5 birre italiane che il mondo ci invidia e beve a garganella

di Marco Pion

Spesso leggiamo che la birra di qualità in Italia è un prodotto giovane, che manchiamo di tradizione e che gli altri, comunque, fanno birre migliori delle nostre. E’ ora di sfatare il luogo comune “una birra belga sarà sempre più buona di una italiana” perché adesso anche i belgi bevono italiano. Nel mondo birrario, Italia vuol spesso dire birra alle castagne; questo stile unico e nostro, del quale siamo alfieri ed innovatori, ci caratterizza e ci definisce. Ma non è l’unica cosa che sappiamo fare.

Ci sono birre prodotte in Italia che hanno una valenza internazionale. Non temono paragoni o rivali e, soprattutto, dimostrano che quando i nostri i birrai sono bravi, sono bravi davvero. Quello che segue è un elenco di cinque birre che gli altri ci invidiano, ci comprano e ci bevono. Non sono le uniche, né le “migliori” (concetto che non esiste) ma sono birre che ci rendono orgogliosi.

Birrificio Italiano, Tipopils
Prendete una pils in stile tedesco, superba e tradizionale, e datele una pennellata di modernismo inglese: la luppolatura a freddo (o dry hopping). Questa idea semplice ma innovativa conferisce alla birra aromi e profumi di luppolo fresco, dando vita ad una birra da bere, un sorso dopo l’altro, finché ce n’è. [Link]

Birrificio Montegioco, Mummia
Questa è la sour-session-beer per eccellenza ed il manifesto della territorialità e della compatibilità con il mondo del vino. L’idea di lasciar riposare per mesi ed anni una birra nelle botti che avevano ospitato la Bigolla, la Barbera di Walter Massa, e la pazienza di seguirne l’evoluzione e l’attenzione ai dettagli sono alla base della genesi di questa birra. La Mummia si chiama così perché riposa in un sarcofago nelle segrete del birrificio finché non è pronta per coinvolgerci con la sua acidità ammaliante. [Link]

Birrificio Barley, BB10
La BB10 viene prodotta con sapa (mosto d’uva cotto) di Cannonau; anche qui commistione con il vino e con la tradizione sarda. E’ una birra calda, vinosa ed invernale con sentori speziati e di frutta e sapori complessi che vanno dal cioccolato alla frutta. Una birra che riposa bene in cantina e che non andrebbe bevuta nel suo primo anno di età per lasciarle il tempo di sprigionare tutta la sua complessità. [Link]

Panil, Barriqueè Sour
Ho scelto questa birra perché è stata uno degli alfieri dell’export italiano diventando molto popolare fuori dai nostri confini; negli Stati Uniti, patria delle birre estreme e delle sperimentazioni ho visto bottiglie di Barriqueè in tutti i migliori locali in cui sono stato. La Barriqueè Sour è stata inoltre la prima birra artigianale in Italia invecchiata in barrique provenienti dal mondo del vino. I batteri lattici presenti nelle botti concorrono alla fermentazione secondaria della birra conferendo toni legnosi molto marcati ed un’acidità intensa che è il suo marchio di fabbrica. [Link]

Baladin, Xyauyù
Oltre ad essere la birra con il nome più difficile da scrivere è una delle birre più sorprendenti che vi capiterà di bere. E non vi sembrerà neanche una birra. Piatta e liquorosa, la Xyauyù è il trionfo della ricerca delle ossidazioni nella birra. E’ talmente spiazzante che si è cucita addosso il nome di “birra da divano” perché con pochi centilitri è in grado da dare sensazioni avvolgenti ed uniche che vanno soppesate e centellinate nel caldo abbraccio di un divano. E’ inoltre una delle uniche birre al mondo che si può consumare con comodo, senza l’assilo di finire subito la bottiglia. [Link]

12 Commenti

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Intravino, un po' di riguardo alla decenza e all'intelligenza. Il titolo a questo post. Sono sicuro che potevate fare di meglio. Ti lamenti del titolo e non dell'immagine? Non ci sono più i commentatori-carogna di una volta ;-) [ale]

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Per la miseria. E' chiaro che non mi riferivo alla cantante o al messaggio viril/canzonatorio che ella promulga. Ma, ben si, al doppio o triplo senso del titolo e al suo riferimento sacro. Mi sorge il dubbio che non ci avavate fatto neanche caso. Fine.

