Anteprima Bordeaux 2009 | Seconda parte (la rive droite)

di Fabio Cagnetti

Vi avevamo lasciati con l’assaggio di poco meno di una cinquantina Bordeaux 2009 di riva sinistra, come promesso, completiamo ora la panoramica con i vini di riva destra (Saint-Emilion e Pomerol), dove sono il precoce Merlot e il Cabernet Franc, e non il tardivo Cabernet Sauvignon, a fare la parte del leone.

In ogni caso, anche qui si è trattato di un millesimo caldo che ha dato vini decisamente pieni e maturi, a tratti però alcolici, che tuttavia in qualche caso riescono a rimanere pienamente rappresentativi del territorio senza varcare la soglia del “vinone”. Ci sarebbe qualcosa da dire sui prezzi, specie per quanto riguarda alcune proprietà, ma questi sono i Bordeaux 2009, baby.

Ribadiamo brevemente alcuni concetti espressi nella prima parte. I 2009 degustati presso le cantine di Millésima, negociant leader nelle vendite per corrispondenza, erano campioni di botte prelevati appena prima dell’imbottigliamento, e per questo troverete una forchetta di voti anziché il puntiforme centesimale. Il prezzo che trovate è preso dal sito di Millésima.it , conteggiato per bottiglia in caso di acquisto en primeur di casse da sei o dodici bottiglie, IVA inclusa e trasporto escluso; per avere una stima di scaffale di enoteca onesta, aggiungete almeno un buon 30%.

Gli assenti? Alcuni, e importanti. A Saint-Emilion, la lista dei missing in action includeva nomi come Ausone, Cheval Blanc, Angelus e Pavie; fra i Pomerol, da registrare in particolare l’assenza di Petrus, Lafleur, Le Pin, Trotanoy e una proprietà forse non così blasonata ma che personalmente considero appena sotto i grandissimi e in crescita nelle ultime annate, ossia Vieux Chateau Certan. Buona lettura.

SAINT-EMILION

Figeac: Molto, molto St.Emilion, potente e intenso ma al contempo fine con note di ciliegia matura e frutti di bosco, humus, trifoglio ed erba medica; in bocca è succoso e potente, ma al tempo stesso raffinato ed elegante, il tannino è perfettamente maturo e integrato, l’acidità sorprende in positivo, il finale è lungo e piacevolissimo. Il miglior vino di riva destra assaggiato per l’occasione (93-95; 228 Euro)

Troplong Mondot: Assai concentrato ma senza perdere in finezza, il frutto opulento è impreziosito da richiami di caffè, cardamomo, chiodi di garofano e timo. Polposo e vellutato in bocca, è composto e ha una bella progressione; l’alcool c’è, ma in una simile struttura penalizza l’esperienza degustativa in modo piuttosto relativo. Forse un po’ duro nel finale comunque lungo, nel complesso un’altra bella prova da uno Chateau ormai di grande costanza qualitativa (91-93; 144 Euro)

Clos Fourtet: Molto scuro e concentrato, con un naso prepotente di visciole e mirtilli in confettura. In bocca è coerente, con un frutto dolce, morbido e intenso, è un vino che fa una sola cosa ma la fa molto bene, e il finale è interminabile (86-88; 102 Euro)

La Gaffelière: Naso ampio in cui giocano confettura di ciliegie, aromi di sottobosco e terra bagnata raccordati da una bella mineralità; la struttura è buona anche se non particolarmente grande, l’equilibrio in ogni caso eccellente (86-88; 74 Euro)

Canon La Gaffelière: Scuro e intenso, il fruttone vira sul marmellatoso ed è accompagnato da spezia dolce, in bocca è potente, morbido e piuttosto alcolico, non finissimo e con un po’ di legno nel finale (86-88; 83 Euro)

Canon: Concentrato, moderno, frutto scuro maturo (ai limiti del surmaturo), fave fresche e humus, piuttosto complesso, in bocca è un mangia e bevi caldo il sui alcool sbava un po’ nel finale (84-86; 127 Euro)

Pavie-Macquin: Visciole, smalto e vaniglia, legnosetto e un po’ sgraziato; in bocca è intenso e profondo, ma un po’ troppo alcolico e glicerico (83-85)

