Libidine è aspettare il WineFestival di Merano col costume in mano

di Alessandro Morichetti

Il mio calendario ha poche certezze: compleanno a giugno, Merano WineFestival a novembre e Natale a dicembre. Quest’anno credo di aver desiderato il Festival con tale intensità che siamo addirittura Media Partner, qualsiasi cosa questo significhi. Un banco d’assaggio goloso come pochi, la “splendida cornice” del Kurhaus (cit.), un Lungo Passirio da limonata senza fine, le Terme, il senso di pace ordinata dell’Alto Adige e una Forst sempre a portata di mano sono quanto di più simile al paese dei Balocchi io abbia in testa.

Cornice e quadro valgono il prezzo del biglietto, non esattamente gratuito. Non sto qui a farla lunga con tutto il programma, basta un link.

Voci di corridoio dicono addirittura che avremo un bel banchetto nella rotonda centrale, proprio accanto a Porthos ed Enogea: quindi dovrò solo aspettare che Alessandro Masnaghetti si assopisca un attimo per scippargli tutte le carte dei cru che mi mancano. A dirla tutta, poi, ho un posto in prima fila per la degustazione che modestamente si intitola “I più celebri produttori dei più longevi vini d’Italia: Barolo e Barbaresco” (condotta da Gian Luca Mazzella) e già questo mi provoca scompensi ormonali sufficienti a invadere Cruccolandia di spermatozoi ma ai novellini confesso una verità consolidata: al Winefestival di Merano si va con il costume in mano. Perdere l’esperienza mistica delle Terme post fiera è da polli, senza offesa per i polli.

Quindi. Agli amici lettori diamo appuntamento al banchetto, non so esattamente a fare cosa ma così sia, vi aspettiamo lì. Ai nemici, idem. Ora, chi ha già un percorso di assaggi lo condivida a beneficio di tutti, magari ci aggreghiamo. L’unico neo di questo anno è immaginare la bruttezza di Antonio Tomacelli in quella cornice di posto ma si sa, non viviamo nel migliore dei mondi.

PS: sul tema, segnalo di leggere “Le discese ardite, e le risalite” di Fiorenzo Sartore su Etilicamente (l’Unità): Vini di vignaioli a Fornovo e il Festival di Merano allo specchio.

[Immagine: Cellar Tours Blog]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

21 Commenti

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Nic Marsèl

circa 12 anni fa - Link

Ti invidio tutto tranne la "Forst sempre a portata di mano".

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esp

circa 12 anni fa - Link

Mai bevuta la Forst alla spina? No, vero? P.S. Ma ci avete fatto caso? Per la prima volta la Forst si fa pubblicità in TV

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Eleutherius Grootjans

circa 12 anni fa - Link

Salutami Masnaghetti, ché non ho fatto in tempo prima di lasciare Damasco.

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Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

A fine manifestazione, quando farà il conto copie rimaste, abbonamenti portati a casa, soldi incassati, credo che verrà a cercarmi sotto casa e temo non avrà voglia di salutarmi senza un pugnale in mano. Ma ci proverò ;-).

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Davide Cocco

circa 12 anni fa - Link

Anche se hai cercato di salvarti in corner con le virgolette e il (cit.), quel splendida cornice rimarrà come macchia perenne sul tuo curriculum per i secoli dei secoli. Sani.davide

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Ivano Antonini-EnoCentrico

circa 12 anni fa - Link

Ma le corsie riservate agli "amici" e quelle per i "nemici", saranno ben segnalate? Così, giusto per sapere di imboccare quella giusta...

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lurkerologo

circa 12 anni fa - Link

io vado a fornovo sperando di incontrare ziliani...

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she-wolf back again

circa 12 anni fa - Link

La tua idea di Paese dei Balocchi è degna del sottoscala che vi hanno assegnato, così come la definizione "non esattamente gratuito" per il prezzo del biglietto. Meno male che hai inserito il link di un articolo serio come quello di Sartore. Vedi di imparare qualcosa e poi di raccontarcelo.

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Il Consumatore

circa 12 anni fa - Link

Merano ha un'atmosfera speciale. IL wine Festival è diventato eccessivo, ma ha sempre dei buoni motivi per essere presenti alla kurhaus. Non voglio convincere nessuno riguardo alla Forst, ma consiglio la Forst del giardino servita solo presso il bar attiguo all'azienda, magari con uno stinco di maiale.

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Lucia Bellini

circa 12 anni fa - Link

Riconoscere Tomacelli sarà difficile? è la volta buona per conoscerlo di persona? :-D

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federicoFFW

circa 12 anni fa - Link

Per le piccole pause fra un bicchiere di bianco e uno di nero, Ale ti consiglio lo stand, tavolino, n.37 nella Promenadesaal. Specialità spagnole, jamon, cecina,lomo e magari qualche mezza bottiglia, calda, di bolle francesi. Non facciamo credito!! :)) Ci vediamo in là.

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Terry

circa 12 anni fa - Link

Ci vediamo su Alessandro, io mi sono inserito nel dopocena del venerdì a base di magnum di Giulio Ferrari!

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Lido Vannucchi

circa 12 anni fa - Link

Morichetti ma a Fornovo sei mancato, ora solo scintillanti e performanti manifestazioni per enosfighettoni, non piu' manifestazioni enofricchettone. Ciao Lido.

