Anche il 2009 sarà l’annata del millennio

di Fiorenzo Sartore

Brunello La Casa 1997, CaparzoComincia quel periodo in cui gli amici mi chiedono: e allora, com’è l’annata 2009? E io rispondo sempre la stessa cosa: non esiste annata che non sia straordinaria. Meravigliosa. Eccezionale. Infatti non ricordo produttore, o consorzio, che m’abbia mai confessato: sai, questa vendemmia è stata una sfiga totale. Mai visto. A Bordeaux, per dire, pensano che il 2009 sia la meglio vendemmia degli ultimi 60 anni. E chi sono io per smentirli? Lasciamoli dire. Mi ricordo (sì, mi ricordo) cosa si diceva della vendemmia 1997: l’annata del secolo – macché, del millennio, dell’era geologica. Eccetera. Ho ripensato alla vendemmia 1997 a Montalcino rileggendo questo articolo di Bloomberg: “alla fine degli anni ’90 i giornalisti ed i commercianti erano impazziti per la vendemmia ’97, insistevano che fosse la miglior vendemmia del secolo”. L’articolo prosegue rimarcando il fatto che in quel periodo i produttori erano pochi rispetto al numero odierno – ma soprattutto, le aree vitate non comprendevano, come ora, zone molto meno adatte al sacerrimo sangiovese grosso di Montalcino.

Insomma, la faccio breve. Mi son ricordato che ho qualche bottiglia residua del Brunello La Casa 1997 di Tenuta Caparzo. Ho pensato: basta con le illazioni, stappiamo, e vediamo cosa è diventato il mitico 1997 – perlomeno con questa etichetta ilcinese. Ed eccolo qui nel bicchiere, finalmente. Innanzitutto: mostruosamente granato. Tanto, forse troppo. Questo colore smorto, esanime, mi lascia perplesso. Vedete, si dice sempre che una bottiglia di vino sia un essere vivente – e come ogni essere vivente ha un periodo vitale al quale segue il declino, e la fine. Qui la fine sembra prossima. Il naso è davvero duro: avete presente quelle sensazioni decisamente fastidiose da sigaro toscano; puzzette; merde-de-poule per essere cattivi. Si fatica a trovare il balsamo gradito del sacchetto di caffè. Alla lunga, la puzza spara furibonda. Ci vuole l’ingresso in bocca per ridare dignità a questo vino, che è pur sempre un fiero sangiovese: ha un piglio ancora orgoglioso. E’ saldo ma non ha più tannini. E’, in definitiva, una caratterizzazione tosta del concetto di maturità. Questa può piacere o no (a me non spiace) ma qua siamo veramente a fondo scala: maturità compiuta.

Dopo 12 anni da quella vendemmia, è giusto chiedersi se fu vera gloria: Brunello di Montalcino, annata-mito, e già si approssima il capolinea? Qualcosa non va. L’etichetta non esprime il massimo, o l’annata è sopravvalutata (e ci son voluti 12 anni per farsi un’idea). Insomma,  83/100.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

8 Commenti

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Massimiliano Sanna

circa 14 anni fa - Link

Anche del 2003 al momento veniva detto bene, benissimo, straordinaria. Oggi sappiamo che è stata un'ottima annata per le marmellate.

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

però succede anche che un'annata come la 99 poco considerata all'inizio adesso si rivela favolosa... E in francia pensiamo all'annata del secolo 2005 subito rimpiazzata dalla 2009!!!

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patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

Non mi risulta che l'annata 2003 (nella fattispecie a montalcino) fosse già in anticipo ricordata come straordinaria. Poi voglio vedere quanti produttori hanno azzardato dicendo che ad es. il 2002 appena terminata la vendemmia è stata grande!Cmq., per esperienza personale, i vini (sorry per quelli che amano i lunghi invecchiamenti) SECONDO ME vanno bevuti al max. dopo 6-7 anni (anche per quelli considerati da sempre longevi). Lo dico perchè spessissimo ho bevuto bottiglie considerate (da riviste, commercianti, esperti e soloni vari) di possibile durata ventennale e oltre, che se le avessi aperte e bevute nel momento in cui le ho acquistate e non dopo 8-10 anni avrei senza dubbio fatto meglio. 99,9% delle volte sono rimasto deluso. Un saluto.

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Leone

circa 14 anni fa - Link

Il problema è spesso, la conservazione e il trasporto dall'azienda..Per esempio, la stessa bottiglia bevuta a casa ed in azienda sono due cose completamente diverse... In generale comunque, i vini del 97 che ho sono tutti più o meno alla maturità\ vecchiaia, meglio il 99,o, addirittura il 95..

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Totò

circa 14 anni fa - Link

Una grande anno è stato il gloriosissimo 1974

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patrizia

circa 14 anni fa - Link

Il millesimo 1999 del BRunello era straordinario sin da Benvenuto Brunello a febbraio. Ma allora imperavano i Brunelli materasso e i degustatori-giornalai a quel tempo volevano vini molli e marmellatosi. La storia ha dimostrato che avevano torto marcio. Intanto hanno fatti parecchi danni, sia loro che i produttori che li hanno aascoltati.

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Alessio Tempestini

circa 14 anni fa - Link

Annata 1988 di Biondi Santi tutta la vita. Ho aperto l'ultima bottiglia il mese scorso, al naso e in bocca ancora strepitosa, a mio parere superiore ad un Salvioni 1997 aperto in estate.

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