella m***a. Seguiranno altri mesi di indagini, scuse, precisazioni, mandati di comparizione, denunce e smentite. È questo che vuoi? O non è meglio un momento di chiarezza e di verità? Quello che sta uscendo da questo post ha dell'incredibile e, temo (per te), dovremo riparlarne.

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carolina

circa 14 anni fa - Link

signor tomacelli, non mi metto il salame davanti agli occhi, anzi! mi piacciono i momenti di chiarezza e verità, se non sono conditi da offese ed insulti. questo blog mi piace molto, sia per gli argomenti trattati che per i commenti delle tante persone che conosco che vi scrivono. l'unica cosa che mi annoia è che c'è sempre un'occasione per tirare merda su qualcuno invece che trattare i fatti riportati nei post. il primo libri di scanzi l'ho trovato molto interessante, il secondo non l'ho ancora comprato, però da quello che leggo qua e nel blog di scanzi stesso, mi ritrovo molto nelle parole di quei vignaioli che si fanno il mazzo come me e mio papà. detto questo, ben vengano i dibattiti, ma le diatribe personali tra "tizio" o "caio" a me interessan poco. :)

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RAMPAVIA

circa 14 anni fa - Link

Ho letto il primo libro di Scanzi. Per me ben scritto con spunti e riflessioni intelligenti e anche molto mestiere. Non so se leggerò il secondo. Il dibattitito su questo blog forse terminerà (credo si sia detto tutto). Personalmente mi annoia ed anche un poco mi da fastidio dover leggere sempre più spesso su questo blog gli interventi (sempre in polemica con qualcuno) di personaggi che un blog, peraltro seguitissimo, già hanno. Il mio è solo un fastidio e mi verrà risposto che tutti sono liberi di intervenire, tenutari di blog o meno. Ed in realtà è così. Attenzione però, ragazzi, il rischio di perdere parte dell'identità di questo blog (che vedo, anche nei commenti, fresca, aperta al nuovo e del tutto lontana da amicizie ed antipatie, nuove o antiche) dando troppo spazio all'invadenza (peraltro ripetitiva e monocorde) di chi potrebbe benissimo, e lo fa, esprimere le proprie opinioni in altra sede non è per me così lontano.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

come sopra

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RAMPAVIA

circa 14 anni fa - Link

Personalmente volevo solo esprimere una certa preoccupazione per quella che mi sembra una inconsapevole zilianizzazione strisciante di questo blog. Se voglio leggere le opinioni e conoscere il pensiero di Franco Ziliani e quelle dei suoi lettori trovo più comodo ed immediato andare sul suo blog.

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Luca Cravanzola

circa 14 anni fa - Link

EVVIVA EVVIVA Intravino e tutto lo staff... Che bello veder fior di direttori e fior di giornalisti esprimersi liberamente senza troppi peli sulla lingua.. il modo più democratico per farsi una propria idea di chi "guardiamo dal basso". No no, non voglio dire idea negativa o positiva....solamente idea! Visto che va tanto di moda questo jingle ora lo canto tutto il giorno... """Menomale che intravino c'è""""" Grazie ragazzi e bravo Morichetti che sà dove mettere il dito ;-)

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Le cose col tempo si chiariranno, se qualche notizia bomba verrà confermata sentiremo l'esplosione, nel frattempo registro purtroppo l'ennesima scazzottata telematica in cui qualsiasi argomento è buono per attaccare briga. Peccato, ci guadagna la rissa e si perde di vista il punto di partenza. allora la domanda che vi porrei è: come è questo libro? quali riscontri possono essere portati a sostegno di certe affermazioni "forti" da parte di determinati produttori? Io non l'ho letto per cui se mi risparmiaste la fatica... :-) p.s. soprattutto mi piacerebbe citare San Paolo "se proprio non riuscite a contenetevi mordetevi pure, ma almeno cercate di non dilaniarvi"

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Francesco, scusa, ma dove sarebbero le notizie "bomba"? Non mi sembra che in quella tanto dibattuta pagina 131 siano state dette cose di cui NESSUNO negli ambienti enoici sapeva. L'unica differenza è che, in un'Italia abituata all'omertà da antica tradizione, appena qualcuno si azzarda a dire cose che, nel proprio intimo sanno tutti, succede il caos. Siamo veramente in un mondo di provinciali, per usare un termine leggero. E' pazzesco, si va avanti a indagini, scandali, corruzioni, patteggiamenti da una vita. Chiunque abbia girato negli ultimi dieci anni per l'area di Montalcino (ma anche in Langa, se vogliamo dirla tutta), non può non aver notato le numerose cisterne che passavano in piena notte e si soffermavano davanti ad alcune cantine, non certo per portare latte. Io vorrei capire se c'è qualcuno a cui interessa davvero che il nostro vino meriti quando merita o per ottenere premi e successi tutto sia lecito. E poi è pieno di gente che in privato ammette di sapere, fa rivelazioni e racconti, poi in pubblico tutti con le mutande di latta. Allora o la finiamo di occuparci di vino o lo facciamo, ma a 360°, accettando che non tutto quello che sta nel bicchiere merita l'aureola.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Dopodiché a Brancaia il vino è stato dissequestrato, tutto, perché il Brancaia Tre è fatto nel rispetto delle vigenti regole per l'Igt. E' vero anche questo, o no?

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

infatti l'errore è generalizzare, dire "tanto fanno tutti così", ma è altrettanto madornale negare che il problema esiste ed è di notevole entità.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Sì Giuliani, ma pensi anche alla gente che si ritrova accusata ingiustamente e ad una storia che è durata un paio di mesi sì e no che resta scritta su di un libro per anni. Sono d'accordo che esista un problema, ho scritto oltre dieci anni fa degli editoriali dal titolo "Cisternopoli", però non mi piace che ci sia una caccia alle streghe. Che vengano colpiti i colpevoli, duramente, ma chi non ha fatto nulla non può essere punito, non crede?

