Dolomytos 2007 | Può un vino biodinamico avere 250mg di solforosa?

di Andrea Gori

Guardate bene questo vino. Non è solo una delle bottiglie più introvabili d’Italia (e non costa una follia) ma un monumento ad una idea di vino tanto paradossale quanto emblematica. Dolomytos è il vino nato dal progetto della Dr.ssa Margret Hubmann e del Prof. Rainer Zierock in collaborazione con l’enologo Walter Schullian a Ritten, in Alto Adige, in una cantina ricca di riferimenti esoterici e mitologici che dall’antica grecia risalgono fino ad oggi, realizzata in legno di larice e dove la tecnologia è quasi bandita.

Rainer è tedesco di Stoccarda, figlio di un professore di filosofia, laureato in Francia a Montpellier ed enologo consulente in terra francese con mentalità tedesca. Arrivò in Italia come amico di Attilio Scienza, circondato già dall’aura del genio, e insegnò a San Michele all’Adige dove conobbe e sposò Elisabetta Foradori.  Dopo la separazione da Elisabetta lavorò per la cantina Casale del Giglio, introducendo in Italia varietà come il Petit Manseng. L’ultima sua opera prima di morire nasce nel 1997 da questa tenuta di proprietà della signora Margret Hubmann, dove pianta qualcosa come 150 varietà di uva diverse e fa nascere nel 2000 il vino Dolomytos che riporta in etichetta il pentagramma degli aromi del vino con sopra il Celacanto, il pesce fossile simbolo di queste montagne, e il circolo simbolo del Panta Rei.

Un vino a dir poco inquietante, dorato e arcaico che sa di miele, cera e pesca. Un naso che diresti biodinamico (nel senso buono) regala un senso di serenità e armonia impressionante, tropicale e sontuoso, tutto giocato su toni di carruba, senape e zenzero. In bocca ha iodio e calcare, freschezza e pungenza, molto dissetante e speziato di mirra, noci e sale dell’Himalaya.

Insomma, un universo quasi a sé, fatto anche di 125 mg/lit  di solforosa libera, su 250 di totale. Un vino ai limiti della potabilità e per certi versi tossico, ma probabilmente un vino fatto per sfidare i decenni. Appuntamento tra trent’anni forse, tanto il Dolomytos sarà sempre lì.

[Immagini: Andrea Gori, Weinlese.it]

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

31 Commenti

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maurizio gily

circa 12 anni fa - Link

Allora molti Sauternes sono veleno puro visto che di SO2 ne hanno il doppio. Per fortuna non sono vini da bere a secchi. Forse la foto però era meglio non pubblicarla. Se la vede la ASL saranno guai dolomitici.

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andrea

circa 12 anni fa - Link

qui occorre scomodare Paolo Villaggio che in una delle sue pubblicazioni narranti le vicende del rag. Ugo Fantozzi si riferiva a certi brindisi aziendali paragonati a "bicchierate di solforosa"..

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she-wolf for loonies

circa 12 anni fa - Link

La biografia di Herr Rainer è ancora più interessante della descrizione cum foto cantina esoterica. Impagabile il suo contributo a Casale del Giglio. Il genio aureolato trovò finalmente piena soddisfazione nel Dolomytos-Panta Rei. A inventarselo non ci si arriverebbe. Mi piace molto il testo del post, davvero, senza ironia. Peccato che il vino sia introvabile, ce ne faremo comunque una ragione. Grazie ad Andrea Gori in trasferta.

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

Prego lupa, è sempre un piacere! comunque per non saper nè leggere nè scrivere ne ho comprate un paio di bottiglie e ho provveduto a seppellirle in cantina, Tra una decina di anni lo riassaggio, a occhio sarà identico ;-) Quindi se prima o poi vuoi assaggiare, a disposizione...

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she-wolf for loonies 2

circa 12 anni fa - Link

Se sarà identico fra una decina d'anni vuol dire che qualcosa non va. Al prossimo plenilunio mi farò viva :)

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Teodoro Viola

circa 12 anni fa - Link

posso passare tra una decina d'anni ora non ho tempo...grazie

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Slady

circa 5 anni fa - Link

Salve Ieri abbiamo assaggiato il Dolomytos 2007..e davvero spettacolare. Qualche bottiglia è rimasta in vendita presso l' Enoteca 1000eunvino Bolzano.

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Bello! PS: Fatico a comprendere il titolo del post (tra l'altro non argomentato nel testo) se non con la volontà di 'avviare' una discussione...

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

volevo sottolineare il paradosso quasi ossimoro nel presentare un vino con tanta solforosa come vino in armonia con la natura e con chi lo beve, tanto caro alla retorica biodinamica...

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Riccardo Campinoti

circa 12 anni fa - Link

Il vino biodinamico non esiste, quindi possono mettere tutta la solforosa che vogliono

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maurizio gily

circa 12 anni fa - Link

e sarà meglio mettercene tanta, visto che con un pavimento in terra e tavole di legno i batteri acetici godono come mandrilli.

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Davide

circa 12 anni fa - Link

Scusate la mia ignoranza, ma il dato di 250 mg/l da dove è stato preso? ci sono analisi chimiche che lo dimostrano?

