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Nome: andycapp64
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Commenti degli utenti

  1. Associazione Italiana Sommelier | Una gestione da avviso di garanzia

    Le informazioni che raccolgo leggendo i vari regolamenti dei GDS in rete dicono che non puoi esimerti dai corsi di servizio, obbligatori per prendere -- diciamo così -- il patentino di appartenente alla brigata di servizio. Capisco che si debba tutelare il nome dell’AIS e evitare il rischio di trovarsi in difficoltà per servizi svolti male o disuniformità di regole o comportamenti, ma se un minimo di nozioni fossero date durante i corsi sarebbe bello e utile. Durante il primo livello FISAR vengono insegnate le tecniche di servizioe a turno gli allievi svolgono il servizio di degustazione per la lezione, seguiti da sommellier. Mi informerò meglio sulla delegazione della mia provincia e vi saprò dire.

  2. Siamo sommelier o caporali?

    Buonasera, sono nuovo del blog, che trovo interessate e ricco di notizie, e sono un novizio che sta completando il primo livello del corso sommelier FISAR. Premetto che il corso mi è parso ben organizzato e quasi tutti i relatori preparati e all’altezza del compito assegnato. Però parlando con amici, navigando qua e là, mi sembra di capire che le possibilità offerte dal fatto diessere sommelier AIS sono più ampie per un lavoro non da professionista ma da appassionato che vorrebbe “arrotondare” il bilancio a fine mese. Ho pensato quindi di migrare all’AIS per completare il ciclo. Ora mi sembra di capire che in AIS bisogna per forza seguire ulteriori corsi per entrare nel gruppo di servizio, che devi essere per forza iscritto al gruppo per fare servizi, che decidono loro chi chiamare e che se ho un amico con una cantina che mi chiede un favore per una serata (anche non retribuita) non lo posso fare. Devo per forza passare ler il GDS AIS. Ma così sono gli altri a decidere per me e non mi sembra giusto. Concordo sul fatto che se non sono eventi ufficiali si debba evitare la divisa, ma impedire tutto mi sembra troppo. E’ effettivamente così? Vorrei capire meglio prima di decidere cosa fare.

  3. Associazione Italiana Sommelier | Una gestione da avviso di garanzia

    Buonasera, sono nuovo del blog, che trovo interessate e ricco di notizie, e sono un novizio che sta completando il primo livello del corso sommelier FISAR. Premetto che il corso mi è parso ben organizzato e quasi tutti i relatori preparati e all’altezza del compito assegnato. Però parlando con amici, navigando qua e là, mi sembra di capire che le possibilità offerte dal fatto diessere sommelier AIS sono più ampie per un lavoro non da professionista ma da appassionato che vorrebbe “arrotondare” il bilancio a fine mese. Ho pensato quindi di migrare all’AIS per completare il ciclo. Ora mi sembra di capire che in AIS bisogna per forza seguire ulteriori corsi per entrare nel gruppo di servizio, che devi essere per forza iscritto al gruppo per fare servizi, che decidono loro chi chiamare e che se ho un amico con una cantina che mi chiede un favore per una serata (anche non retribuita) non lo posso fare. Devo per forza passare ler il GDS AIS. Ma così sono gli altri a decidere per me e non mi sembra giusto. Concordo sul fatto che se non sono eventi ufficiali si debba evitare la divisa, ma impedire tutto mi sembra troppo. E’ effettivamente così? Vorrei capire meglio prima di decidere cosa fare.