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daniele

circa 14 anni fa - Link

Sono d'accordo nel non generalizzare, ma, sopratutto per rispetto di chi poi acquista le bottiglie, è giusto che gli organi competenti accertino eventuali irregolarità. Il discorso "tanto fan tutti così" non deve esistere. Anche perchè sono certo molti "non fanno così". Tornando al libro di Scanzi, oggetto del post, non l'ho ancora letto. Comunque un giornalista toscano che mette in evidenza alcuni problemi del vino toscano è secondo me un fatto da sottolineare e discutere.

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

ciò che è legale non è necessariamente bello e come sempre è indispensabile mettersi d'accordo prima sui modelli . Scrivere quasi vantando "a Brancaia il vino è stato dissequestrato , tutto , perché il Brancaia Tre è fatto nel rispetto delle regole vigenti per l'Igt" , dimenticando che Brancaia è un'azienda di 60 ha a vigneto e per vendere di più , perché solo di questo si è trattato , compra LEGALMENTE uva e vino , senza dichiararlo ai clienti fin che non è scoperta , e con la pretesa di essere citata tra le aziende modello , è un modo corretto di scrivere secondo la legge . E basta .

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Se in etichetta c'è scritto "imbottigliato da", vuol dire che nel vino ci sono uve o vino comprati da terzi. Quindi la dichiarazione ai clienti c'è e come. Come c'è sulle migliaia di cantine, anche piccole, che fanno la stessa cosa. Lo fanno per vendere di più? Certo. Fa così anche l'azienda che produce il Mouton Rothschild, mettendo sul nercato più di 15 milioni di Mpiton Cadet. Ma lo fanno in tanti, e legalmente. Dichiarandolo per come la legge europea obbliga a fare. Ma cosa c'è di brutto o di sgradevole. Il Brancaia Tre poi costa meno della metà degli altri. Dov'è la speculazione intollerabile?

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

la Brancaia è un'azienda i cui prodotti ho più volte degustato e ho anche commercializzato per cui non ho davvero nulla "contro" la suddetta. Fatta la debita premessa e rispettando i toni di ciascuno posso affermare con molta calma e una sonora risata che la cosa più bella capitatami oggi è stato leggere qui (http://www.brancaia.it/produkte/weine_treterre-it.asp) la descrizione di TRE: "Le uve, selezionate con cura, arrivano dai nostri tre poderi toscani: Brancaia (Castellina), Poppi (Radda) e Brancaia in Maremma (Morellino di Scansano). TRE è un vino di carattere, piacevole da bere sin da subito."

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Ripeto, leggetele le etichette. Poi è probabile che il "taglio" con uve o vini comprati sia inferiore al 15%, altrimenti dubito che le partite di vino sarebbero state dissequestrate. Qui si sta facendo il processo ad una cantina che ha detto una piccola bugia, non a dei truffatori. Altrimenti, se questo è il discrimine, guardate che in Italia non sarà più possibile fare vino. Se anche ciò che è legale viene bollato d'infamia, siamo alla deriva giustizialista, qualcosa di terribile per chi sia democratico e garantista.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Esimio Dottore, probabilmente la mia espressione è passata per rancorosa e stizzita, quando era tutt'altro. Mi faceva sorridere, diciamo pure ridere, questo racconto stile "bel tempo andato" in cui immaginavo il contadino premuroso che parla a ogni singolo chicco d'uva come fosse suo figlio contraddetto dagli stessi produttori quando affermano che l'uva viene ANCHE (e non SOLTANTO) acquistata da conferitori esterni. Insomma, conosco bene il concetto di "Imbottigliato da" e non mi straccio le vesti nè grido allo scandalo, semplicemente perchè non lo vedo. Tutto ciò ammesso, mi vorrà concedere una risata sulla discrepanza tra ciò che su un sito si racconta e ciò che invece gli stessi produttori sono costretti a rettificare? Pensi che, dopo quanto letto (semntite incluse), la azienda mi risulta pure più simpatica!

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Non se la prenda Cernilli se da una certa categoria di persone è malvisto . Sostenere che la scritta "imbottigliato da" è ammissione esplicita di uva o vino comprati da altri , una volta si diceva "da gesuiti" oggi "da intellettuali di sinistra" .

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Ma è assolutamente vero, il pubblico va informato su questi aspetti e tutte le organizzazioni di difesa dei consumatori battono in continuazione sulla conoscenza delle etichette. Ho scritto anche un editoriale in questo senso. Potrò essere malvisto, pur non essendo nè gesuita nè intellettuale di sinistra, ma cominceremo mai in questo paese a parlare di cose serie? L'etichetta di un vino tutela e difende i consumatori. Non è un fatto snobistico.

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Cernilli comincia a trattare : si tratta di "piccola bugia" . Però come suggerisce Francesco Fabbretti sono andato a leggere il sito della "piccola bugia" : fornisce il nome dei vigneti , la data della vendemmia (io sono un po' tedesco , l'avrà confusa con l'arrivo della cisterna), la durata della fermentazione . E' come sempre nella migliore letteratura , si comincia col furto del pollo e si arriva all'ergastolo .

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

E questa è un'affermazione indegna. Io non comincio a trattare, io dico che moltissimi vini prodotti da aziende molto prestigiose, portano in etichetta la dizione "imbottigliato da", che vuol dire che, legalmente, hanno aggiunto un po' di uve o di vino comprato al loro. Quasi sempre si fa per "salvare" i vini scartati per le produzioni migliori, e quindi mantenendo alto il livello qualitativo di quei vini. Nel caso di Brancaia questo si limita ad una percentuale fra il 7 e l'8%, tale era il quantitativo di vino contestato, e solo per il Brancaia Tre, che per il 93%, quindi, è effettivamente prodotto dai loro vigneti. Questo sarebbe il delitto da ergastolo? Ma non mi faccia ridere.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Aggiungo che non è lecito paragonare a reati dei comportamenti leciti. Quindi qui nessuno ha commesso furti, neanche di un pollo. E neanche le piccole bugie sono reati.

