Anteprime Toscane | Brunello di Montalcino 2005 e Riserva 2004 (seconda parte)

di Andrea Gori

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Brunello di Montalcino (seconda parte)

Siro Pacenti– Naso marcato da sensazioni ematiche e iodate. Le note fruttate sono lievi (lampone e fragole selvatiche). Bella mineralità. Bocca che soddisfa grazie ad un bel tannino e ad un finale lungo. 88
Solaria – Il naso è giocato tutto sulla intensità e su lievi note di surmaturazione. Riconosciamo distintamente: frutta candita, fiori appassiti e lavanda. Bocca precisa anche se connotata da tannino e acidità un pò pungenti. 82
Tenimenti Angelini – Nel bicchiere si  presenta rotondo con note di confettura (ciliegie), sottobosco e una piacevole sensazione di tabacco. In bocca, al contrario, marca note più taglienti. Risulta pulito anche se vagamente aspro. 82
Tenuta Greppone Mazzi – L’olfattiva si articola su sensazioni aromatiche che ricordano la ginestra, il ribes rosso, la liquirizia e un pò di legno dolce. La bocca è suadente, colorata da intriganti note di fragola e da rimandi balsamici. Bello il tannino. 86
Tenuta La Fuga Folonari – L’asse olfattivo è caratterizzato da radiosi riconoscimenti fruttati, sensazioni di viola e china. Al momento dell’assaggio ci scontriamo con un vino ancora “crudo”, parecchio indietro. Bella la chiusura agrumata. 84
Tenuta Le Potazzine – Il naso è connotato da una persistente sensazione di fiori appassiti e humus. Leggere note “bruciate” sullo sfondo. La fase gustativa è migliore di quella olfattiva: il vino accarezza il palato (senza però rammollirsi) e sembra quasi pronto. 88
Tenute Silvio Nardi – E’ un vino austero ed affascinante. Il naso, pur non essendo particolarmente d’impatto, è un piacevole mix di viola appassita, cassis e sensazioni minerali. In bocca ha una bella presa tannica. Particolarmente piacevole la chiusura. 87
Tiezzi – Il naso è composto ed avvolgente. Si riconoscono con facilità la viola, l’amarena, la composta di mele cotogne ed il miele di castagno. In bocca mostra già un perfetto equilibrio. E’ un piacere berlo. 90
Tiezzi Vigna Soccorso – L’olfazione ha un tratto mediterraneo e solare. Si snoda al naso con note di fiori e ciliegia. In bocca, il vino, si muove in punta di piedi ed è percorso da una bella mineralità. Tannino in divenire.86
Uccelliera – Naso potente e concentrato. Riconoscimenti che vanno dal cassis, alla mora, al ribes nero (quasi a ricordare un syrah). In bocca il vino ha la stessa impostazione e risulta essere, al contempo, ricco ed elegante. Non sfiora mai l’eccesso. 90
Vasco Sassetti – All’inizio l’olfazione è marcata da note di caseina, poi emergono sensazioni piacevolmente fresche (mughetto e lavanda). In bocca il vino è tagliato in due da una bella acidità e da un tannino vivace. Alcol percettibile ma mai fuori controllo. 87
Villa A Tolli –  Il naso si muove su sensazioni dolci (lampone in confettura) e su note floreali ed aromatiche (erika, lavanda, fiori di campo). In bocca ha parecchio sprint, grazie ad un buon tannino e ad una bella freschezza. Gradevole il finale fruttato. 86