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gianpaolo paglia

circa 12 anni fa - Link

Se posso dire una cosa demoralizzante, l'unica birra Italiana che vedo bere a garganella in UK e' la Peroni! Veramente di moda, un po come l'acqua San Pellegrino nei ristoranti top. Valloasapeperche!

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giulio

circa 12 anni fa - Link

Confermo. Anche nelle Americhe (sia Sud che Nord) la Peroni Spacca di Brutto! Questione di importatori I suppose.

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Armando Castagno

circa 12 anni fa - Link

Aggiungerei senz'altro la Sveva di Grado Plato, una delle tre o quattro migliori lager che abbia mai assaggiato. Ha profumi di una nettezza e di una complessità che molti vini si sognano.

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Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Tutto bello meraviglioso, l´Italia non si deve sentire piu´serva dello straniero per quanto riguarda la produzione di birre d´eccellenza. In luoghi elettivi statunitensi si trovano sugli scaffali le bottiglie di Barriqueé Sour. Il Signor Nantuzzi ora ha uno strumento promozionale in piu´per promuovere i suoi divani ovunque nel mondo, la Birra Xyauyú che puoi bere con calma sul divano mentre finisci di pronunciarne il nome. Quanto costa un sogno? Marco Pion credo nella sincerita´di quello che scrivi, ma pr ora non posso che confermare quanto scritto da Gianpaolo Paglia, Peroni si´e se va bene forse Moretti. Se dobbiamo basare la nostra crescita di orgoglio nazionale su queste birre che il mondo ci invidia possiamo anche mettere su un 45 giri di Adamo (cit. Belgio anni ´50).

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Alessandro Morichetti

circa 12 anni fa - Link

Elasticità, elasticità suvvia, signori. In Italia viviamo anche senza Orval, Sierra Nevada e Cantillon ma è chiaro che il Pion si riferisca al "mondo della birra" fuori dal confine, cioè bettole ignote ai giri che contano eppur stipate di ruttatori professionisti che arrivano a bere 5 e più litri ma solo di birre preziose. Tra quelle, mi par di intuire, varie italiane. Viste le difficoltà, la prossima volta invece dell'immagine useremo una bella infographic ;-).

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Giuseppe

circa 12 anni fa - Link

tutto giusto tutto vero, ma.. nei pub io vedo fior di inglese che pur di risparmiare bevono la Foster (ovvove, ovvove) che costa sicuramente un pund di meno rispetto alla London Pride. questo ben chiarisce il livello (grazie a Tony "tasso tutto quello che è tassabile" Blair che vedeva nei pub un limone da spremere all'inverosimile.

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amaro

circa 12 anni fa - Link

Accanto a Struise, Jolly Pumpkin, Nogne, De Molen, The Bruery, 3Fonteinen e ad altri mostri sacri io ci vedo anche Loverbeer!

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Carlo Cleri

circa 12 anni fa - Link

Uno dei birrai preferiti da Kuaska. Con degli amici ho apero una bottiglia di beerbera sabato con dei formaggi. E' una birra a fermentazione indotta solo dall'aggiunta di uva barbera. Fruttata al naso(lampone), scorrevole in bocca nonostante la notevole gradazione, con acidità non eccessiva per la tipologia, sgrassante e asciugante nel finale. Sorprendente e gradevole. Unico neo il prezzo abbastanza elevato. Immagino che sapevi già tutto...

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Pietro

circa 12 anni fa - Link

Aggiungo il birrificio 32, sopra tutte la Oppale e la Curmi. Segue a ruota (gusto personale) Le Birre di Meni, una recente ed ottima scoperta (meglio di Baladin come gamma e rapporto qualità prezzo) invine SoràLamà, con la loro castagna top del top.

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rampollo

circa 12 anni fa - Link

Le Birre di Meni ha una gamma migliore di Baladin? Rotfl... Castagna di Soràlamà top del top? Rotfl carpiato con avvitamento...

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