Fondatore: Antonio Tomacelli
Senior Editor: Alessandro Morichetti, Jacopo Cossater
Editor: Andrea Gori, Leonardo Romanelli, Thomas Pennazzi, Gianluca Rossetti, Graziano Nani, Giorgio Michieletto, Stefano Senini, Alberto Muscolino, Tommaso Ciuffoletti, Lisa Foletti, Alessandra Corda, Nicola Cereda, Simone di Vito, Massimiliano Ferrari, Denis Mazzucato, Vincenzo Le Voci, Leone Zot, Clizia Zuin, Daniel Barbagallo, Jacopo Manni, Antonello Buttara, Francesca Ciancio, Marco Colabraro
Hanno scritto su Intravino: Fiorenzo Sartore, Angela Mion, Adriano Aiello, Mauro Mattei, Vincenzo Donatiello, Vittorio Manganelli, Terry Nesti, Salvatore Agusta, Sara Boriosi, Giovanni Corazzol, Sabrina Somigli, Pino Mondello, Pietro Stara, Emanuele Giannone, Samantha Vitaletti, Michele Antonio Fino, Maurizio Gily, Alessio Pietrobattista, Antonia Maria Papagno, Tommaso Farina, Francesco Annibali, Manuele Colonna, Marco Pion, Cristiana Lauro, Paolo Cianferoni, Lucia La Gatta, Lorenza Fumelli, Sara Porro, Giulia Graglia, Francesco Fabbretti, Federico Ferrero, Slawka G. Scarso, Federica Benazizi, Gianpaolo Paglia, Lorenzo Abussi
Il suicidio social mediatico di Fulvio Bressan tra razzismo, boicottaggio e gogna all'italiana
agosto 26th, 2013 at 11:47Dato che spesso il tuo lessico pare essersi fermato a circa trecento anni fa, ti faccio notare che nella quarta edizione (1729-1738) del Vocabolario degli accademici della Crusca è attestata la voce “Domeneddio” (con la variante “Domineddio”), non “Domineiddio”: http://www.lessicografia.it/pagina.jsp?ediz=4&vol=2&pag=236&tipo=1
Il bello è che poi ti lamenti quando non sei capito…
Il suicidio social mediatico di Fulvio Bressan tra razzismo, boicottaggio e gogna all'italiana
agosto 23rd, 2013 at 17:21Che senso ha, anche in questa sede, evocare un anziano condannato a titolo definitivo?
I 7 vezzi da degustazione più disgustosi. Finalissima: "La narice alternata" vs "Lo sputo del lama"
agosto 20th, 2013 at 12:28Quanto mi piace “olfo”, voce del verbo “olfare”… :-)
Sfida anche tu Davide Paolini: cerca di infilare più errori possibile in sole 4 righe
giugno 6th, 2013 at 23:29Moriché, mi rubi il mestiere…
Raccontare a Sandro Sangiorgi un valore di internet che sfugge: la conversazione
luglio 24th, 2012 at 17:03A proposito di ortografia, ecco un piccolo contributo:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3936&ctg_id=93.
Così, anche per sdrammatizzare :-)
Slow Food, il Mercatino del Gusto e i diritti negati di chi paga le tasse
giugno 29th, 2012 at 12:02A pensar male si fa peccato, ma…
Tutti assaggiatori | Come riconoscere i profumi in un vino, e dargli anche un nome. Le puzze, alla fine
maggio 18th, 2012 at 20:34Bandita! Ormai la chiamano tutti “bosso”… fa più fino ;-)
L'AIS svela finalmente le "nuove" doti del sommelier: cosce nude e bicchiere tenuto male
dicembre 27th, 2011 at 23:38Caro Moriché, il tuo amico non ha neanche tutte le ragioni. Non guasterebbe leggere quanto segue:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3779&ctg_id=44
D’altro canto, in un povero Paese in cui è ritenuto “lezioso” persino richiedere uno scontrino fiscale o una fattura, quell’apostrofo è davvero poca cosa: come tenere un bicchiere (di bianco!) per il calice.
Piuttosto, nessuno ha ancora ipotizzato che quel vino, poiché “maturo e molto strutturato”, sia stato servito troppo freddo alla nostra sensibilissima e preparatissima Olgettina. Come mai?
;-)
Le donne che sanno di vino non sono sexy. Di più
giugno 29th, 2011 at 12:50Non pensavo che l’area commenti di Intravino potesse fungere anche da bacheca per cuori solitari. Interessante.
Le donne che sanno di vino non sono sexy. Di più
giugno 24th, 2011 at 13:10Azzardo un’analogia (unisex) fra la combinazione “jeans + maglietta + capelli sciolti” e il “vino del contadino”. Non è che a volte si spaccia per naturalezza quella che, invece, è semplice trasandatezza?
Le donne che sanno di vino non sono sexy. Di più
giugno 24th, 2011 at 10:56Comunque dai, è evidente che la fanciulla intendeva dire: “di pronta beva e quindi stappato a pochi mesi dalla vendemmia”.
Anche per sboccare uno spumante m.c. bisogna prima stapparlo…
:-)
Le donne che sanno di vino non sono sexy. Di più
giugno 23rd, 2011 at 23:16Moriché, del libro non t’interessa una benemerita, del video poco di più (eppure Mauro Fermariello è davvero bravo: sono riuscito quasi decente persino io) e scomodi la corazzata Intravino solo perché folgorato dalle grazie di una giovane misteriosa Lady in red.