La Mondotte: Concentratissimo ma chiuso al naso, dove la vaniglia da legno spinge forte. In bocca ha un estratto da amarone, e il tannino ellagico e l’alcool risultano entrambi disturbanti; ovviamente ha grande potenza ed è lunghissimo, ma veramente esagerato. Per un vinone così spinto e costruito, il prezzo è francamente imbarazzante. Not my glass of wine (83-85; 351 Euro)

POMEROL

L’Evangile: Naso molto intenso di more di gelso, rovi, humus; di bella struttura in bocca, molto mobile, pieno ed equilibrato, non gli manca davvero nulla, chiude succoso (92-94; 300 Euro)

La Conseillante: Assai sofisticato al naso, dove sbucano note di ginepro, coriandolo, radice di iris, pepe della Guinea: se state pensando al Bombay Sapphire siamo in due! In bocca c’è un po’ di alcool, ma è comunque vino molto mobile e complesso, che chiude lungo e pulito (91-93; 234 Euro)

Beau Soleil: Tutto fruttato con i suoi aromi di ciliegie scure, more e ribes nero, molto fine e profondo, in bocca ha una bella polpa e un passo più che rispettabile, è potente ma tiene l’alcool sotto controllo, il finale è apprezzabile ma un po’ asciugante sul tannino. Grossa sorpresa da una proprietà generalmente considerata fuori dal giro dei migliori e clamoroso rapporto qualità/prezzo specie per la riva destra (88-90; 20 Euro)

Clinet: Naso profondo e fine di mora e ribes, in bocca ha una bella polpa e una buona progressione; è potente, tenendo sotto controllo l’alcool, peccato solo per il tannino asciugante che emerge soprattutto in chiusura (88-90)

Gazin: Un po’ ridotto, con sentori di terra e caffè, in bocca è potente ma piuttosto semplice, con un tannino un po’ fuori registro; chiude su caffè e liquirizia (86-88; 84 Euro)

Petit Village: Prugna e mora stramature in un naso comunque pulito; potente in bocca, ma piuttosto monocorde e sgraziato, chiude liquirizioso (85-87)

Questo è quanto da Bordeaux, causa concomitanza del Vinitaly non seguirò l’incombente anteprima dei 2010, ma mi auguro di potervi ragguagliare sulle prossime edizioni di questo bell’evento di Millésima, che offre senza dubbio più spunti di valutazione rispetto all’assaggio di quasi un anno prima. Anche se sono mancati i grossi calibri, i veri oggetti del desiderio.

19 Commenti

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Alberto Mezzotesto

circa 13 anni fa - Link

Ausone, Cheval Blanc, Angelus, Pavie, Petrus, Lafleur, Le Pin, Trotanoy, Vieux Chateau Certan e aggiungo pure L'Eglise Clinet: "alcuni" assenti? manca praticamente tutto il vertice della riva destra. Bella, ma che c'entra poi la foto con vini di Borgogna?

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

non so se si intuiva un leggero senso di autoironico rosichìo nel leggere l'elenco degli assenti...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Tomax, o che ci fai tu su questo post? Hai seppellito Cagnetti, colpevole di essere stato prescelto fra una rosa di candidati di tutto rispetto? Meno male che non ci sono i grandissimi che suppongo costino ancora di più, così possiamo solo parzialmente rosicare guardando sconsolati l'esiguità dei nostri portafogli. Sono senz'altro dei vini preziosi, peccato che la maggior parte finiranno nei bicchieri di qualche magnate asiatico incapace di apprezzarne la sottigliezza. A noi comuni mortali toccherà ripiegare sui nostrani vini italici più abbordabili. Grazie comunque per aver ampliato il nostro panorama di conoscenza, anche se purtroppo rimane teorica.

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Federica Fabi

circa 13 anni fa - Link

proprio perchè a noi comuni mortali toccherà dissetare le nostre voglie con più abbordabili vini de noantri, perchè non parlare dell'economicamente sorprendente Beau Soleil, a 20€..un miraggio, una mosca bianca che mi incuriosice e solletica i miei "poveri" cinque sensi. oserei chiedere a fabio cagnetti se esiste un importatore. tanto per chiedere. dicono non costi nulla!grazie :-)

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

ovviamente sì: il prezzo è preso da qui http://bit.ly/htrdGX

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Appena postato il mio intervento precedente é stato corretto il nome dell'autore del post, telepatia? Fabio Cagnetti, sei stato molto bravo e ti ringrazio, seppure livida per l'invidia.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

grazie cara! Spero di incontrarti in quel di Verona ;)

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Leonardo

circa 13 anni fa - Link

Qual è il collegamento con le bottiglie nella foto e il contenuto dell'articolo? Mi è sfuggito qualcosa? C'erano anche vini borgognoni a questa anteprima?