Riserve e selezioni 2004

Banfi Poggio all’Oro – Olfazione austera e penetrante. Si aprono le danze con sensazioni di mora, tabacco e liquirizia. Si chiude con il miele e con una nota stuzzicante e balsamica. La bocca è soda, ricca e croccante. Finale appagante e lungo.91
Camigliano – Il naso si muove su sensazioni penetranti. Riconosciamo: la lavanda, il sambuco ed il melograno, la resina ed il sottobosco. La bocca è affascinante anche se parecchio spigolosa. Dopo la deglutizione si aprono sensazioni agrumate. Modernista. 87
Castelgiocondo Campo al Drago – Balsamico e tostato. Ricordi di ciliegia sotto spirito e cassis. Bocca ancora in progress, nobilitata però dall’ottimo tannino. 83
Collemattoni
– Il naso è marcato da note sovra-estratte e di torrefazione. Si distinguono sensazioni di prugna in confettura e macis. In bocca è asciugante e squilibrato. Al momento è poco giudicabile. 81
La Fornacina – L’olfazione è connotata da sensazioni croccanti e da accenni di speziatura: lampone, ribes rosso, camemoro, macis e liquirizia. In bocca l’entrata è piacevole, peccato per la presenza di un tannino fastidiosamente verde. Da risentire. 80
Canalicchio di Sopra – Qui sfioriamo la perfezione. Il naso è dinamico e lieve. Riconosciamo l’arancia, la viola e la ciliegia. L’assetto gustativo è preciso, il tannino è dritto. Ottimo adesso, emozionante pensando al futuro. 90+
Il Paradiso di Manfredi – Il naso è leggero e terroso, molto minerale. Avvertiamo sensazioni di ferro, frutta scura, note pregevoli di tabacco e rabarbaro. In bocca, pur apparendo particolarmente teso, mostra tutta la sua stoffa. Finale lungo, da grande vino. Un consiglio? Essere pazienti. 85++
La Fornace – All’analisi olfattiva il vino si apre su ricordi di piccoli frutti (more, cassis e confettura di ciliegie), sensazioni di roccia e di zenzero. La bocca è sapida e fresca.  In chiusura emerge una nota alcolica poco piacevole. 82
La Gerla – Il naso è intenso. Sensazioni di frutta sotto spirito, pellame e liquirizia. Ricordi di spezie. Bocca densa con richiami di resina e  mora. 81
Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto – Naso sussurrato e struggente. Profumi eleganti e delicati con una sensazione floreale a giocare un ruolo da protagonista. Bocca che si allinea all’olfazione per la finezza espressa ma che si apre fino ad abbracciare ricordi fruttati di grande persistenza. Tannino da manuale. 90+
Poggio Banale –  Un vino che gioca sulla piacevolezza di un naso diretto, marcato da sensazioni di ciliegia, cotognata e liquirizia. La bocca è precisa e si avvale di un tannino ben svolto. 86
La Fortuna – L’olfazione è opulenta. Ricordi di sottobosco, pepe, caffè, amarena e arancia candito vanno a connotare la gamma dei riconoscimenti. In bocca il vino sembra peccare (venialmente) di irruenza giovanile. Promettente. 88
La Rasina Il Divasco – Esplosivo nel bicchiere. Riconosciamo: mora, confettura di camemoro, pepe rosa, eucalipto e sandalo. In bocca è vellutato ed intrigante. Finale da capogiro. 90
La Velona – Il naso verte su sensazioni un pò cotte e da ricordi di lavanda, erika e rosa. Bocca eccessivamente semplice. Monocorde. 78
Le Macioche – La gamma olfattiva che ci propone questo vino è stupenda. Sensazioni intense di erbe di campo, frutta sotto spirito, lampone in confettura e ribes. Bocca esemplare, godibile e complessa. Finale con richiami fruttati e con sensazioni piacevolmente ammandorlate. 94
Lisini Ugolaia – Austero e cangiante. Olfazione scoppiettante e curiosa: composte di frutta, castagna, resina e polvere da sparo. La bocca è ancora serrata ma esibisce un grande stile ed integrità da vendere. Da dimenticare in cantina. 95
Marchesato degli Aleramici – Naso esile ma elegante. Ricordi di caramella inglese e ciliegia in confettura. Bocca mediamente tannica. Piacevole. 83
Mocali – Esprime sensazioni olfattive di grande morbidezza. All’inizio spicca una commovente nota agrumata, poi emergono note balsamiche, sensazioni di sandalo, anice e fiori. Bocca succulenta e ricca di polpa. 89
Franco Pacenti Canalicchio di Sotto – Al naso: toffee, caffè, mora, prugna, humus, sottobosco e un pò di polvere da sparo. In bocca è solenne e rotondo. Finale un pò amarognolo. 87
Palazzo – Le sensazioni olfattive vertono su note terziarie (in particolare avvertiamo note di frutta sotto spirito e fiori secchi). In bocca l’attacco è notevole, elegante. Un vino dal tratto aristocratico. 86