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Cristiana Lauro

circa 12 anni fa - Link

Azz!!!!!!! La degustazione di Barolo e Barbaresco guidata da Mazzella...Non vedo l'ora di perdermela! ;-)

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Antonio Tomacelli

circa 12 anni fa - Link

Sai Cristiana, non tutti hanno la fortuna di vendere Barolo come te :-)

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lurkerologo

circa 12 anni fa - Link

dopo aver letto il blog si Stefano Tesi sull'argomento "accreditamenti al MWF" e dopo aver letto questo post di Morichetti mi chiedo: - Intravino è considerato davvero il più influente, letto e amato blog sull'enomondo come affermato dai redattori dello stesso? - Se cosi' fosse ecco forse spiegato perchè IV è stato invitato ed accreditato (che vuol dire bere e sbafare aggratis in compagnia) e Tesi che notoriamnete raccolgie 3 lettori al giorno no (è una battuta non mi si quereli grazie). Quindi IV ha cosi tanto potere ed è diventato Media Partner per questo? - Forse la pubblicità esplicita con tanto di logo su Intravino del MWF valeva il prezzo d'ingresso ?? (tecnicamente non si chiama marchetta?) - Perchè IV non ha detto chiaramente che per avere uno o più pass ha dovuto sottostare alle regole di accreditamento? - L'articolo di Morichetti è un poco troppo accondiscendente con questa manifestazione (Ziliani ad esempio la evita come la peste). Questo mi deve far pensare pensare o mi deve rassicurare sulla bontà dell'evento? son domande che devo per forza fare. avere risposte chiare e precise aiuterebbe non solo me ma anche i "veri giornalisti" con tanto di patacca al bavero e patentino.

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Franco Ziliani

circa 12 anni fa - Link

@ lurkerologo: il fatto che io eviti il Wine Festival di Merano come la peste non dovrebbe rappresentare un ottimo motivo per lei e per tanti altri per andarci di corsa?

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Marossi

circa 12 anni fa - Link

Ziliani, il suo caratteraccio le impedisce di capire che Lurkerologo è un suo grande sostenitore, se ne faccia una ragione.

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Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

La marchetta non è dichiarata, una Partnership si. Vediamo di cosa si tratta. Il Festival ha piacere di averci, noi saremmo andati comunque e abbiamo accettato l'accordo tenendo fermo l'unico punto nodale: forma e sostanza dei post non sono oggetto di discussione, mai. Dopo aver visto il programma, siamo convenuti su 4 pezzi perché ritengo la cosa non lesiva di alcuna mia libertà. L'accredito al festival non è questione di accessi sul blog. Per quanto discutibile - lo è, eccome - il criterio della pubblicazione è un tentativo di scrematura. Trovo molto più incredibili e anacronistiche le manifestazioni dove entrano solo giornalisti col tesserino. L'ufficio stampa di Merano ha una testa pensante al passo coi tempi e non si sognerebbe mai di venirci a tirare le orecchie se annotiamo e raccontiamo storture di qualsiasi natura. MAI. Qui non si fanno né si sono mai fatte marchette.

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lurkerologo

circa 12 anni fa - Link

Ho preferito Fornovo. Mi pare anche di averla vista (sbaglio?) a Fornovo ho incontrato splendide persone e tanti vini pessimi. Sa io sono anche masochista. Ma un giorno ci andrò, pagando s'intende. Non gratis come molti suoi colleghi vorrebbero e pretendono, solo per il fatto di avere una tessera di partito.

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Michela

circa 12 anni fa - Link

Ah, il MeranoWF tanto costa quanto stupisce! Pagare in più il guardaroba (3 euro) e cauzione bicchiere (10 euro) mi è sembrato un pò esagerato visto il prezzo del biglietto (Accidenti se l'ho tenuto stretto quel bicchiere, sopratutto per una questione di principio, con 10 euro mi prendo un Signor bicchiere!:) Anche quest'anno però il prezzo del biglietto del Sabato si è ripagato tra vini degustati, eccellenze assaggiate nel padiglione dei prodotti tipici e servizio. Visto il vostro banchetto, secondo me ci stava proprio bene li al Merano, non so se intravino è il più amato blog di settore ma, forse il meno noioso si... Ero presente anche alla degustazione dei "longevi" e li mi son proprio divertita! (a dire il vero anche un pò infastidita) Il signore con i pantaloni gialli e macchina fotografica ha fatto talmente tanto "rumore" che di sicuro è riuscito a far capire a tutti che lui sti Vini li conosce ed il servizio non gli è stato gradito ma, era davvero neccessario far tutto sto caos? Sti poveri Sommelier del servizio alla fine erano davvero dispiaciuti ma senza colpa, visto che il problema dei bicchieri lo avevano segnalato (si potevano mettere quei 2 bicchieri in più, dai... ;) e comunque ad ogni passaggio presentavano il vino servito. Per non parlare del signore che ha rimproverato a voce alta i due che parlavano continuamente dietro di lui scoprendo poi che, uno non era italiano e l'altro parlava perchè faceva da traduttore... (sto microfono avrebbe aiutato, anche perchè dietro non si sentiva mica poi tanto) Incidenti di percorso a parte, sarei curisa di leggere le vostre considerazioni su quella degustazione che a me è piaciuta (i vini) davvero tanto

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