Errori da non commettere costruendo una cantina

di Alessandro Morichetti

L’enostrippato è un mezzo malato, come il bibliofilo: accumula bottiglie di vino anziché libri ma non arriva ai 160 anni necessari per berle tutte. Il comune mortale, invece, ha un problema opposto e non sa dove iniziare per farsi una cantina, giusto per accompagnare un buon pasto. Vediamo qualche piccola regola per evitare gli errori più comuni.

1) State scegliendo cosa bere, non come diventare milionari. L’enoteca non è una banca in cui investire e chi compra il frutto della vigna con mire finanziarie ha tutta il mio disprezzo. Sorprendere gli astanti con un Armand de Brignac da 400 euri è da coglionazzi convinti di bere un gioiello, le persone intelligenti tengono in fresco una cassa di buon Franciacorta da 20 euro.

2) Basta una cassa per tipo di vino, avete mica un ristorante? Ho amici che dopo aver apprezzato un vino hanno comprato mezza produzione aziendale. Per poi rivenderla sotto-prezzo dalla disperazione. Il bello del vino sta nella diversità dei gusti, proprio gli espertoni affermano che il vino migliore è quello che verrà. Barbanera consiglia: se un vino ti fa impazzire, comprane massimo 6 bottiglie. Te lo godi ora e tra qualche tempo nel pieno della maturità. Ovvio, per Lambrusco e Prosecco l’unità di misura è il bancale.

3) Contingentare i vini da invecchiamento. “Nel lungo periodo, saremo tutti morti” diceva John Maynard Keynes. È un classico di quando sei alle prime armi e subisci il mito dei vini immortali, che pur ci sono. Cominci a comprare roba con tannini da tagliaerba o bianchi che tolgono lo smalto ai denti. Comprare per bere è il mio motto, trovare un vino abbandonato rovinosamente in cantina un sacrilegio. Scoprire figli astemi e una cantina di delizie da smaltire è un rischio che non mi sento di correre, sono troppo giovane.

Sono sincero, ho pochissime bottiglie da parte. Bianchi e rossi in egual misura, qualche dolce e tante bollicine. Non più di 50 unità, e già mi sembrano tante. Avessi soldi da buttare, non credo li terrei accatastati in vino. Magari sono una mosca bianca ma mi piace fare così. Di certo sono curioso di scoprire cantine faraoniche con etichette prestigiosissime. Chi ci racconta qualcosa della piccola riserva indiana che conserva preziosamente? Anche per sognare un pò, s’intende. Se poi mi aiutate ad aggiungere o correggere le regole per una buona cantina vi dico grazie.

[immagine utente Flickr VigilantWineCellars]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

31 Commenti

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Avendo un locale non mi occorre la cantina a casa ma posso confermare che, ahimè, sono molte più di quanto si creda le persone che si ritrovano in eredità la cantina dell'avo scomparso con centinaia di bottiglie defunte. Meglio non ammassare

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Luca Cravanzola

circa 14 anni fa - Link

separare i vini da "pronta beva" e quelli da "qualche annetto" e quelli da "dimenticare"... Trovare una cassa di Barbaresco Rabajà 1982 è una cosa...trovarne una di dolcetto d'alba dopo 10 anni..è come buttare i soldi!!!!

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fabio

circa 6 anni fa - Link

prova a trovarne una cassa di dolcetto di Flavio Roddolo anche tra 20anni e poi mi dici se sono soldi buttati..

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schigi

circa 14 anni fa - Link

"le persone intelligenti tengono in fresco una cassa di buon Franciacorta da 20 euro" Non sei riuscito a farmi andare oltre il primo punto. Ritenta.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Scusalo, è giovane. Morichetti, dove sono le birre da invecchiamento?

