I descrittori assurdi di Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli fanno rabbrividire
di Alessandro MorichettiAll’Inferno mi aspetta il girone degli invidiosi ma con l’onore delle armi. Mica tutti possono avere un nome di cui è difficile capire il cognome: Gelasio Gaetani dell’Aquila d’Aragona Lovatelli è nell’ordine cacciatore di donne, conte, ricco, elegante, un pò hippie un pò dandy, “il maschio più sexy d’Italia” ma soprattutto esperto di vino. Così almeno recita la scheda (“l’intenditore”) che cura settimanalmente su Io Donna, il femminile del Corriere della Sera. A far curriculum, poi, un matrimonio fallito con Noemi Marone Cinzano, proprietaria di Argiano (sorella del Francesco ex presidente del Consorzio del Brunello e proprietario della Tenuta Col d’Orcia) e amicizie illustri con vip come Sharon Stone, di cui cura la cantina. E al solo pensiero di Sharon “istinto di base” Stone, l’invidia sconfina nella lussuria.
Ora torniamo a noi. Capita che sotto l’ombrellone oltre a Novella 2000 leggi di tutto, ma santocielo. Gente come Gelasio è già perfetta di suo, perché lasciarla impunemente scrivere assurdità? Il mondo del vino ha già tanti problemi e inventare descrittori ad catsium non è tra i primi ma a tutto c’è un limite. Occhi aperti:
la composizione fruttata è grandiosa per freschezza iniziale e per complessità. Dal ventaglio di nuance, dalla banana all’agrume antico, alla vaniglia e, se chiudiamo gli occhi, a una primavera botticelliana
Signore, perdona quest’uomo. Dire banana perché c’è lo chardonnay è scontato ma già ad agrume antico ho iniziato a barcollare sotto il sole, interpellando mezza spiaggia quasi tramortito. Però leggere di una primavera botticelliana è davvero troppo. Già siamo 4 gatti a smazzarci le meningi dietro al vino di qualità, ma proprio ‘ste figure da pellegrini soloni dobbiamo fare al cospetto di chi un vino da 20,60 euro non lo comprerebbe neanche sotto tortura? A margine, trattavasi del Chiarandà 2007 di Donnafugata, ignota cantina scoperta dall’intenditore. Quest’uomo vuole aggiungere al palmares un bel carciofino d’oro (tributo della rivista Il mio vino ai descrittori più incredibili) e una cosa è certa: raccontando il vino così non andiamo da nessuna parte. E ora sentitevi liberi di trascrivere tutte le amenità che avete letto nel recente passato, poi non pensiamoci più.
32 Commenti
Francesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkPremessa non mi piacciono i vini di questo genere: sciardonè baricconi all'inverosimile che catalogo sotto il comune denominatore "panche umide di chiesa"*. La descrizione del vino è un po' "barocca" ma se sostituissimo "agrume antico" con "agrume candito" e immaginassimo l'infinita scala cromatica della "Primavera" botticelliana, direi che la descrizione non è fuori contesto *Ricetta: nottetempo rubate una panca porosa di una chiesa, intrisa di inceso, impregnatela di un comunissimo succo d'uva, sfregateci sopra una banana molto matura e ciucciate ;-)
RispondiAntonello
circa 14 anni fa - LinkCommento pietoso...
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkAriecco Antonello. Ninente di meglio da fare che insultare gli altri??? mi spiace per te
RispondiSara Porro
circa 14 anni fa - LinkPensa che se io non avessi letto Io Donna questo personaggio ti sarebbe rimasto sconosciuto. è proprio vero che dietro un grande uomo c'è sempre una donna che legge settimanali femminili
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkLa figura di GGAAL é emblematica per riassumere di un certo tipo di italiano che piace ancora tanto all'estero, mi sembra che l'anno scorso il Financial Time gli abbia dedicato addirittura la copertina del suo magazine. Di persona é un piacione troppo sgualcito per aspirare al titolo di "più sexy" che sicuramente ama il vino e ha degli ottimi contatti internazionali, ma tutto finisce qui, quando parla farfuglia e questo farfugliamento si riscontra anche nel suo modo di scrivere, sospetto però che sia aiutato da un Editor. Quanto a descrittori assurdi a me fanno venire un gran complesso d'inferiorità quelli che associano i diversi vini ai generi musicali da loro preferiti, dal rock alla musica classica, perché mi sento psicologicamente costretta non solo a comprare quella determinata bottiglia, ma anche l'accompagnamento adeguato.