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patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

Dr. Cernilli, sul blog di Ziliani (la persona che non nomina, sa, mi ricorda un pò il Walter nella campagna elettorale alle ultime politiche :)) ho detto, e lo ripeto tuttora, che l'azienda in questione ha fatto una cosa perfettamente legale. Però, ETICAMENTE non è corretto; se nel proprio sito scrivono che le uve per fare quel particolare vino le ricavano dai loro poderi, quando in realtà non è così, oltre che essere una balla, è (eufemisticamente) una presa per i fondelli ai consumatori. O no?

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Apprezzo moltissimo , senza ironia , la capacità di Cernilli di sgusciare attraverso le parole con l'agilità del Paolo Rossi dei bei tempi andati tra le gambe dei difensori . Non faccia la vittima prendendo per serio quello che è solo ironia (ergastolo) e ignorando ciò che conta veramente , in questo caso l'esattezza della comunicazione . Sostenere che , rivolto al consumatore , è chiaro il significato della dizione "imbottigliato da" , può essere solo di un mix gesuita/comunista . Voler farsi classificare tra le aziende modello senza dichiarare apertamente di comprare vino ed uve , sarà lecito ma a dir poco inelegante . Che siano in tanti lo sostiene Cernilli , che ne sarà amico e apprezzatore : ne faccia anche i nomi . Infine , Giorgio Grai non ha mai posseduto vigneti , ha un modo , come dire , diverso , di fare il vino rispetto ai "moltissimi" di Cernilli .

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

A me risulta che imbottigliato da specifica se è l'azienda produttrice o qualcuno demandato a farlo. NON è implicito che voglia dire che il vino è prodotto con parte di uve non proprie, questa può essere una deduzione non una dichiarazione implicita. Se una piccola azienda non ha l'imbottigliatrice, semplicemente perché non ha spazio dove metterla o non ha i soldi per acquistarla, e fa imbottigliare il proprio vino da un'altra cantina o da una società imbottigliatrice dichiarandone il nome in etichetta, vuol dire automaticamente che ha acquistato altre uve? Alla faccia della chiarezza, direi. Le cose non stanno proprio così. Se un'azienda racconta sul proprio sito che il vino proviene da tre distinti vigneti di proprietà e poi in etichetta mette imbottigliato da XXXX, nessuno che non conosca perfettamente come stanno i fatti, può anche lontanamente immaginare che significhi "una parte delle uve non sono nostre". Sfido qualunque comune consumatore a dedurre una cosa del genere.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Invece è proprio il contrario. Per poter dire "imbottigliato all'origine" o "dal viticoltore" l'intera filiera deve svolgersi all'interno dell'azienda agricola, partendo dalla vigna e finendo all'imbottigliamento. Se la filiera si interrompe bisogna scrivere "imbottigliato da" anche se solo l'imbottigliamento è avvenuto altrove. Per questo molte aziende usa le cosiddette imbottigliatrici volanti: http://www.siv-italia.it/index.html

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

@Antonio non ha letto bene quello che ho scritto, io stavo puntualizzando che se in etichetta c'è scritto "imbottigliato da..." con accanto un nome che non è quello aziendale, significa SICURAMENTE che l'azienda non dispone di imbottigliatrice, mentre non significa altrettanto sicuramente che, facendo imbottigliare il proprio vino da terzi, abbia acquistato altre uve o altri vini. Basta andarsi a leggere il disciplinare del Barolo, che è un Docg, per scorpire che l'obbligo dell'imbottigliamento all'origine riguarda solo i Barolo "Vigna", mentre per tutti gli altri non c'è. Comprano tutti altre uve e altri vini? Non mi risulta. Era questo che intendevo sottolineare.

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patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

Ha ragione lei Sig. Giuliani. Molte aziende piccole che non hanno l'imbottigliatrice e vanno da altre aziende che la posseggono ad effettuare tutte le operazioni, come dice lei sono costrette a scrivere nell'etichetta "Imbottigliato per Az. Agr. Pinco Pallino da ICQ BO/XXXX" se l'azienda ove si svolge fisicamente l'imbottigliamento è ad es. in prov. di Bologna e l'azienda Pinco Pallino è quella che ha prodotto il vino. Non significa che Pinco pallino ha acquistato il vino (o le uve) da ICQ BO/XXXX. La dicitura di cui sopra, per me, non è giustissima perchè crea confusione e comunque non è come dice Cernilli che sostiene che "Imbottigliato da..." significa che BO/XXXX ha acquistato il vino o le uve da un'altra azienda.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Non sono nè gesuita nè tanto meno comunista e rivendico con forza entrambe le cose. Diffido chiunque dall'attribuirmi posizioni che non sono mai state le mie. Dire che le dizioni in etichetta sono importanti (la nuova legge introdurrà la terminologia "integralmente prodotto da" che mi sembra ancora più esplicita) non è una cosa che sostengo solo io, ma è la posizione di tutte, e dico tutte, le associazioni dei consumatori in tutto il mondo. Sono l'unico modo concreto con il quale i consumatori possono difendersi. E' vero che in alcuni casi dei piccoli produttori che non hanno l'imbottigliamento non possono scerivere "prodotto e imbottigliato da" ed in futuro "integralmente prodotto". Ma quanti sono? Ormai esistono piccoli impianti che possono essere acquistati, e sono sempre più acquistati, anche da piccoli produttori, e mi sembra anche giusto che sia così. Detto questo sono proprio i viticoltori che dovrebbero rivendicare la dizione "integralmente prodotto" che è molto più precisa di molte denominazioni di origine ed è l'unica che li tuteli sul serio. Sono anche d'accordo con quanto dice Gariglio, mi piace la legislazione francese sul vino ed anche la loro legge elettorale, aggiungo, ma non essendo noi il Parlamento il rischio è che certi desiderata rimangano tali, soprattutto mentre una nuova legge sta entrando in vigore.

