Liste | 3700 buoni motivi per chiudere l’Enoteca Italiana

di Antonio Tomacelli

olimpiadi invernali di VancouverTra le “10 cose di cui fare a meno nel prossimo decennio” l’Enoteca Italiana occupa stabilmente la piazza d’onore. Non so quanti siano i dipendenti a libro paga del ministero, ma di sicuro sono soldi sprecati. Volete sentire l’ultima perla? Olimpiadi invernali di Vancouver, in Canada. Come delegazione italiana avremo una discreta rappresentanza enogastronomica e, oltre alla solita Casa Italia, ci saranno ristoranti e punti di ristoro con le insegne italiane zeppi di prodotti e vino. Che fa il Ministro Zaia? Chiede al massimo organo di rappresentanza delle cantine italiane (si, insomma, all’Enoteca) di selezionare un tot di vini per rappresentare l’italia all’estero. E qui mi si scatena la bestia. L’enoteca per la sua selezione(!) tira fuori dal cilindro  3700 etichette! No dico, siamo impazziti, che razza di lista è questa? Solo per gestire 3700 etichette servirà un database che neanche alla Nasa possiedono. Insomma l’Enoteca ne ha combinata un’altra delle sue decidendo di non decidere pur di tenere il culo attaccato alla poltrona. Basta, è ora di finirla! Diamo noi una mano a Zaia accorciando questo folle papello, prima che intervenga il ministro della semplificazione Robert “Cervello” Calderoli a complicare tutto. Forza allora, tirate fuori e SUBITO la lista dei dieci vini che rappresentano l’italia nel mondo. Io intanto avvio le pratiche per la cassa integrazione. Destinazione: Enoteca Italiana, Siena.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

12 Commenti

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Dieci sono un po' pochini comunque ci provo 2 piemontesi: Bruno Giacosa - Barbaresco Asili riserva 2004 Teobaldo Cappellano - Barolo 2004 2 Toscani: Vecchie terre di Montefili - Anfiteatro 2004 Campi di Fonterenza - Brunello di Montalcino 2004 2 Friulani: Paraschos - Ponca 2008 Zidarich - Malvasia Istriana 2006 2 Siciliani: Gulfi - Nerobufaleffj 2000 Graci - Nerello Mascalese IGT "Quota 1000" 2 Altoatesini:Falkenstein - Riesling 2006 Manni Nossing - Veltliner 2007 p.s. visto che ne potevo dire solo dieci mi scuso con tutti gli altri che non ho potuto inserire, ed in particolare con il Sagrantino di Antonelli e quello di Paolo Bea, con il Montepulciano e il Trebbiano di Valentini, Con il Fiano di Guido Marsella e di Quintodecimo, con la commovente produzione delle tenute Dettori in Sardegna e con il Giulio riserva del Fondatore (grossomodo sono un'altra decina..... non si può fare uno strappo alla regola???)

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Fà pure, tanto finchè arriviamo a 3700 ce ne vuole!

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

no no, questi mi bastano, non per sminuire gli altri ma ognuno di questi porta all'esasperazione il concetto di "tipicità". Magari non saranno i migliori in assoluto (concetto del quale me ne strafrego) ma permettono al degustatore di comprendere in modo davvero immediato quante vie diverse ci sono per arrivare alla alta qualità in Italia. p.s. Vabbè, se proprio posso mi allargo a Ar.Pe.Pe., agli amaroni di Trabucchi e Monte dall'ora, e ai verdicchi Podium (Garofoli), Bucci riserva e Bonci riserva. p.s.2 mettiamola così, trovarli tutti insieme in una degustazione (i primi e i secondi) rischierebbe di commuovermi seriamente

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Nicola

circa 14 anni fa - Link

Beh se l'enoteca merita la piazza d'onore, il primo posto spetta di diritto a Intravino. Dieci vini italiani nel nord america li conoscono tutti, non fosse altro perché è il secondo mercato al mondo per i nostri prodotti. Magari non conoscono la grande varietà che abbiamo invece. Anche perché in Canada c'è il monopolio e come tutti gli espertoni sanno non è semplice importare là vini a tiratura limitata. Io preferisco che portino i vini di tutti e non dei soliti noti. Oppure avete paura che la nostra qualità media non sia altezza?

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

E per portarli tutti c'era bisogno della consulenza dell'Enoteca Italiana? Poi che il Canada sia il secondo importatore a me e a qualcun altro proprio non risulta http://www.agrinews.info/Il-vino-italiano-è-il-traino-dell-export-agroalimentare_news_x_3850.html

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Nicola

circa 14 anni fa - Link

Nord America = Usa + Canada, leggi i dati please

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Io li leggo ma il Canada è sempre quarto http://inumeridelvino.it/2010/01/esportazioni-di-vino-italiano-–-aggiornamento-ottobre-2009.html#more-4171

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Nicola

circa 14 anni fa - Link

già il canada è quarto come importatore ma il mercato del Nord America (Usa + Canada), come io ho scritto, è il SECONDO al mondo.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Ma insomma, al di là del posizionamento dei vari importatori, tiriamo fuori questi nomi di vini?

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libenea

circa 14 anni fa - Link

e metteteci qualche prosecco sennò zaia si arrabbia

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libenea

circa 14 anni fa - Link

5 rossi e 5 bianchi Barolo Rinaldi Brunate le coste 04 Barbaresco Castello di Neive ris. 04 osso S.Grato 04 Antoniolo Nebbiolo Rinaldi 07 Pian del Ciampolo Montevertine annata fate voi Pitasso 04 Claudio Mariotto Verdicchio villa Bucci ris.04 Verdicchio Collestefano 07 Villa Diamante 02 vigna della congregazione soave Gini contrada Salvarenza

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Emanule

circa 14 anni fa - Link

Ma insomma, com'è possibile che la critica sia così sterile, sono romano, sono stato l'anno scorso all'enoteca italiana, mi sembra una struttura davvero bella ed unica nel suo genere, le bottiglie, tramite un palmare, raccontano la loro storia, anche in inglese, sul loro sito trovi tutte le informazione sulle denominazioni, gli abbinamenti, fanno libri, nella carta dei vini credo ci siano più di 1400 referenze, il discorso del monopolio in canada non credo sia una cos da sottovalutare, qualche giornalista avrà enfatizzato, forse si riferiva al numero di bottiglie che porteranno, ma da questo a far passare questa struttura come i mille Enti, Associazioni eec. carrozzoni pubblici che ci sono in giro mi sembra un po troppo. Comunque, io sono andato sul loro sito, che sicuramente anche voi conoscete www.enoteca-italiana.it c'è la lista delle aziende ed vini. Portare 120/130 aziende per un'occasione così, non mi sembra un lavoro da poco, sicuramente le aziende ringrazieranno. Emanuele

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