Venissa | Il vino d’oro di Venezia si presenta a Firenze

di Andrea Gori

Per non sbagliare, il giro di presentazioni in alta società di Venissa, il nuovo vino di Bisol, parte dagli stellati più in vista d’Italia. Sadler, Pinchiorri e prossimamente Beck a Roma. In ristoranti dove il Prosecco è guardato con sufficienza (eufemismo) questo è già un mezzo successo visto che Bisol è un prosecchista, ed è una brillante operazione territoriale-politica-turistica, senza trascurare il vino in sé e il significato vero che dal prodotto traspare. La notizia infatti è che Venissa non è un vino bombardino iperbarricato potente e muscoloso, non è un incrocio di vitigni modaioli, e neanche in un certo senso il recupero dell’ennesimo sperduto autoctono.

E’ un vino bianco, fermo, che nasce quasi per caso da una chiaccherata domenicale con Gianluca Bisol: un vigneto abbandonato, assalito dall’acqua di mare che aveva lasciato in vita solo tre piante di un’antica varietà locale, la dorona, coltivata fin dai tempi in cui i veneziani si rifugiavano sulle isole fuggendo dai barbari. L’uva è presente nei toponimi di calli e vie veneziane, ma rimaneva un fantasma o poco più. Venissa rinasce quindi dalla dorona, da un ettaro di vigneto recuperato in accordo con Comune, Provincia e Regione (altra notizia), raro caso di interesse collettivo che si associa a quello di un’azienda privata. Bisol produce così un vino immagine, evocazione liquida di una città che dall’acqua e dal barocco trae il suo fascino. Non sorprende che Venissa venga presentato, a Firenze, nella sfarzosa nuova cantina di Giorgio Pinchiorri: in bicchieri usati raramente, ma di una bellezza mozzafiato, versato da un Jeroboam con foglia d’oro.

Introdotto con una presentazione dello stesso Gianluca Bisol, e da un video messaggio dall’Argentina di Roberto Cipresso, (co-enologo di Venissa insieme a Desiderio Bisol) ecco il vino finalmente nei bicchieri. In qualche modo è una sorpresa.

Venissa è sì barocco e complesso con canfora, spezia e susina, mandorla, albicocca e tiglio, è salmastro e iodato, con note di fiore di pesco e ribes bianco, arancio giallo, resina. Ma in bocca è delicato come sapore eppure con spessore e quasi tannico, tra un Condrieu leggero o un Hermitage blanc, vino contadino e dorato, che fa pensare e anche commuovere, basso di acidità ma intrigante per come si distende e per come sa essere semplice e complesso al tempo stesso.

Il menù pensato da Annie Feolde, Riccardo Monco e Italo Bassi riscopre i profumi del vino a poco a poco con i funghi di sottobosco e il leggero vegetale del primo piatto con broccoli, funghi e acciughe, la ricchezza del gran farro lucchese e la sapidità del gamberone, il timo del ragù al piccione, il tartufo sulla polenta, le mandorle e l’arancio che condiscono l’agnello gratinato fino  alle mandorle e al geranio nel gelato che compongono il dessert. Un vino praticamente non in vendita (solo 4000 bottiglie di cui 2000 riservate alla vendita presso Venissa stessa, anche resort e ristorante) visto che la bottiglia laminata in oro costa attorno ai 150 euro. A noi è piaciuto, ma è piaciuto ancora di più il modo di raccontare un territorio attraverso il vino, che può essere preso a modello da tanti ma difficilmente reso così nitido e franco.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

17 Commenti

avatar

Olimarox

circa 12 anni fa - Link

Bravi, articolo molto interessante. I miei sinceri complimenti a Bisol, sia per la bellissima prolusione - una pacata lectio brevis con tanto di triade hegeliana molto azzeccata sullo zeitgeist enologico - sia per il bell'esempio di produttore di quantità (di vini peraltro organoletticamente assai apprezzabili) che si fa mecenate di una nicchia di qualità. Un suggerimento al bravo Gori: i video con il commento toscanaccio di Romanelli ti giovano, riconducono il tuo calmembour descrittivo nell'alveo di un divertissement che non si prende troppo sul serio, e giovano alla godibilità della degustazione, competente come al solito. Un bell'otto.