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Cernilli, per quanto mi riguarda chiariamo subito che a me non interessa alzare i toni o lanciare accuse a sproposito, quindi si senta pure tranquillo per quanto mi riguarda (la sfido a trovare un punto in qualche dibattito passato in cui abbia fatto il suo nome accompagnandolo a improperi e appellativi. Detto questo, ho voluto solo sottolineare che non c'è disciplinare che affermi che un imbottigliamento effettuato conto terzi significhi automaticamente che in quel vino c'è anche uva non propria. Ho anche ricordato che ci sono ancora molti, troppi disciplinari, persino docg che non impongono l'imbottigliamento all'origine (anzi, per il Chianti Classico è appena stata eliminata la voce). Di fatto oggi possiamo trovare in etichetta "Imbottigliato all'origine da..." "Prodotto e imbottigliato all'origine da..." "Vinificato e imbottigliato da..." e molte altre diciture (ne ho svariati esempi sotto gli occhi". Questo, certamente, a oggi non dà garanzie di assoluta chiarezza e trasparenza al consumatore. Pertanto, ribadisco, che nessuno può dedurre automaticamente che se in etichetta c'è scritto ad esempio "imbottigliato da R.I.SO/XXXX", significhi che dentro quel vino ci sono anche uve o percentuali imprecisate di vini non di proprietà.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Imbottigliato all'origine o Prodotto e imbottigliato, ed in futuro Integralmente prodotto sa, sono dizioni precise, definite per legge, e non si riferiscono alle denominazioni, ma alle aziende. Vuol dire prodotto e imbottigliato dalla stessa azienda, non da aziende diverse. Nella sede o nelle sedi aziendali, che non sono necessariamente interne alle aree a denominazione. Se le Doc o la Docg richiede l'imbottigliamento in zona, allora la cantina d'imbottigliamento deve essere in zona, altrimenti no. Può esistere il caso che qualche piccolo produttore si faccia imbottigliare da altri il proprio vino, ma è raro ormai. In quei casi non si può utilizzare la dizione "prodotto e imbottigliato". Ma se quella dizione viene usata in etichetta, allora è certo che non un solo grappolo d'uva comprato e non un solo litro di vino comprato è alla base di quel vino. S'informi meglio e vedrà che è così. Le aggiungo che questa fu a suo tempo una battaglia, giusta, di Veronelli, per questo conosco bene la materia. Ed è assolutamente vero che quella dizione, che non tutti conoscono ma che dovrebbe essere più conosciuta, è l'unica che tuteli davvero il consumatore sul contenuto dei vari vini, ed i viticoltori che hanno il diritto di apporla in etichetta, dimostrando di essere davvero tali. Al di là della dizione "azienda agricola" che come dice giustamente Gariglio consente il 49% di acquisto di altre uve. Lo so, è complesso e noioso, però le leggi vanno conosciute e spiegate, soprattutto se sono a favore di cose giuste.

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Egregio Cernilli, guardi che le denominazioni le ho studiate anche io, fra l'altro sta dicendo la stessa cosa ma con parole diverse. Dove è scritto "all'origine" è ovvio che si tratta della stessa azienda. Però, dato che ogni disciplinare ha le sue regole che fanno le dovute differenze, per le docg dovrebbe essere sempre obbligatorio, per ora non lo è per tutte e questo crea già una certa confusione. Quello che ho sottolineato io è un'altra cosa, e cioè che un consumatore (che non ha certamente né obbligatoriamente studiato a fondo le regole della piramide doc) non ha alcuna ragione di supporre che, se su un vino a denominazione c'è scritto Imbottigliato da ICRF, voglia dire automaticamente che l'azienda produttrice ha acquistato altre uve o altri vini, questo andrebbe comunque specificato, altrimenti tutti quei produttori (e potrei fargliene una bella lista) che realmente non hanno imbottigliatrice, magari perché hanno iniziato da poco e fanno le cose per gradi, non potrebbero utilizzare la stessa dicitura, pena il supposto acquisto di altre uve e vini. Il consumatore legge Imbottigliato da XXX e può solo capire che si tratta di un'altra azienda a mettere il vino in bottiglia. Le numerose mail che mi sono arrivate in questi anni testimoniano proprio questo fatto, nessuno immagina che dietro il nome di un'altra cantina o di una società imbottigliatrice ci possa essere un parziale acquisto di uve e vini altrui.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Giuliani, lei parla della dizione "Imbottigliato da", e su questo ha ragione. Di certo però, come diceva prima anche Tomacelli, se è scritto così vuol dire che la filiera produttiva è stata interrotta. Quasi sempre per acquisto di uve o di vini, più raramente, come dice lei, perché l'azienda non ha ancora l'imbottigliatrice e fa imbottigliare a terzi. Siamo d'accordo su questo, credo. Io parlavo invece della dizione "imbottigliato all'origine" o 2prodotto e imbottigliato", che diventeranno in futuro, con la nuova legge, "integralmente prodotto" che è ancora più chiaro. So da me che i consumatori non sanno bene a che cosa corrisponsano le dizioni, trovo però utile e giusto fare qualcosa per farglielo capire, spiegando loro il significato ed il valore delle dizioni ed aiutandoli a capire le etichette, cosa caldeggiata, come ricordavo, da tutte le associazioni dei consumatori. A me sembrano cose sactosante, e sono d'accordo con me, ad esempio, i vertici della Federazione Italiana Viticoltori Indipendenti, che raccoglie oltre 500 piccoli produttori, che "producono e imbottigliano".