Rispondigianpaolo
circa 14 anni fa - LinkAll'estero? Mah, ho qualche dubbio che per molte donne "estere" il GGAAL sembri un po' troppo effemminato. Mia moglie e' "estera", e i tipi cosi' li detesta, per questo ha sposato me, povero, con un cognome solo e che invece di Brunello faccio Morellino :)
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkTua moglie é estera, ma mica scema... PS. GGAAL a onor del vero non é effeminato, solo consunto.
RispondiFranco Ziliani
circa 14 anni fa - Linkconsidero Gelasio Gaetani uno dei personaggi più sopravvalutati del mondo del vino. Se sciocchezze tipo quelle che lui scrive fossero opera di un comune mortale senza sangue blu e amicizie nel jet set, questi sarebbe stato spernacchiato. E giustamente...
Rispondimassimo sacco
circa 14 anni fa - Linkconcordo
RispondiElisabetta Oppici
circa 6 anni fa - LinkVeramente GGL spennacchiato lo è, e da più parti
Rispondikenray
circa 14 anni fa - Linkquesto ha la credibilità di sbirulino. e a questo punto posso fare anch'io l'eno-critico. solo che direi " me piass " o " me piass minga "
RispondiAndrea Pagliantini
circa 14 anni fa - LinkMa uno con codesto curriculum e sequenza di cognomi che gli volete far fare? Mica sarà persona da saper potare le viti e sfemminarle quando è l'ora? Ne saprà parlare per ore e scrivere trattati, ma poi davanti ad un paio di forbici ed una vite si apre un'equazione nucleare di difficile svolgimento. Nessuna invidia essendo felice di essere quel niente che sono.
RispondiElisabetta Oppici
circa 6 anni fa - LinkBeh, sul curriculum caliamo un velo pietoso
Rispondifederico.g
circa 14 anni fa - Linkil vino è certamente una materia che lascia molto spazio di "interpretazione". mi auguro solo che il vino possa essere descritto con delle memorie reali ed olfattive, non con le sciocchezze che si sentono in giro anche da alcuni sommelier
RispondiDanilo Ingannamorte
circa 14 anni fa - LinkPropongo Gelasio per San Remo! L'agrume antico comunque è di facile interpretazione, basta mettere il naso nel frigorifero al ritorno delle vacanze. Mi spiace un po' per Sharon, dicevano che avesse un QI altissimo: mi cade un po' un mito. Ma evidentemente davanti al fascino botticelliano pochi resistono. Ad ogni modo, ripensandoci, vini con sentori di autritratto di Francis Bacon se ne trovano parecchi...
RispondiLucia Argenti
circa 14 anni fa - LinkHo sentito molte descrizioni assurde nelle analisi sensoriali del vino.. e spesso mi sono stupita della fantasia. Lui mi fa ricordare quei poeti onomatopeici .. La teatralità di Gelasio Gaetani dell’Aquila d’Aragona Lovatelli è insita già nel suo nome… era destinato a recitare !!
Rispondinicola a.
circa 14 anni fa - LinkBracciale sicuro peli di elefante, fa Africa.
Rispondipatrizio mengozzi
circa 14 anni fa - LinkUna sola cosa: A LAVORARE!
RispondiCarlo Macchi
circa 14 anni fa - LinkLa più grande descrizione di un vino è questa parodia ne “Il Nuovissimo Galateo del Borzacchini” ( di Giorgio Marchetti, ed. Ponte alle Grazie) "Egli, il chiaretto, si rivelò, al colore, pudibondo e nuvoloso, ma contemporaneamente barbagliante d’un rubinaccio spento, quasi pennellato di terrose riminiscenze, ricordando certi trebbianelli ambiziosi o i sangiovesi adulti da salotto. Ma al gusto fu la vera sorpresa: squadrato e sentenzioso negli avancorpi, fu subito dopo ruspigno e cipollato nel centro destra, mentre l’ala sinistra scivolava ampollosamente sugli strascichi gargamellosi e dorotei dei lambruschini claudicanti dell’Oltrepò Pavese; il bouquet spingeva dapprima con insistenza sul fragolato pesto, ammiccando però alle vaniglie zebrate e ai pistacchi esotici, mentre la coda si impennava orgogliosamente sulla papillazione di mentuccia fungata e di vaghe tisane del sottobosco friulano dalle parti di Cividale. Non v’era traccia e non me ne dolsi, di retrogusto, se non a fiocchetti spenti di sparagio salvatico, qua e là punzonati di asciutto rigno di muflone d’Abruzzo. Il corpo, magniloquente e pomposo, aggrediva poi il palato con fare sprezzante ed ortogonale, aggallando nella faringe a piccole e frequenti bolle chiacchierine, senza peraltro obliterare l’ugola, anzi molcendola come rorido, tiepido pelo di nutria. Frusco, ben pasturato e solenne nelle intenzioni, il vino risultò altresì leggermente gianduiato nella maturazione, reclamando ancora un poco di riposo, forse ad acquisire vieppiù rango e stoffa, senza però pretendere il decoro marchionale dei fratelli maggiori: il Succhiasassi Tartufato nature di Roccapregna del Vulture ed il leggendario Zoccolato rosè dei Conti Cucchiaioni Papera di Poggio Merdoso.” Non credo esista uguale al mondo
RispondiLeonardo Romanelli
circa 14 anni fa - LinkDevo dire che pensavo di aver raggiunto un risultato considerevole nell'aver raccolto descrittori assurdi durante le degustazioni, ma qui si fornisce un materiale fresco per il mio spettacolo. Ringrazio sentitamente e, per l'esperienza raccolta in giro per la Toscana a fare appunto spettacoli in teatro, mi rendo conto che la "ggente", le persone comuni, ci guardano come marziani già a fare descrizioni coerenti e precise, figuriamoci queste roboanti e ricche di aggettivi. Pensano che me le sia inventate quando recito, invece ripeto ciò che ho letto..il problema vero è qualcuno che fa queste descrizioni...ci crede davvero!