Tu sei un mito e noi ti diamo pure retta, mannaggia :-)
Le donne che sanno di vino non sono sexy. Di più
giugno 23rd, 2011 at 22:29Chapeau sì, m’associo.
Tuttavia uno specchio ultore -- ossia vendicatore -- non l’ho mai visto; se mai ho sentito parlare di specchi ustori…
Due anni fa qua era tutta campagna | Intravino compie due anni
giugno 22nd, 2011 at 10:14Congratulazioni e auguri da un seguace della primissima ora: ho ancora l’adesivo che mi diede proprio Fiorenzo a TerroirVino 2009!
Auguri, figli maschi e una birra al Viagra per le nozze di William & Kate
aprile 20th, 2011 at 12:19Tomace’, potevi fare uno sforzino in più:
http://www.farmaplanet.it/news.asp?ID=2734
;-)
In che percentuale il sommelier perfetto è un incrocio tra Antonio Albanese e Luca Gardini?
gennaio 3rd, 2011 at 23:45E tre!
Che tristi siete, e quanto triste s’è fatto il nostro povero Paese, in cui le menzogne dei governanti son considerate simpatiche facezie, ma la battuta di un sommelier -- in risposta a quella di un attor comico, per giunta -- diventa una confessione…
In che percentuale il sommelier perfetto è un incrocio tra Antonio Albanese e Luca Gardini?
gennaio 3rd, 2011 at 15:51Da quel poco che lo conosco, quell’immaturo frugoletto ingenuo ha sotto due palle così -- per usare un francesismo.
In più ha davanti a sé qualche decennio per migliorare ulteriormente: forse è questo che a molti dà fastidio.
Senza contare che fra gli studi Rai di corso Sempione in Milano e il palermitano Nautoscopio rimane una impercettibile differenza…
A volte ritornano | Il colpo di coda della "Milano da bere"
novembre 29th, 2010 at 23:58Non che non ne capisse, ma credo che sul pallone fosse (un bel po’) più competente.
A volte ritornano | Il colpo di coda della "Milano da bere"
novembre 28th, 2010 at 12:54Tra semplici produttori e produttori/imbottigliatori, nel sito del relativo Consorzio sono elencate solo 17 aziende (http://www.sancolombanodoc.it/template.php?pag=12782).
Per la DOC San Colombano i dati 2009 parlano di 69,56 ettari di superficie vitata, per una produzione effettiva di vino a DOC pari a 2808 ettolitri (fonte: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/shared/ccurl/152/496/Tabelle_RAA2010.zip, capitolo 14, tabella 14.18).
Così anch’io mi son tolto la curiosità :-)
Grazie per l’attenzione.
A volte ritornano | Il colpo di coda della "Milano da bere"
novembre 27th, 2010 at 22:18A proposito di secessione, aggiungerei che -- soprattutto per mantenere il riferimento “milanese” alla DOC -- nel 1992 il comune di San Colombano al Lambro decise di rimanere una exclave della provincia di Milano incuneata fra la nuova provincia di Lodi e quella di Pavia.
Sommellerie emozionale | Innamorarsi del magnetismo di Vera Bonanno
agosto 12th, 2010 at 11:14No grazie, soffro di vertigini.
Sommellerie emozionale | Innamorarsi del magnetismo di Vera Bonanno
agosto 9th, 2010 at 22:23Sulla lettura del canovaccio non ho eccepito alcunché, infatti. Né dubito che conoscere la giovane signora Bonanno possa valere il viaggio, anche se nel mio caso sarebbe un po’ lunghetto: vivo a Pavia.
Quanto all’impugnatura del bicchiere -- ripeto -- sbaglierò io a considerarla essenziale, soprattutto per un professionista, quale io comunque non sono. Tuttavia in tutti i corsi sul vino si rischia addirittura di venir bocciati se si dimentica la cantilena: “Pollice, indice, il medio sta sotto” (la base, ovviamente).
A ogni modo se ne è gia discusso in questo stesso blog, lo scorso anno:
http://www.intravino.com/primo-piano/come-si-tiene-un-bicchiere-di-vino/
Un saluto e grazie, sempre e comunque, per le vostre segnalazioni.
Sommellerie emozionale | Innamorarsi del magnetismo di Vera Bonanno
agosto 9th, 2010 at 21:50Che stia leggendo è evidente in numerosi punti del clip, anche dalle pause: è pur vero che reggere sei minuti di un simile monologo “a braccio” è affare d’attori, più che da assaggiatori.
Quel che meno convince, a proposito di preparazione, è il fatto che, dopo un iniziale approccio (non perfetto ma) corretto al bicchiere, al minuto 3:05 lo impugna a tutto calice e quasi “tracanna” il sorso.
Forse, come teme Nelle Nuvole nel suo intervento qui sopra, ho sbagliato tutto anch’io… che inoltre non riesco a trovare deliziosa alcuna forma di sbruffonaggine, neppure femminile.
5 cose da non fare entrando in un'enoteca (almeno 5)
giugno 19th, 2010 at 13:04Post eccellente, Fiorenzo!
Quanto al punto 2, persino io mi son trovato qualche volta dall’altra parte del telefono… ed è tutto dire!
Delusione è un produttore che si vergogna dei propri vini
giugno 14th, 2010 at 11:28Intervento azzeccatissimo, Jacopo, grazie.
Ora capisco perché la frase “Partiamo dai nostri vini base”, di solito, assicura un seguito di piena soddisfazione.