“Ci sono due cose che muovono il mondo: la birra, e la birra”. La frase viene attribuita al Bonaparte, che peraltro ebbe un rapporto piuttosto temporalesco con la dorata bevanda: fu suo infatti l’editto che nazionalizzò la maggior parte dei birrifizi bavaresi, segnando una svolta senza ritorno nella storia.
Non ostante la dubbia citazione, è certo che la tradizione birraia della verde isola sia di recente conio, ed ancora episodica: anche se le emergenze sono di gran pregio.
La produzione Corsa è in sostanza limitata ad un unico birrificio, la Brasseria Pietra di Corte: come dire proprio nel cuore dell’isola, lontana da spiagge e panfili, e la birra prodotta ne rispecchia in pieno il carattere. Ingredienti isolani e produzione locale al 100%, uso e valorizzazione degli aromi e degli ingredienti tradizionali.

La Pietra è ottenuta addizionando il mosto di farina di castagne, che le conferisce uno spettacolare colore ambrato-ramato, caldissimo. Rotondissima al naso, veloce di schiuma, regala un sorso polputo che solo all’ultimo lascia trasparire una breve virgola amara, sulla superficie del nitido ricordo della caldarrosta.
La Colomba è ancora più curiosa, e più curiosamente Corsa: i mosti vengono infusi con una specie di filtro aromatizzato con le essenze della macchia, il “maquis”: per cuinon avrai dubbi nel riconoscere i timbri silvestri e mediterranei, il mirto sopra tutto. La schiuma è finissima, l’effervescenza insistente: il sorso è brillante, fresco e inebriante allo stesso tempo, con una sensazione gioiosa sul palato prima salino e poi dolce. Niente amarezze.
Due bicchieri molto diversi ma accomunati da una trasparente interpretazione della propria terra.
Da non mancare.