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schigi

circa 14 anni fa - Link

Le persone intelligenti tengono in fresco una cassa di buona Corona da 2 euro

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Ezio Trinchero

circa 14 anni fa - Link

Belgio zona sud-ovest di Bruxelles,e solo in quella zona si possono fare Geuze (tipologia) 3 Fontained (produttore) è una straordinaria birra da invecchiamento e non. Puoi bere giovane o invecchiata di 30 anni, La Geuze da giovane è acida ammorbidendosi poi negli anni. ne ho bevute di 30 anni, FANTASTICHE. Non è un gusto per tutti specialmente ai primi assaggi poi non ne puoi fare a meno. Il lato più interessante e che sono digeribilissime e naturali, e questa ha dei prezzi veramente ridicoli. Unico neo, me la faccio portare dal Belgio, difficile da trovare, qui tutti bevono birrette molto conosciute, che preferisco non citare, e ci hanno pensato altri, che vanno alla grande ma francamente ne faccio volentieri a meno perchè l'acqua costa meno e più o meno.......... Io produco vino naturale ma spero comunque di esserti stato di aiuto Ezio Trinchero Le persone intelligenti bevono bene

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schigi

circa 14 anni fa - Link

Drie Fonteinen, per la precisione

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Paolo Cianferoni

circa 14 anni fa - Link

Altro consiglio utile: con la cantina, occorre cominciare al più presto, meglio in giovane età, ad annotarsi le bottiglie bevute, perchè passano gli anni e ci si dimentica facilmente di tutto. Dopo un pò di anni, avere a portata di mano un database dei vini bevuti o assaggiati può aiutare moltissimo l'enostrippato... :)

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

L'ho fatto per quasi dieci anni, poi non ce l'ho fatta più! Mi ci volevano ore al giorno per scriverli tutti, quando ne degusti almeno 3-4 mila all'anno è impossibile tenere il conto.

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Niki Marsél

circa 14 anni fa - Link

Devi segnarti soltanto le bottiglie che ti gusti con la dovuta calma nelle serate a casa dedicate a te stesso e alla tua compagna/o.

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

per quello non è un problema, la maggior parte è memorizzata su Lavinium (www.lavinium.com).

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francesca ciancio

circa 14 anni fa - Link

chiedo a voi tutti ma esiste una data base creato apposta per inventariare tutto il vino non solo in giacenza ma anche bevuto? c'ha mai pensato qualcuno?

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Riccardo Campinoti

circa 14 anni fa - Link

c'e' ed e' gratis www.cellartracker.com

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Paolo Cianferoni

circa 14 anni fa - Link

Si, cellatracker potrebbe andare bene, ma certamente è complicato e in inglese. Basterebbe un programmino con nome vino, produttore, luogo di produzione, annata, voto, commenti, dove è stato assaggiato, se è in cantina e magari la possibilità di una picola foto da allegare. Programmatori, c'è nessuno?

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Pietro

circa 14 anni fa - Link

Tengo un dB in Access e posso passarlo se a qualcuno interessa.

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Pisa Nicola

circa 14 anni fa - Link

Io mi sono fatto un semplice foglio di excel con i parametri principali: denominazione, azienda, anno, grado alc. ecc più la parte vera e propria della degustazione divisa diciamo secondo le metodologie AIS( vista, naso, bocca) infine ho lasciato due colonne, una per le note e una per il "voto personale", stò studiando la possibilità di disporle in ordine alfabetico i campioni assaggiati solo che purtroppo ho qualche problema con excel :). Anch'io sono disposto a darlo a chi interessato e magari a confrontarlo con qualche altro lavoro "casalingo".

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

Luce...umidità...temperatura...non ci avete pensato ?! perchè qualche esperto del vostro clan non recensisce le famigerate "frigo-cantine" ?! Tra l'altro ne voglio comprare una...forse c'è un problema di pubblicità...accetto comunque suggerimenti...

