Anteprima Taurasi | La strada che porta all’aglianico perfetto è tutta in salita

di Francesca Ciancio

La neve no, non è arrivata. Il freddo e il vento invece sì, quelli c’erano. Ma perché poi non aspettarseli, a gennaio in Irpinia, in quella Campania da lupi e camini accesi tutto l’inverno. Qui le cime sono alte e il paesaggio da Vecchia Romagna non è una pubblicità. All’Anteprima Taurasi 2008 non ci sono i finger food a pranzo, ma zuppa di fagioli e castagne o quella di broccoli e patate. I produttori si assentano per un po’: c’è da ammazzare il maiale e da prepararlo con i peperoni. L’en primeur da queste parti si fa così e, mannaggia, così fanno pure il vino. Ecco perché sono ancora troppo pochi i Taurasi che trovano posto nell’Olimpo enologico d’Italia. L’aglianico è una bestiaccia, lo so, ma mi dovete spiegare che c’ha da invidiare al pinot noir e al nebbiolo. Terra magica e piante centenarie non bastano, qualche problema di troppo dev’esserci in cantina ma a quello si rimedia, dai! Schiena dritta, allora, e occhi e orecchi guardinghi su vasche e legni.

Parliamo della vendemmia 2008, l’ultima in commercio. Pollice su per l’ottimo lavoro degli organizzatori di “Taurasi 2008” che, insieme agli enologi dell’area taurasina, hanno proposto sul sito tantissime informazioni sul millesimo. Altro sforzo mica da poco è stato quello di cominciare a ragionare sulle macro aree del Taurasi. Quello che il disciplinare non può spiegare, lo racconta un inizio di mappatura delle zone migliori. I gruppi territoriali individuati sono cinque e la degustazione alla cieca svoltasi nel castello di Montemiletto, ha seguito questa scansione.

1. ASSEMBLAGGI (da due o più macroaree)

Taurasi Radici 2008 – Mastroberardino: Rubino profondo, vivo e molto fitto. Naso intenso  dal bel frutto rosso, sostenuto da note di china e tabacco. In bocca austero e sapido. Non un mostro di concentrazione, ma armonico e lunghissimo. 88

Mater Domini 2008 – Rocca del Principe: molto fitto, quasi impenetrabile. Corpulenza estrattiva. Naso speziato e ancora un po’ chiuso. Tannini leggermente grossolani. Pecca in finezza. Polposo in bocca. 82

2. QUADRANTE NORD- RIVA SINISTRA ( del fiume Calore) Area piuttosto omogenea che vede al suo interno i comuni di Venticano, Pietradefusi e Torre le Nocelle. Le vigne sono ubicate tra i 300 e i 400 metri. Le pendenze sono contenute e ci sono diversi siti pianeggianti esposti a sud. Sottozona abbastanza calda, dove i terreni sono per lo più argillosi. I vini risultano in generale più pronti e dal profilo suadente e tabaccoso, misurati nella gradazione alcolica come nell’acidità.

Taurasi 2008 – Pietracupa: Naso vinoso con un fondo ematico. Legno presente ma ben dosato. In bocca note di cioccolato e un’entrata di corpo ma non pastosa. Finale pepato anche se non di grande persistenza. Armonico nell’insieme. 89

Taurasi 2008  – Donnachiara: un vino che gioca più sulle modalità della speziatura che su quelle dell’austerità. Affascinante nei suoi profumi “mediorientali” ma forse poco tipico. Bel frutto nero e tabacco. Finale assai lungo e grande concentrazione.  86

Taurasi Andrea 2008 – Colli di Lapio: cupo e chiuso al primo naso. Non complesso nei  sentori, ma dal naso subito fresco ed invitante. Indubbiamente potente. Acidità e persistenza non mancano. Vino ancora giovane, tutto da farsi. 88

Taurasi Terzo Tratto 2008 – I Favati: legno subito, anche nuovo. La bocca non smentisce, infatti risulta asciutta. Il rovere ahimè domina e penalizza l’aspetto olfattivo. 75

3. VALLE CENTRALE RIVA DESTRA I comuni interessati sono quelli di Taurasi, Mirabella Eclano, Luogosano, Bonito, Sant’Angelo all’Esca, Fontanarosa. Rispetto alla riva sinistra si entra in una zona più fresca e impervia dove le vigne sembrano nascondersi, alternandosi a boschi e ulivi. Siamo sui 400-450 metri e le pendenze cominciano a diventare importanti, con ricerca di esposizioni a sud. Predominano componenti pietrose  e calcareee nei terreni, con alcune sacche franco sabbiose. I vini si rivelano più eleganti, sorretti da una netta spalla acida più che dall’estrazione tannica. Taurasi fa discorso a sè  con terreni più argillosi su basi calcaree e superfici rivestiti di cenere vulcaniche.