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Non ho neanch'io intenzione di alzare i tono con lei, peraltro. Però qualcuno mi ha dato del gesuita e del comunista. Non ho studiato dai gesuiti e non sono comunista, così come non sono afro americano o gay o milanista. Non c'è niente di male ad esserlo, peraltro. Ma credo di avere il diritto di non accettare definizioni che non mi si confanno.

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carolina

circa 14 anni fa - Link

signor flaminio, mi scusi, che modo avrebbe il signor grai di fare vino senza possedere vigneti?

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Carolina , è imparentato con Gesù Cristo , vista la qualità delle sue bottiglie . Un solo difetto , difficili da trovare , mentre un Sassicaia lo compra anche alla Esselunga .

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carolina

circa 14 anni fa - Link

beh non sono d'accordo. conosco grai, c'ho pure lavorato sotto di lui, e assicuro che non ha parenti di nome gesù cristo. è solo una persona enologicamente navigata, che ha un buon naso e un ottimo palato. sulla qualità di alcune sue bottiglie... beh.... mi astengo dal dare giudizi.

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francesco bonfio

circa 14 anni fa - Link

la ringrazio per astenersi dal dare giudizi, se poi si astiene dal bere i vini di Giorgio Grai, la ringrazio doppiamente. Ne rimangono di più per noi

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carolina

circa 14 anni fa - Link

signor francesco, mi astengo dal dare giudizi per il semplice fatto che non posso essere obbiettiva al 100% in quanto non ho mai assaggiato tutta la produzione del signor grai. se così fosse sarei ben lieta di darli. non ho nulla in contrario che voi continuiate a berli, anzi, bevetene anche per me!

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Allora Carolina , scherzavo e mi sembrava chiaro . Volevo solo inserire un filone per me importante , si può fare vino eccellente , questione di gusti , per me quelli di Grai lo sono , comprando uve e vini . Dichiarandolo , come fa Grai , che non investe in P.R. per spiegare di essere etc etc . Si può decidere anche di farlo secondo la scuola del tempo , c'è spazio per tutti , produttori e consumatori . Non mi permetterei mai di sostenere che Cotarella fa vini posticci , nè mi scandalizzo quando vengono premiati lui , i Ferrini , Gaja e Antinori etc , dico a voce alta e chiara che io ne bevo solo di altro tipo .

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carolina

circa 14 anni fa - Link

va bene, c'è spazio per tutti, pure per grai.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Le riflessioni di Giancarlo Gariglio qui: http://www.slowine.it/pagine/ita/parliamodi.lasso?id_edit=120

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Andrea Pagliantini

circa 14 anni fa - Link

In questo momento girando per le vigne ci sono i grappolini appena visibili che paiono pisellini di nano. C'è gente fra un pò inizia a pulire il tronco, la prima mano di rame e zolfo, i primi ragionamenti e pensieri sul da farsi a seconda della stagione e delle sue bizze.... Questa è la parte sana. Poi arrivano quelli che dicono come si deve fare e con cosa, quelli che portano i bicchieri e le stelle, quelli che curano rapporti e contatti, quelli che mettono il vestito bono alle fiere e ai party col crostino di salmone e gli ovini di caviale. Il mondo del vino pare diventato una sfilata di moda. Con la differenza che l'uva affonda le sue radici in terra ed è un alimento semplice. O almeno una volta lo era.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Colgo l'occasione del dibattito per chiedere se qualcuno di voi sa dove reperire fonti certe su quali siano le aziende e le figure attualmente indagate in merito al "Chiantigate". Qui a Roma escono di traverso nomi davvero grossi (tipo Fontodi) ma non c'è nessun riscontro pratico. Detto questo ribadisco anche che sono un ferreo sostenitore del nostro istituto di diritto che si basa sempre sulla "presunzione di innocenza". @ Flaminio: in realtà non c'è nessuna contraddizione per quanrto riguarda i simpatici amici di Brancaia, basta saper leggere esattamente tra le righe: "Le uve, selezionate con cura, arrivano dai nostri tre poderi toscani: Brancaia (Castellina), Poppi (Radda) e Brancaia in Maremma (Morellino di Scansano)" significa che i conferitori devono portare le uve solo ed esclusivamente in quewsti tre luoghi distinti dove si procede ad una attenta selezione (ammazza che fatica!!!)prima di venir unite alle uve (la stragrande maggioranza) di proprietà :-)

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Csro Francesco , la sua battuta me ne ricorda una , vera , di un produttore vero , che non si vergognava di dire a uno sconosciuto come me di comprare parte dell'uva dai vicini : mi arriva bellissima , molto più della mia , e sono contento . Ma quando comincio a lavorarla devo mettermi le mani nei capelli . P.S. per fortuna ne aveva tanti .

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Omar

circa 14 anni fa - Link

Ma questo tale Cernilli fa l'avvocato dei produttori??

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

No, cerco di raccontare cose vere, anche se a qualcuno qui non piacciono. E poi detesto i processi sommari. Forse perché credo nella democrazia e nelle garanzie costituzionali, oltre che nella Magistratura. E di giudici qui non ne vedo.

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

salve, a me pare che ci sia una gigantesca ipocrisia e, spiace dirlo, ma lei Cernilli, che fa quasi finta di non sapere e si indigna sta facendo la figura di uno scajola. queste cose, nel mondo del vino, LE SAPEVANO TUTTI, e bastava parlare con un po' di produttori che prima o poi venivano fuori. Girate per il Chianti e i nomi coinvolti saltano fuori e che ferrini era coinvolto (non dico colpevole, dico coinvolto) era il segreto di pulcinella. Ora, se Cernilli, pur con tutto il garantismo dovuto, non sapeva queste cose e si scandalizza perchè scanzi le ha riportate mi chiedo dove sia stato negli ultimi 20 anni. quanto alle smentite o pseudo tali dei vari produttori citati nel libro per me lasciano il tempo che trovano, non ne abbiamo abbastanza di questo modo politichese di dire e non dire, lanciare il sasso e poi ritrarre la mano? saluti a tutti

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Io non mi scandalizzo affatto, Lei impari a leggere e non mi attribuisca cose che non mi sono mai sognato di dire.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

suvvia, un po' di rispetto per il dottor Cernilli!

