Samantha Vitaletti

Lillet, l’aperitivo preferito da James Bond

Lillet, l’aperitivo preferito da James Bond

Quando la vita manda segnali, è peccato ignorarli. Collegamenti, coincidenze, tutto ha un fine.

Così, qualche giorno fa, venivo salutata dal tabaccaio con un romanissimo “Ciao Lillé!” e qualche ora dopo, sfogliando il catalogo online di un e-commerce di vino, … continua »

L’osmica, il segreto del Carso è tutto qui

L’osmica, il segreto del Carso è tutto qui

“ Dove il giorno ferito/
Impazziva di luce”
(Diaframma)

Sono una sentimentale. Quando bevo mi piace immaginarmi vampiro che succhia la linfa vitale del vino in cerca dell’ebbrezza degli echi che in me delle corde che riesce a far vibrare, … continua »

Parlare di un vino che non si è mai bevuto è possibile e vi spiego come si fa

Parlare di un vino che non si è mai bevuto è possibile e vi spiego come si fa

La scena è agghiacciante e già solo a pensarci fa paura. Nel bel mezzo di un convivio con gente del vino che parla di vino mentre beve vino ecco che tu-retorico, proprio tu, vieni invitato a disquisire su quel vino … continua »

Distopie futuriste tra una polibibita e un carneplastico

Distopie futuriste tra una polibibita e un carneplastico

“Era alto così, era grosso così,
lo chiamavan Bombolo.
Si provò di ballar, cominciò a traballar,
fece un capitombolo”

è sabato e siamo negli anni Trenta, splende il sole e la radio propone le hit del momento. No, hit non … continua »

Tutto quello che c’è da sapere del Pastis (compresi i lati oscuri)

Tutto quello che c’è da sapere del Pastis (compresi i lati oscuri)

“Non sapevo cosa bere. Avevo saltato l’ora del pastis.”

Jean Claude Izzo mi manca molto. Se n’è andato troppo presto e ci ha lasciati ad annaspare nelle sue parole, in quel vapore fatto di disperazione, di mal de vivre,  di … continua »

I vini radiosi di Mario Garay

I vini radiosi di Mario Garay

Ho la fortuna di lavorare in un posto che ormai è per me un po’ casa, dove mi diverto, ma soprattutto dove mi sento come Adso da Melk  nella biblioteca del Nome della Rosa. Davanti a tutte quelle bottiglie, che … continua »

La strana terapia del dolore di Tennessee Williams

La strana terapia del dolore di Tennessee Williams

A chiedere quanto ci sia di Tennessee Williams nei suoi scritti e nei suoi personaggi, si potrebbe rispondere che la domanda è retorica: in ogni scritto c’è un po’ del suo autore. In questo caso, tuttavia, più che il “quanto”, … continua »

Favole e vino: cosa beveva la Principessa sul pisello?

Favole e vino: cosa beveva la Principessa sul pisello?

Vivere il confinamento ai domiciliari con una creatura di meno di tre anni significa passare da un flashmob domestico e privato all’altro, praticamente h24.

Si passa con naturalezza dal trasformarsi in maestra, zombie, neonata, dal disegno al dottore, dalla cuoca … continua »

Jack London, l’alcolismo e la passione per John Barleycorn

Jack London, l’alcolismo e la passione per John Barleycorn

È un torrido pomeriggio del 1911 in California ed è giorno di elezioni quando Jack London, in sella al suo cavallo e naturalmente con qualche bicchiere in corpo, fa rientro alla sua fattoria, dove l’aspetta la terza moglie, curiosa di … continua »

Chi fu Melchiorre Gioia e perché dovremmo conoscerlo

Chi fu Melchiorre Gioia e perché dovremmo conoscerlo

A volte la Conoscenza percorre vie insolite per insinuarsi dentro di noi. “Mamma, ma dove comincia questo fiume? Mamma, ma dove finisce?” Siamo sulla Tangenziale, proprio sopra l’Aniene, e io mi rendo conto di non saper rispondere né alla prima, … continua »

Dyletanci, la migliore carta dei vini di Varsavia

Dyletanci, la migliore carta dei vini di Varsavia

Chi ha amato David Bowie forse ricorderà il cupo e martellante adagio di “Warszawa”. Non mi sovvengono ora versi, prosa o immagini in grado di trasmettere meglio l’atmosfera e l’anima di quella che era la Varsavia degli anni ’80. Un … continua »

La fiera. Sperimentare un’ambivalenza etimologica

La fiera. Sperimentare un’ambivalenza etimologica

Il termine “fiera” deriva dal latino “feria”, cioè “giorno di festa”. Deriva però anche da “fera”, il femminile di “ferum”, ossia “feroce”. Questa informazione piuttosto accademica io ce l’avevo da tempo, ma è curioso che sia tornata alla mente proprio … continua »