Cantele | Quando il Salento danza sul filo

di Antonio Tomacelli

Pensi vini del Salento e t’immagini chissà cosa, come se quei 25 chilometri di raggio a base negroamaro fossero il Granducato di Toscana. Invece è tutto lì, in quella croce che ha per centro Salice Salentino e per estremi un pugno di comuni grandi quanto un quartiere romano. Cantele, per esempio, ha la cantina a Guagnano, giusto 500 metri da Taurino (il Patriglione) e a pochi chilometri da Castello Monaci. Spesso le proprietà si incrociano e si parcellizzano tra loro, senza soluzione di continuità.

Mi fermo allora in quel centro ideale che punta su Salice-Guagnano (le divide un passaggio a livello) e mi assaggio uno dei negroamaro storici della zona, Il Teresa Manara della famiglia Cantele. La bottiglia che stappo è la 2007 e già dall’apertura si sente che avrò delle soddisfazioni. Bel rosso rubino, intenso e grasso che fatica a scendere dai bordi: già dal primo giro del bicchiere avverti potente il moncherì cioccolatoso e spiritato. Il legno c’è ma è talmente discreto da far passare per prime le note speziate di pepe e cannella leggermente tostata. “Elegante” è la prima parola che ti passa in mente e ti ritornerà all’assaggio.

L’attacco in punta di lingua è dolce ma è solo una sensazione che il negroamaro più succoso e carnoso che io ricordi cancella subito. È un equilibrista di gran mestiere questo vino, sempre in bilico perfetto tra acidità e frutto vivo, rosso e polposo. Il tannino è vellutato, morbido ma c’è e lascia in bocca un finale amaricante e piacevole. Decisamente non è il solito salentino stanco e ossidato, né ti ricorda certe frustate alcoliche dei talebani tradizionalisti. Il Teresa Manara è figlio del Patriglione, un figlio minore certo, ma il dna è quello. Prezzo sui dodici euro e, garantito, ve li berrete fino all’ultima goccia.

Teresa Manara Negroamaro Salento IGT 2007 – euro 12. p. 89

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

27 Commenti

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

da grande fan (polentone) del Salento e dei suoi vini condivido il giudizio sostanzialmente positivo su questo e sugli altri Negroamaro di Cantele, cantina che conosco dal 1995. Se Antonio mi perdona la citazione ed il link mi permetto di segnalare all'attenzione un altro eccellente Negroamaro e un piccolo vignaiolo salentino che a mio avviso lavora in maniera esemplare. Parlo del Carminio della Cantina Carrozzo: http://vinoalvino.org/blog/2011/02/garantito%e2%80%a6-da-me-igt-salento-rosso-carminio-2008-cantina-carrozzo.html

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Gentile Franco Ziliani, ho letto il suo link. E, link da link, mi sono trovato sul sito di Carrozzo. Non parlerò dei suoi vini perché non li conosco, e li immagino buoni, fidandomi di lei. A uno che si chiama Carrozzo, sinceramente, avrei vivamente sconsigliato di usare il proprio nome nell'etichettta. Non voglio essere offensivo, né tantomeno ironico, ma esise una legge dell'aromonia anche nell'onomastica. E chi, senza colpa, non può sfoggiare un cognome che invogli a comprare, a mio avviso dovrebbe lavorare di fantasia. Tuttavia, oramai è tardi. Ma se il nome è imposto dagli avi, il sito no: il sito lo ha per forza approvato Carrozzo. Ziliani, da quello che ho capito lei lo conosce: per il suo bene, gli consigli di cambiare il sito e, già che ci siamo, le etichette. L'abito fa il monaco. Cordialità.

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Beniamino D'Agostino

circa 13 anni fa - Link

allora l'azienda Velenosi avrebbe dovuto chiudere prima di aprire invece mi pare sia tra le aziende leader della propria regione. con altrettanta stima e simpatia.