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Ma del contenuto delle altre 320 pagine del libro di Scanzi non ne parla nessuno? Povero Andrea, tanta fatica...se lo avesse saputo avrebbe scritto una sola pagina. http://www.lavinium.com/rece2010/scanzi_il_vino_degli_altri_2010.shtml

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

il post in origine era una recensione del libro!

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

@ Cernilli, se le fa piacere continui a guardare il dito, penso che il senso delle mie parole sia ben chiaro, se lei non lo coglie io non posso farci nulla, ma è lei che sta facendo la figura dello scajola, cioè quello che non si accorge di ciò che gli sta avvenendo intorno. Glielo devo spiegare io che è da tempo che nel mondo del vino si sanno queste cose e che solo l'ipocrisa impedisce di dirle forte e chiaro? scanzi non ha bisogno di difese d'ufficio ma ha riportato (non estorto) parole che gli sono state riferite sicuramente, in quanto nell'ambiente tutti, ma dico tutti, sapevano e i nomi circolavano. A lei non era giunta nessuna notizia in merito? No? che strano! Vede Cernilli, lei sta iniziando ad assomigliare pericolosamente a questi nostri governanti fissati con le intercettazioni. Lei se la prende con la notizia, non con i fatti che, marxianamente si sa, hanno la testa dura. Le faccio un esempio calzante, così forse il mio pensiero le risulterà più chiaro e saprà meglio individuare la sua posizione sulla scena. Come fa notare Ferrrarella sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/politica/10_maggio_05/con-la-nuova-legge-neppure-una-riga-luigi-ferarella_2cf37686-5809-11df-b44b-00144f02aabe.shtml) , se la legge sulle intercettazioni in discussione alla camera fosse già approvata non avremmo saputo nulla del caso Scajola; ecco, lei sta iniziando ad avere lo stesso atteggiamento sul vino e sulle notizie ad esso collegate dei detti signori, veda lei se le piace la compagnia di giro, magari si confronti per questo con lady wine e la sua accuminata e sferzante pennina. saluti Francesco PS Quanto all'imparare a leggere, come può vedere da solo, ho provveduto un po' di tempo fa.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Lei ha detto che io mi scandalizzo perché Scanzi riporta certe cose. Non mi sono mai scandalizzato per questo, il discorso è un altro e se sa leggere dovrebbe capirlo da sè. Io ho riferito di una telefonata avuta con D'Alessandro, punto e basta. Cosa che non c'entra nulla con quello che dice lei. Che vuole mettermi in bocca cose che non ho detto semplicemente perché le fa piacere farlo. Secondo. Pubblicare documenti riservati della Procura di Siena a me risulta essere un reato. Per il momento non c'è stato alcun rinvio a giudizio e la documentazione relativa alle indagini è una documentazione riservata. Capisco che in un mondo imbarbarito come è quello di oggi sembra normale che un giornalista debba diventare una sorta di megafono di notizie come queste, io però non sono d'accordo, e dalla mia parte non ci sono semplicemente le mie idee, ma la legge. Nel caso di Brancaia alla fine quello che si è ottenuto è puntare il dito su un produttore che non si è macchiato di alcun reato, tanto che i suoi vini sono stati dissequestrati. Una condanna a morte per un divieto di sosta, è questo che volete?

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

Cernilli, io non so più che fare, mi sembra che lei sia l'unico ad avere poroblemi di comprensione del mio scritto. Si ostina ad attacarsi ad un termine, scandalizzato, che non è altro che una traduzione del mood che emerge dai suoi post. Le va bene così? faccia pure. inoltre quando dice "Pubblicare documenti riservati della Procura di Siena a me risulta essere un reato. Per il momento non c’è stato alcun rinvio a giudizio e la documentazione relativa alle indagini è una documentazione riservata" cosa vuol dire? A me risulta che scanzi abbia ripetuto, testualmente direi a questo punto, le parole di D'alessandro, introdotte tra l'altro da un "non so se dovrei dirglielo" o simile. Cosa doveva fare un giornalista a questo punto? Io non faccio l'avvocato di scanzi che manco conosco, ma a parere mio e di tutto il giornalismo fuori dai patri confini ha fatto l'unica cosa logica. ha pubblicato il testo. punto. E' reato? per lei sembra di si, visto che si trincera dietro la legge (mio dio , l'ha sempre in bocca) e la deontologia professionale (mio dio, l'Ordine!) A mio modestissimo parere le confermo che la sua posizione mi ricorda tanto quella dei nostri cari governanti che con la scua della privacy vogliono impedire al letame di venir fuori dal tappeto con la versione tecnologicamente aggiornata del sedare e sopire. Ecco, lei gioca in quella squadra, che non è propriamente quella dei giornalisti, mi pare. Visto che è uomo di buone letture trovi lei un nome alla sua posizione. Qanto a Brancaia,a differenza di quanto lei può pensare, io difendo il loro operare, nel senso che se la legge glielo consente fanno bene a fare l'IGT come meglio credono. Lo comunicano nel migliore dei modi? no, ma nessuno vuole mandarli a morte per questo, dio mio non ucciderei neppure uno stragista figuriamoci due svizzeri innamorati della toscana! Sorpreso? Ha visto, non sono un forcaiolo (non è nel mio dna) anzi ritengo che una certa dose di flessbilità vada lasciata alle aziende e che non si debba cementificare e blindare tutto con una coltre di leggi e regolamenbti ma anzi alle imperese vada data una certa flessibilità. Flessibilità che nulla ha a che vedere con l'introgolare che sembra sia avvenuto, non per Barncaia per alcuni altri nomi noti, molto noti, talmente noti che anche lei dovrebbe conoscerli. saluti Francesco

