Luci (tante) e ombre (un po’ meno) dei Barbaresco 2008
di Alessandro MorichettiAd ascoltare giornalisti italiani e non solo, i commenti sui Barbaresco 2008 assaggiati la scorsa settimana a Nebbiolo Prima sono confortanti. Annata di qualità ma poco omogenea, con un uso del legno talvolta abbastanza marcato (Davide Oltolini), certamente in crescita rispetto alla 2007, caratterizzata da vini più squilibrati a livello fenolico (Pierluigi Gorgoni, L’Espresso). Tom “paladino-della-giustizia” Maresca (Decanter) parla di vini charming, molto interessanti, pronti da bere ma senza fretta, complessivamente piacevoli insieme ai Barolo 2007. Voce fuori dal coro, Juancho Asenjo di elmundovino.com: delusione serpeggiante, annata senza grande maturità e scarsa di frutto, povera di polpa e marcata da sentori vegetali. Negativa l’annata o la giornata del degustatore? Chissà.
Ora un po’ di colore e non solo. Carlo Macchi di Wine Surf non avrà un futuro sul red carpet di Cannes ma i suoi simpatici video raccontano con leggerezza l’atmosfera delle degustazioni. Secondo lui, annata buona – da 7,5 con punte di 8,5 – di buona longevità, con tanto di note per le singole zone: a Barbaresco più finezza, con nasi in evoluzione ma senza spinte alcoliche, disomogeneità a Neive, qualità media piuttosto alta a Treiso. Interessante, nei suoi commenti, la tirata d’orecchi finale (minuto 5:00) per i produttori che non partecipano a Nebbiolo Prima. Tante e composite le ragioni: per molti, su tutte, il timore di non uscire brillantemente da assaggi alla cieca che penalizzerebbero nomi altisonanti. Per Macchi, “succhiare le ruote” dell’organizzazione, invitando in cantina i giornalisti ospitati per le anteprime, è immorale e contribuisce a dividere più che unire il territorio. Bene fanno i cronisti che rifiutano l’invito, come anche i produttori che non partecipano alle anteprime per motivi validi ma evitando poi di fare i fighi sulle spalle altrui. Il nostro rispetto per entrambe le categorie, molto meno agli altri.
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[Il primo video è realizzato da Francesca Ciancio]
4 Commenti
carlo colombo
circa 13 anni fa - LinkA proposito dei giudizi dei giornalisti su vini ed annate,nel 2004 ero da un noto produttore borgognone e gli chiesi della vendemmia 2003(caldo da bestia e vini tipo marmellata con durata di pochi anni)sorridendo mi rispose"splendida annata da giornalisti"Capitooo!
Rispondigianpaolo paglia
circa 13 anni fa - LinkMolto giusta la considerazione sui produttori che non partecipano, ma invitano i giornalisti che sono gia' li in cantina. Cosi non si fa crescere un territorio, ci vuole responsabilita', gioco di squadra, e magari anche un po' di senso comune e civilta'.
Rispondipaduvino
circa 13 anni fa - LinkMi associo alla considerazione sui produttori. Da enotecario e ristoratore, faccio presente un'altro problema che non viene mai discusso ed è quello che alla fine di tante degustazioni, eventi, sagre, promozioni e tanto altro ancora. Io ed altri amici colleghi non vediamo come clienti giornalisti, sommelier, onav, comunicatori e blogger. Io sostengo che solo quando si paga un prodotto, si riesce ha dare il vero valore. Per l'annata 2008 ho le mie perplessità.
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