RispondiStefano Caffarri
circa 14 anni fa - Linkcredo nel potere evocativo delle immagini, soprattutto quando il sistema di riferimento non è condiviso. inesatte, ma comunicative. credo che sia più facile per chi non ha dimestichezza con i descrittori "coerenti e codificati" capire cosa intendo quando dico che quel vino sa di "cavallo dei pantaloni" che se nomino il gibier, che peraltro non ho mai annusato in vita mia. la primavera botticelliana però non so, per cui vado a lucidare il mio carciofino d'oro.
RispondiDavide Cocco
circa 14 anni fa - LinkA me primavera botticelliana è piaciuto molto (seriamente). Perché? Perché il profumo del vino è soggettivo e un'immagine del genere lascia spazio alla fantasia di chi lo legge. Ognuno di noi ha, sicuramente, una sua personale immagine della Primavera del Botticelli. E ognuno di noi, dentro al bicchiere, deve sentire e sentirà solo quello che gli pare. Ciao.davide
RispondiCarlo Merolli
circa 14 anni fa - LinkIl vino e´grande perché dá posto a tutti. Due sorsi in piú e amor c'a nullo amato amar perdona: succede cosí. Non é tutta da buttar via la primavera botticelliana. E l'agrume antico ? bah, primo o poi si deve render conto di tutto.....memorie di limoncedro, di bergamotto ?.... Certo non é un descriver tecnico, una comunicazione immediata e enologicamente corretta, ma evocaqualcosa, a qualcuno, mi ricorda i primi Luca Maroni che comuqneu un loro seguito lo avevavno: suvvia un po´di tolleranza ed elasticitá.......
RispondiAlessandro Griccioli
circa 14 anni fa - LinkUno come Gelasio, può permettersi di scrivere qualunque cosa...chapeau al personaggio!!!! Altre sono le boiate sui giornali specializzati che fanno rabbrividire!
RispondiCarmelo Corona
circa 14 anni fa - LinkHai detto bene, Alessandro, raccontando così il vino non andiamo da nessuna parte, anzi, sempre più gente si allontanerà dal vino e mi sa che alla fine resteremo proprio quei 4 gatti che dicevi tu...
Rispondivittorio
circa 14 anni fa - Linkscusate se m'intrometto in questo blog ragazzi, ma non sarà che alcuni commenti sono condite da un pizzico di gelosia? Ciao! Vittorio
Rispondigiuseppe
circa 11 anni fa - Linkvero vittorio io ho avuto la fortuna di conoscere gelasio ero e sono amico del povero luca anche se non ce più la gelosia fa brutti scherzi. assicuro gente seria e con una grande esperienza di vita. anzi aproffito di salutare gelasio anche se lui nn si ricorderà ciao pepe il sardo
Rispondiwof
circa 8 anni fa - LinkVoglio dire, ma l'avete visto bene? Chi se ne importa di quel che scrive... ehm, scusate!
Rispondicesare molinari
circa 4 anni fa - Linkahahah il commento al vino è 'bellissimo' e la critica ci sta tutta, ma siamo sicuri che l'abbia scritto Gelasio in persona? Questa gente è troppo 'impegnata' per avere il tempo di scrivere queste sciocchezze, sarà stato sicuramente un ghost writer...
Rispondimanuel
circa 11 mesi fa - LinkForse siete voi che vi dovete allontanare dal vino se scrivete articoli così. Fare i criticoni a caso non serve a nulla.
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