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

E' lei che non capisce. Io, ripeto, ho riferito che ho avuto una telefonata con Massimo D'Alessandro che mi ha detto di essere stato "travisato". Non ho mai detto che Scanzi non doveva scrivere ciò che gli è stato riferito. Mi chiedo però come mai sia Valentini sia D'Alessandro mi risulta che abbiano scritto delle lettere di scuse ad alcune delle persone che avevano citato. Ho usato le virgolette per "travisato" perché io sono convinto che gran parte delle cose che Scanzi scrive, oppure tutte, diciamo tutte, loro le abbiano dette. Non so, e dalle loro reazioni non credo, che però loro si siano sentiti rappresentati da quelle interviste. Io quando intervisto qualcuno cerco di farlo venire fuori per quello che è. Leggendo soprattutto l'intervista a D'Alessandro, che conosco da decenni, io non lo riconosco. Appare più aggressivo di quel che è, quasi arrogante, ed escludo che sia una persona così. Allora penso che quella non sia una buona intervista, che forse alcuni aspetti hanno preso più spazio di altri, che alcune frasi siano state riferite per intero ed altre no, dando più peso e "colorando" alcune parti. Ve lo ricordate Mondovino? Bene, pensate davvero che Rolland sia quell'idiota che viene fuori dal film? Non è un campione di simpatia, ma non un fesso. Ritornando a noi. Io ho avuto le reazioni in privato di Valentini e di D'Alessandro. Entrambi mi hanno detto che chiederanno di essere tolti da un'eventuale nuova edizione del libro. Entrambi mi hanno detto che hanno mandato lettere di scuse. Entrambi mi hanno detto che non sono contenti. Ma se leggete quello che ho scritto finora, io non ho mai detto che Scanzi abbia inventato nulla, non ho mai detto che ha fatto male a scrivere ciò che ha scritto, solo in questo intervento dico che l'intervista a D'Alessandro non mi è piaciuta e ne ho spiegato i motivi. Quindi, mi scusi, ma chi è che non capisce?

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Aggiungo che non le permetto di scrivere che io gioco nella squadra di quelli che non vogliono far venire fuori il letame. Lei allora gioca nella squadra dei forcaioli e di chi mette in bocca al prossimo cose che non ha detto. E mi pare che lo abbia appena fatto con me in questo vaso. Poi ho sempre in bocca la legge? Sarà perché io la rispetto, e lei?

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

Ascolti Cernilli, la squadra nella quale lei gioca la vede ogni lettore. quanto al fatto che due interevistati poi si lamentino a me importa veramente poco, sono maggiorenni e vaccinati, consci di quello che dicevano, fine. Lei invece parla di interviste dove fa venire fuori quello che la persona è e che quella non è una buona intervista. e quale è la buona intervista? Glilo dico io, quella dove in fondo non si dice nulla se non il solito tritume di banalità. Complimneti, ma di interviste con lo struscio, sdraiati supini e laccate a dovere sinceramente ne abbiamo anche troppe, tutti i giorni ce ne propinano una, ma senza una notizia che sia una. A lei evidentemnte piacciono così, sarei curioso di vederla, che fa invita l'intervistato a pensarci bene, a contare sino a 10 prima di parlare, a pensare alle possibili conseguenze? Se le capita tra le mani uno scoop che fa, lo cestina per le possibili conseguenze? bah, scusi, ma lei chi intervista, minorati che non sanno quello che dicono o chi hanno davanti? A parte che a questo punto e visto il concetto di intervista che ha lei ho seri dubbi che la cosa non si risolva in una velina. Quanto al darmi del forcaiolo se le fa piacere, e contro le mie chiare parole e le evidenze del mio intervento, faccia pure, se è contento lei vada pure avanti così. Cordiali saluti da uno che rispetta la legge

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Niki Marsél

circa 14 anni fa - Link

Scrivere che "io sono convinto che gran parte delle cose che Scanzi scrive, oppure tutte, diciamo tutte, loro le abbiano dette" non trovo sia un bell'esempio di giornalismo (anche se siamo "solo" in un blog). Sembra piuttosto un tecnicismo linguistico per instillare il dubbio senza avere il coraggio di dire che Scanzi ha scritto, almeno parzialmente, il falso.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

I signori francesco e Marsel scrivono evidenti sciocchezze e provano, proprio come si faceva nei tribunali speciali ai tempi del fascismo, a mettermi in bocca cose che non ho detto. Io non cestino scoop, faccio interviste cercando di far venire fuori i personaggi, se dicono cose scomode le pubblico, ma non pubblico solo le cose scomode. Non voglio instillare dubbi sull'autenticità delle interviste di Scanzi, dico solo che da quelle interviste non vengono fuori gli intervistati per come io li conosco, e li conosco bene. Ed esprimo un parere. Diffido i signori dal mettermi in bocca cose che non ho detto, solo perché a loro fa piacere così. Niente illazioni, niente dietrologie. Solo fatti e frasi effettivamente dette o scritte. Chiaro?

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

Cernilli,ma si rende conto del tono che trapela, sempre, dalle sue parole? lei diffida, vuole i fatti, lei non permette. mi scusi la franchezza ma scenda un po' dal trono, lei e la sua accolita ladygaga avete toppato, e alla grande, specie con quell'infausto "ci saranno strascichi giudiziari". avete dovuto mettere la marcia indietro, pipi fuori dal vaso, si dice dalle mie parti. quanto al tipo di interviste e articoli che lei predilige ricordo un pugnace ed incalzante viva banfi di 3 o 4 anni fa che mi ha fatto decidere una volta per tutte di non mettermi più in caso il gambero e la guida. e tutti i suoi interventi la ripropongono come centravanti di (s)fondamento della nota squadra, se ne faccia una ragione o almeno issi a pine mai quel vessillo, non faccia il terzo perchè è parte in causa anche lei. la saluto don abbondio

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Niki Marsél

circa 14 anni fa - Link

Io ho soltanto riportato un suo virgolettato (a mio giudizio malizioso) esprimento una mia libera interpretazione (spero errata). Tenga presente che "Memorie di un assaggiatore" è un libro che riguardo spesso con piacere, e che ho acquistato almeno 5 o 6 edizioni di "Vini d'italia" che continuo a consultare con regolarità. Questo per dire che non era mia intenzione denigrarla. Tuttavia questa sua risposta è estremamente deludente e completamente fuori luogo sia per toni che per contenuti.

