Domande sotto l’ombrellone: se Intravino fosse un vino, che vino sarebbe?

di Antonio Tomacelli

Gli unici gradi dei quali potrei parlare oggi sono i 37 all’ombra di questa spiaggia, infiorettando il post con i gradi di soddisfazione che mi sta dando un certo bikini qui a fianco, ma non divaghiamo e, soprattutto, restiamo lucidi.

Ho da farvi una domanda alla quale non riesco a rispondere, causa distrazioni di cui sopra:

se Intravino fosse un vino, che vino sarebbe?

Giù i fucili, non è ancora il momento di rispondere! Prima dovete classificarci a dovere scegliendo fra le diverse tipologie: a) bianco, rosè, rosso o a pallini?

b) secco, dolce o con le bollicine?

c) la zona di produzione: dall’Alpi alle piramidi, dal Manzanarre al Reno datemi un bel terroir oppure vi sdereno.

d) vitigno in purezza, blend o meticcio?

e) autoctono, internazionale o devo disturbare Riccardo Cotarella anche per le sciocchezze?

f) il metodo di coltivazione (qui son dolori): napalm, convenzionale o bioqualcosa?

g) a che prezzo si dovrebbe vendere? L’ultima NON è una domanda a trucco, per cui niente spiritosaggini, pliz.

Ora che vi ho scaricato questa bella responsabilità, posso tornare al mio duro lavoro: verifico la temperatura dell’acqua per conto della Proloco e, credetemi, con certe distrazioni non è un cavolo facile!

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

24 Commenti

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Francesco Annibali

circa 13 anni fa - Link

Dunque Intravino è di facile approccio, ha un lato semplice e uno complesso. Direi allora Muscadet, o rosè provenzale biodinamico di quelli buoni buoni, o Dolcetto di Diano, o il rosso del nord Rodano vicino a Cornas ma più fruttato (nn ricordo il nome) o Moscato d'Asti di quello distribuito da La Cave de Pyrene che quando inizia a parlare non sputa più e che invecchia 15 anni (il vino non il produttore, cui auguro di campare fino a 120 basta che se sta un pò più zitto :) ).

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Francesco Annibali

circa 13 anni fa - Link

Saint Joseph non mi veniva il nome

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Dan

circa 13 anni fa - Link

Il Moscato è Cà d'Gal Vigna Vecchia...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Tomax, mentre esci dall'acqua lentamente eccoti una risposta corredata da motivazioni NERO D'AVOLA a) Rosso. Nonostante il Nero del nome, la colorazione del blog é esplicitamente rubino intenso tendente al granato. b)Secco. Così magari qualche elemento portante ci si ispira e riesce a dimagrire. c)Sicilia occidentale. Il territorio fa sì che il vino (blog) si caratterizzi per concentrazione, spigolosità, aggressività (cit. www.nerodavola.it). d)In purezza. Sia mai che vi mescoliate in un blend pericoloso. e) Autoctono. Bastate a voi stessi, avete tutto, non vi serve niente di importato da qualsiasi continente. f) Convenzionale. Nonostante le apparenze, rispettate le convenzioni, a volte al limite del conformismo. g) 10-15 euro. Prezzo popolare, ma non troppo. Per molti, ma non per tutti. d)

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Oops...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

???

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Non ti riferivi a me... coda di paglia :-) Comunque permettimi di dissentire. I nero d'avola della sicilia occidentale sono dolciastri e sanno di mela candita (di luna park direbbe il buon Gori). Questo perché giovani enologi (ma anche non giovani) hanno convinto i produttori che così com'era "non aveva mercato" (non so a quale mercato possano vendere un nero d'avola che sa di lecca-lecca, forse ad un mercato d'asilo nido). Il problema è che il vino lo fa gente che il vino non lo conosce (mi riferisco agli enologi) capaci di confrontarsi esclusivamente con i prodotti del vicino. In gran parte non conoscono i capisaldi dell'enologia. Se vuoi bere un buon nero d'avola vai in Sicilia orientale, Pachino, Eloro. Convenzionale: Saia di Feudo Maccari Biodinamico: Terra delle Sirene di Do' Zenner Ho finalmente scoperto chi sei veramente... accipicchia a questa mania dell'anonimato...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