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

No, gli è che dell'evento mancano foto. Ci si arrangia come si può :-) Piace di più questa?

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Leonardo

circa 13 anni fa - Link

Mica volevo essere polemico eh :-) Ero davvero curioso di sapere se c'era stata anche un po' di Borgogna in questa anteprima. Complimenti comunque per i tempi di reazione :-)

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

Millésima distribuisce anche un po' di Borgogna, ma all'evento ufficiale erano presenti solo vini di Bordeaux.

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Mtt

circa 13 anni fa - Link

Su questo sito, http://www.bordoverview.com , già da tempo sono apparsi i punteggi di Mr. Robert (Parker) ed altri blasonati recensori dei vini sopra elencati, qualcosa non torna :))

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kenray

circa 13 anni fa - Link

e ora dico la mia i francesi saranno dei vini eccezionali per carità. ne ho anch'io alcuni in cantina e ogni tanto apro una boccia ma.. non li trovo mai e dico MAI che mi piacciono fino in fondo. e poi costano un botto. troppo. questi furbastri si fan pagare anche il sudore delle ascelle. rimango della mia idea e chissenefrega se qualcuno mi darà del cojone. meglio gli italiani. sti chateau han rotto la ciornia. con 240 euro mangio da bottura e ci bevo anche bene.

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Leonardo

circa 13 anni fa - Link

eh certo, perchè infatti i vini italiani sono famosi per essere vini buonissimi e poco costosi :-) liberissimo di non apprezzare i vini francesi, ma lasciamo stare la questione prezzo perchè per quanto riguarda i prezzi mi sa che noi stiamo messi peggio

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kenray

circa 13 anni fa - Link

scolta leo un chateau petrus costa la boccia 1550 euro e oltre 0,75 cl cl non l e non è nemmeno il più caro parliamo de che?

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il chiaro

circa 13 anni fa - Link

guarda bene, i "0,75" di cui parli sono proprio litri e non cl.

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Ho letto i punteggi della I e della II puntata. Prima di tutto chapeau a Fabio per la capacità sintetica. Seconda considerazione: immaginavo che sarebbe stata la solita semi-fregatura nel senso che sono mancati i vini più importanti, quelli per cui mi sarei pagato io il viaggio pur di andare. Terza considerazione rivolta a Fabio: non ti sembra di esserci andato un po' strettino su alcuni giudizi? Molte "imperfezioni" che leggo nelle tue note mi sembrano fisiologiche per un vino che non è nemmeno pronto.. si chiama acquisto "en primeur" per questo.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

Innanzitutto grazie per i complimenti. Sì, è vero, un po' di amaro in bocca rimane e non mi riferisco al tannino ma alle assenze, tuttavia può costituire interessante esercizio mettersi nei panni di chi ha un certo vincolo di bilancio e non può o non vuole permettersi di spendere dai dieci ai quindicimila euro per una cassa. Sono in generale severo nelle valutazioni; tuttavia, da una parte ho cercato di rendere l'idea dell'esperienza degustativa che questi vini offrono ora, dall'altra ho cercato di pesare i criteri tenendo conto dello stadio evolutivo. Mi spiego meglio: ciò che più contribuisce, nel caso specifico, al punteggio finale sono le caratteristiche già definite, con un occhio particolare alla coincidenza fra maturità tecnologica e fenolica, il vero punto cruciale del millesimo. Se un campione di botte è surmaturo, basso di acidità, ha l'alcool fuori o poca persistenza, difficilmente non ritroveremo queste criticità dopo un anno o due di vetro; l'altra faccia della medaglia è la mia assoluta disponibilità a conferire voti elevati a vini anche terribilmente chiusi, moderatamente ridotti o leggermente condizionati dal legno, nel caso ritenga che abbiano tutte le carte in regola per un'evoluzione positiva. Poi ovviamente chi non ha mai sbagliato a valutare un campione di botte non ha mai degustato.

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