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

storditi dall'assaggio (un'ora di sonno post prandiale dopo un bicchiere non mi pareva normale) ho chiesto ad un amico produttore in zona un'analisi specifica. Sull'etichetta non c'è traccia di nessun dato ma dalle analisi sono venuti fuori quei valori

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Armando Trecaffé

circa 12 anni fa - Link

Casale del Giglio: un nome una garanzia Gori: un giorno o l'altro ti sfidero' a duello... per il resto sono lietissimo che sia introvabile sta roba... un casale del giglio a propulsione nucleare... Abbinamento ideale: donzella di Vladivostock in vacanza a Forte dei Marmi da stendere il più rapidamente possible....

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pietro

circa 12 anni fa - Link

Dopo che l'hai stesa passa da me a Marina di Massa che ti preparo tre caffé e uno zabaione ;) Gori ma ora che fanno? Come le usano ste 150 varietà?

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roberto bardelli

circa 12 anni fa - Link

Sarebbe bello che fosse,non dico sempre ma un po' piu' spesso,reperibile il dato sulla solforosa,chissa' se si riuscirebbe a bere tranquillamente certi vini o se scapperebbe qualche goccia di sudore..di preoccupazione.

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Gabriele Succi

circa 12 anni fa - Link

Tempo addietro lessi un articolo di F. Ziliani dove ad un celeberrimo vino italico che viene considerato biologico (e che divide sempre le schiere degli appassionati) furono fatte le analisi e il risultato fu: SO2 libera=26 mg/l e SO2 totale=162 mg/l. :shock: :shock: :roll:

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Enrico

circa 12 anni fa - Link

250 mg/l di totale e 125 mg/l di libera. Il resto delle analisi?

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

ho fatto analizzare solo la solforosa perchè avevo una percezione netta che fosse alta, il resto non l'ho fatto fare! ti interessava qualche dato in particolare?

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Enrico

circa 12 anni fa - Link

Ero interessato a conoscere zuccheri residui e rame. È un vino dolce? Grazie

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Stefano Cinelli Colombini

circa 12 anni fa - Link

Il limite massimo di solforosa ammessa é di 150 mg/l per i rossi e 200 per i bianchi, per cui con 250 direi che è un filo fuori. Sarà mica un altro caso di doping in Alto Adige?

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Luca Ferraro

circa 12 anni fa - Link

Quello che mi preoccupa non è la solforosa totale ma la libera a 125 mi pare una follia... sbaglio?

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Enrico

circa 12 anni fa - Link

La quantità di solforosa libera sembra veramente senza un senso.

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Emilio Zierock

circa 12 anni fa - Link

Gentili signori, vorrei precisare qualche fatto su mio padre. Mio padre come ricercatore e consulente agrario aveva un approccio fortemente scientifico al vino. La biodinamica ed il biologico sono dei metodi che lui trovavva contrari alla sua visione della natura. Nonostante questo fatto aveva un approcio olistico al vino ed una forte passioni per le origini greche del vino. La solforosa era per mio padre un conservante naturale per il vino, prodotto spontaneo della fermentazione che lui amava anche in dosi alte per dare la possibilita` al vino di invecchiare. Ringrazio Andrea Gori per il post. Ps: mio nonno non era un filosofo ma un insegnate di tedesco e religione protestante, passionato di teleologia protestante.Amen.

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

grazie dell'intervento Emilio e delle precisazioni, e, soprattutto, piacere di conoscerti! Devo dirti che è normale che il vino di tuo padre venga catalogato tra i cosiddetti biodinamici quindi il dato della solforosa era un poco fuorviante. Adesso non resta che aspettare una decina di anni e vedere cosa succede!

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Giampi Giacobbo

circa 12 anni fa - Link

La Coulee de Serrant di Joly ha un bel po' di solforosa....

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nico speranza

circa 12 anni fa - Link

Interessante l’argomento solforosa! Credo che quel valore di solforosa libera dichiarato oggi non rimarrà stabile nel tempo. Il tappo, di sughero, non essendo completamente ermetico compenserà le variazioni di volume del liquido alle varie temperature di stoccaggio del prodotto, facendo entrare ed uscire aria in ciclo continuo. Magari fra qualche anno quel valore di solforosa libera sarà prossimo allo zero. Da verificare!!! Nico

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gianluca pozzi

circa 11 anni fa - Link

Incredibile ma vero di questo vino l'azienda ne ha fatto uno senza annata . Be' amici io ne ho acquistate diverse bottiglie a differenza del dolomytos 2007 è ancora più profumo ed intenso

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Giovanni

circa 9 anni fa - Link

buongiorno a tutti, mi presento sono Giovanni, un appassionato di vino, vado alla ricerca di vini di nicchia o a volte anche introvabili. Desidererei conoscere i creatori del vino Dolomytos e visitare la loro cantina. Qualcuno ha un recapito di questi signori?? Grazie Mille Giovanni

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Alesio Piccioni

circa 9 anni fa - Link

La cantina non esiste più. In compenso io ho 10bt in casa, i cartoni erano da 5bt, pentagonali.

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Philipp

circa 8 anni fa - Link

Ciao a tutti, la cantina di nuovo è apperta da due anni. Per informazioni scrivetemi. philippcarli@msn.com

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