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Comprare una cantina refrigerata non è come comprare una botiglia di vino. Se poi ci fosse in ascolto qualche produttore che voglia inviarmi una 150 posti per recensirne le peculiarità, per carità! non sarò certo io ad oppormi :-) Più seriamente i miei due cents: MAI dico MAI scaffalature in legno. I tarli me se stanno a magnà vivo. E, aggiungo, il sughero è legno!!!

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Massimo D'Alma

circa 14 anni fa - Link

>Sorprendere gli astanti con un Armand de Brignac da 400 euri è da coglionazzi :) La cantina-frigo da 160 bottiglie? Dammi tempo che la rimetto in funzione non appena finisco casa...l'ho recuperata da uno che chiudeva a prezzo da realizzo puro...

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Io ho un modello della IP da 250 bottiglie, ce l'ho da quasi 10 anni e non mi ha mai dato noie, mai avuto un vino rovinato. Le temperature? attorno ai 14 gradi, che possono scendere o salire a piacere. Prezzo? Ora proprio non lo so. Ma il mio è un mobile-cantina a due ante, interamente in legno di ciliegio, che pagai nel 2001 3 milioni. Può sembrare tanto, ma c'è da dire che è un gran bel mobile, fa arredamento e se un giorno decido di non usarlo più come cantina, può tranquillamente trasformarsi in altro.

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Massimo D'Alma

circa 14 anni fa - Link

Anche la mia è una IP, chiaramente un modello bar, con anta grande ed unica in doppio vetro, temp da 5 a 18, prezzo listino intorno ai 1500€, presa a "realizzo puro" per 300€...

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Michi

circa 14 anni fa - Link

Il mio approccio al vino è datato a circa 15 anni fa quando con una piccola parte della liquidazione del lavoro che avevo appena lasciato e dopo aver letto tante guide e tanti libri, ho deciso di comprare circa 300 etichette più famose italiane e bermele con calma per capire xchè un vino poteva costare più o meno tanto e quali erano, al mio palato, i sapori e i profumi che più mi appagavano. Ora possiedo un'enoteca e di vino ho avuto la fortuna e la possibilità di assaggiarne davvero tanto. Credo che solo bevendolo il vino lo puoi giudicare e conoscere e quindi sapere se vale la pena comprare una bottiglia da 100 euro oppure 5 bottiglie da 20 euro. Personalmente ho conosciuto più delusioni assaggiando vini "super" che bevendo vini "normali", da tutti i giorni. Di consegnenza, negli anni, mi sono fatto anche io la mia "cantina personale". In genere metto via 2 bottiglie, una per berla in tempi brevi e una in tempi lunghi. Mi piace sorprendere gli amici con bottiglie importanti e magari anche di annate vecchie ma mi piace anche bere bottiglie "gggiòvani", sempre raccontando la storia di quel vino o dell'Azienda a chi lo beve con me cercando di appassionarlo ancora di più. La mia cantina ora contiene circa 250 bottiglie e cerco di implementarla al meglio con i miei contatti, la mia esperienza nel settore e il sacrificio del lavoro di ogni giorno, concedendomi di tanto in tanto un "regalo" con qualche bottiglia da "coglionazzi". Tutte comunque rigorosamente da bere con gli amici :-)

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Che bello avere una cantina disordinata dove ogni tanto fai una buona scoperta .

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Pietro

circa 14 anni fa - Link

Ho iniziato qualche anno fa con la cantina. Ora ci ho un 300 Bottiglie. Prima tanto casino, ora Baroli, qualche Straniero, qualche bianco, i produttori preferiti, qualcosa di passaggio Nomi? Bartolo Mascarello, Cappellano, Emidio Pepe, Ornellaia, Poliziano, Prod Barbaresco, Cà du Rabajà,Beppe Rinaldi. Più i vini preferiti per le verticali: I baroli + Kolbenhof, Asinone,Sagrantino Collepiano, Terre Alte, Vorberg, Taurasi Mastroberardino. da bere o rivendere? In teoria tuttedue, in pratica si beve, specie con gli amici. Tengo un dB in Access e posso passarlo se a qualcuno interessa. Compero a casse solo dal produttore e solo i baroli o i barbareschi, senno due bocce e basta. Il budget è importante. Non ci diventerò mai ricco, anzi spero vivamente di bermele tutte.