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kenray

circa 13 anni fa - Link

da fan del salento (fin dalla notte dei tempi e tomacelli lo sa) devo dire 2 cose - il negromaro è sempre stato un filler. - tranne rare eccezioni. ecco, le rare eccezioni sono grandi rare eccezioni per me (non sono the big one ziliani, perdonatemi) masseria maime su tutti il punto debole è il prezzo. costa quasi come un brunello. vabbè chissenefrega, morirò in miseria.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Kenray, cosa mi dice mai? quel vino che lei pone su tutti (ma perché?) non mi garba proprio.. Potrei raccontarle i commenti di un gruppo di wine writer internazionali su quel vino e altri vini simili degustati lo scorso novembre durante una visita a quella celebre cantina toscana based anche in Puglia... Ne avevo parlato anche in un articolo dal titolo "c'era una volta il gusto americano" ma non voglio esagerare con i link a cose mie...

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kenray

circa 13 anni fa - Link

ziliani a me piace. chettedevodi'..per me gran vino d altronde si sa capisco un ca**o (è vero, non mi offendo se me lo ripetete ) pensi che a me piace il milleunamotte il benrye e non il lambrusco e per questo mi dileggiano. lo champagne lo lascio alla rubyrubacuori e bevo più prosecco che acqua. troppo nazionalista. fabbretti mi ha detto che vuole educarmi. vuol essere il mio pigmalione tempo perso. alla mia età al massimo può farmi ubriacare. ziliani mi piacerebbe sapere perchè questo negroamaro non è nella topten salentina.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Ah, ecco: allora ricordavo bene che le espressioni colorite vengono qui (talora) tollerate, tomacelliamente parlando.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Te l'ho detto che passo metà del mio tempo ad asteriscare zeta, no? :-)

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enzo pietrantonio

circa 13 anni fa - Link

Ancora una volta mi trovo a condividere il giudizio espresso dal Tomacelli. E dato che ci sono colgo l'occasione per esprimere un personale elogio a questa azienda, che a mio avviso, fa vini onesti a prezzi più che onesti. Amativo, Teresa Manara Negroamaro, Teresa Manara Chardonnay, il Fiano Alticelli sono vini davvero ben fatti e che, guardandola con l'occhio del consumatore, hanno un prezzo molto competitivo. Convengo anche con il sig. Ziliani sul Carminio di Carrozzo che, casualmente, ho assaggiato di recente. D'accordissimo anche con il sig.Marossi: l'occhio vuole la sua parte, l'abito fa il monaco (eccome se lo fa!) e il sito è parecchio brutto. Non me ne voglia alcuno. Mi permetto di dare un'indicazione citando altri 2 Negroamaro c che mi piacciono molto, diversi tra loro ad iniziare dal prezzo: Mjere di Michele Calò (circa 10 euro) e l'intramontabile Graticciaia di Vallone (circa 40 euro). Costa quanto un Brunello, dirà Kenray, ma credo che li valga davvero tutti.

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freddy

circa 13 anni fa - Link

Non ho ancora avuto modo di provarli,a Milano faccio fatica a trovarli.. Cosa ne pensate invece dei vini di Feudi di San Marzano,a me non dispiacciono,anche se li trovo personalmente un po troppo piacioni..

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Tu lo dici... ;-)

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Freddy: a me basta che un'azienda si chiami Feudi e subito mi parte automatica l'intolleranza... C'é a chi piacciono quei vinoni piacioni super fruttati, e c'é chi invece... no grazie!

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Paolo Cantele

circa 13 anni fa - Link

Solo adesso sono riuscito ad accendere il Mac e a leggere recensione e commenti. Mio fratello ne sarà felice. Io sono contento invece quando si parla di Negroamaro. Di chi ha fatto la storia di questo vino in Puglia ma anche di una "nouvelle vague" di giovani e promettenti agronomi ed enologi locali (con tutto il rispetto per i superconsulenti non pugliesi). Insomma, che dire...grazie!

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Daniele Rigillo

circa 13 anni fa - Link

bravo Paolo e complimenti per i Vostri ottimi prodotti (Teresa Manara e Amativo non possono mancare nella mia cantina...) @Kenray: assaggia una bottiglia di LE BRACI, AZIENDA MONACI (del grande maestro Severino Garofano..il re dl negramaro!), o una di Jo, di Gianfranco Fino....e poi ne riparliamo!

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

concordo assolutamente con Rigillo per il primo vino citato, il meraviglioso Le Braci di Severino, Stefano, Renata e Teresa Garofano (famiglia meravigliosa). Sul secondo vino mi astengo, non fa per me, non capisco quel tipo di vini

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Daniele Rigillo

circa 13 anni fa - Link

Ziliani, non si faccia sentire da Vignadelmar....!