@Don Maximilian y Montes, spero che la tua descrizione dei Nero d'Avola West Sicily la legga Noi Sappiamo Bene Chi che si ostina ad amarne un esempio tipico, per quanto ultimamente migliorato e nel suo genere al top (?). Comunque qui non si tratta di bere, bensì di descrivere. Mi sono concessa delle licenze poetiche, perle ai porci, considerando che Tomax é impegnato a fare il Tritone con una sirena. W l'anonimato, e anche l'anonimo.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Chi è "Noi Sappiamo Bene Chi" ? ... ah ... anonimo Kenray. Ma a lui piace anche il ben ryé, ormai ha le papille gustative disfatte. Se mi dai una email ti invio i vini che berremo con A3C :-) Certo che un rendez vous anche con te e Ken sarebbe carino.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Comunque concordo con te: Intravino = rosso, tannini ruvidi, buona acidità.

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anonimo

circa 13 anni fa - Link

non toccatemi milleunanotte che vi faccio fare the ultimatemacumba. a proposito di lecca-lecca...devo considerarla molestia sessuale?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Vista l'età del mercato di riferimento spero di no :-D Se vieni a trovarmi ti faccio redimere, giuro! Posso anche venire io da te con una scorta di assaggi. Il distributore di Milleunanotte e Ben Ryé nella mia città mi ha già "gentilmente" esortato ad essere più benevolo nei loro confronti :-)

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roberto

circa 13 anni fa - Link

TAVERNELLO! in purezza

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anonimo

circa 13 anni fa - Link

voi siete il vino che non c'è. Il clinto. proibito produrlo ma non consumarlo. per farla breve, siete dei fuorilegge.

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carolina

circa 13 anni fa - Link

acido e tagliente come il raboso d'annata: se ti piace bene, sennò no. (tomacè ma hai moricchia in ferie che fate sti articoli da novella3000?)

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silvana biasutti

circa 13 anni fa - Link

Secco A Pallini Bioqualcosa Autoctono Meridionale Considerato caro da quelli che pensano di essere di destra Non considerato da quelli che non pensano Ambiguo Sensuale e un po' gay (ma non bisex: una sfumatura diversa)

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Tyrser

circa 13 anni fa - Link

E se fosse una birra? :-)

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Definisci.

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salva

circa 13 anni fa - Link

a) bianco, a pallini rossi..... b) secco, tendente al sovrappeso c) litorale adriatico: ovvero un verdicchio di Gioia del Colle, in onore alle regioni care agli "editors" d) duro e puro e) più che autoctono...... statale! f) anti-convenzionale... g) Vendere??? Manco regalato!!!! Vabbè, per voi 20/25 euri li spendo volentieri...purchè possa berlo coi "felini" dell'Anonimo!

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Dan

circa 13 anni fa - Link

Bianco a pallino rossi, tendente al sovrappeso?? La Pimpa!

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Andrea Aldrighetti

circa 13 anni fa - Link

...un blend di vermentino della costa (ma non saprei quale) tagliato con del non specificato Trebbiano di chissà quali colli dell'italia centrale, dal colore aranciato carico, segno di macerazione di qualche ora (o giorno, o mese, o forse addirittura anni), prodotto con le uve provenienti da agricoltura bio-talebana ma da un'azienda che non ha ancora ratificato il disarmo chimico ed ha un arsenale sempre pronto all'uso (integralisti sì, non si sa mai!). Minerale-idrocarburico che sembra di stare dal benzinaio, salatissimo come bere acqua del mar Morto, fresco come un branzino all'amo, da comprare e mettere in cantina perchè la prossima generazione ne valuti l'evoluzione. Eppoi, per cinque euri, è un affare!

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Bianco. Bianco di Custoza oppure Montecarlo Bianco, per via dell'apporto di molti vitigni diversi. E poi va bevuto freddo...

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Andrea Pagliantini

circa 13 anni fa - Link

Vin Santo del Nonno Riserva.

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gionni1979

circa 13 anni fa - Link

uno chateauneuf du pape.... Tanti vitigni diversi per un ottimo risultato!!!

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