Relax | Aphrodisium Casale del Giglio e sigaro Toscano Garibaldi
di Terry NestiTradizione e territorio: quante volte le nostre bocche si sono riempite di questo binomio? In realtà i più grandi exploit nel mondo del vino provengono dalla capacità di saper guardare oltre le sacre regole e creare una nuova tradizione anche in un territorio vergine. La scommessa della famiglia Santarelli parte da questo presupposto, dare origine a dei vini impiantando vitigni internazionali accanto ad autoctoni su un suolo, quello dell’agro pontino, bonificato solo negli anni 30 e nei quali non credeva nessuno a livello enologico.
I vini nati da questo impegno e curati dall’enologo Paolo Tiefenthaler sono oramai dodici, tutti caratterizzati da un’ottimo rapporto qualità/prezzo (fattore oramai non indifferente). Quello che sto per degustare si chiama Aphrodisium 2008, è ottenuto partendo da uve di petit manseng, viognier, greco e fiano in proporzioni variabili a seconda delle annate, con un processo chiamato criomacerazione che imita per certi versi quello dei più famosi Icewine (difficile che le uve possano ghiacciare ad Aprilia).
Il sigaro che mi attende nel posacenere è un semplice ma mai banale Toscano Garibaldi, anche per la vicinanza territoriale del tabacco Kentucky campano-laziale. Appena acceso esalta sentori vegetali racchiusi in un gusto morbido e piacevole. La nota della leggerezza è quella che lo contraddistingue, se fossimo in musica parleremmo di un adagio. Un leggero retrogusto di legni umidi impregna un poco il palato ed è qui che deve intervenire questa vendemmia tardiva.
Nel bicchiere, il vino ben freddo ha un colore giallo dorato brillante e la gradazione alcolica è intorno agli 11 gradi. Attenzione, non aspettatevi i segni pesanti di un passito siciliano, qui il gioco è un equilibrio fra acidità sgrassante e note zuccherine quasi corroborate da una leggera effervescenza. In bocca deterge notevolmente e dona note di uva, pesca e ananas che si vanno a sommare a quelle vegetali di fondo del sigaro. Dal matrimonio alchemico emergono legni profumati e fragranze orientaleggianti (sandalo?), con note di vaniglia e un deciso finale che richiama la barrique.
Per il vino il prezzo è intorno ai 24 euro in enoteca.
2 Commenti
RAMPAVIA
circa 14 anni fa - LinkMi spiace ripetermi ma trovo davvero interessanti questi abbinamenti vino (o birra o distillati) e sigari toscani (o habanos). Per quanto possibile provo ad ripetere gli abbinamenti (non sempre ho a disposizione o riesco a trovare il liquido proposto e quindi ripiego su qualcosa di simile) e le sensazioni sono gradevolissime.
Rispondinicola a.
circa 14 anni fa - LinkDa provare lo stesso sigaro con la "Grappa da Sigaro" della distilleria artigianale Nannoni di Paganico. Ehh behh.
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