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

lo sa perfettamente Luciano che quel vino che a lui piace tantissimo a me invece... lasciamo perdere...

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Vignadelmar

circa 13 anni fa - Link

Caro Franco, andiamo con ordine. . A me il negroamamro piace tantissimo. Ne scrivo spesso, ne vendo parecchio e ne bevo anche un po' . . Ho un difetto: mi piacciono i grandi negroamamro. Quali Patriglione, Graticciaia, Le braci,.....Jo. . Si, secondo me Jo è un grandissimo negroamaro. Nuovo, innvoativo, leggermente fuori dalla zona classica, se così può esser chiamata, di grande impatto gustativo, olfattivo ed alcolico. Creatura segnata fortemente, ci mancherebbe altro, dall'idea enologica che il mio amico Gianfranco Fino persegue tenacemente. . Ma quello che mi preme dirti è che della tua risposta non mi piace il non detto, quei puntini di sospensione che seguono quel "lasciamo perdere". Io penso che un giornalista di settore possa scrivere anche la critica più feroce e distruttiva, però argomentandola, non lasciando sottintendere chissà cosa. . Ad esempio io ho conosciuto Gianfranco Fino dopo aver pesantemente criticato, pubblicandolo, un giudizio sul suo Es 2004, definito da me "imbevibile" (motivandolo). Non successe assolutamente nulla, lui venne a conoscermi in Osteria, portandosi delle altre bottiglie da farmi provare, approfondendo il perchè di tale giudizio. . Ciao

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Teodoro Viola

circa 13 anni fa - Link

non diciamo eresie, figlio o figlio minore, non è neppure lontano parente ai Patriglione di Cosimo Tautino e Severino Garofano. Non mischiamo le carte, buon vino si ma niente paragoni.

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gianni cantele

circa 13 anni fa - Link

gentilissimo Teodoro, il bello del mondo del vino è che offre sempre la possibilità di discutere attorno a un buon bicchiere, spesso senza riuscire a trovare un accordo. E meno male! Chissà che noia sarebbe se non fosse così! Il fatto che Antonio Tomacelli abbia dedicato un così buon commento sul Teresa Manara Negroamaro (e lo ringrazio molto) mi lusinga, sopratutto perchè lo affianca a un vino e a una famiglia che hanno fatto la storia dell'enologia salentina. Quel vino però, nel bene e nel male, è figlio mio. Quel vino è figlio di chi sta imparando, vendemmia dopo vendemmia, ad addomesticare un vitigno dalle immense potenzialità, ma anche dal carattere scontroso e incostante. E' una sfida avvincente, che mi rende orgoglioso di essere parte della nuova guardia della enologia salentina. Giusto un ultimo appunto: io sono figlio di Augusto Cantele, romagnolo ma con radici così profondamente piantate nel "suo" Salento, tanto da avergli dedicato una intera vita, dando il suo contributo, come imprenditore e come Enologo, alla crescita di questo territorio che amava visceralmente, forse anche più di noi che ci siamo nati. Mi spiace solo che questo non venga ricordato così spesso.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Gianni, grazie per aver ricordato tuo padre, una persona stupenda di cui conservo un bellissimo ricordo

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gianni cantele

circa 13 anni fa - Link

caro Franco, ti ringrazio molto per il pensiero.

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Teodoro Viola

circa 13 anni fa - Link

Carissimo Gianni, ho nella mia cantina personale dei Teresa Manara Chardonnay 2000 di ottima fattura. Io credo in lei e nel suo lavoro grazie a questo vino. Se c'è da difenderlo sono il primo a difenderlo a spada tratta. Io sono figlio del Salento con genitori e nonni viticultori come i suoi vini e la sua immensa passione per quest'angolo di terra. Volevo solo dire che è un vino diverso e basta! Se lei lo consente, mi farebbe piacere venirla a trovare in azienda per scambiarci opinioni e gustare ciò che in botte. Cordiali saluti

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gianni cantele

circa 13 anni fa - Link

Mi farebbe molto piacere! Mi faccia sapere quando è in zona e sarò felice di assaggiare con lei la nostra produzione. A presto

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