Taurasi Santa Vara 2008 – La Molara: rubino brillante, di media intensità. Ha un fruttato semplice che vira verso una leggera surmaturazione. Non manca un tocco di eleganza floreale. La bocca ha carattere ma i tannini asciugano un po’ troppo.  81

Taurasi 2008 Feudi di San Gregorio: porpora-rubino molto vivo. L’intensità non è il suo forte ma convince per il carattere sanguigno e una bocca accattivante tra legno e dolcezza tannica. Strizza bene l’occhio alla tradizione. 88

Taurasi Opera Mia 2008 – Tenuta Cavalier Pepe: Intensità alcolica che non è mai piacevole, poi arriva la frutta, leggermente surmatura. L’insieme non colpisce per complessità. La bocca “brucia” per potenza ma poi non finisce lunga. Troppo legno, in due parole. 76

Taurasi 2008 – Vigna Villae: naso impenetrabile e per certi aspetti suadente, ma questa morbidezza tradisce una dose di legno invadente. La beva è ancora “impastata” di rovere per poterla giudicare al meglio e l’eccesso di alcol complica le cose. Le note di frutta rossa e di iris fanno sperare in un futuro più roseo. 80

Taurasi Vigna Piano d’Angelo 2008 – Sella delle Spine: il primo naso appare non molto pulito, con note chinose cupe. Poco dopo riemerge la freschezza e anche il frutto che, insieme ai sentori “scuri”, donano al vino grande classicità. La bocca è potente, sostenuta da acidità, polpa e tannini. Finale lunghissimo. 90

Taurasi 2008 – Tenuta Ponte: quello che si direbbe un vino corretto: non particolarmente complesso nè lunghissimo, dotato di un buon equilibrio tra naso e bocca. Pecca di eccesso di alcol, anche se i tannini sono calibrati. Manca un po’ di magia. 79

Taurasi Primum 2008 – Guastaferro: il rubino colpisce per brillantezza. Non molto intenso, appena speziato e quasi floreale. Sentori erbacei e di brodo fanno storcere un po’ il naso. In bocca la materia c’è ma svanisce velocemente e non lascia grandi ricordi. 81

4. VERSANTE OVEST  – LE TERRE DEL FIANO Interessati sono i comuni di Lapio e Montefalcione. In questa area possiamo quasi identificare un cru, quello della conca di Campore sulla dorsale che fronteggia la montagna di Chiusano: argilla pura, microclima continentale, orientamento a sud, sud-est, pendenze ed escursioni vertiginose.

Taurasi 2008  – Antico Castello: il legno abbonda già al naso con una presa piuttosto stucchevole. In bocca leggera co2 prima, astringenza poi. Direi più corretto mettere un NC

Taurasi Vigna Quattro Confini 2008 – Ferrara Benito: un rubino-granato che al primo naso non colpisce per intensità. Vengono su note un po’ verdi e non pulitissime ma basta aspettare un po’ per cogliere frutta, china e tabacco. Cresce in bocca in per potenza e complessità. I tannini sono austeri e affascinanti. 88

5. VERSANTE SUD ALTA VALLE: Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Montemarano, Paternopoli. I vigneti sono tra i 450 e i 630 metri (con punte di 700) di altezza. La vicinanza dei monti Picentini e il clima continentale creano le condizioni per una viticoltura pedemontana. Le maturazioni sono più lente e obbligano a una raccolta tardiva. Risultano vini con più alcol, estratti, tannini e acidità.

Taurasi 2008 – Di Prisco: rubino brillante e vivo. Naso intenso e vivace grazie alla scorza di agrumi. Non lesina in eleganza con un bouquet di fiori appassiti su un fondo speziato. La bocca è “antica” nella sua austerità e nel ricordo di sottobosco. Grande classe. 91

Taurasi Principe Lagonessa 2008 – Amarano:  frutto poco armonico, con sentori di salamoia. Non si distingue per intensità e complessità e anche la bocca appare poco incisiva. Il finale è asciutto e poco vivo. 75

Taurasi 2008 – Villa Raiano: impenetrabile al colore. Un naso fitto e austero, di grande classicità. le note sono quelle tipiche: tabacco, spezie e frutti rossi su un fondo di china e sottobosco. C’è molta polpa che non cade nel tranello della facile morbidezza. Lungo finale  di carattere sulla vitalità. 91

Taurasi 2008 – Sanpaolo: acidità volatile un po’ alta inizialmente che rivela un naso non molto pulito. Fa fatica a emergere una polpa presente ma penalizzata da troppo rovere di barrique. Anche i tannini risultano dolci prima, asciuganti poi. Finale lungo ma “morbido”: l’acidità non tiene il passo. 76