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

Marsel, ci ha appena accomunato ai tribunali speciali fascisti, sarà un po' fuori le righe, no? comunque si tranquillizzi marsel, lei almeno sa leggere e non è forcaiolo come me. che cosa vorrà poi dire "non pubblico solo le cose negative"??? e che, scanzi ha pubblicato solo le cose negative, a me non pare, ma come giustamente mi è stato ricordato non so leggere... e sono persino fascista.

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

la miglior barzelletta di questo post , Cernilli che , pur vedendo che non scrive a sprovveduti , sguaina un : cerco di raccontare cose vere , anche se a qualcuno qui non piacciono . I cacciapalle siamo noi !! P.S Giuliani , per favore , non invochi le altre pagine di Scanzi , potremmo doverci fermare un anno ....

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Le baezellette gliele lascio tutte. Se lei pensa che io scriva cose false lo dica chiaramente, dandomi la possibilità di dimostrarle il contrario.

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Simone e Zeta

circa 14 anni fa - Link

Ammesso che Brancaia sia imputabile solo di scarsa chiarezza sul web, in merito alla nota sulle une utilizzate per Brancaia TRE, sarebbe interessante che la classe giornalista, ed in primis un personaggio importante come Cernilli, contribuissero a dare la sferzata di cui ha bisogno il vino toscano. Ormai ci stiamo abituando allo scandalo settimanale e tra poco vi faremo sempre meno caso. Niente di male se il Direttore ci ricorda che tal produttore rispetta le regole, peggio se le approva; non lo trova un sistema ipocrita, volgare e senza rispetto? Anche senza accusare le aziende è possibile veicolare il proprio dissenso ad una Visione del Vino in Toscana, per ora non si vede. Sperem

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Luca Cravanzola

circa 14 anni fa - Link

....non lo trova un sistema ipocrita, volgare e senza rispetto? Quoto Simone a manetta!!!!!!

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Ho scritto mille volte che trovo molta ipocrisia nel mondo del vino. Ho scritto editoriali pesanti su questo, fin da quando di certi scandali neanche se ne ipotixzzava l'esistenza.

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

Un po' di rispetto per il dottor Cernilli, maremma maiala! Suvvia, la vorrete mica "processare"?

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

domanda che faccio sulla struttura della nostra discussione : vale la pena rispondere a un Cernilli ? ecco un brano del suo 06 05 ore 17.33 : allora penso che quella non sia una buona intervista , che forse alcuni aspetti abbiano preso più spazio di altri , che alcune frasi siano state riferite per intero e altre no , dando più peso e colorando alcune parti . Non dichiarato com'è suo stile ma Scanzi è un tirabidoni . Ma poco più sotto continua così : Valentini e D'Alessandro mi hanno detto che hanno mandato lettere di scuse . Se Scanzi fosse il tirabidoni che vuol sostenere , non lettere di scuse ai colleghi , ma lettere di rettifica a Scanzi . Torno alla domanda iniziale : per noi , per i principi della comunicazione , della società , del bon ton , di quel diavolo che si vuole , val la pena rispondere a un Cernilli o è meglio isolarlo nel silenzio , chiaro invito a trastullarsi coi suoi simili ? non per una omologazione , mi va benissimo che uno non apprezzi Grai che io adoro , ma è indispensabile parlare lo stesso linguaggio .

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

"A un Cernilli" è un'espressione che mi piace poco o nulla. Invito tutti, e non solo lei, a rimanere nei limiti di un linguaggio rispettoso degli altri. Grazie

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Io parlo di fatti. Che Valentini e D'Alessandro abbiano mandato lettere di scuse è un fatto. che mi abbiano detto che chiederanno di non essere più inseriti nella prossima edizione del libro è un fatto, che non siano contenti dell'intervista è un fatto. Diffido il signor Cozzaglio dal dire che io dò a Scanzi del tirabidoni. Non è così e non l'ho mai scritto. Ho scritto che non mi sono piaciute quelle interviste, e credo di avere diritto ad esprimere un parere, ed ho anche argomentato il perché. Conoscendo bene gli intervistati, non li ritrovo nel ritratto che è stato loro fatto, e questo, secondo me, è il sintomo di una cattiva intervista. Se poi bisogna concordare per forza, altrimenti il signor Cozzaglio si arrabbia, allora il discorso mi pare scivoli in ambiti davvero poco sostenibili.

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

il rispetto per gli altri lo si dimostra evitando di prenderli in giro con i dribbling alla Cernilli . La ringrazio del suo parere ma resto del mio , poi ciascuno fa quel che vuole .

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Per carità, si figuri, ma non non si risponde a un dribbling con un tackle sulle caviglie.

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cernilli

circa 14 anni fa - Link

Diffido il signor Cozzaglio dal dire che io prendo in giro chicchessìa. Questa è diffamazione. Io non prendo in giro alcuno e sono creditore di scuse.

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

ma si rende conto del tono che emerge tutte le volte che fa un'intervento? è sempre a diffidare

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fronzio

circa 11 anni fa - Link

per me è uno dei peggiori giornalisti mondiali invece, testimonia come sia viscido il mondo del giornalismo e che non serva aver alcun talento per fare strada, basta andare in tv a dire fesserie e provocare persone di successo

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