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Una bottiglia laminata d'oro dal costo di 150 euro non è stratosferica come costo. Considerando che comunque ne sono state prodotte solo 4.000, non è interessante tanto soffermarsi sul vino in sé, per quanto encomiabile l'operazione immagine di Biasol. Quel che salta agli occhi è la Semi-Nuova Coppia dell'video-eno-blog italico. Gori-Romanelli sono cresciuti (ehm, professionalmente) e ormai insieme sforano lo schermo. Auguriamoci che trovino qualcuno col braccino fermo nel tenere la video-camera. Va bene che il tema di fondo era Venezia, ma non c'era bisogno di farci sentire l'effetto gondola per eccesso di realismo.

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Oops, Bisol, scusate, ma con questo ondeggiare mi gira la testa.

Rispondi
avatar

gianpaolo paglia

circa 12 anni fa - Link

Interessante. Anche noi facciamo recupero di uve storiche quasi abbandonate (duropersico, nocchianello, francesino, verdello, procanico lento), pero' mi aspetto poco dal Comune, Regione, Provincia. Il vino lo abbiamo fatto anche noi, adesso ci sbatto sopra una lamina in platino e lo vado a presentare da Burde, si spende meno che da Pinchiorri e si mangia di piu' (non ho detto meglio, ma anche la quantita' e' importante).

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

Sai che Da Burde sei sempre il benvuto, anche con il Syrah...figurati con il nocchianello! cmq in realtà le autorità qui (credo) non hanno messo soldi ma hanno seguito con interesse la vicenda e permesso un progetto delicato e aiutato nei permessi, un qualcosa che fa spaventare ancora prima di cominciare in genere in Italia.

Rispondi
avatar

Zakk

circa 12 anni fa - Link

Per curiosità: è lo stesso vino in catalogo da Proposa Vini?

Rispondi
avatar

OsteRobi

circa 12 anni fa - Link

Si,è lo stesso! Ma ancora nn hanno visto una bottiglia..

Rispondi
avatar

Roberto

circa 12 anni fa - Link

Buongiorno Zakk e OsteRobi La Dorona è arrivata da circa 10 giorni stiamo cominciando le assegnazioni. P.s. le bottiglie sono tutte in bellissime cassa da 6 bottiglie ma si possono acquistare anche singole. Un saluto PROPOSTA VINI Roberto Sebastiani

Rispondi
avatar

esperio

circa 12 anni fa - Link

A dir il vero all'inizio non ero particolarmente attratto da questo post : oro in profusione e tutti quei pelati davano l'idea che il vino in questione non fosse molto benefico al bulbo capillifero. Poi invece ascoltando Bisol e quei due tipi mi sono ricreduto e la storiella raccontata mi ha accativato e fatto scaturire la voglia e smania di assaggiare. Comunque la pacchianaggine della bottiglia laminata oro e' una trovata che si sarebbe potuta evitare, abbassandone cosi il prezzo.

Rispondi
avatar

Andrea F.

circa 12 anni fa - Link

dove lo si può comprare?

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

credo sia disponibile ogni anno un certo numero di bottiglie direttamente dal sito web di Bisol. Dato il numero limitato credo ci si debba prenotare in qualche modo. Prova anche semmai a sentire l'agente di zona di Bisol o qualche enoteca che lavora il loro Prosecco.

Rispondi
avatar

riccardo

circa 11 anni fa - Link

mi chiamo riccardo ho acquistato a marzo un lotto di Venissa...vino ottimo..me ne sono rimaste 3 esattamente la 805/4880..4840/4880...e la 2031/4880..chi volesse aquistarle chiami il 3465724829..logicamente tutto certificato

Rispondi
avatar

Andrea Fields

circa 11 anni fa - Link

Stesera provo Venissa per la prima volta con amici... vi ne racconterò domani.

Rispondi
avatar

Marina MIROGLIO

circa 11 anni fa - Link

Complimenti, bellissimo prodotto. Siete presenti a Parigi ? E possibile acquistare delle bottiglie ? Abbiamo un ristorante su una peniche. Marina Miroglio 0033 (0)6 89 38 37 66

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 11 anni fa - Link

Salve MArina! ci siamo permessi di inoltrare la sua richiesta direttamente a Bisol che provvederanno a contattarla per le informazioni che ci ha richiesto. A presto e auguri per l'attività a Parigi!

Rispondi
avatar

Silvia

circa 10 anni fa - Link

Buongiorno, sto cercando informazioni per l'acquisto di una bottiglia di Dorona. Ho trovato questo sito on-line http://centovigneitalia.it/vino_italiano/dorona.html che lo vnde a 119 euro. Da ciò che ho letto però sembra che il costo sia troppo basso. Posso fidarmi o è meglio rivolgersi direttamente al produttore? Grazie

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 10 anni fa - Link

Silvia stai tranquilla, credo sia solo un'offerta post-natale, io ne approfitterei!

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.