Taurasi Poliphemo 2008 – Tecce: le note iniziali stridono: naso e bocca un po’ pungenti, così come la bocca risulta alquanto asciutta. L’idea è quella di un vino ancora troppo giovane ma che lascia ben sperare. Lo rivela la lunghezza che colpisce per persistenza. L’insieme è un po’ rustico. 80

Taurasi Alta Valle 2008 – Colli di Castelfranci: cupo e affascinante già dal colore, il naso sa di frutta rossa sotto spirito, bilanciata da una morbidezza equilibrata. Il fondo preferisce note di china. In bocca si rivela fresco e mentolato. I tannini sono fitti. Più potente che elegante, ma è una questione di tempo. 90

Taurasi 2008 F.lli Urciuolo: impenetrabile al colore, rivela maggiore morbidezza al naso e, anzi, mostra un po’ troppa immediatezza. C’è lunghezza e corpo ma pecca in finezza e carattere. Scalpita ancora, deve pazientare un po’. 82

Taurasi Nero Nè 2008 – Il Cancelliere: austero fin dalla cupezza nel colore. Altro esempio di estrema classicità con note ematiche, tabacco e frutta nera, anice stellato e liquirizia. Non manca una nota iodata. Fine e complesso, quasi didattico nella sua espressione. Bocca ricca e piena, sostenuta da tannini fitti ed eleganti. Lunghezza interminabile. Il miglior assaggio tra questi 2008. 94

Taurasi Hirpus 2008 – Contrada Vini: c’è la frutta rossa e il tabacco, ma anche un leggero sentore metallico. Sul legno bisogna ancora lavorarci. La bocca c’è, con una polpa netta e tannini austeri. Non lesina neanche sulla lunghezza. Un bel vino potenziale. 84

12 Commenti

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Fabio Cagnetti

circa 12 anni fa - Link

Complimenti, gran bel lavoro su una tipologia di cui da Roma in su si sa e si beve ancora troppo poco. Peraltro non sono vini di facile assaggio, in gioventù. Sono contento per la performance de Il Cancelliere, i ragazzi sono giovani ma stanno lavorando davvero molto bene, e hanno vigne che classificando alla borgognona sarebbero certamente Grand Cru. Mi sarei aspettato di più da Tecce e Urciuolo, in genere tra i miei preferiti a bottiglia scoperta, ma leggo che in parte sono stati penalizzati in quanto particolarmente indietro. Ma Lonardo non c'era?

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Alberto

circa 12 anni fa - Link

Complimenti. Ci vuole davvero un po' di "coraggio" per dare punteggi a questi vini in fasce. Non ho partecipato e per questo sto iniziando a leggere qualche articolo.Il bello (ed il brutto) e'che uno stesso vino a seconda del momento,del proprio gusto,esperienza ecc.viene giudicato in maniera abbastanza diversa se non opposta da l'uno o dall'altro degustatore. Non e' una critica, ma un'invito ad attendere l'aglianico e ancor piu' il Taurasi,come per altri vini di medio lungo corso avremo belle sorprese.

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Lido

circa 12 anni fa - Link

Cara Francesca complimenti gran vino l'aglianico, bevuto ancora troppo poco, riassaggiamo fra un anno quel guascone di Tecce e di belle ne raccontera' coia e grande sei.

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Angelo Di Costanzo

circa 12 anni fa - Link

Mah, sarà che non c'ho capito granché... http://larcante.wordpress.com/2012/01/23/taurasi-vendemmia-2008-le-degustazioni/ :-)

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Tommaso Farina

circa 12 anni fa - Link

Caggiano?

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Angelo Di Costanzo

circa 12 anni fa - Link

Tommaso,non c'era (come pure alcuni altri). Ma nulla toglie alla bontà del panel e dell'evento.

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Tommaso Farina

circa 12 anni fa - Link

Sì, avevo immaginato. Volevo la conferma.

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Alberto

circa 12 anni fa - Link

In ogni caso il titolo mi sembra troppo negativo,come alcuni giudizi troppo netti (sempre in negativo). Vorrei piu' opinioni da chi ha partecipato Grazie.

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Montosoli

circa 12 anni fa - Link

Ottima recensione.....complimenti Francesca ! Grazie Sono fuori binario.....ma avrei bisogno di una recensione di Franciacorta.....qualche aiuto ?

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Simone e Zeta

circa 12 anni fa - Link

Finalmente un articolo degustazione con una cartina!!!

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angelo m.

circa 12 anni fa - Link

Ottima l'organizzazione su tutti gli aspetti dell'evento.Sul mio sito ho espresso dettagli sui vini più meritevoli.

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