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Per me la cantina deve servire a conservare vini da invecchiamento, di cui però si è già apprezzata almeno una bottiglia quando è uscita. Fare collezione non ha senso, così come specularci (oggi poi c'è poco da speculare...). La quantità deve essere ragionevole, non ha senso riempirsi di migliaia di bottiglie illudendosi che poi le berrai, perché ti troverai improvvisamente vecchio e il tempo non basterà più. Quindi...non oltre 300, limite sufficiente per berne per un anno intero. La scelta deve essere in base ai propri gusti e non a quanto "tira" un vino, poiché ci si potrebbe ritrovare fra qualche anno con vini che non interessano più a nessuno, neanche a noi che li abbiamo comprati.

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Damon

circa 14 anni fa - Link

Ma invece qualche dritta tecnica riguardo la conservazione?ad esempio sapevo che nel costruirsi una cantina-dico proprio realizzarla quando si realizza una casa- bisognerebbe lasciare un ambiente di aereazione sotto la pavimentazione

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vinogodi

circa 14 anni fa - Link

... la museificazione/mummificazione del vino non ha senso , se non per compiacere la proria sete di collezionismo o , meglio , di desiderio di possesso . Ideale una cantinetta da condividere con gli amici , senza focalizzarsi su una tipologia , ma anche per soddisfare la propria voglia di approfondire a 360 gradi . Se poi si ha la fortuna di una location idonea alla terziarizzazione ottimale del vino , anche qualche bottiglia destinata all'invecchianebto . Avendo molti amici appassionati e piacendo variare , nella cantinetta di invecchiamento ( ben climatizzata 12-14 gradi 24 ore su 24 per 365 gg all'anno)ho limitato il numero a non più di 3700-3800 bottiglie , mentre nella cantinetta del giorno , quella ad alta rotazione entro 2-3 anni , non supero mai le 1800-1900 bocce , anche perchè pur essendo seminterrata , a nord e al buio , nelle estati calde raggiunge anche i 21 gradi . Oeh , secondo me sono il numero di bottiglie minimo per soddisfare una grande passione ...

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Raffaele Pingue

circa 13 anni fa - Link

x DAMON Beh realizzare una cantina vera e propria ex novo, nel proprio appartamento di città, io consigliere di muoversi in questo modo: La climatizzazione di tale ambiente sarà garantita se muri e soffitto del vano cantina verranno correttamente isolati esclusivamente con del POLISTIRENE ESTRUSO (lastre per l’isolamento dei sottotetti) dallo spessore minimo di 80 mm. che detiene un coefficiente “R” (resistenza termica) elevato. Maggiore è il coefficiente “R” migliore sarà l’isolamento. Per 80 mm. polistirene estruso, R = 2,66. Per i passaggi conviene utilizzare sia il medesimo isolante oppure installare porte con intercapedine di poliuretano iniettato dallo spessore minimo di 70 mm. Per il pavimento alcuni centimetri di ghiaia possono essere sufficienti fermo restante che l’isolamento migliore è sempre con coefficiente R≥ 2,66. Inoltre l’isolamento con lastre dotate di incastri eviterà i ponti termici e le conseguenti dispersioni. In presenza di pareti vetrate raccomando di realizzarle con materiale dotato di capacità isolante maggiore possibile. Tale caratteristica è determinata dal fattore “K” (fornito dall’Installatore della superficie vetrata) che deve essere il più basso possibile. Spero possa aiutarvi.

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Diego Baratono

circa 8 anni fa - Link

@caloisoft: programmino eccellente (http://www.caloisoft.com/software/cantina/)

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