Pian delle Vigne Vignaferrovia –  Naso di buona intensità ma non perfettamente maturo. Si alternano ricordi di frutta e caramella d’orzo a sensazioni ferrose. In bocca è di buona intensità, con un bel finale agrumato. Da bere adesso? 83
Piancornello – Balsamico, ricco e fresco. Il naso è impreziosito da ricordi di china, cardamomo e amarena. In bocca il vino è pervaso da una bellissima freschezza che lo rende vivo e croccante. Succulenta chiusura fruttata (fragola). 90
Roberto Bellini Podere Brizio – Opulento, sornione. La gamma olfattiva è ricercata e sin troppo accattivante. Emergono sensazioni di lavanda, viola e accenni minerali. La bocca pur essenso densa e muscolare conserva una bella eleganza, alleggerita da un’ottima trama tannica.89
Poggio Antico – Il naso è un pò sovraccarico. Emergono note di caffè, mirtillo maturo e sensazioni di tostatura. La fase gustativa è penalizzata inizialmente da un tannino polveroso. Si risolleva grazie ad un finale “goloso”, marcato da ricordi di cioccolato dolce e frutta. 86
San Polino – Il naso è caratterizzato da sensazioni di frutta troppo matura e da note alcoliche. La bocca è un pò dura. 78
Sesti Phenomena – Vino che gioca le sue carte fra eleganza e muscolarità. I profumi sono ampi. Alcuni riconoscimenti: frutta sotto spirito, lavanda, roccia, humus, tabacco biondo e cardamomo. Al momento la bocca è più stabile ed espressiva del naso, grazie ad una nota balsamica che corre lungo tutta la superficie del vino. Avvolgente. 91
Siro Pacenti – Leggermente cupo. Il naso si apre su sensazioni che ricordano il cassis, i mirtilli freschi, la prugna, il pepe e le note di agrumi. Bocca particolarmente compatta, tannino finemente integrato e chiusura balsamica. Grande prova. Per gli amanti del genere. 90
Solaria – Naso che sprigiona forti note minerali e sensazioni floreali. In bocca si distende con la stessa eleganza e con un fare moderno. Lievi sensazioni amare sul finale.  85
Talenti – Al naso è intenso con riconoscimenti di amarena, mallo di noce, scorza di  arancia e liquirizia.  In bocca inizialmente torna il frutto per poi chiudere con una sensazione di tabacco. 84
Tenimenti Angelini Vigna Spuntali – Il naso è marino e iodato. Si riconoscono la macchia mediterranea, i fiori ed un fruttato dolce e piacevole. Grande corrispondenza gusto-olfattiva e struttura imponente. Crescerà ancora. (nota a margine: rivogliamo la vecchia etichetta!). 91+
Tenuta Le Potazzine – Olfazione intensa con note di viola passita e lampone, ginger e pepe rosa. La bocca al momento è un pò contratta m resa vivace dalla grande freschezza. Bel ricordo finale di arancia. 86
Tenuta la Fuga Folonari – Naso che gioca su sensazioni tostatissime e penetranti. Ricordi di caffè e nocciola, prugna e rabarbaro. Bocca “indietro” ma solida e imponente come sempre. 87+
Uccelliera – Lieve nota di surmaturazione iniziale, poi bei riconoscimenti di viola, mora, mirtillo, carne fresca e torrefazione. La fase gustativa è particolarmente interessante con gran tannino e finale agrumato. Ancora in evoluzione ma nel complesso affascinante. 86+
Vasco Sassetti – Gamma olfattiva che si apre su note splendidamente floreali (iris e fiori di lavanda), ricordi di piccoli frutti neri, sensazioni ematiche e accenni minerali. La bocca, di ottima fattura, si distende grazie ad incantevoli rimandi fruttati.91
Ventolaio Riserva 2004 – L’olfazione è dolce e fragrante. Nel bicchiere troviamo sensazioni di fragola, lampone, ribes e delicate note speziate. La bocca non tradisce le aspettative – ovvio il tannino morde – ma diamine, noi ci fidiamo! 90+

Col d’Orcia Poggio al Vento 2001 – Un vino prodigioso, anche se inizialmente, nel bicchiere, appare restio. Il naso – di una integrità commovente – fa perno su una splendida nota minerale e su profumi complessi ed intrecciati nei quali ritroviamo ricordi di frutta, fiori e miele. Le sensazioni gustative sono lunghe e sontuose (anche se ancora serrate). Da bere subito o fra un decennio.95

Collaborazione ai testi: Mauro Mattei, Alessandro Morichetti, Antonio Tomacelli

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

5 Commenti

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giulio

circa 14 anni fa - Link

Siro Pacenti 88 oppure 90?

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

88 l'annata 2005 e 90 la riserva 2004

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